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Posizione netta degli Index Traders (posizioni lunghe-posizioni corte)

CAPITOLO SECONDO

6. Posizione netta degli Index Traders (posizioni lunghe-posizioni corte)

+ (Apr. 2004 -Ott. 2006 e Sett. 2005 - Mar. 2008)

5. Rapporto tra posizioni non commerciali e il totale delle

posizioni (corte) + (Mar. 2004 - Sett. 2006 e Gen. 2005 - Lug. 2007) + (Ago. 2005 - Feb. 2008)

6. Posizione netta degli Index Traders (posizioni lunghe-posizioni corte)

+ (Gen. 2006 - Mag. 2008) n.d.

Nota: "+" indica evidenza di causalità. Il periodo in cui si evidenzia la causalità è scritto tra parentesi.

2009, tentano di validare empiricamente le diverse cause che sono state attribuite ai recenti aumenti dei prezzi, e cioè cause imputabili a shock della domanda (tra le quali gli autori annoverano anche l’incremento dell’attività nei mercati a termine) o a shock dell’offerta.

Una volta identificate le variabili associate ai fattori citati come causa dell'aumento di prezzi delle materie prime agricole, i due autori analizzano le serie temporali e provano a convalidare quantitativamente queste spiegazioni. Basandosi su un appropriato modello di regressione e sul test di causalità di Granger, l’analisi empirica condotta da Cooke e Robles, 2009, fornisce principalmente la prova che l'attività finanziaria nei mercati a termine e l’associata speculazione possono aiutare a spiegare il cambiamento osservato dei prezzi dei prodotti alimentari79.

3.4. Better Markets Inc.80

In un documento della Better Markets Inc., gli autori Kelleher D. M., Frenk D., Turbeville W. C., Hall S., dimostrano che:

 la speculazione sui mercati delle materie prime è drammaticamente aumentata;

79 Cfr. Cooke B., Robles M., 2009.

80 Better Markets Inc. è un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove l’interesse pubblico

 l'eccessiva speculazione ha causato un aumento della volatilità e un aumento dei prezzi nei mercati a termine;

 gli aumenti dei prezzi nei mercati dei futures influenzano direttamente i prezzi nei mercati fisici e, quindi, hanno causato un aumento dei prezzi nelle materie prime sottostanti.

Per quanto riguarda il primo punto, i vari mercati delle materie prime hanno registrato nel periodo analizzato flussi di cassa netti molto maggiori rispetto ai periodi precedenti, in gran parte utilizzati nel trading finanziario speculativo, come dimostrato nella seguente figura.

Figura 2. Hedging vs Speculazione: come è cambiato il rapporto nel tempo

Fonte: www.bettermarkets.com

Secondo gli autori, l’aumento della speculazione è stato causato anche dall’incremento dell’attività dei fondi che investono in materie prime (definiti

Commodity Index Funds). Avallando le spiegazioni fornite da Masters, affermano che i Commodity Index Funds, per le loro caratteristiche particolari, hanno determinato un aumento della volatilità dei prezzi a termine delle materie prime agricole.

Una volta dimostrato l’eccessivo aumento della speculazione, passano ad illustrare la relazione tra la volatilità del mercato dei futures e il livello degli afflussi speculativi su tali mercati. Secondo Kelleher D. M., Frenk D., Turbeville W. C., Hall S. il trading speculativo supera di gran lunga gli importi necessari per fornire liquidità agli hedgers e, di conseguenza, ha aumentato la volatilità dei prezzi in questi mercati.

L’ultimo passaggio è il più complesso e consiste nel definire in che modo i prezzi a termine influenzano i prezzi a pronti delle commodities.

Secondo gli autori, i prezzi dei futures hanno un impatto sui prezzi spot in tre modi principali:

1. la volatilità dei prezzi dei futures fa salire i costi per gli hedgers. Tali costi modificano le curve di domanda e offerta nei mercati fisici;

2. i prezzi dei futures influenzano le aspettative, che a loro volta condizionano l’offerta nei mercati fisici;

3. in molti casi, i prezzi spot sono direttamente e contrattualmente legati ai prezzi futures.

La volatilità dei prezzi a termine è la causa principale dell’incremento dei costi di copertura. Il costo più elevato della copertura (o addirittura il più elevato rischio di prezzo sperimentato da quei produttori e acquirenti che scelgono di non coprirsi) implica l’aumento dei costi sottostanti all’attività degli hedgers. Ciò comporta, secondo gli autori, un cambiamento nella curva di offerta e, conseguentemente, un aumento dei prezzi delle materie prime per tutti.

La volatilità dei futures ha un impatto diretto sui costi di copertura dei produttori, aumentando i prezzi di equilibrio delle materie prime fisiche, ma esiste anche un ulteriore effetto indiretto, poiché produttori e consumatori guardano ai mercati dei futures per il "price discovery" e usano tali prezzi come punto di riferimento. Pertanto nel caso in cui il prezzo di un determinato futures in un preciso momento risultasse troppo elevato, lo stesso andrebbe ad alterare le percezioni della domanda e dell'offerta. Un prezzo a termine più alto, dunque, porta a un punto di partenza più alto per le offerte nelle aste fisiche, conducendo, in definitiva, a un prezzo cash più elevato.

3.5. Food and Agriculture Organization for the United Nations (FAO)

Secondo la FAO, anche se sono state condotte numerose analisi sulla volatilità dei prezzi, è ancora necessario studiare tale fenomeno, specialmente in relazione alla speculazione. “The world needs to take a hard look at speculation on the

financial markets and its potential impact on food price volatility”, questo ha sostenuto il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva, durante un dibattito su questo tema a Roma nel 2012.

Da Silva chiarisce subito che, quando parla di “speculazione”, non fa riferimento ai livelli previsti nel normale funzionamento dei mercati dei futures, ma si riferisce all’eccessiva speculazione sui mercati dei derivati, che può comportare un aumento delle oscillazioni dei prezzi e della velocità con cui tali oscillazioni si manifestano. Secondo da Silva, infatti, l'eccessiva speculazione ha avuto un “tremendo impatto umano” sui consumatori e sui produttori più poveri in tutto il mondo.

3.6. OXFAM81

Nel documento dell’OXFAM “Not a game: Speculation vs Food Security”, Herman M. O., Kelly R., Nash R. (2011), sostengono che “financial markets that should be helping food growers and processors to manage their risk and set prices have become a potential threat to global food security”.

Secondo gli autori i mercati dei derivati sulle materie prime agricole hanno attirato, negli ultimi anni, enormi somme di denaro, per lo più con fini speculativi e ci sono prove crescenti del fatto che tali attività speculative hanno distorto e reso

81 Oxfam (Oxford Committee for Famine Relief) è una confederazione internazionale di

organizzazioni no-profit che si dedicano alla riduzione della povertà globale, attraverso aiuti umanitari e progetti di sviluppo.

imprevedibili i prezzi alimentari. La speculazione finanziaria, infatti, può svolgere un ruolo importante per aiutare i produttori alimentari e gli utenti finali a gestire i propri rischi, tuttavia, quando la speculazione diviene eccessiva, essa potrebbe causare danni importanti a milioni di persone.

3.7. UNCTAD82

In un recente studio condotto dall’UNCTAD, 2011,83, si sostiene che la volatilità

dei prezzi è, da sempre, una delle principali caratteristiche dei mercati delle materie prime. Tuttavia, è chiaro che negli ultimi anni tale volatilità ha raggiunto livelli molto importanti.

Un nuovo elemento nei mercati delle materie prime divenuto particolarmente rilevante, è la maggiore presenza di investitori finanziari, che trattano le commodities agricole come un “assets class”. Il fatto che questi operatori di mercato non commercino sulla base delle caratteristiche della domanda e dell’offerta e che possano detenere, in media, posizioni molto ampie nei mercati

82 La Conferenza delle Nazioni unite sul Commercio e lo Sviluppo (United Nations Conference on

Trade and Development, UNCTAD) è il principale organo sussidiario permanente

dell’organizzazione delle Nazioni Unite operente nei settori del commercio, sviluppo, finanza, tecnologia, imprenditoria e sviluppo sostenibile. Istituita nel 1964 su iniziativa dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, l’UNCTAD promuove il processo di integrazione dei paesi in via di sviluppo nell’economia mondiale.

delle materie prime, implica che questi investitori possano esercitare una considerevole influenza sul funzionamento di tali mercati.

Nel Trade and Development Report dell’UNCTAD, 2011, si legge: “the greater participation of financial investors may have caused commodity markets to follow more the logic of financial markets than that of a typical goods market”84. La

maggiore partecipazione degli investitori finanziari al mercato delle commodities ha comportato un'elevata correlazione tra prezzi delle materie prime e i prezzi registrati in altri mercati, quali quelli valutari, dove l'attività speculativa ha svolto un ruolo importante. Di conseguenza, la copertura del rischio di prezzo sui mercati delle commodities agricole è diventata più complessa e costosa e spesso inaccessibile per gli utenti commerciali nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, i segnali emersi dalle borse delle materie prime sono diventati meno affidabili come base per le decisioni di investimento e per la gestione della domanda e dell'offerta da parte dei produttori e dei consumatori.