anzi,ela evidenteespressimidello affetto ne'seguenli versi,dovecosìben citratteggia
Human
pensierovinto e trascinatedalla setedelsapere?E
iniparvelalurcheduipensieroL
1impeloaudaces'acquetasse inparie All'auramite de' M>a*i alleili, lol'hosperato!— Amar
delduelnell'ora,Amar
nell'oradelgioir;—
fratelli Atcrgliuominilutti,espander fiori Sulseolierdichisoffre,eperdonato Rimandarchi neofleie, esorridente Chipria nelpiantoci narrò suoidanni,-02-Parvcniitalgioirchealcuncompenso Desseallamente,edasuemestegrida Indicesseilsilenzio;
—
epurfuinganno!Da
unaforzagentileesercitatiSonointeltclloe cor;se inertegiace, Quellaforzagentilsifa tormento.
Seguitandopoi a narrare,
come
se neiprimi anni in-fantilialeiparveChe
dallumedegliastriunadolcezza lescendessenelcuore, dalgiornochevidel'illustre Scoz-zese, questa dolcezza cangiassiinun
desio,arcano, in-tenso;entra,acosidir,nelsubbiettoparticolar delpoe-ma,
eanoisidipigneLe
lunghe nottitacilaed immola Spiando ilcicl;eovenon giungeilguardo, Giugnealamentedaldestorapita!E
troppo inveromi
duole.Chiarissimo signor Dottore, cheleanguste colonnedi questo giornalemi
vietino diabbondare
in citazioni,quantopurvorrei, equanto pur sariad'uopo,atuttafarconoscere l'economiae la di-sposizionvenustissimadelpoema,
senzadire della va-riata edelettissima locuzione,del magisteriodei versi, di tuttique*rari pregiinfine, che addimostranocome
la Contessa Bbenzoni,oltreapoeticoingegno e a cuor candidissimo, riveliuna
,pc'tempi nostri, rarissimac maravigliosa culturadi classici siudii.Gioverà tuttavia andar cogliendoqua
elàalcunifioriinquestodelizioso giardino, lasciandocheun
vago mazzetto neintrecciil desiderioeilgustofin de' Lettori.Ecco
che la mente indagatricesospinge nelcreato, eparlaessa stessa:lolafiammantepioggia Interpretaidellecadentiile/te
-63-Aidisegnati; iol'astroa
me
dipinsi, Cuicerehiaildoppoanel,lueentcvela Nell'oceano deglispaxj,e ilvario Delie otto lune intorno alui danzanti Rapidogiro,edi»vicendalieta Duplici«ielleetriplici,i concordi Ballimorendo,edispiegandoivaghi Dell'iridecolori,ealvulsccura.Mi sembròperle viedeilirmanienti Celestepellegrinaseguitarli!
— E
piùsottoDellalucesolarsp'cndidie gai
Vtdelo*iu.»ldeicarotantiglobi, Corteodell'astro
E
dopo avere accennatocome
...seunmomento
delrotanteseggio Disparisseilsoleimillemondi
Che
intornoaAmimuovon
perpetuogiro,Un
sovr'allrocadrebberoconfusi, Similiastuoldimiserandiciechi;con quantaverità e grazia gentile
non
passa a parlardeU'AMORE
soledellenostrealmeli
Talquestadiverriapoveraterra,
Ove
ilraggiod'amor,chearcanamente Stringegliuominilotti,un soloistanteAd
estinguersiavesse!— Oh!
forseamore Dellenoslr'almenonèilSole?- Oh!
forse Del caòsse.nonèl'odiopiù orrendo?Ah!
sespentononsei, languidotroppoOr
se' fatto,o diDiodonoilpiù bello!Deb!
perchèall'armoniadell'Universo Ribellesoloèl'uom?Perchè suevoglieDigitizedby
-64-Sondiscurdi,solesse, quelcooceoto, Cuiogni
con
eh'abbia spirto ovita, Quasinotaimnwrtal parcherispondi)?— Oh
!lameatoinquietao\etrascorre ?Sempre
nella trtsieizaorni'èilcorpieno SitempraUversochedal cor disgorga:Quasicervatrafittaioporto
meco
Del'ememoriediquaggiùlostrale,Anco
neiregnidella luce!...E
conquantaequantosentilagentilezza d'affettodopo averespazialo peralquantotempo
colguardo
e collamente
innamorata pc'cieli,non
versa essalapienadel gaudio cheleinnondailcuore rivolgendolaparolaalla BritannaMusa
dellaceleste scienza! Oh!ioho
provatoun
gran confortonel leggerequesti versi, Caro signor Dottore, e l'hoscrittoall'elegantePoetessa, aggiugnen-dole, che perveritàEssamostravacome
nellaingenua ecara espressiondegliaffettie nelladivinaarmonia non
sia laDonna
forseguarisuperabiledall'uomo.Giudichi chimi
legge:Oh
diqualgaudiol'animas'innonda, Teco parlandodisìeccelsecose!Tantoch'io quasiadobbliarson giunta
Che
agliarduivolinonsortiilepenoe, Ch'èilsaverporo,ed infacondosilabbro,.
Eco
malcertadelia inaparola.Ma
cheimporta'Tu
sei gentilee pia,Ed
iogiovinehoilcorl— Non
ancoilvinseLa
torbid'ondadeifastidio,einvano Steseildubbio suluilagelid"ala!Selunghe
spwi
glifuggirdinnaaai, Seanch'eisofferse,seinfallacipetti Locò lalorlasuacandidafede,65-Ah! nonperciòd'aversi comproeipensa
11 tristedrillodiodiar,disempre Gridaraldisinganno, ed imprecando
Da
sécacciarneognigentilfidanza.Eglide' suoi dolorialtruifavella,
Perchèglialimiconfortiecercaed
ama
: Narralegioje sue,perch'eivorria Aver compagnialsuogioir;noocela Glientusiasmisuoi, seavviencheilvinca0
maraviglia,oreverenza,oamore, Perchèlostrìngeinerliillabil,cara Necessitàdieffondersi;dall'egroLamentoabborre,che pertuttoahil'aure Morla'meniecontrista,esifamanto
A
fiacchebracciaedacodardipetti.E
cuinon
giungerà graditoilseguenteconcetto,chenon
hauopo percerto d'esser chiosatoa bennatilettori?Dopo
averdettocom'essaFraglialtidelsaver chiusimisteri,
obblicrcbbc ognicosa,cosivienesclamando:
Oh
!patria, S'iodissicheobbltar luttosaprei Fragliahidelsaver chiusimisteri,Oh!
diTe
oo'ldiss'io.cbe immortalmente Caramemori»e acerba entroilmiopetto.Come
fiammadiDiol'agitievivi!Finiròarrecando ancorainmezzol'invitocheElla fa alla
Somer
villeperchèvenga arivederla inquesta nostra Italia:tantomi
pare splendentedi poeticavenustà.Oh
miascortabenigna!aicaldiaccenti Veggiorispleoderne'tuoilumiunriso Didolce assenso,edipietà gentile.-66-Vieni!cODroodcrctnscienzaeamore!
Oh
vieni,vieni,desiata!equando Piùtrasparentelaceruleavòlta Stenderannosu noi, quandopiùmiti,E
piùtacitel'aureavranlenotti,E
l'occhioinermeattingerpuògliestremi Dell'orizzontelimpidiconfini,>"iseguiremdellestellatesfere Isentieriraggiami.
—
E
quifacciopunlo,signor Dottore,non
però senza dirle, ch'io e l'egregiomio Amico,
P. Calandri,ab-biamo
giùpostomano
allasecondaediiione de'due
Canti dellaContessa Brenzoni,giustalagraziosafacoltà con-cessaneedaV. S. e dalla prelodata Signora.E
noi siamo bencerti, cheessasaràbenaccoltain Piemonte enellarimanenteItalia, dellaquale è vantoinvidiabile e singolarecheladivinaarmonia
delversosuonisulle labbradi tantegentilipoetesse.Gradiscaintanto,
Onorando
signor Dottore, le espres-sioni dell'affettuosamia
devozione, e vogliaavermi perCasaleil 7
maggio
1854.Suo
Prof. E. Rezza. **Anchequellaletteracstatapubblicata nelnumero4del HI annodello Sfittato»» dm.Howanaffo,e sipremettealCanto che futoltoinessaadilliutrare.
Digitizedby
I CIELI.
Digitizedby
Questo Carme
sui Cieliera già scritto da quasi dueami; ma
ragioni,che sarebbe inutilequi ricordare, ne hanno indugiato sinoa quest'oralapubblicazione.Dell avertentato sìaltoargomento ( ove
ad
alcuno paresse temerità ) non faccio qui le discolpe; cercai trasfonderleneiversislessi,e senon vifossiriuscita, non potrei ripromettermicertomigliorventurainquesto luogo.Nellenozioniscientifiche volliesser esalta,
come
pro-veranno,spero, lepoche note cheaggiunsi.So
chealcultosincerodellascienza sempre si ac-coppia labontà delcuore,eper questoconfidoche anche allemie scarse cognizioni sivorrà usareindulgenza.Soggiungo
un
cenno sul? IllustreDonna,
cui questoCarme
èdedicalo,e nellaquale quesC armonia dell'intel-lettoe delcuoremi
parve maravigliosamenterisplendere.Maria
Somercillenacque in /scozia, ili Sir Villiam Fairfax,chiaro ammiraglioinglese. I libri nautici del padre,e ildesiderioonde fupresa di intenderli, ac-ceseroin Lei,dallapiùteneraetà, unamore
vivissimoper
leMatematiche. Senza guida neiprimi suoi passi, perlecontinue lontananzedi lui inservigio dellapatria.Ella fusolaistituirle di tè medesima.
Dagh
altrio non compresa,o talor combattuta,per
quel falsogiù-(fi*jfi-^efì/C <\ici i{ts tit'1 1o a/ ìVi ({e) iì i
it i (j\i(iì.iiìi*f\i^ cit.11sstv f~ill(
i
scienza, lottòsorrettadalsolo suo genio, e vinto ogni ostacolo,persuase ben prestoanche ipiù avversi della meta sublime ch'eraa Leiposta.
Soltantoperòinetàpiùmatura, e giàstretta in se-conde nozzealDott. Somerville,dettòlasua
Meccanica
deiCieli,in cuitrattalepiùarduequistionidell' Astro-nomia matematica; poscia laConnessionedelleScienzefìsiche, la quale viavia cheprocedevano quelle disci-pline, Ellariprodusseampliala, finoa darnenel
1849
follava edizione; e per ultimo la Geografia Fisica, ripubblicatapureper
la tersa volta:senzadire di pa-recchie memorie scientifiche, inserite nei più reputali GiornalidellaGran
Brettagna.Queste opere s'ebberoilplausodei dotti <f ognipaese, c/te unanimilegiudicarono classiche, e il loro merito ereso
ma
piùcaro (in1 1ci slli tfitta ftiotltsl teitl^lt.iu11ic(..Ella accoppiaa tanta altezza<Tingegno
una
rara mae-strianel trattareilpennello,edun
gusto squisitoper ogniartegentile. Sfoglie emadre
affetluosissima, de-lizia dellasua famiglia, orgoglio delsuosesso,Maria
Somervilleè uno diquegliesseri privilegiali, cheposti segnod'ammirazione, sembrano quasitogliere lasperanza dipoterliemulare.Molli fra i;>»ù Illustri inogni scienza si onorano
deW
amiciziadiLei; e la sua patria, giudice severa del merito de propri figli, ergeva il suo busto, nelle SaledellaSocietàRenile di Londra, a latoaquello diIS C untoti
.
Verona