Le fonti consultate offrono inform azioni di notevole u tilità circa le laboriose pratiche richieste per l’apertura della Scuola «N ostra Signora delle G razie».
In un clim a di diffusa fiducia n ell’istruzione come presupposto di qualsiasi riform a sociale, don Bosco, nel rivo lgere la sua richiesta a l
l’ispettore scolastico, si esprim eva in questi precisi term ini:
I l sottoscritto per l’unico scopo di sem pre più diffondere l’istruzione e l’educazione della gio ven tù, si fa un dovere di notificare alla S.V . III.ma che in sul principio del prossim o novem bre aprirà nella città di Nizza M onferrato una scuola elem entare per le ragazze con annessovi convitto. Perciò spe
disce copia del program m a e tutti gli altri docum enti dai re
golam enti rich iesti».68
D all’analisi della notificazione si ricava l’intento che anim ava don Bosco n ell’istituire una scuola elem entare per le ragazze e il convitto annesso, cioè quello di contribuire ad istruire ed educare la gioventù, problem a che era fortem ente avvertito , ma forse non affrontato in modo concreto e organico dalle autorità scolastiche locali.
D alla lettera si viene pure a conoscere che ad essa erano annessi copia del program m a d ell’istituzione e «tu tti g li altri docum enti dai re
golam enti rich iesti».69
Si sa con certezza che era allegata alla richiesta di don Bosco la d i
chiarazione del m edico di Nizza dott. Sannazzaro in cui egli attestava
6 8
“ L ettera di don Bosco a ll’isp etto re scolastico di A cqui, T orino 28-9-1878, in ASN.
69 Secondo il R egolam ento del 19-9-1860 (n. 4315), chi intendeva aprire scuo
le p rivate do veva accom pagnare la dichiarazione da presentarsi al P ro vvedito re dai seguenti allegati: «1. D ’un docum ento che attesti nel richiedente le q u alità volute d alla legge; 2. D ’una pianta dell’edifizio col ripartim ento de’ siti e con la descrizione d egli usi loro. 3. D ’un elenco delle persone da im piegarsi in quelle scuole, coi titoli di capacità d egli Insegnanti. 4. Dei p ro gram m i di insegnam ento che si svolgeranno nelle scuole stesse» (art. 144).
D alla fon dazion e a l pa reggia m en to (1878-1900) 131
«di avere più volte visitato il g ià convento, sotto il titolo della M adon
na delle G razie, ora ridotto a casa di educazione, posto alla distanza di circa 250 m etri dalla città, il quale sia per la sua bella situazione ai piedi di un colle ed al m ezzodì, sia per la salubrità del fabbricato, eretto in sito sano e asciutto, ventilato da tutte le parti, com posto di cam ere, corridoi ed atrii am pii ed ariosi, è adattissim o e conveniente per un isti
tuto d ’educazione».70
Era infatti richiesto, tra le condizioni per aprire un istituto educa
tivo, un attestato m edico che certificasse la salubrità del lu o go .71 Non si sa quali fossero g li altri docum enti allegati alla dom anda inoltrata da don Bosco all’isp etto re scolastico. D al carteggio conservato n ell’A rchi- vio della Scuola e del M unicipio sappiam o invece quali docum enti mancassero.
Il 4 ottobre 1878 infatti l’isp etto re scolastico di A cqui rim andava a don Bosco, tram ite il Sindaco di Nizza, i docum enti, indicando quali fossero ancora assolutam ente indispensabili: le patenti delle m aestre alle quali sarebbe stato affidato l’insegnam ento e l ’attestato della loro «m o
ralità». L ’Ispettore esigeva anche dal Sindaco precise inform azioni sulla
«convenienza del casam ento e della sua opportunità per vicinanze e su l
la m oralità della persona che ha fatto l ’acclusa dichiarazione».72 Il 7 novem bre 1878 lo stesso Ispettore scriveva al R. P rovveditore d egli studi per la p ro vin cia di A lessandria avvertendolo di aver ricevu
to i docum enti richiesti relativi ai «tito li legali di m oralità e di capacità delle M aestre: Elisa R oncallo e Rosa D agh ero ».73 Lo assicurava inoltre d ell’ag ib ilità dello stabile, accludendo una m inuta descrizione della ca
sa, degli am bienti, della posizione geografica del Convento e della sua distanza dalla città.74
La lettera tu ttavia contiene rim ostranze relative alla m ancanza di precisazioni, g ià richieste, sulla «m o ralità» di don Bosco e su gli attestati delle maestre. L ’autorizzazione ad aprire la Scuola ven iva per questo
70 D ichiarazione del dott. Sannazzaro, N izza M onferrato 20-9-1878, in AG-FM A .
71 Cf art. 167 del R .D . 15-9-1860.
72 Lettera del R. Ispettore scolastico al Sindaco di N izza M onferrato, A cqui 4-10-1878, prot. n. 600, in AM N (C ircolari scolastiche).
73 L ettera del R. Ispettore scolastico di A cqui al R. P ro vvedito re agli studi di A lessandria, A cqui 7-11-1878, prot. n. 695, copia in ASN.
74 La dichiarazione m anoscritta su carta da bollo non porta né titolo, né data, né firm a. Si conserva in A G FM A .
132 C apitolo 3
ancora dilazionata finché non si avessero più precise inform azioni. Si legge infatti:
«Per ciò che rigu ard a gli attestati di m oralità delle due mae
stre S ig.re Elisa Roncallo e R osina D aghero, vuoisi avvertire che furono rilasciati dal com une di T orino non com e a M ae
stre effettive, ma come ad aspiranti ad esam i di maestre. Non v o rrei che sotto questo fatto si celasse qualche cosa, che fa
cesse dubitare della identità delle persone. V edrà V .S. III.ma se, non essendo per anco passato un mese, da che mi perven
nero i docum enti d ell’istitu to in parola, convenga fare nuove in d agin i o prendere altri provvedim enti prim a che esso Isti
tuto si ap ra».75
In data 15 novem bre il P rovveditore rispondeva a ll’isp etto re sco
lastico richiedendo altri docum enti senza concedere ancora l ’autorizza
zione richiesta:
«A lla dom anda per l’apertura di un istituto privato in Nizza M .to con convitto non è unito né il R egolam ento interno del C onvitto, né il program m a degli Studi, come prescrive l ’art.
194 del regolam ento 15 settem bre 1860. Inoltre g li attestati di m oralità colle parole: aspiranti m aestre con cui sono indicate la Roncallo E lisa e la D aghero Rosa, che sono M aestre, lasciano dubbi intorno alla identità della persona. Laonde non posso in questo stato di cose concedere il chiesto perm esso. V .S. ne avvisi gli interessati e restituisca i docum enti».76
La C ronistoria redatta dalla direttrice della Scuola sr. Em ilia M o
sca, con espressioni brevi ma sign ificative, annota al mese di ottobre la lunga attesa della risposta ufficiale del P rovveditore e la ripercussione del fatto sulla com unità:
«E' stata chiesta alle autorità scolastiche l ’autorizzazione ad aprire l’educatorio a Nizza M onferrato, ma la pratica è stata dapprim a respinta. R ipresentata la dom anda, la risposta si fa attendere, fra noie inconcludenti: per questo si prega con par
ticolare im pegno, perché l ’ottobre non si arresta e le educan
de sono tutte inv itate al nuovo co llegio ».77
75 Lettera del R. Ispettore scolastico di A cqui al R. P ro vvedito re agli studi di A lessandria, A cqui 7-11-1878, prot. n. 695, in ASN.
76 Lettera del R. P ro vvedito re scolastico di A lessandria al R. Ispettore scola
stico di A cqui, A lessandria 15-11-1878, prot. n. 1561, copia in ASN. V iene citato il R .D . 15-9-1860, n. 4336.
77 M o s c a . Origine d ell’istitu to 39, in A G FM A .
D alla fon d a z ion e a l p a reggia m en to (1878-1900) 133 N el mese di novem bre fu inviato a ll’isp etto re scolastico il R egola
mento interno d el Convitto in cui si accennava pure al program m a degli studi, al personale d ell’istituzione, al sistem a educativo e al m etodo d i
dattico.
Q uanto a ll’identità delle m aestre occorre tener presente che sia sr.
Roncallo che sr. D aghero, dovendosi presentare a T orino alla Scuola Normale «D om enico B erti» per g li esam i di patente, avevano richiesto al Sindaco di T orino l ’attestato di buona condotta. E' dunque probabile che le due m aestre usassero la stessa dichiarazione rilasciata due anni prim a.78
Si era quindi giu n ti a ll’ultim a fase delle trattative. Era pronto il lo cale, c’erano le m aestre e le prim e alunne, erano state adem piute tutte le pratiche richieste; m ancava soltanto l’autorizzazione del Presidente del C onsiglio provinciale scolastico.
Il nulla osta fu rim esso a don Bosco, tram ite l’isp etto re scolastico di A cqui e il Sindaco di Nizza, il 12 gennaio 1879. La dichiarazione, che aveva soltanto valore per l’anno scolastico in corso, era scritta sul retro della stessa dom anda di don Bosco e portava la data del 3 gennaio 1879. Essa era così form ulata:
«Il Prefetto Presidente veduta la dom anda presentata dal Sa
cerdote Bosco G iovanni di aprire una scuola elem entare per le fanciulle con convitto in N izza M onferrato, considerato che la D irezione ne sarà affidata a Roncallo Elisa, la quale ha i tito li richiesti veduti gli altri docum enti presentati, dichiara nulla ostare per l’apertura della Scuola elem entare e del convitto per le fanciulle, colla espressa condizione che v ’insegnino le M aestre Roncallo E lisa e Daghero Rosa, e che alla prim a sia af
fidata la D irezione. Questo perm esso vale per tuffo l’anno scolastico 1878-79».79
L ’autorizzazione ufficiale a tenere aperta la Scuola fu in seguito rinnovata anno per anno fino alla data del pareggiam ento, previa ri
78 Sr. E lisa R oncallo aveva conseguito a T orino la patente di grad o superiore nel m ese di settem bre 1876, m entre sr. Rosa D aghero aveva studiato a T orin o, ma aveva poi sostenuto g li esam i per la patente di grad o inferiore a C arassone (M ondo- vì) nel 1877 e p er la patente di grad o superiore a G enova nel 1879. C f L ettera di sr.
Elisa R oncallo a don G iovanni C agliero, T orino 6-9-1876 e L ettera della stessa a sua m adre, 21-8-1879, in A G F M A ; Cronistoria II 261-262.
79 D ichiarazione del Presidente del C on siglio p rovinciale scolastico in rispo
sta alla dom anda di don Bosco circa l’apertu ra della Scuola elem entare con annesso convitto, A lessandria 3-1-1879, in A SN .
134 C apitolo 3
chiesta della D irettrice. Il perm esso veniva accordato dal P rovveditore degli studi per la P rovincia di A lessandria a condizione che l ’istitu to privato si uniform asse alle le g g i e ai regolam enti in vigore.