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Il sistema scolastico

Nel documento EDUCAZIONEECULTURA PER LA DONNA (pagine 139-200)

Per cogliere la portata storica e l’intrinseca rilevanza di un’istitu ­ zione com e quella della Scuola «N ostra S ign ora delle G razie» occorre considerarne la struttura, l ’organizzazione interna, il processo ev o lu ti­

vo, le scelte, g li orientam enti didattici ed educativi. Il periodo storico­

culturale in cui la Scuola fu fondata e si consolidò le richiese faticosi sforzi di rinnovam ento e di qualificazione strutturale e professionale, che com portarono notevoli difficoltà econom iche e organizzative.

Il fatto poi che la Scuola in esame sorgesse a ll’interno di una com ­ plessa istituzione religio sa che aveva ivi anche la sua sede centrale, la

«C asa-m adre», giustifica pure la sua continua tendenza a proiettarsi in avanti e ad evolvere in estensione e in profondità.

La Scuola doveva essere esem plare per altre che vi gravitavan o in ­ torno; non solo, m a in essa lo stesso progetto del Fondatore offriva alle educatrici possibilità sem pre nuove di approfondim enti e di ulteriori svilup p i didattici ed educativi.

In q u ell’am biente infatti, come già a M ornese, si concentrava l’im ­ pegno di elaborare e di v ivere il «sistem a preventivo» attuando il «fe­

condo innesto» dei principi educativi di don Bosco sul giovanissim o ram o d ell’istituzione fem m inile da lui fondato.97

U n’intrinseca legge di v ita, di crescita e di trasform azione dom ina la storia di questa Scuola e la sospinge verso nuovi tragu ard i, pur con g li in evitab ili rischi collegati a un troppo rapido sviluppo.

Le num erose fonti consultate m ettono in evidenza come l’istitu ­ zione educativa sorta d all’intraprendenza apostolica di don Bosco abbia conservato sem pre la caratteristica di una seria ed attenta fedeltà alle

97 C f D a lc err i L in a, Un fecon d o innesto della pedagogia d i Don Bosco nell'azione edu­

cativa di M adre Emilia M osca, R om a, Scuola tip o grafica p rivata F M A 1977, 14. Per lim itarm i alle realizzazioni scolastiche più sign ificativ e e delle quali si possiede una p iù sicura docum entazione, in questo excursus mi sofferm erò soltanto sulla scuola elem entare, com plem entare e norm ale, tralasciando la parte relativ a al giard in o d ’in ­ fanzia e al corso froebeliano.

D alla fon d a z ion e a l p a reggia m en to (1878-1900) 141 sue o rigin i e, nello stesso tem po, una spiccata capacità di m isurarsi con i problem i contem poranei, specialm ente q uelli attinenti alla form azione della donna. N ell’operosa fatica da questi esigita, insegnanti e collabo­

ratrici continuarono a credere nella validità form ativa della Scuola, sa­

crificandosi per l’educazione delle gio van i, senza nulla chiedere se non la libertà di operare il bene.98

5.1. La scuola elem entare

Il prim o nucleo della Scuola «N ostra Signora delle G razie» fu quello delle classi elem entari. La Scuola infatti si inseriva, senza solu­

zione di continuità, su quella di M ornese e si proponeva di dare una fattiva risposta al bisogno di istruzione ob b ligatoria delle fanciulle. Ciò che a Nizza M onferrato è nuovo è la più sicura e stabile consistenza o r­

ganizzativa e l’apertura ad un più folto num ero di alunne.

L ’inserim ento in una città che offriva alle fanciulle scarse possibili­

tà di istruzione, l’accresciuto num ero di religio se m aestre e la feconda esperienza educativa fatta a M ornese stim olarono nelle FMA la volontà di istituire una Scuola consona alle nuove esigenze.

Fin dalle sue o rigin i essa com prendeva il corso elem entare inferio­

re e il corso elem entare superiore. O ltre le quattro classi si offriva, alle alunne che l’avessero desiderato, «un quinto corso com plem entare o di perfezionam ento».99

L ’obbligo scolastico era stabilito dalla Legge Coppino solo per il corso elem entare inferiore, cioè fino ai nove anni di età. Chi non avesse ottenuto la prom ozione avrebbe dovuto frequentare la scuola fino al com pim ento del decim o anno. Potevano essere prosciolti d all’obbligo prim a dei nove anni g li alunni che avessero dim ostrato l’idoneità neces­

saria sostenendo favorevolm ente l’esame di pro scio glim en to .100 Secondo i dati di una statistica approntata a Nizza M onferrato il 21 m arzo 1915 e conservata n ell’A rchivio scolastico, furono rilasciati

98 L ’espressione venne usata dal prof. G ioele Solari d e ll’istitu to g iu rid ico del- l ’U n iversità di T orino in una lettera rivo lta alla Preside della Scuola di N izza M o n ­ ferrato il 27-4-1924, in ASN.

99 Program m a 1879, 1.

100 C f L. 15-7-1877, n. 3961 e cf Zambal di, Storia 338. L ’esame di p ro scio gli­

m ento d a ll’obb ligo scolastico era un requisito indispensabile per l ’esercizio del d irit­

to elettorale. Inoltre non si poteva essere assunti negli uffici delle am m inistrazioni pubbliche o d egli Enti m orali se non si fosse presentato il certificato di proscio­

glim ento.

142 C apitolo 3

dalla Scuola «N ostra Signora delle G razie» 262 attestati di p ro scio gli­

mento a partire dal 1886.101

Il corso elem entare inferiore che, secondo la L egge Casati, si svo l­

geva in due anni, fu, con il Regolam ento del 16-1-1888, portato a tre anni, cosicché la scuola elem entare risultò com plessivam ente di cinque classi.102

N ella Scuola «N ostra Signora delle G razie» di fatto il corso ele­

m entare com prese fin d all’inizio cinque gru p p i corrispondenti alle cin­

que classi, con un increm ento m aggiore di frequenze per le classi del corso superiore.

La L egge O rlando d e ll’8 lu glio 1904, prom ulgata dopo lunghi di­

battiti, portò l’obbligo scolastico al dodicesim o anno di età e prolungò di un anno il corso elem entare per innestarvi la «scuola popolare» che com prendeva le classi quinta e sesta.103

Anche nella Scuola «N ostra Signora delle G razie», per un breve periodo, si introdusse la sesta classe, come si ricava dalla cronaca della Casa.

I dati si ritrovano, anche con l’indicazione del num ero delle alun­

ne per ogni classe, dal 1906 al 1918. Non sem bra troppo azzardato sup­

porre che l’introduzione del sesto anno sia la causa principale d ell’abo­

lizione definitiva della «Scu ola di ripetizione estiva» che si teneva per le alunne della scuola elem entare.104

Secondo la legislazione scolastica il corso elem entare vero e p ro­

prio term inava con la quarta classe, d alla quale si accedeva alla scuola secondaria con l’«esam e di m aturità».

101 C f A ttesta ti e diplom i rilasciati dalla Scuola « N ostra Signora delle Grazie», in ASN.

102 Cf R .D . 16-1-1888, n. 5292.

103 C f L. 8-7-1904, n. 407, art. 6.

104 C f Cronaca C (2-8-1912). Purtroppo non si possiede alcuna docum entazio­

ne relativ a a tale scuola, per cui non è possibile sapere da qu anti anni fosse aperta, qu ali gli o b iettiv i, i p ro gram m i, i destinatari. Don Bosco nella già citata lettera al Sindaco d i N izza il 16-10-1884 includ eva tra le m otivazioni per cui dom andava l’au­

torizzazione ad am pliare l’educandato anche l’intenzione di aprire «u na scuola pro­

fessionale di cucito, g ratuita, qu o tid ian a» (cf E IV 297). N on si ha tu ttavia alcuna possibilità di costatare l’attuazione di tale progetto. Si sa con certezza invece che nel 1909 le F M A ap rirono nella Scuola «N ostra S ign ora delle G razie» un laboratorio quotidiano e una scuola gratu ita bisettim anale per le ragazze che non potevano fre­

quentare corsi regolari: c f Cronaca C [28-11-1909] e cf pure L ’ennesima benemerenza delle F iglie di M aria A usiliatrice, in L ’A ncora 9 (A cqui 20 gennaio 1911).

D alla fon d a z ion e a l pa reggia m en to (1878-1900) 143 L a statistica g ià citata precisa che la Scuola «N ostra Signora delle G razie» al 21 marzo 1915 aveva rilasciato 112 diplom i di m atu rità.105

I dati relativi alla popolazione scolastica si ricavano da fonti arch i­

vistiche che si integrano tra loro pur non essendo sem pre esatte nei no­

m inativi e nei corrispettivi n um erici.106

G li elenchi indicati con il nome di «S tatistich e»107 constano di sem ­ plici fogli protocollo, uno per ogni anno scolastico.

In duplice colonna riportano le varie classi, i nom i delle alunne posti in ordine alfabetico, i totali delle alunne di tutte le classi e il nu­

mero delle maestre della scuola elem entare. Q ualche vo lta vengono pure aggiun te le «alunne che non frequentano la scu o la».108

Dal 1895-96 si trova in m argine all’elenco rispettivo di ogni classe la m edia d ell’età delle alunne. Si ha così una visione com plessiva del­

l’organizzazione scolastica, del num ero e della condizione delle alunne frequentanti la scuola elem entare o i corsi facoltativi.

Queste statistiche, le prim e che si conservano in ordine cron o lo gi­

co, com prendono soltanto l’arco di un decennio: dal 1886-87 al 1896- 97. M anca la statistica d ell’anno scolastico 1888-89.

A com plem ento di tali prospetti si trovano pure due piccoli q ua­

derni m an o scritti109 da cui è possibile non solo ricostruire gli elenchi delle alunne della Scuola, ma anche apprendere altre utili inform azioni.

I quaderni, che con buona probabilità dovettero appartenere alla D iret­

trice della Scuola, presentano calligrafie varie non facilm ente identifica­

b ili; in quasi tutte le pagine si trovano correzioni, aggiu n te, osservazio­

105 C f A ttesta ti, in ASN.

106 Accanto ad alcuni nom i si leggon o annotazioni di questo genere: «u scita»;

«assiste solo a qualche lezione»; «pare non possa continuare». Altri nom i sono can­

cellati, altri so stituiti o corretti. Di qu i ci si spiega la differenza num erica contenuta nelle varie fonti.

107 I titoli risultano vari: « Copia della caratteristica presentata a l D irettore di N iz- Za (1886-87)»; «Statistica dell’anno 1887-88», «Statistica delle educande. Anno 1894-95», in ASN.

108 C f per es. la statistica d egli anni scolastici 1886 87 e 1887-88 in cui le alun ­ ne non frequentanti erano da 12 a 15. A lcune di queste non avevano l’età richiesta per l ’iscrizione alla scuola elem entare, altre frequentavano corsi di ricam o, di france­

se o di musica.

109 Anche questi elenchi presentano differenti tito li: « Anno scolastico 1890-91»;

«A llieve dell’anno scolastico 1891-92»; «Elenco delle allieve. Anno scolastico 1892-93». Il se­

condo quaderno m anoscritto più curato nella calligrafia e nella disposizione degli elenchi ha un tito lo p iù uniform e p er ogni anno: « Elenco delle alunne dei 3 Corsi No r m a li , P reparatorie e C lassi elem entari. Il form ato dei quaderni è di 15x10 cm.

144 C apìtolo 3

ni di mano di m adre Em ilia M osca. Il prim o quadernetto com prende gli anni scolastici 1890-91; 1891-92; 1892-93; 1894-95. Il secondo, più curato nella calligrafia e nella disposizione dei nom i e delle annotazioni, va d all’anno scolastico 1895-96 al 1899-1900.

A differenza dei precedenti elenchi statistici si trovano qui i nom i delle insegnanti e delle rispettive m aterie d ’insegnam ento, per le classi com plem entari e norm ali, e i nom i delle m aestre e delle supplenti o ti­

rocinanti per le classi elem entari. N egli elenchi si com prendono non solo le fanciulle o ragazze, ma si indicano pure, a parte, le suore, n o vi­

zie o postulanti iscritte sia alle classi elem entari superiori che alle com ­ plem entari, norm ali, serali, al corso di francese o di lavori fem m inili.

N ell’anno 1898-99 e 1899-1900 si indicano pure le alunne esterne che frequentavano le classi elem entari.

A ltre fonti da cui si deducono inform azioni relative alla scuola ele­

mentare sono i V erbali d egli Esam i di licenza degli anni 1897-98-99.

Essi sono redatti in modo dettagliato e preciso dal Presidente della Com m issione e dalla m aestra sr. O ttavia M accone.110 Anche la cronaca della Casa di Nizza indica ogni anno, salvo qualche eccezione, il num e­

ro delle alunne frequentanti la Scuola e spesso segnala anche la loro d i­

stribuzione nelle singole classi.

Con più diligente accuratezza e precisione i dati relativi alla popo­

lazione scolastica si ricavano dai R egistri della Scuola dal 1900 in p o i.111 I dati m ancanti nelle fonti suddette si ritrovano fortunatam ente in un prospetto riassuntivo approntato nel 1929. Esso riporta i totali delle alunne iscritte e diplom ate nella Scuola «N ostra Signora delle G razie» a partire d all’anno 1890-91 fino al 1928-29 per la scuola elem entare e dal 1899-900 al 1927-28 per il corso norm ale, com plem entare e froebelia- n o .112

Purtroppo l ’incom pletezza delle statistiche e il cam biam ento dei criteri di segnalazione e di raccolta dei dati im pediscono di conoscere con esattezza la popolazione scolastica del corso elem entare.

A titolo puram ente indicativo si offre la seguente tabella che

per-11o C f Processo verbale Esam i di licenza 1897-1898-1899, in ASN . Il prim o è scritto dal prof. Pio Spagn otti; il secondo dal dott. Pietro P o ggio; il terzo dal prof.

E m ilio Rosm ini, delegati dal P ro vvedito re agli studi per la P rovincia di A lessandria.

111 C f i num erosi R egistri scolastici conservati in A SN . A lcuni riportano i d ati a p artire dal 1899.

112 C f Popolazione scolastica e diplom ate dalla data del pareggio a tutto il 1928; G iar­

dino d ’infanzia e Classi elem entari, in A SN . Il prospetto, che riporta soltanto i totali delle alunne, consta di tre p agine form ato protocollo.

mette di costatare lo sviluppo della Scuola, se non d all’inizio, alm eno dai prim i anni fino alla data del pareggiam ento.

Dalla fon d a z ion e a l p a reggia m en to (1878-1900) 145

T abella n. 2 — A lunne iscritte alla scuola elem entare (1886-1900)

Anno scolastico 1a el. 2a el. 3a el. 4a el. 5a el. T otali

1886-87 5 15 18 8 15 61

1887-88 / 4 15 13 18 50

/ / / / / / / /

1889-90 2 8 14 12 20 56

1890-91 6 7 15 10 10 48

1891-92 7 16 17 23 9 72

1892-93 5 6 18 20 17 66

1893-94 5 5 10 16 23 59

1894-95 5 5 12 16 17 55

1895-96 4 4 10 18 19 55

1896-97 6 7 10 9 16 48

1897-98 / 5 7 11 49 72

1898-99 10 11 7 7 25 60

1899-1900 11 10 12 8 15 56

Come si osserva dalla tabella m ancano purtroppo i dati attinenti ai prim i sei anni della Scuola dei quali non ci sono pervenuti né elenchi, né registri. D alle lettere della prim a Superiora generale d ell’istitu to , sr.

M aria D om enica M azzarello, si viene a conoscere che n ell’ottobre del 1879 le educande erano 30;113 n ell’ottobre d ell’anno successivo il loro num ero era rad d o pp iato .114 Nel lu glio 1885, come si ricava dalla crona­

ca della Casa, erano 85.115 Queste cifre, peraltro approssim ative, inclu­

devano anche le allieve della scuola secondaria e quelle che non erano iscritte regolarm ente. Il num ero delle alunne delle classi elem entari ri­

sulta raddoppiato a partire dagli anni posteriori al pareggiam ento.

Non ci si spiega come non si siano conservati i prim i registri della Scuola che dovevano essere tenuti con d iligen te accuratezza, secondo le norm e date da don C erruti alle prim e m aestre il 16 ottobre 1880. In esse si legge:

113 C f Lettera di sr. M .D . M azzarello a sr. A. V allese, N izza M onferrato 20- 10-1879, in L ettere 24, 114-115.

114 C f ivi 48, 169.

115 C f R egistro Cronaca (25-7-1885).

10

146 C apitolo 3

«È necessario tener con m olta cura il registro delle iscrizioni, potendo, e talvo lta dovendo l ’A uto rità scolastica e civile ri­

chiederlo e ciò non solo nelle Scuole C om unali, ma anche nelle p rivate e n egli E ducatorii stessi dopo la legge su ll’istru­

zione ob b ligatoria del 15 L u glio 1877». 116

E' bene tu ttavia tener presente che la Scuola «N ostra Signora delle G razie» si distinse e si caratterizzò sem pre com e scuola norm ale. La form azione delle m aestre fu, fin dai p rim i anni, lo scopo principale ver­

so cui erano polarizzate tutta l’attiv ità e le sollecitudini delle insegnanti.

Il corso elem entare era in funzione della scuola norm ale, quasi un indispensabile com plem ento, in quanto offriva alle neom aestre la possi­

b ilità di svolgere il tirocinio pratico n ell’am bito della Scuola stessa.

O sservando la tabella suesposta occorre rilevare che il com puto delle alunne frequentanti le singole classi elem entari era fatto per ap­

prossim azione, senza tener conto delle variazioni che potevano avven i­

re durante l ’anno. Si è autorizzati a pensare che le alunne iscritte o fre­

quentanti non sem pre erano quelle che in realtà si presentavano a ll’esa­

me di licenza. Q uesto spiega la differenza dei totali riportati n egli elen­

chi.

N on vengono inclusi nel co nteggio, data la loro saltuarietà, i gru p p i di postulanti, novizie e suore che frequentavano secondo le ne­

cessità la quinta elem entare o una classe preparatoria alla quinta, come viene indicato, per esem pio, nell’elenco d ell’anno 1894-95.117

Le alunne delle classi elem entari che com paiono nella tabella era­

no, tranne pochissim e eccezioni, co n vittrici, cioè interne, residenti nel­

l’educandato «N ostra Signora delle G razie». Da una lettera di madre E m ilia M osca a ll’ispettore scolastico che le chiedeva precise inform a­

zioni quantitative sulla Scuola, si apprende che nel dicem bre 1896 fre­

quentavano la scuola elem entare soltanto cinque alunne esterne: tre in prim a e due in seconda.118 Il loro num ero aum entò gradatam ente anno per anno, come si osserva dagli elenchi. N ell’anno scolastico 1898-99 erano nove in prim a elem entare, sette in seconda e tre in terza.

116C e r r u t i , A vvertenze necessarie da sapersi dalle M aestre, A lassio 1 6 - 1 0 - 1 8 8 0 , in A G FM A .

117 C f Elenco delle allieve. A nno scolastico 1894-95, in ASN.

118 C f L ettera d e ll’isp etto re scolastico a m adre E. M osca, A cqu i 26-12-1896, in A SN . Sulla stessa lettera la D irettrice della Scuola annota le rispettive risposte che spedisce in data 27-12-1896.

D alla fondazione a l p a reggia m en to (1878-1900) 147

5.1.1. P rogram m i m inisteriali e progetto educativo

Non è possibile ricostruire la storia di un ’istituzione educativa e ripercorrerne le più sign ificative tappe senza considerare, sia pur g lo ­ balm ente, g li orientam enti m etodologico-didattici che ispirano scelte concrete e puntuali.

In riferim ento alla Scuola «N ostra Signora delle G razie» la fram ­ m entarietà delle fonti in m ateria non consente la raccolta e l’analisi pre­

cisa e com pleta dei program m i scolastici. Di essi si possiede una scarsa e lacunosa docum entazione e tuttavia g li sporadici riferim enti perm et­

tono di giu n gere ad alcune costatazioni sign ificative e di cogliere ele­

m enti caratteristici della Scuola.

Fin d agli inizi uno d egli aspetti più tipici di questa Scuola fu un coraggioso im pegno di fedeltà e di adeguam ento alle esigenze le g islati­

ve e m inisteriali e nello stesso tempo una continua e sollecita attenzione ai principi inelu d ib ili d ell’educazione integrale della donna realizzata se­

condo il m etodo educativo ispirato a don Bosco. Tale caratteristica, che era per la Scuola ragione di essere, veniva chiaram ente esplicitata nel prim o R egolamento interno d el Convitto inviato al P rovveditore d egli studi per ottenere l ’autorizzazione ad aprire la Scuola.

Chi preparò il testo ebbe cura di precisare clic l’insegnam ento ivi im partito alle ragazze era svolto da m aestre in possesso della «necessa­

ria patente» e che esso era in tutto conforme alla legislazione scolastica:

«Q uanto a ll’insegnam ento si seguiranno pienam ente i program m i e re­

golam enti go vern ativi per le scuole elem en tari».119

Anche quando, dopo una ventina d ’anni di faticosa e feconda esperienza scolastica, m adre E m ilia M osca presentava al M inistero della Pubblica Istruzione la dom anda di poter avere in sede gli esam i di li­

cenza, ci teneva a precisare come tutto il sistem a scolastico, com pren­

dente il corso elem entare, com plem entare e norm ale, era «ordinato in piena conform ità dei regolam enti e program m i go vern ativi a tal fine vi- gen ti».120

O gni tappa sign ificativa dello sviluppo e della vita d ell’istituzione era infatti regolata d a ll’im pegno di adeguazione precisa alla legislazione scolastica, pur sperim entando e soffrendo le conseguenze di un clim a

119 Regolamento interno d el Convitto 1878, § 9, in ASN.

120 M o s c a , Domanda p e r esam i di Licenza 1899, Nizza M onferrato 26-5-1899, in A G FM A .

148 Ca p ito lo 3

sociale e politico denom inato da G iuseppe A llievo «spirito irrequieto di novità e di riform e ed u cativ e».121

L ’introduzione di m odifiche sia pur lievi nella struttura della Scuola, l ’aum ento del num ero di insegnanti, i cam biam enti di orario, le sostituzioni di testi scolastici venivano diligentem ente segnalati e sotto­

posti a ll’approvazione m inisteriale o provveditoriale. M ediante precise e spesso pesanti form alità burocratiche la vita della Scuola era in tera­

m ente v igilata d all’autorità com petente. Era infatti questa a concedere ogni anno, e soltanto per un anno, il perm esso di tenere aperta la Scuo­

la, a conferm are le insegnanti in carica, a prendere atto dei cam biam enti intro do tti, vigilan d o su ll’adem pim ento di ogni prescrizione legislativa.

N u lla sfu ggiva al controllo d ell’isp etto re scolastico o del P rovveditore che esigeva esatte giustificazioni su ogni più piccolo fatto relativo allo sviluppo di u n ’istituzione che stava vivendo un lento processo di affer­

m azione e di consolidam ento.

Il 23 dicem bre 1897 l ’autorità regionale scolastica richiedeva, per esem pio, spiegazioni e chiarificazioni circa i titoli di studio di due n uo ­

Il 23 dicem bre 1897 l ’autorità regionale scolastica richiedeva, per esem pio, spiegazioni e chiarificazioni circa i titoli di studio di due n uo ­

Nel documento EDUCAZIONEECULTURA PER LA DONNA (pagine 139-200)

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