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Applicazione dei metodi economico-finanziari ai Progetti d'Investimento

3.1 Premessa "metodologica"

In questo capitolo si provvederà ad effettuare un'applicazione pratica dei metodi di valutazione economico-finanziaria approfonditi nel Cap.1 ai progetto d'investimento di Acropark Srl, per i quali finora si è data una descrizione solamente in termini qualitativi.

I metodi che sono stati scelti per lo svolgimento applicativo sono il VAN (Valore Attuale Netto) che rappresenta uno dei metodi più utilizzati dalla prassi manageriale e l'APV (Adjusted Present Value), un metodo molto più specifico ed adeguato per effettuare una scelta più attendibile tra i progetti d'investimento che l'impresa è decisa ad implementare.

I due metodi si applicheranno sia al Progetto 1 “Acropark Rio Centa” e sia al Progetto 2 “Acropark Laghetto di Roana”, i quali in seguito verranno commentati e confrontati tra loro.

I dati sono stati forniti da Revidata Srl, in seguito all'autorizzazione da parte di Acropark Srl e fanno riferimento al periodo che va dal 31/12/2007 al 31/12/2014; sono bilanci civilistici con conti economici suddivisi per centri di costo e, grazie a ciò, si può risalire alla redditività e all'ammontare dei costi diretti di ogni singolo parco.

Per quanto riguarda i costi indiretti, si determinerà un parametro che permetterà la suddivisione di quest'ultimi in maniera proporzionale tra loro, da attribuire ad ogni singolo progetto d'investimento.

Lo stato patrimoniale è aggregato, ciò significa che non si hanno suddivisioni dei conti per ogni singolo parco ma si ha un ammontare unico per tutta l'impresa; anche qui, si

determinerà un parametro in grado di attribuire a ciascun parco una percentuale proporzionale degli assets dell'attivo e per quelli del passivo.

La prima parte del processo che condurrà alla valutazione dei progetti si focalizza sull'attività di amministrazione, un'attività che prevede una rielaborazione e rilevazione adeguata dei dati contabili aziendali in grado di fornire la base numerica necessaria per ottenere in un secondo momento i valori finanziari, tra i quali i cash flows.

Dopo aver creato per ogni progetto uno stato patrimoniale e il relativo conto economico, si procederà riclassificando tutti i dati in un ulteriore schema che suddivide attivo da passivo ed, infine, si determineranno appunto i cash flows di ogni singolo esercizio (annuali) grazie alla realizzazione di un rendiconto finanziario.

Un rendiconto finanziario è un prospetto che permette di comprendere i vari flussi dell'impresa per il periodo che si vuole considerare (trimestrale, semestrale,annuale...); in altri termini, è uno schema che riassume gli impieghi e le fonti relativi all'area dell'attività operativa dell'impresa, all'area relativa all'attività d'investimento e a quella relativa all'attività di finanziamento.

La finalità di un rendiconto finanziario è comprendere quante risorse vengono impiegate e destinate per ogni specifica attività dell'impresa e come vengono reperite se tramite finanziamenti, aumenti di capitale e quant'altro.

In questa seconda parte, ci si focalizza sull'attività detta di corporate finance, la quale consiste nell'individuazione e determinazione del miglior equilibrio tra le fonti disponibili all'interno dell'impresa e gli impieghi sui quali investire con l'obiettivo di giungere ad una gestione aziendale corretta, da considerare sia efficiente dal punto di vista dell'analisi costi/benefici e sia efficace per quanto riguarda l'analisi input/output di risorse finanziarie.

Una volta effettuato lo schema del rendiconto finanziario, facendo sempre riferimento al periodo che va dal 2007 al 2014, si approssimeranno tutti i dati che sono necessari per la determinazione dell'indicatore finale, in questo caso per il VAN o per l'APV.

Si determinerà, quindi, il costo del capitale proprio che chiameremo ke con il metodo del CAPM e, quindi, sarà necessaria la serie storica dei tassi free risk dal 2007 al 2014, il beta del settore il quale rappresenta l'indice di rischiosità sistematica e il Market

Premium Risk, il premio che ci si spetta per aver implementato l'investimento.

Si individuerà successivamente il costo del capitale di debito detto kd il quale verrà specificato dal tasso Euribor a 1 mese con in aggiunta uno spread. Il valore degli interessi passivi sarà un ulteriore dato necessario per la stima dell'APV e il valore degli investimenti iniziali al tempo t0 dei singoli progetti sarà un valore basilare per entrambi i metodi.

Si passa così dall'attività di corporate finance a quella di financial economics, ovvero all'attività che studia le relazioni che sussistono tra diverse variabili finanziarie, come possono essere le relazioni tra tassi appena descritti e cash flows ricavati da rendiconti finanziari, le quali permettono di condurre alle valutazioni finali di progetti d'investimento o di qualsiasi altra natura. Concetti base relativi all'attività di financial economics sono il valore attuale, la teoria delle decisioni e le aspettative che un soggetto si prefigge in seguito all'analisi di valutazione finanziaria.

Vi sarà infine l'attività di valutazione economico-finanziaria di questi progetti utilizzando i valori ricavati da ogni passaggio effettuato in questo processo di studio dei dati finanziario. La valutazione permetterà di giungere ad un risultato finale in grado di determinare la bontà o meno dell'investimento proposto.

Nei sotto-capitoli che seguiranno verranno esplicati numericamente questi processi di rielaborazione e di ricerca dei dati e si implementeranno entrambi i metodi di valutazione economico-finanziaria scelti a priori (VAN ed APV) in entrambi i progetti. Al termine del capitolo si faranno delle considerazioni e dei confronti tra metodi utilizzati e, soprattutto, si faranno delle comparazioni tra progetti d'investimento realizzati da Acropark e si cercherà di capire quale tra i due progetti sia quello più conveniente, più redditizio e se ne è valsa la pena di investire quelle determinate risorse finanziarie.

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