• Non ci sono risultati.

Il PRG di Maddaloni

Nel documento PIANO URBANISTICO COMUNALE (pagine 74-78)

CAP. III La strumentazione urbanistica comunale

III.2 Il PRG di Maddaloni

Maddaloni è dotata di PRG approvato con Decreto del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta n. 620 del 23.6.1988. E’ costituito da n. 6 tavole relative alla geologia, e dai seguenti elaborati:

All.A1 Relazione Vol.I All.A2 Relazione Vol.II

All.B Centro storico. Indagini socio – abitative All.C Normativa di attuazione

All.C1 Tabella riassuntiva della normativa di attuazione All.D1 Distribuzione della popolazione sul territorio comunale All.D2 Graficizzazione dei risultati sullo stato abitativo generale All.D3 Centro storico – graficizzazione dei risultati sullo stato abitativo All.D4 Centro storico – graficizzazione dei risultati sullo stato abitativo All.D5 Demografia e previsioni demografiche

All.E Destinazione attuale della S.A.U.

All.F Rete esterna di smaltimento delle acque reflue All.G Rete principale di alimentazione idrica

All.ti H1 - H6 Stato attuale

All.L Subcomprensorio casertano: una ipotesi All.I Rete cinematica esterna all’abitato

Tav. 1 Distribuzione sul territorio delle attrezzature scolastiche Tav.le 2° - 2S Rete viaria

Tav.1e 3° e 3b Aree per la formazione dei Piani di recupero nelle zone omogenee A1 e A2

Tav. 1e 4° - .4P Zone omogenee Tav.le 5° - 5F Zonizzazione e viabilità

Il volume I della relazione, nella parte prima, si occupa degli “Indirizzi territoriali della Regione Campania”. Vengono citati i principali documenti e studi relativi all’assetto territoriale esistenti alla data di redazione del PRG:

il piano territoriale del 1961 del Provveditorato OO.PP di Napoli;

i piani ASI delle province di Napoli e Caserta del 1968 (gli unici ad avere valore di piano territoriale);

il piano di coordinamento degli interventi nel Mezzogiorno del 1966;

indicazioni del C.R.P.E. del 1967;

la proposta di assetto territoriale della Regione Campania del 1968;

COMUNE DI MADDALONI

PIANO URBANISTICO COMUNALE – PRELIMINARE DI PIANO – RELAZIONE

Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 74 idea di piano dell’area napoletana del 1968: “in un disegno di attrezzature diffuse, si tende al recupero dei patrimoni culturali”;

progetto 80 promosso dal Ministero del Bilancio e Programmazione economica e dal Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno;

opzioni Cascetta, approvate dal Consiglio Regionale nel 1974: razionalizzazione dell’area napoletana con relativa decompressione e sviluppo delle aree interne; “il territorio di Maddaloni assumeva un ruolo preminente quale nodo di raccordo e di proiezione di una direttrice verso l’interno…”

indirizzi di assetto territoriale 1981 – 82 redatti a seguito del sisma del 23.11.1980.

La parte II “Caratteri conoscitivi” nei vari paragrafi tratta dei:

caratteri geografici;

caratteri fisici;

infrastrutture esterne e la stazione di smistamento delle FF.SS.;

viabilità esterna;

i servizi e attrezzature sanitarie le attrezzature scolastiche; ; l’ambiente umano;

l’impianto urbano e la residenza ; l’abusivismo edilizio;

l’evoluzione socio – economica, la dinamica occupazionale; e le attività produttive extra – agricole; umane hanno determinato profonde alterazioni nella normale evoluzione della geodinamica esogena.”Questa è una constatazione valida all’epoca della redazione del PRG e, ancor piùoggi per una serie di concause attribuibili al cosiddetto progresso. La successiva opzione:”……uno degli aspetti programmatici prioritari dovrebbe essere rivolto alla ricerca del duraturo equilibrio tra le attività umane e le caratteristiche fisiche, specie laddove le condizioni geomorfologiche impongono scelte operative condizionanti.” è assolutamente condivisibile, tanto da costituire uno degli obiettivi prioritari del redigendo PUC.

Ciò premesso seguono descrizione delle caratteristiche fisiche del territorio di Maddaloni, la cui stratigrafia dal basso presenta: serie carbonatica, serie vulcanica e depositi olocenici.

Tra i servizi e le attrezzature sovra comunali vengono segnalati: Pretura e Tenenza dei Carabinieri e una serie di servizi amministrativi di interesse generale; il patrimonio storico – artistico: torri, chiese, ex convento francescano, ex caserma militare e

COMUNE DI MADDALONI

PIANO URBANISTICO COMUNALE – PRELIMINARE DI PIANO – RELAZIONE

Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 75 convento annessi alla chiesa dell’Annunziata, la scuola di Amministrazione, l’antico palazzo ducale, Fondazione villaggio dei ragazzi, foro boario, sede del distretto scolastico con liceo scientifico, liceo – ginnasio, istituto magistrale, liceo linguistico, istituto industriale; sede USL n.6, ospedale con 220 posti letto.

Le attrezzature scolastiche presentano carenze per le prime fasce di età: asili nido, scuole materne. Molte aule sono ospitate in locali privati, non sempre idonei; la scuola elementare presenta una situazione migliore con 212 aule disponibili, di cui 156

appositamente costruite.

La scuola media inferiore ha una dotazione di 112 aule in sei scuole; solo il 65% della popolazione scolastica è ospitata in sede appositamente realizzata.

L’impianto urbano di Maddaloni è caratterizzato da una struttura compatta, fin dalle origini, addossata alle pendici della propaggine tifatina, limitata a valle dall’attuale Via Roma e dall’Appia e Sannitica in direzione est – ovest. Lontane dal centro le frazioni di Montedecoro e Messercola ad est, di Pizzomelone ad ovest; lungo la direttrice per Cancello i nuclei di Migliarese, Crocevia dei monaci, Perrone e Scarfato, Rinchiusa e Grotticelle.

La maggior parte della popolazione: il 78,94% nel 1951 risiedeva nel nucleo centrale;

tale percentuale si è incrementata nel corso degli anni. Nel 1976 una parte del territori, compresa la frazione di Pizzomelone, è divenuta comune di San Marco Evangelista.

Con una serie di considerazioni, il PRG perviene ad alcuni dati che vengono posti a base del dimensionamento:

3,45 stanze utili per abitazione;

450 mc. per alloggio;

1,03 valutato 1,33 (escludendo le cucine) l’indice di affollamento ab/stanze;

abitazioni con una sola stanza: 2.583/1.470 = 1,76 ab/stanze;

abitazioni con due stanze: 11.422/7.138 = 1,60 ab/stanze;

abitazioni con tre stanze: 9.657/7.947 = 1,21 ab/stanze;

abitazioni con quattro stanze: 7,876/7.416 = 1,06 ab/stanze;

abitazioni con cinque e oltre stanze: 3.469/4.598 = 0,75 ab/stanze;

La realtà economica maddalonese, per effetto della politica industriale che ha interessato l’area casertana e quella napoletana soprattutto per l’attività dei Consorzi ASI di entrambe le provincie, ha subito profonda trasformazione, con migrazione dall’attività agricola, prevalente fino a oltre la metà degli anni ’50 dello scorso secolo, verso attività secondarie e terziarie.

COMUNE DI MADDALONI

PIANO URBANISTICO COMUNALE – PRELIMINARE DI PIANO – RELAZIONE

Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 76 Nel volume II, la parte terza è relativa ad “Apporti e indirizzi programmatici di cui alla delibera consiliare di Maddaloni n. 290 del 30.6.1982

E’ riportato, con dovizia di particolari, il dibattito politico – culturale che si sviluppò relativamente alla redazione del PRG di Maddaloni, in assenza del Piano di Assetto Territoriale, ma in presenza solo di “raccomandazioni” del luglio 1977, che, nelle more del Piano, limitavano l’arco temporale per il dimensionamento del PRG a cinque anni.

Sono riportati i contributi del PCI, del PSI, della DC. Sulla scorta dei vari contributi, il Consiglio Comunale di Maddaloni, con atto deliberativo n. 290 del 30.6.1982, forniva gli indirizzi programmatici, fatti propri successivamente dal Commissario ad acta.

In sintesi, gli Indirizzi evidenziando le principali problematiche:

“- fatiscenza igienico -strutturale di parte degli edifici della città;

problematica connessa con il sisma del novembre 1980;

inadeguatezza della rete viaria interna;

esistenza di una reale barriera ferrovia Roma – Cancello – Napoli;

carenza infrastrutture, anche sportive, di quartiere;

emarginazione di Montedecoro;

sovrapposizione connessa all’insediamento dello scalo merci;

mancanza di suolo che costituisca preciso riferimento per gli operatori economici;

sottovalutazione della ricchezza connessa all’area archeologica.”

Gli Indirizzi, pertanto, proponevano:

salvaguardia dei valori dell’impianto originario e delle emergenze monumentali;

ricorso a piani di recupero;

tutela delle destinazioni agricole;

zone di completamento per riammagliare i tessuti dello sviluppo disordinato;

espansione nella zona est per consentire la integrazione della frazione Montedecoro;

difesa e incentivazione attività produttive;

polo attrezzato per attività commerciali;

area di sviluppo industriale nella zona ovest della città;

miglioramento viabilità; barriera linea ferroviaria;

rivalutazione zona archeologica;

aree da destinare a zona turistico – alberghiera;

recupero abusivismo;

diffusione attrezzature anche sportive.

La parte IV del volume secondo è relativa al “Dimensionamento del Piano”.

Per quanto attiene al fabbisogno di residenza, premesso che sono stabiliti due parametri:

3,45 composizione nucleo familiare;

450 mc./ alloggio medio per nucleo familiare

il fabbisogno per il miglioramento qualitativo e quantitativo del patrimonio edilizio esistente è stimato in 2.540 alloggi; per incremento demografico n. 1.160 alloggi; per immigrati n.450 alloggi, per complessivi n. 4.150 alloggi nel decennio.

La popolazione prevista al 1995 ammontava a 41.000 abitanti. Gli standards urbanistici riscontrati erano pari a mq. 239.000, le carenze rispetto a quelli definiti ottimali (30 mq/ab) pari a 991.000.

COMUNE DI MADDALONI

PIANO URBANISTICO COMUNALE – PRELIMINARE DI PIANO – RELAZIONE

Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 77 Il § “Il calibramento del piano” prevede che:

n. 666 alloggi vadano realizzati con il recupero nel centro storico;

n. 300 alloggi in zona B2;

n. 400 alloggi in zona C2 (piani di zona);

n. 584 alloggi nel potenziale del p.d.f Nelle zone di espansione:

n. 650 alloggi in zona C3 (it=1,00 mc/mq) n. 1480 alloggi in zona C4 (it=2,50 mc/mq);

n. 70 alloggi in zona E3 (it=0,40 mc/mq) nuclei agricoli.

Nel documento PIANO URBANISTICO COMUNALE (pagine 74-78)