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SUPERFICI AGRARIE NON

Nel documento PIANO URBANISTICO COMUNALE (pagine 126-131)

S.A.U. (Superficie Agricola Utilizzata) 1277,85

S.A.T. (Superficie Agricola Totale) 1356,42

La stragrande maggioranza, (474 aziende), viene condotta esclusivamente con manodopera familiare prevalente e dunque si può assumere come predominante la tipologia di impresa coltivatrice con un sistema di conduzione in economia diretta, mentre 14 risultano le aziende che fanno ricorso a manodopera avventizia, o raramente ad operai fissi. Vengono, infine, condotte con manodopera familiare 296 aziende, e 9 sono le aziende che si avvalgono di manodopera extra-familiare prevalente.”

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Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 126 VII.5. Le attrezzature e i servizi

Nel territorio comunale di Maddaloni è presente una relativa varietà di funzioni rappresentate da numerose tipologie di attrezzature collettive, prevalentemente pubbliche, da una diffusa presenza di sedi commerciali, da manufatti produttivi.

Le sedi delle attrezzature pubbliche sono ubicate soprattutto nell’area centrale del tessuto urbano, mentre le zone periferiche di recente formazione si presentano gravemente carenti; soltanto negli insediamenti di edilizia residenziale pubblica si registra una relativa, modesta presenza di servizi pubblici. Le attrezzature scolastiche sono diffuse nel territorio; citiamo il Convitto nazionale, il liceo scientifico “G.Bruno”,

“Luigi Settembrini”elementare e media, il liceo pedagogico, la scuola elementare e materna “Sandro Pertini”, quindi, oltre alle attrezzature scolastiche della fascia dell’obbligo, sono presenti numerosi istituti per l’istruzione superiore. Le altre attrezzature di livello comunale sono di tipo amministrativo (municipio), culturale (biblioteca) e gli uffici postali.

Modesta la presenza di aree di verde pubblico e di parcheggio, ove si eccettuino le aree antistanti la Fondazione Villaggio dei Ragazzi, destinate a parcheggio e a villa comunale. Le principali attrezzature sportive sono costituite dal Palazzetto dello Sport e dal campo di calcio. Significativa la presenza di ben tre musei: civico, della civiltà contadina, archeologico. Numerose e importanti le chiese: Basilica del Corpus Domini, Chiesa di S. Agnello, dei Cappuccini, di San martino, della Madonna delle grazie, della Concezione, di San Gaetano,….. , l’ospedale, lo smistamento merci, il commissariati di P.S., l’archivio storico, gli uffici dell’ASL CE1 e altre attrezzature di livello superiore. Ai margini del territorio comunale l’interporto Sud Europa, che interessa, in parte anche il confinante comune di Marcianise. Gli elaborati grafici riportano la ubicazione delle principali attrezzature collettive, classificate ai sensi del D.M. 2.4.1968 n. 1444 in:

a) scolastiche

b) interesse comune c) verde, gioco e sport d) parcheggi

Figura n.15 – Fondazione Villaggio dei Ragazzi

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Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 127 Figura n.16 – P.zza della Pace

VII.6. I tessuti urbani

I tessuti di cui è costituita la città storica di Maddaloni sono il prodotto della sedimentazione di elementi - spesso anche “poveri”, sia nella qualità architettonica che nei materiali - entro una maglia strutturale permanente, secondo una logica insediativa che mantiene una sua continuità anche nei tessuti più recenti e nonostante l’uso di tipologie edilizie e materiali moderni e comunque diversi da quelli tradizionali.

La crescita per fasi si protrae fino a tempi recenti e testimonia, nelle sue fratture e discontinuità e nel processo evolutivo, l’adattamento della struttura di origine rurale ai diversi modi e usi della realtà sociale ed economica tipicamente urbana.

Lo studio delle regole di costruzione della città storica di Maddaloni è imprescindibile ai fini della definizione di criteri di intervento per la riqualificazione dei tessuti consolidati capaci di dare risposta alle esigenze di adeguamento degli edifici agli standard abitativi attuali, conservando nel contempo l’identità storico-architettonica dell’habitat.

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Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 128 Figura n.17 – Foto aerea Centro Storico

Nel centro urbano di Maddaloni si individuano:

- le “emergenze tipologiche”: le chiese, i complessi conventuali, gli edifici pubblici e privati di valore monumentale;

- gli edifici di uso collettivo, come le scuole e gli ospedali, caratterizzati da tipologie derivanti dalla loro specifica funzione;

- gli isolati consolidati, nei quali i lotti edificati sono allineati lungo la strada attorno ad uno spazio centrale chiuso, originariamente adibito ad uso agricolo. Sono disposti nella parte centrale del nucleo antico e sono caratterizzati dalla geometria e dalla bassa densità degli elementi primari . I corpi principali dei lotti edificati sono prevalentemente costruiti in aderenza e formano pertanto una cortina edilizia continua. I tipi edilizi, a ballatoio o in linea, ad uno o due piani, sono disposti, all’interno dei lotti, su due o più lati formando in tal modo una corte generalmente chiusa;

- i tessuti urbani costituiti da isolati “complessi”, caratterizzati dalla sovrapposizione di regole insediative diverse e non sempre coerenti fra loro. L’isolato tipo, di forma e dimensioni variabili, si compone di unità edilizie a uno o due piani, aggregate a corte e in aderenza, che formano una cortina continua lungo la strada. Gli spazi interni, originariamente liberi o coltivati, sono stati progressivamente edificati in modo eterogeneo, o con edifici disposti in aggiunta alle aggregazioni edilizie originarie, che hanno prodotto sistemi non ordinati di corti o pseudo-corti; o con l’occupazione delle parti interne del lotto mediante edifici isolati (mono e/o bifamiliari, ma anche pluripiano generalmente con più livelli fuori terra);

- il tessuto consolidato di antico impianto, in cui le unità edilizie, a uno o due piani, a ballatoio o in linea aggregate a corte, sono organizzate dall’impianto a pettine formano pseudo-isolati allungati a schiera.

- i tessuti prevalentemente recenti costituiti da lotti aggregati a schiera su una o due file.

I corpi principali dei lotti sono costruiti in aderenza e allineati lungo la strada a formare una cortina continua;

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Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 129 - i tessuti compatti recenti, caratterizzati dalla parcellizzazione minuta dei lotti allineati a schiera, su una o due file continue lungo le strade, prevalentemente ai margini del tessuto urbano consolidato. Talvolta i fabbricati sono addossati al lato di fondo del lotto e chiusi sulla strada da muri o cancelli. Essi sono costituiti da un’unica unità edilizia mono o bi-familiare, disposta su tre o quattro lati del lotto attorno ad un piccolo spazio scoperto;

- i tessuti recenti della città diffusa, caratterizzati dalla parcellizzazione minuta dei lotti allineati a schiera su una o due file lungo le strade. La tipologia è costituita prevalentemente da villette mono o bi-familiari a uno o due piani o da palazzine isolate disposte parallelamente alle strade. Si tratta dell’evoluzione del precedente tipo di tessuto, che, in sostituzione delle case prevalentemente in aderenza, è costituito da case prevalentemente isolate con struttura in cemento armato;

- le numerose lottizzazioni realizzate e/o in itinere, per la modesta estensione della superficie destinata ai nuovi complessi residenziali previo intervento urbanistico preventivo, hanno contribuito, in maniera del tutto marginale, a dotare il territorio di attrezzature collettive, ove si eccettuino esigue superfici destinate prevalentemente a verde pubblico e a parcheggio.

Soltanto negli ultimi anni si diffondono le tipologie edilizie “moderne”, come la “villetta”

mono o bi-familiare isolata sul lotto; la frequenza di questo tipo edilizio, nelle fasce più esterne della città o a completamento delle aree interstiziali interne, rompe la compattezza urbana tradizionale.

VII.7 Le attività produttive

Nel territorio del comune di Maddaloni non vi sono agglomerati de consorzio ASI di Caserta, ma l’agglomerato Marcianise – San Marco Evangelista, ha nelle immediato circondario numerosi manufatti industriali di cui Maddaloni fruisce sia in termini positivi che negativi.

Lo sviluppo degli agglomerati ASI di Marcianise e S. Marco Evangelista è avvenuto in maniera piuttosto casuale: il Piano regolatore dell’ASI del 1968, limitandosi ad individuare esclusivamente le aree da destinare ad insediamenti produttivi e quelle per le funzioni consortili di servizio, ha lasciato ampi margini di discrezionalità nella strutturazione della viabilità e degli spazi pubblici. I criteri di lottizzazione hanno portato a localizzare i nuovi insediamenti in contiguità con quelli produttivi preesistenti, realizzando di volta in volta le strade di accesso ai lotti.

Una delle cause del mancato completamento delle previsioni di Piano per l’agglomerato è da attribuirsi anche alla mancanza di finanziamenti della L. n. 488/92.

Va, anche, infine ricordata la presenza di diversi manufatti dismessi, in prevalenza ad originaria destinazione produttiva, ubicati anche in adiacenza al tessuto residenziale.

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Arch. Romano Bernasconi –Prof. Arch. Loreto Colombo – Archh. Fabrizia Bernasconi –Cristoforo Pacella – Ing. Salvatore Losco 130 Figura n.18 – Ex Face Standard – industria dismessa

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