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Le principali vulnerabilità e rischi conseguenti presenti nel Comune di Gaiarine

dati meteo-climatici di un’area vasta che sicuramente riguardano anche il territorio comunale; in secondo luogo gli strumenti di pianificazione vigenti o adottati e le relative analisi territoriali.

Si evidenzia che un’analisi scientifica dei fenomeni legati al cambiamento climatico a livello comunale è molto difficile per l’assenza di dati conoscitivi precisi a questo livello di dettaglio.

Per quanto riguarda il Comune di Gaiarine si sopperisce a tale carenza in quanto con DCC n. 2/2012 ha approvato il Piano Assetto Territoriale (PAT). La valutazione di compatibilità idraulica valuta le interferenze che le nuove previsioni urbanistiche contenute nel PAT del Comune ha con i dissesti idraulici presenti nel territorio e le possibili interazioni causate al regime idraulico.

Le procedure descritte nel Piano sono state redatte in modo specifico per il territorio di Gaiarine, esse derivano dall’analisi degli scenari di rischio locale e dalla valutazione della possibilità di affrontare in modo adeguato tali scenari; per questa ragione il modello di intervento proposto è da considerarsi valido unicamente entro il territorio comunale.

Il piano si articola in tre parti fondamentali, secondo le indicazioni provenienti dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e dalle linee guida regionali.

Gli scenari di rischio ipotizzabili nel territorio di riferimento vengono suddivisi per tipologia, viste le caratteristiche geografiche, urbanistiche, geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche del territorio oggetto di questa analisi.

Pag. 72 a 113 Date queste premesse, per il territorio comunale di Gaiarine sono state considerate le seguenti tipologie di pericolosità:

1. rischio idraulico ed idrogeologico;

2. rischio sismico;

3. rischio condizioni meteorologiche avverse;

4. rischio incidente dei trasporti di sostanze pericolose (chimico e nucleare);

5. rischio industriale;

6. rischio blackout energetico;

7. rischio idropotabile.

Per quanto riguarda il PAESC e quindi per le ricadute dei cambiamenti climatici, si prenderanno in considerazione la tipologia di rischio n. 1, 3 e 7, in quanto maggiormente correlabili ai fenomeni di cambiamento climatico. Per il territorio comunale di Gaiarine sono state identificate le seguenti vulnerabilità che possono essere definite come l’attitudine degli elementi ad essere danneggiati a causa del verificarsi di un determinato evento:

6.6.1 Rischio Idraulico ed Idrogeologico

Il Comune di Gaiarine è interessato principalmente da quattro bacini idrogrfici principali; partendo da nord si incontrano ripsettivamente:

• Bacino Beuda-Aralt;

• Bacino Mazzul-Albinella;

• Bacino Albinella-Cigana;

• Bacino del canale Resteggia.

Nella parte sud-est del comune si individuano due bacini minori rispettivamente il bacino Fossalone drenante le acque dell’omonimo canale ed il bacino Campomolino drenante le acque dello scolo Trettor e del canale Piovesana-Fossalon.

Tali bacini sono essi stessi sottobacini del fiume Livenza e interessano un vasto territorio del Consorzio di Bonifica Pedemontano Sinistra Piave.

Il sistema di deflusso in area è regolato da una fitta rete di fossi, scoli, rii e canali di diversa rilevanza che interessano il territorio comunale. I maggiori canali presenti sono, da nord a sud, il Beuda (Fossa Vecchia), l’Aralt, l’Albinella, il Cigana ed il Resteggia. Essi hanno in generale una direzione di scolo che va da NO a SE, sono tutti alimentati da risorgive presenti nei comuni di Godega di S.Urbano, Orsago e Cordignano e nel Comune stesso, come nel caso del canale Cigana.

Il canale Aralt nasce poco a sud della Borgata di Bavaroi nel Comune di Orsago ed è alimentato dai canali di bonifica dell’area dei Palu; proseguendo il canale riceve in sinistra orografica il fosso Gravon ed alcuni scoli in comune di Gaiarine, infine si getta nel Livenza a Francenigo nelle vicinanze della chiesa.

Lo scolo Mazzul ed il canale Albinella hanno le proprie origini rispettivamente nel comune di Orsago in località “Le Piane”; altre risorgive che fanno parte di questo sistema sono il fosso Belcorbo, il fosso Comune e lo scolo Rondolin. Il sistema Albinella-Mazzul confluisce in parte nel canale Cigana tra gli abitanti di Albina e Campomolino ed in parte direttamente nel Livenza ad est dell’abitato di Albina, con il canale Albinella Vecchio.

Il canale Cigana ha le sue sorgenti principali nel comune di Gaiarine in località̀ Menghelle e confluisce nel Fiume Livenza in località̀ Valle del Gorgo. Nel suo corso riceve in sinistra orografica il Canale Albinella che proviene dall'area "Paludetto" in località Salvarotonda e lo Scolo Fossalone che proviene da est di Albina.

Pag. 73 a 113 Il canale Resteggia nasce nel comune di Godega Sant'Urbano nella frazione di Bibano, dalle acque di risorgiva della fossa Zigana, proseguendo il suo corso riceve il fosso Rui e poi attraversa un impianto di troticoltura in località San Bartolomeo. Sempre nella stessa zona sono presenti altre risorgive tra le quali il rio Belcorbo, il canale Albinella, lo scolo Fossalone e la fossa Rossa. All'altezza di Levada la fossa Zigana prende il nome di canale Resteggia, quindi lambisce a est il centro di Roverbasso. Prosegue facendo da confine naturale tra i comuni di Fontanelle, Mansuè e Portobuffolè con Gaiarine ed infine confluisce nel Livenza all'altezza di Portobuffolè.

I rischi idrogeologico e idraulico sono legati all’assetto geologico-strutturale-geomorfologico del territorio e per una trattazione completa della tematica vengono valutati gli strumenti pianificatori comunali come il Piano Comunale delle Acque e sovracomunali come le mappe di pericolosità e di rischio idraulico dell’Autorità di Bacino contenute nel Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e al P.G.B.T.T.R. del consorzio di bonifica del Piave.

Dal punto di vista degli scenari attesi, in considerazione della tipologia di pericolosità, dell’altimetria del territorio e dei tempi di ritorno degli eventi previsti, si può immaginare che si verifichino allagamenti sporadici che interessano solo modeste estensioni all’interno delle aree considerate a rischio (come già avvenuto in passato), in particolare interessando gli edifici con gli scantinati. In tali situazioni diventa molto elevato il rischio di conseguenze in termini di incolumità delle persone.

Di seguito vengono riportate le aree a pericolosità idraulica e a pericolosità di frana pubblicate sul Geo portale ISPRA e sulla Piattaforma Cartografica #Italia Sicura che mette a disposizione di tutti i cittadini il quadro sempre aggiornato degli interventi messi in campo dal Governo per contrastare il dissesto idrogeologico. Per il territorio di Gaiarine si può notare l’assenza sia di una pericolosità idraulica che di una pericolosità frane all’interno del territorio.

PERICOLOSITA’ IDRAULICA

Indice di pericolosità Popolazione Territorio

(Kmq) Scuole Beni

culturali P1: pericolosità idraulica bassa con scarsa

probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi

0% 0% 0% 0%

P2: pericolosità idraulica media con tempo

di ritorno tra 100 e 200 anni, 0% 0% 0% 0%

P3: pericolosità idraulica elevata (P3) con

tempo di ritorno tra 20 e 50 anni 0% 0% 0% 0%

Fonte: Piattaforma cartografica #Italia Sicura PERICOLOSITA’ FRANE

Indice di pericolosità Popolazione Territorio

(Kmq) Imprese Beni

Pag. 74 a 113 Si evince che Gaiarine è esente da rischi e vulnerabilità legati alla fragilità idrogeologica del territorio, anche se esposta a sempre maggiori sollecitazioni con i cambiamenti climatici.

6.6.2 Rischio Condizioni Meteorologiche Avverse

In base alle condizioni climatiche, le tipologie di fenomeni critici che determinano potenziali danni nell’ambito del territorio comunale, sono i seguenti:

a) nevicate consistenti/gelate improvvise: tali eventi si possono verificare nel periodo invernale con maggiore probabilità di accadimento nei mesi di dicembre e gennaio;

b) nubifragi, trombe d’aria e grandinate violente: tali eventi temporaleschi si originano principalmente nel periodo estivo, ma sono possibili anche nel periodo primaverile ed autunnale. Allo stesso modo si originano le grandinate e le temute trombe d’aria;

c) periodi siccitosi prolungati: tali eventi si verificano nel periodo estivo, durante gli anni in cui vi sono modeste o nulle precipitazioni nel periodo invernale e primaverile ed il fabbisogno idrico per la popolazione e le colture aumenta notevolmente per le temperature elevate;

d) periodi prolungati a temperatura molto elevata: tali eventi si possono verificare nel periodo estivo e possono essere accompagnati da eventi siccitosi.

6.6.3 Rischio idropotabile

Per rischio idropotabile si intende la possibilità di interruzione o riduzione del servizio di distribuzione di acqua potabile a causa del verificarsi di eventi naturali (terremoti, alluvioni, eventi meteo eccezionali ecc...) e/o antropici (sversamento di sostanze pericolose in prossimità delle fonti di approvvigionamento idrico, danno delle condutture a seguito di lavorazioni, azioni di sabotaggio, ecc..), ma anche altri eventi, come ad esempio la manutenzione o il razionamento per ottimizzare lo sfruttamento delle risorse, influiscono sulla quantità di acqua usufruibile dall’utente (la quantità media di acqua utilizzata per abitante nel Veneto è di 182 litri/abitante/giorno – dati Arpav 2008). Nel Comune di Gaiarine il servizio e la rete di distribuzione dell’acqua potabile sono affidati alla ditta Piave Servizi Srl.

L'andamento metereologico stagionale inoltre ha evidenti effetti anche sulla qualità dell'aria, determinando il verificarsi di condizioni che favoriscono o meno la concentrazione degli inquinanti atmosferici, pertanto i cambiamenti climatici avranno giocoforza effetti diretti anche sulla qualità dell'aria di Gaiarine.

Occorrerà pertanto mettere in campo idonee misure di mitigazione dei cambiamenti climatici e di aumento della resistenza all'intensificarsi degli eventi metereologici.

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