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2.1 Definizione e cenni storici

2.1.2 I principi di rendicontazione

Il Bilancio Sociale è un documento che come abbiamo ribadito più volte fino ad ora, ha come obiettivo principale quello di comunicare come sono state impiegate le risorse per l’impegno socialmente responsabile dell’impresa. Queste sono attività che non rientrano nell’ordinaria gestione aziendale, ma non per questo sono fonte di minori vantaggi e benefici. Tali ripercussioni positive non sono percepite solo dall’azienda, ma si ripercuotono anche sulle varie categorie di stakeholder e destinatari del bilancio sociale.

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Ecco quindi che il bilancio sociale diventa una rappresentazione della situazione interna ed esterna dell’azienda riportando in modo oggettivo e verificabile i fatti. Attraverso questo documento l’impresa cerca di migliorare il consenso e il giudizio della comunità locale ed è proprio per tutti questi motivi che quando si redige un bilancio sociale è bene seguire e rispettare quelli che vengono chiamati i principi della rendicontazione sociale, di seguito esposti19:

- Responsabilità: è necessario identificare tutte le categorie di stakeholder ai quali l’impresa si rivolge e rende conto delle sue attività;

- Identificazione: l’impresa deve definire in modo chiaro i propri confini e delineare la propria missione affinché i terzi ne colgano le responsabilità;

- Trasparenza: il bilancio sociale deve essere realizzato attraverso un processo aperto che permetta a tutti i portatori di interesse di comprenderne le logiche e le componenti;

- Inclusione: tutti gli stakeholder coinvolti sia direttamente che indirettamente nell’attività aziendale, devono essere contenuti all’interno del documento, specificandone il legame;

- Coerenza: i valori e le scelte adottate dovranno essere verificate al fine di accertarne la conformità;

- Neutralità: il bilancio sociale deve riportare in modo oggettivo i fatti, senza tener conto degli interessi di nessuno;

- Competenza di periodo: per motivi di raccolta e di analisi dei dati, questi devono essere rilevati nel momento in cui si manifestano e non al maturare degli effetti finanziari;

- Prudenza: è necessario inserire all’interno del bilancio sia i dati negativi che quelli positivi, per non distorcere la realtà aziendale;

- Comparabilità nello spazio e nel tempo: come abbiamo visto il bilancio sociale è stato materia di repentini cambiamenti ed evoluzione, al fine di garantire la sua comparazione con bilanci diversi, è necessario che mantenga una certa coerenza di forma e contenuto;

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- Comprensibilità: il bilancio deve essere compreso anche da persone non esperte in materia o direttamente coinvolte nel processo, ecco perché è necessario utilizzare parole semplici e spiegare adeguatamente i termini tecnici indispensabili;

- Periodicità: essendo il bilancio sociale complementare al bilancio di esercizio, i periodi presi in analisi per la rendicontazione devono coincidere;

- Utilità: devono essere inserite nel bilancio sociale solamente le informazioni utili, e queste vengono definite tali se sono rilevanti per gli stakeholder, cioè se soddisfano i loro bisogni e aspettative;

- Rilevanza: i dati quantitativi e le percentuali vengono spesso sostituiti da valutazioni e stime soggettive che devono però essere verificate;

- Verificabilità dell’informazione: tutti i dati in esso contenuti devono essere verificati da un terzo soggetto non coinvolto nei fatti.

Tra tutti questi principi che non devono essere sottovalutati, quelli che meritano di un approfondimento sono sicuramente il principio della neutralità, della coerenza e dell’inclusione. La neutralità, infatti, è una caratteristica fondamentale affinché il bilancio sociale risulti credibile e possa assolvere alle proprie funzioni. Quando si redige un bilancio è necessario adottare un punto di vista oggettivo, senza pendere positivamente a favore di uno stakeholder piuttosto che di un altro. Un’operazione di questo genere, una volta scoperta e portata alla luce, potrebbe indurre cattiva luce sull’impresa, generando un passaparola negativo che farebbe perdere all’azienda la fiducia del suo pubblico. La caratteristica della neutralità non deve essere applicata solo sulle informazioni che sono inserite all’interno del bilancio sociale, ma anche alle modalità scelte per presentare i fatti. Tabelle, grafici e dati opportunamente giustificati sono considerati maggiormente attendibili e fortificano l’idea di oggettività e neutralità che deve avere il bilancio sociale. Inserendo sia i dati negativi che quelli positivi si da la possibilità al lettore di formulare un proprio giudizio, senza correre il rischio di influenzarlo, omettendo degli elementi che potrebbero essere decisivi per effettuare una valutazione.

Il secondo principio che ci apprestiamo ad approfondire è quello della coerenza, intesa come correlazione e simmetria delle informazioni inserite all’interno del bilancio sociale. Questo principio è facilmente verificabile attraverso una semplice lettura del

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documento, durante la quale sarebbero subito evidenti azioni illogiche e insensate. Il principio della coerenza e quello della neutralità sono strettamente legati poiché il non rispetto di uno dei due, si traduce quasi sempre nella violazione anche dell’altro. Questo accade quando si vuole promuovere una certa attività sociale, omettendo di comunicare i fattori più importanti che certificano l’impegno aziendale e i benefici ottenibili, in questo caso il bilancio sociale sarebbe usato solamente a scopi pubblicitari sfruttando una comunicazione incompleta. Un approfondimento sui principi sopra descritti può essere rappresentato dal principio dell’inclusione. Questo non è rispettato quando non si tiene volutamente conto degli interessi di tutti gli stakeholder, i quali hanno il diritto di conoscere in che modo l’impresa si è operata per soddisfare le loro necessità. Se si omette di inserire uno stakeholder o se ci si concentra solo su un collaboratore, è bene motivare e giustificare la scelta, specificando che il documento non consiste nel bilancio sociale completo e definitivo. Una conseguenza importante del principio di inclusione è il coinvolgimento degli stakeholder nel processo di creazione del bilancio. Nel caso del bilancio sociale l’inclusione riguarda tutti i collaboratori, diretti e non, dell’impresa, rispettandone i diritti, le attese e gli interessi.