LA SETTIMANA LAVORATIVA SU 4 GIORNI
2.1 La nascita della 4-day week
2.1.1 Principio Pareto
Il principio di Pareto è una legge empirica di natura statistica che afferma che il 20%
delle cause provoca l’80% degli effetti.
Di conseguenza, con solo il 20 % di un’intera azione è possibile ottenere l’80 % dei risultati, mentre per il restante 20 %, nella maggior parte dei casi, è dunque necessario l’80 % del tempo.
Proprio per questa proporzione, il principio viene normalmente rinominato come legge del 80/20.16
Il dogma è stato enunciato da Vilfredo Pareto, un ingegnere, sociologo ed economista del 20esimo secolo, a seguito di una ricerca nel 1897 che aveva dimostrato che il 20%
degli italiani possedeva l’80% della ricchezza totale.
Sebbene questo principio rappresenta purtroppo l’ineguaglianza tra le persone e la mancanza di bilanciamento tra profitto e risorse impiegate, se opportunamente utilizzato nel campo della gestione del tempo può portare numerosi benefici, permettendo di raggiungere il maggior risultato possibile adoperando il minimo sforzo.
L’applicazione della legge deve essere fatta in maniera consapevole e soprattutto premeditata, in quanto lo scopo è andare ad ottimizzare mansioni che sono già presenti e necessarie nell’azienda nonostante normalmente generino meno guadagno, e non togliere semplicemente del tempo a delle attività nell’attesa che esse portino un improbabile aumento di profitto. Un errore comune durante l’approccio a questa idea è infatti quello di iniziare a conferire una minore importanza a una parte considerevole dei lavori da svolgere, andando così a perdere tutti i possibili benefici e facendo addirittura peggiorare la produttività dell’impresa.
Il principio di Pareto possiede un enorme versatilità. Esso può difatti essere utilizzato in molteplici campi, dalla vita privata al proprio mestiere, in quanto una migliore amministrazione del tempo può risultare utile non solo in ambito lavorativo.
Alcuni esempi17:
• Il 20% dei clienti genera l’80% dei ricavi
• L’80% del traffico dati è generato sul 20% dei siti web
16 Alessandra Caparello, Principio di Pareto: cos’è e come funziona, Wall Street Italia, 2019
17 Ibidem 16
• Sul 20% delle strade avviene l’80% di tutti gli spostamenti
• L’80% dei reclami viene dal 20% dei clienti
Approfondendo l’analisi della legge nell’ambito delle vendite, si arriva alla conclusione che questa sia contro-intuitiva, in quanto viene richiesto di focalizzarsi su un ridimensionamento della gamma prodotti, in particolare la riduzione degli articoli, in modo da generare maggiori profitti.
Questa valutazione porta molte organizzazioni ad essere inizialmente riluttanti all’idea del suo impiego, in quanto di norma si tende ad espandere l’assortimento pensando che una maggiore promozione porti a un maggior numero di clienti.
La legge 80/20 aiuta a rilevare ciò che deve essere mantenuto e ciò che risulta superfluo.
Tornando all’ambito dell’ottimizzazione della gestione del tempo, possiamo notare come la modifica del contesto non cambi il risultato finale.
Infatti, continuando a perseguire una logica aziendale che ritiene che più tempo un dipendente passa in ufficio e maggiore sarà la sua produttività, non solo non si registreranno miglioramenti, ma contrariamente l’approccio risulterà degradante per la performance del singolo e dell’intera impresa.
Figura 2.1: Rappresentazione Principio di Pareto
Fonte: Digital Innovation Observatory: Politecnico di Milano
Diversi studi furono portati a termine a partire da questa formulazione, uno tra i quali viene frequentemente associato al principio stesso, quasi come un’estensione del suo postulato.
Lo studio di riferimento è la legge di Yerkes e Dodson, o rapporto tra rendimento e motivazione.
Sviluppato dagli psicologi John Dillingham Dodson e Robert M. Yerkes nel 1908, il postulato afferma che la produttività è direttamente proporzionale alla motivazione del lavoratore, ma fino a una soglia predefinita. Oltre un certo valore di eccitazione (mentale o fisiologica) infatti, il rendimento inizia a diminuire18.
La legge può essere rappresentata in un piano cartesiano come una U ribaltata, ponendo sull’asse delle ascisse il livello di motivazione e su quello delle ordinate il livello di produttività.
Possiamo notare come nella figura 2.2 la curva presenti tre fasi definite:
• La fase ascendente: corrispondente al momento di aumento di attenzione ed interesse nei confronti della mansione/lavoro, definita come “effetto energizzante dell’eccitazione”.
• La fase di picco: corrispondente al momento ideale, durante il quale la soglia di attenzione e la qualità della performance sono ottimizzate. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario possedere un moderato livello di pressione o stress, per essere motivati nella realizzazione del compito.
• La fase discendente: corrispondente al momento in cui la produttività del lavoratore cala a causa dell’aumento dei livelli di ansia o stress che prendono man mano il sopravvento.
Bisogna comunque considerare che diversi fattori possono influenzare l’andamento della curva e che il modello varia da individuo ad individuo.
Infatti, alcune caratteristiche proprie del singolo come il livello di abilità nella mansione da svolgere, la personalità e la fiducia in sé stessi giocano a favore dell’ottimizzazione della performance. Avere stima delle proprie abilità porta difatti a migliorare la gestione della pressione e mantenere la compostezza in caso di situazioni stressanti.
18 Karl Halvor Teigen, Yerkes-Dodson: A Law for all Seasons, Theory & Psychology, 1994
Infine, il livello di complessità del compito da svolgere incide fortemente sull’approccio del lavoratore ad esso.
Grazie alla legge di Yerkes e Dodson quindi, è possibile affermare che calcolando che l’attenzione e l’interesse del lavoratore nei riguardi delle mansioni va via via a sciamare con il passare del tempo, mantenerlo troppo a lungo in ufficio porterà solamente al declino della performance e della produttività.
Figura 2.2: Grafico della legge di Yerkes e Dodson
Fonte: Gino F. Are You Too Stressed to Be Productive? Or Not Stressed Enough? Harvard Business Review