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IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA: UNA SUA NATURALE APPLICAZIONE IN AMBITO

CAPITOLO II: L’approccio per principi nell’azione amministrativa di prevenzione alla

2. DALLA CORRUZIONE BUROCRATICO-AMMINISTRATIVA PULVISCOLARE ALLA

2.2 IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA: I SUOI TRE PROFILI MOBILI

2.2.1 IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA: UNA SUA NATURALE APPLICAZIONE IN AMBITO

Perché tutto ciò non rimanga una mera enunciazione di principio occorre sin da subito donargli concretezza. Anticipando la seconda parte del lavoro, che avrà ad oggetto le tecniche di contrasto alla corruzione proprio nel settore sanitario, analizziamo breve- mente una delle naturali applicazioni del principio di trasparenza. Con l’ultimo passag- gio normativo, le dichiarazioni pubbliche di interessi dei professionisti del Sistema Sa- nitario Nazionale, non sono più da considerare alla stregua di confidential disclousure (rivolta esclusivamente al datore di lavoro, in questo caso alla Pubblica amministrazio- ne), ma piuttosto di public disclosure da pubblicare nell’apposita sezione del sito inter- net “Amministrazione trasparente”, in modo che tutti i cittadini possano prenderne vi- sione garantendone così l’accesso diffuso. Lo strumento della trasparenza, pertanto, ha una doppia finalità: da un lato quella di promuovere il controllo diffuso e fungere da deterrente per i conflitti di interessi, dall’altro tenta di “riabilitare” i dipendenti e i rap-

127 G. De Luca - C.Amato, Anticorruzione nella Pa: le novità in tema di semplificazione, pubblicità e trasparenza, in

Altalex, 6 Novembre 2016.

128 G. De Luca e C.Amato, Anticorruzione nella Pa: le novità in tema di semplificazione, pubblicità e trasparenza,

presentanti onesti agli occhi dei cittadini e per mezzo di essi, rifondare il patto sociale tra cittadini detentori della sovranità, lo Stato e le Istituzioni129.

L’eco del modello statunitense si può scorgere nelle ragioni di questa scelta: diffondere la trasparenza e con esso favorire il controllo pubblico diffuso fornendo un valido sup- porto per la prevenzione, in quanto inibisce l’osservato dal compiere azioni in conflitto di interessi o rendendo pubbliche situazioni che altrimenti, per motivi personali, reste- rebbero riservate.130. “I fenomeni di malaffare dimostrano che c’era bisogno di dotare

il sistema sanitario di indicazioni, chiare, mirate, studiate su misura in considerazione della specificità organizzativa e relazionale delle strutture sanitarie. Certo, le regole previste nell’aggiornamento del PNA dedicate al settore sanitario, da sole, non posso- no incidere sulla coscienza individuale, sul personale senso etico nell’utilizzo di risorse pubbliche, ma servono a promuovere negli ambienti di rischio di condizionamenti la cultura della legalità, della trasparenza, che restano le uniche armi per isolare le mele marce. Per questo l’auspicio che le realtà sanitarie s’impegnino a recepire le indica- zioni contenute nel PNA e ad individuare ulteriori misure legate alla specificità del contesto” così il direttore Generale di AGENAS in merito all’importanza di prevedere

appositi modelli organizzativi in grado di prevenire fenomeni di maladministration in un settore delicato qual’è quello sanitario. AGENAS, infatti, ha realizzato una vera e propria banca dati alimentata dalle dichiarazioni online in modo da individuare il grado di aderenza della misura da parte delle Aziende sanitarie e dei singoli professionisti. Questa banca rappresenta “una fonte formidabile di informazioni che possono permet-

tere di individuare comportamenti a rischio, da tenere sotto controllo laddove ad esempio sussistano legami diretti e indiretti con le aziende farmaceutiche o produttrici di dispositivi medici o di altre tecnologie” continua ancora Francesco Bevere DG di

AGENAS “non a caso i recenti episodi di corruzioni si sono verificati in aziende dove

non trovavano applicazione le norme sulla trasparenza e sul conflitto di interesse”.

Il Piano Nazionale Anticorruzione 2015 prevede espressamente che “si rendano cono-

scibili, le relazioni e/o interessi che possono coinvolgere i professionisti di area sanita- ria e amministrativa nell’espletamento di attività inerenti alla funzione che implichino responsabilità nella gestione delle risorse e nei processi decisionali in materia di far- maci, dispositivi, altre tecnologie, nonché ricerca, sperimentazione e sponsorizzazione.

129 M.Ceroni, Anticorruzione, trasparenza e Costituzione. Verso un legal personal scanner?, cit., p. 13.

130 A. Concas, Corruzione e concussione, la differenza tra i due reati, in Diritto.it, sez. Diritto Penale che sul punto

Costituiscono ulteriore misura di prevenzione della corruzione da inserirsi tra le azioni di contrasto a potenziali eventi di rischio corruttivo che possono riguardare trasver- salmente aree in merito a farmaci, dispostivi e altre tecnologie. Si tratta, infatti, di strumenti per rafforzare la trasparenza nel complesso sistema di interrelazioni inter- professionali e interistituzionali di cui è connotata l’organizzazione sanitaria”131. I

Soggetti destinatari sono tutti coloro che prestano servizio in area sanitaria ed ammini- strativa, anche solo con incarico, nonché gli specialisti convenzionati interni. I Medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i titolari esterni di incarichi, invece, sono esclusi132.

La modulistica presenta cinque sezioni:

• dichiarazione pubblica di interessi dei professionisti (composta da tre parti); o dichiarazione degli interessi di carattere finanziario;

o dichiarazione di partecipazione dei professionisti su invito ad eventi orga-

nizzati da terzi;

o dichiarazione di partecipazione dei professionisti all’organizzazione di

eventi sponsorizzati da terzi;

• ed infine il modulo per la notifica dei doni ricevuti.

Le dichiarazioni devono essere compilate in modo informatizzato, ogni anno (salvo eventuali altre esigenze di aggiornamento). Chiaramente, tali dichiarazioni non esenta- no il professionista dall’obbligo di dichiarare potenziali conflitti di interesse, che di vol- ta in volta si possono presentare.

Senza entrare nel dettaglio delle svariate richieste, è possibile identificare quantomeno 3 tipologie di informazioni all’interno delle varie sezioni:

• dichiarazioni circa la sussistenza di incarichi (istituzionali o professionali) o di rapporti finanziari in aziende operanti in ambito sanitario con specifica indicazio- ne dell’attività svolta e del ruolo ricoperto, nonché di eventuali forme di parteci-

131 PNA 2015, cit., p.49.

132 Gli enti destinatari dell’obbligo sono tutti i soggetti di cui all’art. 1, co. 2, del d.lgs. n. 165/2001, che ricompren-

dono “le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale” (art. 1, co. 59, l. 190/2012). Tuttavia, ANAC ha specifi- cato che le indicazioni sono rivolte anche agli altri soggetti ad esse assimilabili. Sul punto M.Ceroni, Anticorruzione, trasparenza e Costituzione. Verso un legal personal scanner, cit., p.17.

pazioni azionarie, collaborazioni retribuite e sponsorizzazioni, con le rispettive en- tità;

• Partecipazione ad eventi organizzati o sponsorizzati da terzi che hanno provveduto anche al pagamento delle relative spese di partecipazione;

• I doni ricevuti con la relativa descrizione e valore.

Vista l’incisività delle informazioni contenute nelle dichiarazioni si configura una sorta di legal personal scanner in cui emerge con forza l’esigenza di bilanciamento con le prerogative di privacy di coloro che le hanno rese. Il titolare del trattamento dati perso- nali è Agenas, e possono prenderne visione la stessa Agenzia ed il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’ente nel quale il professionista presta il proprio lavoro. Considerata la pervasività delle informazioni rese, il bilancia- mento con la privacy è stato valutato nel senso di escluderle dagli obblighi di pubblica- zione133.

2.2.2 TRASPARENZA Vs. PRIVACY: UN DIFFICILE CONTEMPERAMENTO

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