4. LA RETE VIARIA DI MILANO
4.3. I CAVALCAVIA IN AMBITO URBANO
5.2.4. PROBLEMA/RACCOMANDAZIONI
Con l’aiuto delle informazioni descritte nei paragrafi precedenti e riguardanti il cavalcavia delle Puglie, andremo ora a proporre, per ogni difetto/problema rilevato che ha prodotto incidenti negli
129 anni trascorsi o che potrebbe essere la causa di potenziali eventi incidentali futuri, una sorta di raccomandazioni/consigli che potrebbero essere attuati per rendere il cavalcavia più sicuro per gli utenti della strada.
5.2.4.1. GEOMETRIA PROBLEMA VELOCITA’:
Le velocità raggiunte lungo il cavalcavia sono in molti casi troppo elevate, soprattutto nelle ore di morbida.
RACCOMANDAZIONE:
Si consiglia di predisporre interventi migliorativi quali strisce vibranti almeno in prossimità degli attraversamenti pedonali alle estremità del cavalcavia, in modo da segnalare agli automobilisti il possibile attraversamento da parte delle utenze deboli e di conseguenza spingerli a rallentare.
PROBLEMA DRENAGGI:
I manufatti per il drenaggio delle acque piovane superficiali risultano insufficienti e il conglomerato costituente lo strato d’usura tutt’intorno risulta essere dissestato.
RACCOMANDAZIONI:
Si consigliano degli interventi manutentivi al fine di sistemare il conglomerato bituminoso intorno ai tombini, poiché tale stato condiziona negativamente anche il corretto deflusso delle acque. Si suggerisce inoltre l’integrazione delle opere di drenaggio con altri tombini o caditoie a bocca di lupo al fine di favorire lo smaltimento di tutta l’acqua piovana e poter scongiurare la formazione di ristagni d’acqua a bordo carreggiata.
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5.2.4.2. SEGNALETICA
PROBLEMA SEGNALETICA ORIZZONTALE:
La segnaletica orizzontale è in alcuni tratti è poco visibile se non assente lungo la banchina.
RACCOMANDAZIONI:
La segnaletica orizzontale è uno strumento essenziale per la guida ottica dei conducenti. La segnaletica orizzontale deve fornire anche ottime prestazioni di aderenza superficiale; infatti una segnaletica con scarse caratteristiche di aderenza può rappresentare un’insidia fatale soprattutto per i mezzi a due ruote. Pertanto si consiglia l’adozione di prodotti con elementi rifrangenti premiscelati e postspruzzati. In questo caso si raccomanda di intervenire nella rimozione e rifacimento della segnaletica orizzontale esistente. Inizialmente si interviene con la pallinatura che è un processo meccanico per la rimozione della vernice dura con basso spessore. Successivamente si procede al rifacimento della segnaletica spruzzando una plastica a freddo a 3 componenti formata da uno strato superficiale di perle rifrangenti che garantisce una finitura omogenea antisdrucciolo. I vantaggi nell’utilizzo di queste vernici sono:
- elevato potere riflettente a lungo termine; - buona adesività;
- elevato grado di colorazione bianca; - elevata proprietà antisdruciolo; - elevata resistenza all’usura.
In prossimità degli attraversamenti pedonali si potrebbe segnalare ed illuminare tali attraversamenti con appositi dispositivi, rialzarli e utilizzare sfondo rosso per evidenziare le zebrature.
5.2.4.3. MARGINI
131 In alcuni punti del cavalcavia si è rilevata la presenza troppo ravvicinata rispetto alle corsie veicolari di pali dell’illuminazione pericolosi per l’utenza sia a quattro che a due ruote.
RACCOMANDAZIONI:
Si raccomanda il riposizionamento dei pali dell’illuminazione sistemandoli, se fosse possibile, a tergo rispetto ai parapetti così da eliminare o ridurre la severità di ogni possibile interazione tra i veicoli e gli elementi di arredo.
PROBLEMA PARAPETTI:
Presenza di parapetti inadeguati a flussi veicolari così elevati e a velocità in molti casi superiori ai 50km/h.
RACCOMANDAZIONI:
Si raccomanda di posizionare delle barriere di sicurezza adeguate al TGM del cavalcavia Puglie (vedi Figura 45), quindi di determinare la classe minima di tali barriere (vedi Figura 46) [20] soprattutto in quei punti dove al posto di barriere di protezione vi sono aiuole (vedi Figura 63). Inoltre il progettista dei dispositivi di sicurezza deve curare l'adattamento dei singoli dispositivi alla sede stradale con particolare riferimento ai sistemi di ancoraggio, ai collegamenti tra diversi tipi di protezione e al posizionamento dei terminali. Questi ultimi, infatti, se non protetti o non convenientemente sagomati, possono risultare lesivi per veicoli in svio ed utenti deboli.
PROBLEMA MARCIAPIEDI:
In alcuni tratti lungo i marciapiedi esistono zone con presenza di buche pericolose per i pedoni.
RACCOMANDAZIONI:
Si raccomanda di riempire tali buche con materiale bituminoso idoneo e livellato correttamente rispetto al piano del marciapiede.
5.2.4.4. PAVIMENTAZIONE PROBLEMA ADERENZA:
132 Lungo l’intera estensione longitudinale del cavalcavia la pavimentazione si presenta estremamente liscia. Ma i problemi legati all’aderenza si possono fare sentire soprattutto in condizioni di fondo bagnato soprattutto perchè la pavimentazione non presenta un’adeguata rugosità.
RACCOMANDAZIONI:
Si raccomanda di eseguire un trattamento superficiale monostrato di rigenerazione dell’aderenza (per aumentare la rugosità della pavimentazione) e di impermeabilizzazione. L’intervento consiste nello stendere uno strato di usura di spessore limitato caratterizzato da più strati di emulsione bituminosa e pietrisco. Gli obbiettivi di questa tecnica sono:
- Impermeabilizzazione della superficie stradale prolungandone la vita utile; - Diminuzione effetto acquaplaning.
Inoltre sarebbe opportuno adottare un manto ad alta aderenza per i tratti di decelerazione in prossimità delle intersezioni.
PROBLEMA STATO DELLA PAVIMENTAZIONE:
In alcuni tratti del cavalcavia il manto stradale si presenta fortemente ammalorato con presenza di buche, fessure a blocchi longitudinali, trasversali e di giunto e dissesti in presenza di chiusini.
RACCOMANDAZIONI:
Si raccomanda di eseguire interventi di rigenerazione e manutenzione della vecchia pavimentazione utilizzando la tecnica del riciclaggio a freddo di tipo superficiale in sito. L’intervento interesserà una zona di profondità <15 cm. L’operazione consiste nel riciclaggio dell’asfalto con l’uso di un bitume per stabilizzare il materiale riciclato. Viene effettuato per una profondità di 10 cm con sovrapposizione di un manto di usura di 4 cm. La stabilizzazione del materiale riciclato avviene con bitume espanso. L’espansione avviene per mezzo di gocce di acqua (2-3%) a contatto con bitume caldo. L’acqua evaporando istantaneamente crea una espansione del bitume riducendone la viscosità diventando più adatto a essere mescolato con gli aggregati
133 freddi e umidi. Questo processo richiede attrezzature speciali siccome si utilizza bitume molto caldo. L’utilizzo del bitume come stabilizzante comporta i seguenti vantaggi:
- Facilità di applicazione
- Apertura immediata del traffico
- Aumento caratteristiche di resistenza all’usura
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