COLLEGAMENTO E RAPPORTI FRA CREDITO, ECONOMIA ED INDUSTRIA
PROBLEMI E CAUSE DELLO SQUILIBRIO
I problemi e le cause fondamentali dello squilibrio fra risorse ed impieghi dei fondi di finanziamento sono da ricer-carsi nelle inadeguate politiche e strate-gie aziendali — sia degli istituti di
ere-Tabella t . Indici d e l m e r c a t o c r e d i t i z i o i t a l i a n o : v a l o r i c o r r e n t i (in miliardi di lire)
1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975
1. Riserve valutarie
(in oro e valute) 2.936 3.265 3.884 3.460 3.292 3.971 3.035
2. Circolazione monetaria 6.100 6.619 7.281 8.748 10.029 11.160 11.380 3. Depositi bancari 34.469 40.019 47.224 57.670 60.264 80.926 92.703 4. Impieghi bancari 24.326 27.683 31.255 37.067 38.762 52.046 55.107 _ „ , impieghi 5. Rapporto: , depositi % 70.5 69,2 64,8 64,3 64,3 64,3 59,5 6. Fidi accordati 48.984 56.919 73.323 89.563 110.190 121.077 147.945 7. Fidi utilizzati 36.904 44.137 53.390 63.669 78.890 93.901 105.243 8. Differenze f r a t a s s i att. e p a s s . (%) 3,37 4,34 4,11 3,44 3,81 6,84 6,71
Costi e ricavi bancari:
9. S p e s e generali 592 721 844 974 1.402 2.360 3.516
10. S p e s e di mano
d ' o p e r a 868 1.066 1.300 1.468 1.956 2.680 3.320
11. S p e s e di MO
per d i p e n d e n t e 1 5,90 7,50 8,20 8,85 11,05 13,15 15,30
12. Utili netti bancari 87,9 81,1 109,3 122,3 136,6 170,5 213,7
1 In milioni di lire.
Fonte: Banca d'Italia, 1976.
Numero Indici 140 130 120 110 100
Offerta dei capitali _
Divario fra domanda ed offerta dei capitali di finanziamento v
Fig. 1. Offerta dei c apitali e attività produttiva.
1970 71
NOTA. Attività produttiva: Numeri indici compo-Attività produttiva s i t i s u l l a b a s e d i :
— Medie dei numeri indici dell'export; — Investimenti lordi;
— Indici della produzione nazionale; — Indici della produzione siderurgica; — Turismo e trasporti.
Offerta dei capitali: Numeri indici compositi:
— Medie dei numeri indici degli impieghi ban-cari;
— Fidi accordati;
— Eccedenze degli interessi attivi su quelli passivi;
Tabella 2. Indici d e l m e r c a t o c r e d i t i z i o i t a l i a n o : v a l o r i in lire 1975 (in miliardi di lire) 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 Indice composito d'inflazione 1 100,175 110,300 117,600 125,275 144,875 181,450 215,550 Incrementi pere. (%) annui dell'indice — + 10,1 + 6,6 + 6,5 + 15,6 + 25,2 + 18,8 1. Riserve valutarie
(in oro e valute) 6.317,5 6.380,5 7,119,0 5.953,3 4.898,0 4.717,3 3.035,0 2. Circolazione monetaria 13.125,5 12.935,0 13.345,4 15.052,0 14.921,5 13.257,3 11.380,0 3. Depositi bancari 74.168,1 78.205,8 86.557,3 99.227,8 89.662,8 96.134,5 92.703,0 4. Impieghi bancari 52.343,1 50.098,5 57.232,6 63.778,0 57.671,4 61.827,0 55.197,0 - „ impieghi n / 5. Rapporto: d e p o s i t i % 70,5 69,2 64,8 64,3 64,3 64,3 59,5 6. Fidi accordati 105.400 111.232 134.394 154.103 163.945 143.831 147.945 7. Fidi utilizzati 79.408 86.253 97.859 109.550 117.375 111.548 105.243 8. Differenze fra t a s s i att. e p a s s . (%) 3,37 4,34 4,11 3,44 3,81 6,84 6,71
Costi e ricavi bancari:
9. S p e s e generali 1.273,8 1.409,0 1.547,0 1.675,9 2.095,9 2.803,5 3.516,0 10. S p e s e di mano
d ' o p e r a 1.867,7 2.083,2 2.382,8 2.525,9 2.910,2 3.183,7 3.320,0 11. S p e s s e di MO
per d i p e n d e n t e2 12,7 14,6 15,0 15,2 16,4 15,6 15,3
12. Utili netti bancari 189,1 158,5 200,3 210,4 203,3 205,5 213,7
1 Per il computo dell'indice composito, vedasi la nota 1.
2 In milioni di lire.
Fonte: Banca d'Italia, 1976.
Fig. 2. Indici di competitività internazionale (% export-import: medie mensili).
Numeri Indici
110-1- Media di 7 paesi:
Francia, Germania Federale, Giappone, Inghilterra, Italia, Olanda, Stati Uniti d'America.
(1976) F M A M G L A S O N
dito che delle aziende clienti — ed in particolare in quelle relative a costi e prezzi.
Qui il divario fra aziende di credito e clienti è davvero notevole. Peraltro, confronti di questo tipo rischiano di restare nel « ... limbo delle inutili gene-ralizzazioni » a meno che essi non pos-sano venir riferiti a campioni d'aziende, sufficientemente rappresentativi. Una ricerca della Mediobanca di Mila-no, effettuata sui dati di bilancio di ol-tre 700 aziende rappresentative dei vari settori manifatturieri e dei servizi — escluso quello del credito — (tabella 5) costituisce la base fondamentale delle seguenti considerazioni:
1) Innanzitutto, la rappresentatività del campione analizzato: l'omogeneità dei dati relativi ad un numero « chiuso » d'aziende consente di misurare, con suf-ficiente approssimazione, l'andamento
di parte rilevante deli industria italiana. Ma soprattutto l'indagine consente di stabilire « rapporti indicativi tra la fisio-nomia delle imprese al culmine del ciclo d'espansione (1968) e la struttura che esse sono venute assumendo sotto la spinta dei problemi che hanno impe-gnato a fondo gli imprenditori a partire dal 1969 »2.
2) La redditività complessiva, espressa in termini di utili lordi rispetto a fattu-rato è diminuita di quasi il 4 0 % nel corso dei sette anni dal '69 al '75, es-sendo passata dal 7 , 4 % ad appena il 4 , 5 % .
3) Un esame dei costi dei due fattori fondamentali di produzione, e cioè ma-no d'opera e capitali di finanziamento, rivela che nel medesimo periodo l'inci-denza degli oneri per il personale — espressa anch'essa in percentuale del fatturato — non è variata affatto men-tre invece quella degli oneri finanziari ha subito una spinta eccezionale con u n incremento del 3 7 % .
Si tratta, come si vede, di risultati dav-vero sorprendenti soprattutto se riferiti a talune diffuse analisi economiche del-l'inflazione. Una delle spiegazioni pre-ferite di un fenomeno cosi complesso com'è quello inflazionistico è infatti quella basata sulla cosiddetta « spinta dei salari ».
4) Il confronto dei dati relativi al ren-dimento delle aziende di credito (ta-bella 2) con quelli delle 703 imprese in-dustriali e commerciali del campione « Mediobanca » (tabella 5), rivela so-stanziali differenze. Vediamo ora di rias-sumerle.
a) Volume d'attività
Consideriamo innanzi tutto il volume d'attività economico, rappresentato per le aziende di credito dai depositi ed im-pieghi bancari, e per il secondo gruppo d'aziende dal fatturato.
I numeri indici relativi sono aumentati — nel periodo dal 1969 al 1974 — per entrambi i gruppi d'imprese. L'incremento del fatturato industriale e commerciale è però, risultato assai su-periore a quello manifestato dagli indici d'attività bancaria (tabella 6 e figura 3). b) Costi di mano d'opera
I costi di mano d'opera anch'essi mani-festano tendenze radicalmente diverse da gruppo a gruppo: nelle banche, l'in-cremento di tale categoria di spesa è risultato superiore del 3 0 % a quello del-le altre aziende.
II costo unitario di mano d'opera — o per dipendente — di lire 15,3 milioni, sostenuto mediamente dalle banche
ita-liane nel 1975, ha indubbiamente rag-giunto un livello difficilmente giustifica-bile in fasi depresse dell'economia e del mercato del lavoro.
Se consideriamo il problema in prospet-tiva dinamica, ed a lungo termine, non possiamo che verificarne un cronico peg-gioramento: alla staticità del prodotto nazionale lordo corrispondono incre-menti sostanziali sia delle spese di mano d'opera complessive ( + 7 8 % ) che di quelle « p e r d i p e n d e n t e » ( + 2 0 % ) . È stato spesso fatto notare, così in Ita-lia come altrove, che l'espansione degli stipendi e dei salari — rappresentante di per sé una delle spinte più forti dell'in-flazione — può venire accelerata dalle pressioni esercitate dai. sindacati. È pure evidente che la forza di contrat-tazione salariale degli imprenditori del settore del credito è stata notevolmente indebolita dagli eccezionali livelli rag-giunti dalla redditività aziendale. Co-me si può chiaraCo-mente desuCo-mere dai « trend » delle figure 4 e 5, il divario fra tassi d'incremento dei salari e dei prezzi si manifesta più o meno marcata-mente in tutti i principali paesi della economia occidentale: in Italia, comun-que, esso è particolarmente accentuato ed ha recentemente mostrato tendenza ad aggravarsi.
c) Un fiume di denaro nelle casse delle banche
Un vero e proprio « fiume » di rispar-mio è andato affluendo nelle casse delle banche italiane (oltre 100.000 miliardi nel 1977) mentre gli impieghi a favore dell'economia sono notevolmente « con-trollati », portando il rapporto d'utilizzo al minimo storico del 5 9 % .
L'afflusso è naturalmente determinato dal crescente inaridimento degli altri canali d'investimento e dall'accelera-mento del declino nei tassi di rendimen-to dei tirendimen-toli italiani.
In periodi d'accentuata crisi economica poi famiglie ed imprese manifestano tendenze crescenti a disporre costante-mente di denaro liquido o semi-liquido. Secondo i dati della Banca d'Italia — che abbiamo riprodotto nelle tabelle 1 e 2 — la situazione del 1976 si sinte-tizza in 92.703 miliardi di depositi ed in 55.197 miliardi d'impieghi con un rapporto pari — appunto — al 5 9 , 5 % contro il 6 4 , 3 % dell'anno precedente ed il 7 0 , 5 % del 1969. Un rapido sguar-do ai « trend » del mercato borsistico italiano, in rapporto a quelli dei princi-pali mercati esteri (figura 7), può forse risultare sufficiente a dimostrare il mo-tivo fondamentale dell'accumulo del ri-sparmio italiano in conti bancari ed anche il preoccupante fenomeno delle « fughe dei capitali » all'estero.
Tabella 3. C o m p u t o d e l n u m e r o i n d i c e c o m p o s i t o d ' a t t i v i t à p r o d u t t i v a in Italia 1969-1975 (valori in lire 1975) Numeri indice (1969 = 100) 1 9 6 9 1 9 7 0 1 9 ?1 1972 1973 1974 1975 1- Import 100 109,1 108,2 115,6 144,1 188.5 177,8 2. Export 100 102,3 108,7 118,4 122,3 148,2 171,4 3. Investimenti — 100 91,8 92,6 107,3 86 9 96 < (1970 = 100) 4. Produzione industriale 100 109,0 106,0 110,4 120,4 125,6 113,7 5. Produzione siderurgica 100 105,5 106,7 120,7 128,0 145,1 132,9 6. Turismo 100 104,8 107,5 83,9 88,9 83,1 88,9 7. Trasporti 100 106,9 108,3 114,1 114,2 118,5 Medie 100 104,7 105,3 108,0 117,9 128,0 130,3
Fonti: ISTAT e Banca d'Italia.
Tabella 4. C o m p u t o del n u m e r o i n d i c e c o m p o s i t o d ' a t t i v i t à c o n n e s s e al m e r c a t o d e l
c r e d i t o in Italia 1969-1975 (valori in lire 1975) Numeri indice (1969 = 100) 1969 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1. Impieghi bancari 100 95,7 109,4 121,8 110,2 118,1 105,5 2. Fidi accordati 100 105,5 127,5 146,2 155,5 136,5 140,4 ( Eccedenze degli 3. < interessi attivi su ( quelli passivi 100 128,8 122,0 102,1 113,1 203,0 199,1
4. Utili netti delle
aziende bancarie 100 83,8 105,9 111,3 107,5 107,1 113,0
Medie 100 103,5 116,2 120,4 121,6 141,2 139,5
Fonti: Cit.
Dal 1962 — l'anno famigerato della nazionalizzazione elettrica — la Borsa italiana può considerarsi « in sciope-ro »: oggi poi il deterioramento s'è gra-vemente inasprito per la crisi generale della produttività mentre ai risparmia-tori non è rimasto che l'assorbimento di montagne d'obbligazioni a tassi di remunerazione sempre inferiori a quelli inflazionistici oppure la « fuga » clan-destina dei capitali all'estero.
« È necessario — si dice da anni — convertire il risparmio in finanziamenti alle attività produttive ».
Ma come?
Fra i ricordi della mia infanzia è stra-namente rimasto un brano di un
discor-so all'Assemblea costituente del giugno 1947 del senatore Scoccimarro nel qua-le la Borsa veniva definita: « ...l'orga-nismo più perfetto e delicato creato dal-l'economia capitalistica... », bollando come una « sciocchezza » l'idea di sop-primerla nel perdurare del sistema. La Borsa è ora ridotta al lumicino ed anzi, in fatto di mercato azionario, è quasi inesistente: il finanziamento del-l'economia passa oramai ai margini o ad-dirittura al di fuori di essa perché, fer-mo restando alle banche il compito di sostenere il capitale circolante delle imprese, gli investimenti sono alimen-tati dai mutui degli enti ed istituti spe-ciali che si finanziano con masse di
nuo-250 200
150
100
50.
1. INDICI D'ATTIVITÀ ECONOMICA
(D) Depositi bancari (I) Impieghi bancari (F) Fatturato (Settori ind. e comm. (F) 245 A(0) 234 1(1) 214 69 70 71 72 73 74 Indici (1969 = 100)
2. INDICI DEI COSTO DEL PERSONALE
Settore bancario Settori ind. e comm.
309
69 70 71 72 73 74
Fig. 3.
3. INDICI DEGLI UTILI AZIENDALI
Settore bancario Settori ind. e comm.
p e r c e n t u a l i
69 70 71 72 73 74
Tassi % d ' i n c r e m e n t o dei numeri indici dei salari industriali Tassi % d ' i n c r e m e n t o dei numeri indici dei prezzi al consumo
1972 1973
Fig. 5. Tassi medi relativi
a sei paesi de! mondo occidentale.
ITALIA GERMANIA FEDERALE
% 14| 12 1 0 8 . . 6 . 2 0 % 16 14.. 1 2 10 8 6 1972 73 FRANCIA 74 75 72 73 74 75 GIAPPONE / A \ \
\
\
1972 73 74 75 72 73 Fig. 4. 74 75ve obbligazioni, assunte da consorzi bancari e coperte — in sottoscrizione o coi depositi — proprio dai risparmi. d) I problemi delle piccole industrie La crisi delle piccole e medie imprese ha oramai coinvolto l'intero sistema produttivo nazionale: le cause posso-no raggrupparsi in due categorie fonda-mentali, e cioè: congiunturali (o prov-visorie) e strutturali (o permanenti). Fra quelle « provvisorie » la stasi di ta-luni settori chiave, quale quello edile, e gli effetti che da esso si propagano a nu-merose attività collaterali: alla metal-meccanica, alla carpenteria, ai materiali da costruzione, al vetro e ceramica, alle apparecchiature, e via dicendo.
Altro fattore congiunturale è rappresen-tato dalla diminuita domanda sia inter-na che estera di cui soffrono quelle aziende con inadeguata capacità di pe-netrazione.
Tra le cause più profonde — quelle cioè che abbiamo definite « strutturali » — sono da considerare in primissimo luogo l'alto costo del denaro.
Una recente indagine condotta dall'au-tore sul costo del denaro nel mondo, relativa all'ultimo triennio, rivela una situazione straordinaria.
Innanzi tutto il livello medio dei cosid-detti « interessi attivi » per concessione di fidi bancari e mutui a breve e medio termine è sostanzialmente superiore in Italia a quello d'ogni altro paese euro-peo. Come può vedersi infatti, dai dati
Tassi d'incremento degli indici
dei salari industriali
T a b e l l a 5, Indici di r e n d i m e n t o s e t t o r i a l e (1968-1974)
Settori economici
Margine lordo
su fatturato Costo del personale su f a t t u r a t o Oneri finanziari su fatturato
1968 1974 1968 1. Servizi pubblici 22,8 13,9 32,0 1974 36,9 1968 12.4 1974 14,6 Tassi d'incremento degli indici
dei prezzi al consumo
1974 1975
della tabella 7, il tasso medio e relativo ai sei paesi del campione statistico ri-sulta nel 1976 pari a circa la metà del corrispondente livello medio italiano. Inoltre, l'analisi dei dati rivela che il sucitato primato europeo ha caratteriz-zato il nostro mercato creditizio in cia-scuno degli ultimi tre anni.
Anzi il distacco fra noi e gli altri paesi è andato rapidamente aumentando, pas-sando dal 3 2 % nel '74 ad oltre il 9 2 % nel '76.
Infine, e questo è forse il fattore più preoccupante, malgrado la generale ten-denza ad una riduzione dei tassi medi (circa il 2 0 % nel triennio in esame) il nostro mercato creditizio manifesta un « trend » diametralmente opposto ed i tassi medi italiani sono andati effettiva-mente aumentando di circa il 1 7 % . È evidente che fino a quando il credito sarà caro come lo è oggi chi ne soffrirà di più — ossia chi meno potrà accedere al credito bancario — sarà soprattutto il piccolo industriale. Cosi pure il cre-dito agevolato per l'export è più facil-mente ottenibile dalle grandi industrie che dalle piccole e medie. Qui si è for-mato uno sbarramento formidabile e molto spesso insuperabile da parte delle aziende minori date le « forzate » di-sponibilità di credito e le norme vigenti per la sua concessione troppo spesso se-vere ed illogiche.
Ancora, un motivo di crisi — anche se comune alle imprese d'ogni dimensio-ne — è l'accresciuto costo del lavoro.
2. C e m e n t i e r o 15,6 11,3 17,5 19,7 2.3 4,6 3. Chimico 13,5 9,6 21,6 15,8 5,0 4,8 4. Siderurgico e m e t a l m e c c a n i c o 7,3 7,8 22,3 21,1 3,5 8.5 5. Cartario 7,4 7,7 20,6 16,6 4,5 5,4 6. Fibre artificiali e s i n t e t i c h e 12,0 6,9 26,4 33,5 3.4 6,0 7. Meccanico 6,3 6,0 35,1 37,9 3,5 6,2 8. Vetro e ceramica 4,1 5,9 35,4 37,2 5.7 5,9 9. Gomma e cavi 9,8 5,5 29,6 35,9 2,8 6,6 10. I m p r e s e di costruzione 5,2 5,4 29,6 32,6 3,8 8,1 11. S a c c a r i f e r o 10,1 5,3 9,6 13,5 2,6 9.1 12. Farmaceutici e cosmetici 8,2 5,2 25,3 35,5 1,2 3,7 13. Tessili d i v e r s e 5,4 5,1 27,9 26,7 3,1 5,5 14. Bevande alcooliche 4,9 4,0 15,8 19,6 2,8 4,8
15. Costruzione mezzi di trasporto 8,7 3.6 29,5 35.3 1,4 3,3
16. Minerario - 9,2 3,4 41.7 26,7 9,9 9,2 17. Elettrodomestici radio TV 2,0 3,1 22,4 28,2 3.1 4,9 18. Tessile cotoniero 2,6 2,7 30,3 30,9 3,3 5,3 19. Distribuzione al dettaglio 3,2 2,7 13,5 18,8 0,6 0,8 20. Dolciario 2,8 2,6 21,5 27,5 2,4 3,1 21. C o n s e r v i e r o 3,4 2,4 13,1 15,8 2.0 4,4 22. Tessile laniero 2,3 2,4 33,4 36,0 4,4 6,6 23. Molini e pastifici 2,8 1,7 9,4 10,5 1,3 2,7 24. Trasporti diversi 13,6 1,0 36,7 40,0 7,0 8,2 25. Grafico editoriale 4,5 0,9 33,9 37,8 1.4 3,0 26. Petrolifero 3,4 0,8 4,6 3,0 1,8 2,3 27. Cantieri navali 0,4 0,5 34,4 46,3 5,9 11,1 28. Oleario - 0,7 0,5 5,1 3,3 3,7 3,3 29. Abbigliamento 4,2 - 0,4 30,3 34,6 2,2 5,6 30. Trasporti ferroviari - 173 - 458 205 378 15,5 30,3 703 Società 7,4 4,5 22,7 22,8 3,3 5.2
Tabella 6. Indici d ' a t t i v i t à e c o n o m i c a d e l l e s p e s e di p e r s o n a l e e d e i ricavi ( 1 9 6 9 ' = 100) Aziende Aziende di credito Aziende in-dustriali e comm. Depositi bancari 234,80 Impieghi bancari Fatturato S p e s e per p e r s o n a l e 214,00 245,50 308,75 236,52
Utili lordi Utili netti
194,00
165,15
A parità di misura, l'aumento pesa assai di più sulla piccola e media impresa perché meno meccanizzata ed automa-tizzata della grande.
Ma anche tale fattore — come abbiamo del resto già messo in evidenza — è stato aggravato dalle influenze negative esercitate dalle banche sui livelli sala-riali medi degli altri settori.
Tabella 7. T a s s i d ' i n t e r e s s e b a n c a r i p e r m u t u i a b r e v e e m e d i o t e r m i n e
( % c o n f r o n t i i n t e r n a z i o n a l i ) Tassi medi annui
d ' i n t e r e s s e al: Tassi ufficiali di s c o n t o al:
Variazioni dal '74 al '76 de: paesi 15.10.74 14.2.75 15.6.76 15.10.74 14.2.75 15.6.76 Tassi di s c o n t o Medie dei t a s s i d'in-t e r e s s e Germania Federale 7,00 5,50 3,50 12,75 11,50 7,46 - 50,00 — 42,00 Francia 13.00 12,00 8,00 13,92 13,42 9,97 - 38,46 — 28,40 Italia 9,00 8,00 12,00 17,75 19,00 20,75 + 33,33 + 16,90 Olanda 8,00 7,00 4,50 12,25 10,75 7,25 - 43,75 — 40,82 Regno Unito 12,00 11,50 11,50 15,00 14,25 12,62 - 4,17 - 15,73 Svizzera 5,50 5,50 2,00 8,75 8,75 6,79 - 63,64 - 22,38 Medie 9,08 8,25 6,92 13,40 12,95 10,81 - 23,79 - 19,34 % 800T + 7 8 7 % 7 0 0 600 5 0 0 4 0 0 3 0 0 200 100
Fig. 6. Indici dei prezzi azionari nelle principali borse del mondo (variazioni % dal 1-1-1958 al 1-1-1976). +288% + 1 8 5 % M e d i a d e i 1 0 p a e s i : 1 7 6 , 2 0 % + 1 1 7 % + 1 1 7 % + 1 1 6 % + 6 7 % + 4 4 % + 4 1 % n j w J raj-n + 0 % k'.'.'.'H piViVl _____ GIAPPONE GERMANIA INGHILT. USA AUSTRALIA CANADA OLANDA BELGIO FRANCIA ITALIA
FEDERALE