PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
L’attività operativa dell’Area Finanza è monitorata dal sistema dei controlli interni sia sui limiti operativi (in termini di consistenza e composizione per tipologia dei titoli), sia sul rischio tasso e prezzo. In particolare, al fi ne di contenere il rischio tasso, sono fi ssati limiti di duration. Su strumenti fi nan-ziari ad elevata volatilità quali, ad esempio, gli strumenti derivati e le azioni il Banco effettua operazioni sia di copertura sia di negoziazione ed ha fi ssa-to dei limiti di sssa-top-loss. L’Area Finanza informa giornalmente la Direzione Generale sull’operatività e la consistenza dei portafogli, nonché l’eventuale raggiungimento dei limiti operativi.
Unitamente ai controlli sopra menzionati il Banco ha adottato l’uso di mo-delli interni, assegnando il monitoraggio e la misurazione del rischio tasso e prezzo all’unità di risk management che opera in completa autonomia rispet-to alle aree operative.
Per la quantifi cazione dei rischi generici, il Banco ha adottato un modello basato sul concetto di Valore a Rischio (Value at Risk – V.a.R.) in modo da esprimere sinteticamente e in termini monetari la massima perdita probabile di un portafoglio statico con riferimento ad uno specifi co orizzonte temporale e ad uno specifi co livello di confi denza in normali condizioni di mercato. Tale metodologia presenta il vantaggio di consentire l’aggregazione delle posizio-ni assunte inerenti a fattori di rischio di natura eterogenea; forposizio-nisce, inoltre, un numero sintetico che, essendo un’espressione monetaria, è agevolmente utilizzato dalla struttura organizzativa interessata.
Il modello è parametrico di tipo varianza–covarianza per gli strumenti di tipo lineare con l’approssimazione di tipo delta–gamma per gli strumenti opzio-nali, e utilizza un intervallo di confi denza del 99% con un periodo temporale pari a 10 giorni, in linea con le raccomandazioni defi nite dal Comitato di Ba-silea. Il modello copre le attività, in termini di strumenti fi nanziari, compresi sia nel portafoglio gestionale sia in quello di negoziazione, così come defi nito nella disciplina relativa alle segnalazioni di Vigilanza e sottoposti ai requisiti patrimoniali per i rischi di mercato.
Il modello utilizza le matrici contenenti le deviazioni standard di ciascun fat-tore di rischio (tassi, cambi e prezzi) e le relative correlazioni. Il calcolo delle volatilità e delle correlazioni si basa sulla modellazione in ipotesi di norma-lità dei rendimenti logaritmici giornalieri dei fattori di rischio, mediante una ponderazione esponenziale sulla base di un fattore di decadimento in un in-tervallo temporale pari a 250 osservazioni.
L’applicativo utilizzato per il calcolo del V.a.R. è ALMpro, mentre le infor-mazioni fi nanziarie necessarie alla determinazione del V.a.R. (volatilità, cor-relazioni, struttura a termine dei tassi di interesse, tassi di cambio, indici azionari e indici benchmark) sono fornite dal prodotto RiskSize.
Ad oggi sono esclusi dall’analisi i derivati su valute e su tassi d’interesse e le opzioni su azioni e indici stipulati ai fi ni di negoziazione; attività comunque operate come intermediazione.
Il V.a.R. dei titoli di capitale è misurato prendendo in considerazione il le-game (coeffi ciente beta) che esiste tra l’andamento del singolo strumento a quello del suo indice di riferimento (indice azionario o indice benchmark per gli O.I.C.R.).
Si eseguono attività di “stress test” mediante shift paralleli nella curva dei tassi, ipotizzando variazioni pari a +/-100 punti base per le sole posizioni sensibili ai tassi di interesse; sono in corso gli studi necessari che consentiran-no le analisi di “backtesting”.
L’attività di negoziazione è soggetta a limiti operativi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione ed espressi per ciascun livello di delega in termini di V.a.R.. Il monitoraggio del rischio tasso e prezzo nonché il rispetto dei limiti sono monitorati giornalmente. Uno specifi co sistema di reporting è lo stru-mento fi nalizzato a fornire alle unità organizzative coinvolte un’adeguata informativa. Il contenuto e la frequenza dei report dipendono dagli obiettivi assegnati a ciascun attore del processo. Le risultanze del monitoraggio sono comunque fornite giornalmente al responsabile dell’Area Finanza ai livelli di Direzione Generale nonché al Consiglio di Amministrazione. I limiti in termi-ni di V.a.R complessivo inerenti il “portafoglio gestionale” non sono mai stati superati nel corso del periodo.
Il modello interno non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.
Informazioni di natura quantitativa
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività fi nanziarie per cassa e derivati fi nanziari
rimborso anticipato 499
– altri 9.610 27.588 3.043 1.241 1.865 80
Valuta di denominazione DOLLARO STATI UNITI
Valuta di denominazione STERLINA REGNO UNITO
Valuta di denominazione FRANCO SVIZZERA
Valuta di denominazione DOLLARO CANADA
Valuta di denominazione YEN GIAPPONE
Valuta di denominazione Altre valute
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività
Il monitoraggio effettuato nell’esercizio 2009 sul “portafoglio di negozia-zione di vigilanza” evidenzia una struttura con rischi di mercato contenuti.
Data la politica attuata dal Banco di sotto pesare il rischio di prezzo, in par-ticolar modo nell’ultima parte dell’anno, la quasi totalità del “portafoglio di negoziazione di vigilanza” è esposto al rischio tasso di interesse.
Nel corso dell’anno, in termini di V.a.R., l’assorbimento al rischio tasso di in-teresse è stato minoritario rispetto al rischio prezzo.
Rispetto al rischio tasso di interesse il V.a.R. correlato alla data del 31.12.2009 ammonta a € 54 mila, con una percentuale inferiore a 0,1% del portafoglio di negoziazione ed una duration pari a 0,79 affermando così il basso profi lo di rischio assunto.
Le analisi di scenario effettuate in termini di shift paralleli nella curva dei tassi, ipotizzando variazioni pari a +/-100 punti base per le sole posizioni sensibili ai tassi di interesse, alla data del 31.12.2009 evidenziano -conside-rando la variazione positiva dei tassi- un impatto negativo pari a € 338 mila pari a:
0,76% del portafoglio di negoziazione;
0,13% del margine di intermediazione;
1,29% del risultato netto d’esercizio;
0,05% del patrimonio netto al netto del risultato d’esercizio.
Non vi sono posizioni esposte al rischio prezzo alla data del 31.12.09.
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO Informazioni di natura qualitativa
A. ASPETTI GENERALI, PROCEDURE DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE