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Il prodotto turistico primario veneziano

Permanenza media turisti italiani e stranier

Grafico 4 : Origine domanda turistica del centro storico di Venezia relativo all'anno 2015.

U. S.A 12,20% Regno Unito 7,7%

2.2 Analisi dell’offerta del centro storico di Venezia

2.2.1 Il prodotto turistico primario veneziano

Venezia è da sempre stata considerata una città unica al mondo, innanzitutto per la sua conformazione urbanistica. La città, infatti, sorge all’interno di una laguna, composta da più di cento isolotti, attraversata da piccoli canali e collegata da oltre quattrocento ponti e piccole stradine affollate chiamate calli. A renderla ancor più unica ed affascinante vi è il fatto che il centro storico è collegato alla terraferma solo da due percorsi principali, il primo costituito dalla rete stradale ed il secondo invece dalla linea ferroviaria. A stupire in particolare i visitatori è l’assenza di larghe strade e autovetture che sfrecciano per la città, che si è soliti trovare in tutte le altre città del mondo, e la presenza di vaporetti, barche e motoscafi come mezzi di trasporto abituali. Venezia agli occhi dei turisti risulta essere una città intrinseca di storia, ricca di palazzi in stile gotico e bizantino che permettono al visitatore di immergersi una realtà storica differente da quella odierna. Le sue peculiarità urbanistiche e l’inestimabile patrimonio artistico e culturale oltre ad averla eletta una delle città più belle al mondo, le hanno permesso di rientrare tra i siti patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO.

A costituire parte integrante dell’offerta turistica primaria del centro storico della città di Venezia ed a renderla pertanto unica al mondo troviamo la sua cospicua rete di musei distribuiti all’interno di tutta l’area urbanistica. L’offerta culturale e museale, essendo molto ricca ed articolata, viene suddivisa in tre categorie differenti: la Biennale di Venezia, i Musei Civici Veneziani, ed infine quelli comunemente chiamati Altri Musei Veneziani, che raggruppano musei, gallerie e fondazioni di diverso genere. La Biennale di Venezia è tra le istituzioni culturali più giovani e prestigiose al mondo, nata nel 1895 con l’intento di rivitalizzare il mercato dell’arte locale allora stagnante, si proponeva di promuovere le nuove tendenze artistiche, organizzando rassegne e manifestazioni di carattere internazionale, per la prima volta seguendo un modello pluridisciplinare. Ed è proprio grazie a queste ultime caratteristiche che la Biennale di Venezia si collocava e si colloca tutt’ora ai vertici mondiali per diverse rassegne, quali: la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, con ben 63 edizioni, l’Esposizione Internazionale d’Arte, con 51 edizioni, la Mostra Internazionale di Architettura, con 9 edizioni, ed ancora il Festival della Musica, che ha raggiunto le 49 edizioni, quello del Teatro, con 37 edizioni, ed infine il Festival della Danza con 3 edizioni. Ciascuna di

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queste esposizioni ha luogo in diverse proprietà, messe a disposizione dal Comune o mediante accordi stipulati con la Marina o con l’Agenzia delle Entrate, dislocate su buona parte del centro storico, dai Giardini di Castello, al Palazzo del Cinema ed a quello del Casinò, questi ultimi due collocati però al Lido, ed ancora all’Arsenale, il Teatro alle Tese ed infine al Teatro Piccolo Arsenale.

I Musei Civici Veneziani costituiscono un’ insieme ben strutturato di sedi e collezioni con un’inestimabile valore artistico e storico, appartenenti a tematiche e tipologie precise, quali: l’area marciana, il Settecento veneziano, il moderno ed il contemporaneo, e per finire il naturalistico e l’etnografico.60 Questa rete museale,

come d’altro canto anche le rassegne della Biennale, riesce ad attrarre un gran numero di turisti e giovani appassionati d’arte. Nella pagina seguente possiamo trovare una cartina raffigurante la collocazione museale all’interno del centro storico.

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Infine, come ultima cerchia di musei, gallerie e fondazioni troviamo i generalmente chiamati Altri Musei Veneziani. In questa categoria sono raggruppate non solo le pinacoteche minoritarie, come il Museo Ebraico, quello storico navale ed altri, ma anche quelle di calibro internazionale, a partire dalla famosissima Collezione Peggy Guggenheim, che rappresenta il maggior museo in Italia per l’arte europea ed americana della prima metà del XX secolo, con sede presso il Palazzo Venier dei Leoni, sul Canal Grande, nella stessa dimora della fondatrice dal quale prende il nome. A rientarare in quest’altro insieme di offerta culturale troviamo inoltre le Gallerie dell’Accademia, nelle quali sono raccolti importanti dipinti veneziani dal XIV al XVIII secolo dei maggiori artisti, quali: Bellini, Giorgione, Carpaccio, Tiziano, Tintoretto, Veronese e Tiepolo; il Museo Querini Stampalia, le sale monumentali della Biblioteca Marciana ed altri ancora. Non dobbiamo però dimenticare che a costituire fonte d’interesse per i turisti ci sono anche le chiese, tra tutti la Basilica di San Marco, simbolo per eccellenza della stessa città.61

In molti hanno cercato negli anni di riprodurre in modo pressocché speculare scorci della realtà veneziana, tanto che ad oggi si registrano ben 97 copie della città in tutto il mondo. Tra i duplicati più celebri ricordiamo: l’hotel The Venetian a Las Vegas ideato e realizzato nel 1999 da Sheldon Gary Adelson, uno degli uomini più ricchi al mondo, che, includendo nella sua riproduzione da milioni di dollari il Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri, Ca’ d’Oro, ha voluto “trasmettere il lusso e la decadenza dei palazzi veneziani”; ed ancora le copie del campanile di San Marco a Maracaibo in Venezuela; nel Nebraska si possono, inoltre, fare gite a bordo della caorlina, una tipica imbarcazione di Burano, che partecipava alla Regata Storica; per giungere al caso più recente del 2007 a Macao in Cina dov’è stato riprodotto l’hotel The Venetian di Las Vegas in proporzioni mastodontiche, per arrivare ad avere una copia della copia di Venezia.62 Nonostante questi tentativi di replica, Venezia rimane unica al mondo e

continua ad attrarre una quantità di turisti inestimabile.

61 Ibid.

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