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Il “ciclo di gestione della performance” nella P.A.

2.3 La “profondità” della performance

La “profondità” del concetto di performance prende in esame la dimensione verticale, ovverosia dei soggetti che a vario titolo sono coinvolti nelle politiche pubbliche, dal singolo dipendente fino all’ufficio/area organizzativa in cui presta la propria attività; dall’ente nella sua interezza fino all’intero “gruppo pubblico” formato dalla Holding e dalle sue partecipate; dal particolare comparto della P.A. (cultura, ricerca, giustizia, salute, ecc.) cui appartengono numerose aziende pubbliche, al

network attivato per l’erogazione di taluni servizi, che richiedono anche il

coinvolgimento di attori privati (“Terzo settore” che offre servizi di assistenza socio-sanitaria nell’ambito delle c.d. “cure domiciliari integrate” ad anziani e disabili non autosufficienti; “produttori agricoli/allevatori” e “grande distribuzione” coinvolti all’interno della c.d. “catena della sicurezza alimentare”, ecc.); dal singolo Paese fino ad un’intera macro-area geografica (Stati Uniti, Unione Europea, ecc.).

A ben vedere, la performance della P.A. può essere indagata sotto il profilo della profondità da tre prospettive di analisi: “micro”, “meso” e “macro”.

Più precisamente, a livello micro è possibile osservare la

performance del singolo operatore, del singolo ufficio che si interfaccia con

i cittadini e le singole amministrazioni, considerate nella loro interezza. In questo primo livello sono incluse le attività produttive assegnate alle ripartizioni organizzative, ai progetti avviati al loro interno, analizzati sia quantitativamente, dal punto di vista del grado di raggiungimento degli obiettivi, sia qualitativamente, tenendo in considerazione anche gli atteggiamenti e i comportamenti degli operatori degli uffici e dei servizi. In quest’ottica è possibile associare la valutazione della performance effettuata a livello micro con l’assegnazione di parti variabili della retribuzione del tipo “performance-related pay29”.

La meso performance prende in considerazione l’attività di due o più attori, sia pubblici che privati, al fine di soddisfare i bisogni della collettività. Valutare la performance a livello meso significa valutare l’azione di ambiti del settore pubblico, detti appunto “policy fields30”, o in

un ottica trasversale, analizzare la performance di network creati tra i vari attori appartenenti anche ad ambiti diversi. A questo livello vengono associati gli obiettivi alle risorse, innescando forme di “accountability31

29 F. Monteduro, Il ciclo di gestione delle performance, in L. Hinna, G. Valotti (a cura

di), Gestire e valutare le performance nella PA, Op. cit., p. 334.

30 G. Bouckaert, J. Halligan, Managing Performance, Op. cit., p.18. Per una completa

definizione di “policy field” consultare: R. Wettenall. O. Nuallain, Public Enterprise

Performance Evaluation: Seven Country Studies, International Institute of Administrative

Science, 1990.

31 Il termine “accountability” può essere tradotto nel concetto di rendere conto della

gestione. È possibile individuare un concetto di accountability interna, legata alla responsabilizzazione in relazione alle risorse, e accountability esterna, legato alla responsabilizzazione nei confronti degli stakeholder esterni e alla produzione di risultati in linea con gli scopi istituzionali. Per maggiori approfondimenti si veda: R.D. Behn, Rethinking

democratic accountability, The Brooking Institution, 2001. E. Guarini, Ruolo dell’ente locale e accountability: l’impatto sui sistemi di misurazione e controllo, Azienda Pubblica n. 6, 2000.

strettamente legate ai sistemi di programmazione e controllo e di rendicontazione sociale. In considerazione di quanto esposto, la misurazione e la valutazione della performance rappresentano una funzione di supporto ai processi decisionali e di rendicontazione interna ed esterna.

L’analisi della performance a livello macro si riferisce al territorio regionale/locale, ad “aree vaste” entro i confini di un determinato Paese, ai raggruppamenti di Paesi differenti, come l’Euro Zona o gli OECD

countries. In tali circostanze, il focus della valutazione è sui

programmi/politiche pubbliche attivate sui territori presi in considerazione allo scopo di chiarire in che modo essi si sviluppano.

I tre livelli di analisi sono strettamente collegati tra loro “like

Russian dolls32”, in quanto la micro performance si inserisce all’interno del

livello meso, che a sua volta è inglobata nella prospettiva macro. La configurazione citata è rappresentata nella figura seguente.

32 W. Van Dooren, G. Bouckaert, J. Halligan, Performance Management in the Public

Figura 5: Micro, meso e macro performance in una configurazione nidificata

Fonte: Adattato da W. Van Dooren, G. Bouckaert, J. Halligan, Performance Management in the

Public Sector, Op. cit., p. 26

La configurazione ivi riportata costituisce un modello di rappresentazione della realtà che, a ben vedere, appare più complessa.

Infatti, ogni policy field presenta intersezioni con altri ambiti. Inoltre le singole amministrazioni pubbliche sono coinvolte in diverse aree di intervento, spesso con responsabilità condivise e/o con evidenti sovrapposizioni in termini di competenze che, talvolta, generano conflittualità. Senza poi dimenticare che – a livello macro - la performance di un singolo Paese è interdipendente dalla performance degli altri.

Tuttavia, l’identificazione delle due prospettive dell’ampiezza e della profondità della performance ci consente di definire meglio l’oggetto dell’attività di misurazione e valutazione della stessa e, quindi, di

selezionare meglio le tecniche e gli strumenti che ci permettono di formulare un giudizio circostanziato.

La Figura seguente dimostra il risultato della combinazione e visione integrata della profondità e ampiezza della performance.

Figura 6: Framework integrato della micro, meso e macro performance

Fonte: Adattato da G. Bouckaert, J. Halligan, Managing Performance, Op. cit., p.26.

Nel proseguo del presente lavoro di tesi, si focalizza, in particolare, l’attenzione sulla dimensione “micro” della performance, nella prospettiva di chiarire l’ampiezza dei sistemi di misurazione e valutazione degli Enti locali italiani, attraverso l’analisi dei loro documenti (output) del ciclo di gestione della performance.

Si fa presente, infatti, che a tale dimensione di analisi la Riforma Brunetta fa riferimento quando descrive gli ambiti di misurazione della

performance.