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Progetto Concrete in Austria

Nel documento INCONCRETO n.88 (pagine 78-83)

di Alessio Farci

Il giorno 10 giugno Progetto Concrete ha preso parte in Austria, nei pressi di Vien-na, ad un incontro con i funzionari austriaci del Ministero dei Trasporti, Innovazione e Tecnologia per apprendere e verificare sul campo le potenzialità, i vantaggi e lo stato di conservazione delle opere stradali realiz-zate con la soluzione tecnologica della pa-vimentazione in calcestruzzo.

Su questa tecnica, a livello europeo, l’Au-stria è sicuramente il paese che vanta la tecnologia più evoluta e quello che conta il maggior numero di realizzazioni. Circa il 50% delle strutture stradali (sia urbane che extra-urbane) sono realizzate con

l’adozio-ne della pavimentaziol’adozio-ne in calcestruzzo; a breve distanza seguono il Belgio e Germa-nia (circa il 40%). In Italia la percentuale è prossima all’1,5%.

La visita in Austria è stata organizzata dall’Aitec, nell’ambito del Progetto Strade, iniziativa tecnica finalizzata alla promozione, diffusione e corretta applicazione anche nel nostro territorio delle pavimentazioni stra-dali in calcestruzzo, alla quale gli ingegneri del Progetto Concrete dedicano una parte della propria attività.

All’appuntamento ha preso parte una nutri-ta delegazione inutri-taliana, costituinutri-ta da proget-tisti e direttori lavori (funzionari tecnici della

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P R O G E T T O C O N C R E T E

Società Pedemontana Lombarda), tecnici di imprese di costruzioni e produttori di ma-teriali (cemento e calcestruzzo).

La visita si è aperta con un saluto e una rela-zione introduttiva tenuta dal Dr Günter Bre-yer, funzionario del Ministero dei Trasporti austriaco, che nel corso della sua relazione ha ampiamente illustrato l’esperienza e la tradizione austriaca nel settore delle pavi-mentazioni, dalle prime realizzazioni (strade rurali) alla moderna rete autostradale. Il Dr Breyer ha poi focalizzato l’attenzione sulle criticità di una corretta impostazione progettuale, dalla scelta della corretta ti-pologia di pavimentazione in funzione del contesto applicativo (strade urbane o rete di grande comunicazione), all’importanza della selezione-qualifica-posa in opera dei materiali da costruzione.

La relazione successiva è stata tenuta dall’Ing. Johannes Steigenberger dell’Isti-tuto di Ricerca del VÖZ (Vereinigung der Österreichischen Zementindustrie), incen-trata anch’essa sulle esperienze locali e le prospettive per ulteriori sviluppi applicativi. L’Ing. Steigenberger ha posto l’accento sul-le principali e differenti tipologie costruttive, nonché qualità di una pavimentazione in calcestruzzo quali la robustezza, la stabilità, la riduzione del rumore (più in generale delle emissioni) e la grande durabilità. A queste si uniscono poi le valutazioni sulla elevata sicurezza dell’opera, soprattutto per i tratti realizzati in galleria.

Nel corso della relazione, inoltre, sono sta-ti approfondista-ti gli aspetsta-ti legasta-ti alla corretta valutazione economica dei progetti: è stato sottolineato come il rapporto costi-benefici tende a ridursi notevolmente all’aumentare dei volumi di traffico stimati per l’opera (e quindi della strategia della struttura), soprat-tutto in virtù dei limitati costi di manutenzio-ne di una siffatta rete di comunicaziomanutenzio-ne.

Le esperienze sul campo testimoniano come i primi interventi di manutenzione si attestano dopo i primi venti anni di servizio. Il terzo contributo, di carattere tecnico-ap-plicativo, è stato proposto dal DI Reinhard Pichler, funzionario della Alpine Bau Gmbh. Il DI Pichler ha illustrato il progetto della nuova autostrada A5 Nord Autobahn, attualmente in corso di realizzazione, tratto autostradale a nord di Vienna lungo complessivamente 57,5 km con pavimentazione in calcestruz-zo (circa 1,5 milioni di mc di calcestruzcalcestruz-zo) e che avrà il compito di collegare l’Austria alla Repubblica Ceca.

Terminata la relazione, è stata effettuata una visita sul campo, presso uno dei cantieri del-la A5, per visionare in loco le soluzioni pro-gettuali proposte e assistere alle operazioni di posa in opera della lastra di calcestruzzo, nonché le modalità di taglio dei giunti per le strutture già realizzate. Nel corso del sopral-luogo, un funzionario della Osterreichische betondecken ARGE DI Georg Hunger ha illustrato le principali operazioni di selezione dei materiali (cemento, aggregati e corret-ti rapporcorret-ti composizionali) e posa in opera mediante la macchina a casseforme scor-revoli.

Il pomeriggio è stato dedicato ad altre visite sul campo, dapprima nel centro di Vienna, per visionare - con il supporto di un funzio-nario del Comune di Vienna - il sistema di pavimentazioni in calcestruzzo realizzate nel contesto urbano (rotonde, corsie autobus e assi di grande viabilità - tipologia di pavi-mentazione con aggregati esposti che offre soluzioni di pregio per l’arredo urbano), in seguito lungo le principali vie di accesso alla città. Nel corso di queste ultime visite il Dr Breyer ha avuto modo di illustrare anche il caso di alcune pavimentazioni in calcestruz-zo di meno recente realizzazione (in opera da circa vent’anni) che nel corso

dell’eser-cizio, a causa di errori di progettazione e realizzazione, hanno presentato macrosco-pici difetti, soprattutto in corrispondenza dei giunti tra le lastre.

Oggi la conoscenza (a volte nata proprio dagli errori commessi) e la tecnica sono tali da garantire strutture di assoluta regolarità e pregio.

La visita in Austria, alla luce delle strutture osservate e del costruttivo confronto tra tecnici austriaci e delegazione italiana, con-sente di trarre qualche breve riflessione: le pavimentazioni in calcestruzzo sono solu-zioni tecniche che consentono di realizzare strutture di grande durabilità, sicurezza e più in generale sostenibilità. In Italia, spesso, la mancanza di conoscenza di queste soluzio-ni tecsoluzio-niche è celata dietro preoccupaziosoluzio-ni di natura economica sul costo dell’opera che, al contrario, se valutate nell’ottica della prestazione nel tempo delle strutture con-sentono sicuramente investimenti di lunga durata che consentono la massima valoriz-zazione della risorsa.

Per i progettisti e per le imprese il tema è senza dubbio innovativo, anche perché alla base vi è la necessità di grande spe-cializzazione. Si tratta pertanto di ripensare le modalità costruttive oramai consolidate che a volte rappresentano un freno all’inno-vazione. Ciò richiede un salto di mentalità, una disponibilità e coraggio a cambiare le impostazioni progettuali sulla base di criteri e di parametri diversi da quelli fino ad oggi seguiti (forse esclusivamente di natura eco-nomica).

La sfida è pertanto aperta; l’augurio è quindi quello di assistere al più presto anche nel nostro territorio a soluzioni di così alta effi-cienza.

Per ulteriori approfondimenti sul tema: In Concreto N. 73 pagg. 48-58.

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S P E C I A L E

Come cambiano le scelte degli imprenditori del settore calcestruzzo nella crisi in atto? Quali sono le difese poste in essere per contrastare un andamento economico ne-gativo?

Abbiamo voluto verificarlo attraverso un’indagine a campione ed in particolare ponendo sotto osservazione il mercato dei mezzi usati: autobetoniere e pompe. L’iniziativa è stata promossa della Com-missione Marketing di ATECAP.

A rispondere al questionario sono stati al-cuni rappresentanti di imprese associate piccole, medie e grandi.

L’indagine ha rivelato che in passato i pro-duttori hanno preferito investire in mezzi usati solamente in casi eccezionali, per improvvisi picchi di produzioni.

Oggi invece dotarsi di mezzi usati è una

necessità. La nostra Associazione, segna-lando queste tendenze, intende svolgere un servizio di conoscenza per le imprese. Lo speciale sui mezzi usati presentato in questo numero informa su opportunità e alternative del mercato dei mezzi usati. Ma è necessario anche che la tendenza sia segnalata alle Autorità di Governo. Sono ancora alti i costi di ammoderna-mento del parco mezzi.

Bisogna renderli più accessibili.

Le strade sono tante ma quella dell’agevo-lazione fiscale si pone come più semplice e praticabile.

Anche da un rinnovato fermento del mer-cato dei beni strumentali dipende l’innal-zamento della domanda interna necessa-ria ad abbreviare i tempi dell’uscita dalla crisi.

Speciale mezzi usati

Nel documento INCONCRETO n.88 (pagine 78-83)