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Il progetto MINERVA

CAPITOLO 4. I SITI WEB PUBBLICI CULTURALI

4.1 Il progetto MINERVA

Negli ultimi anni il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) si è impegnato in ambito europeo, in particolar modo nel settore strategico della digitalizzazione1 del patrimonio culturale, con l’obiettivo di rendere questo patrimonio fruibile attraverso la rete Internet ad un pubblico mondiale (FILIPPI [2005]).

L’iniziativa che ha riscosso maggiore successo è stato il progetto MINERVA (Ministerial Network for Valorising Activities in digitisation),2 finanziato, nelle sue varie declinazioni dal 2002 al 2008,3 dalla Commissione europea nell’ambito del programma IST (Information Society Technologies)4 e del Quinto/Sesto programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico,5 cui hanno aderito più di venti Ministeri dei Paesi europei preposti alla cultura e numerose istituzioni culturali, nonché Israele e Russia, sotto il coordinamento del MiBAC.6

La nascita di MINERVA (2002) è stato il risultato di una stretta collaborazione tra la Commissione europea e gli Stati aderenti, con l’obiettivo di facilitare la creazione di una comune visione europea su azioni e programmi relativi alla digitalizzazione del patrimonio culturale, e nel campo dell’accessibilità e fruibilità in rete dei beni culturali (FILIPPI [2005]).

MINERVA ha operato sostanzialmente su due livelli, politico e tecnico.

A livello politico ha garantito una stretta collaborazione tra gli Stati membri attraverso istituzioni di alto livello, ovvero i Ministeri che hanno competenza sul patrimonio culturale, e tra questi e la Commissione Europea. In questa prospettiva MINERVA ha dato visibilità alle iniziative nazionali,

1

Il processo di digitalizzazione è il processo attraverso il quale si traducono documenti analogici preesistenti nel mondo reale (una fotografia, un disegno, un libro, un suono) in file digitali idonei ad essere visualizzati, ascoltati e processati da un elaboratore elettronico attraverso l’ausilio del software necessario. SINIBALDI – BUONGIORNO [2012]

2

Cfr. il sito ufficiale del Progetto in lingua inglese < http://www.minervaeurope.org/>.

3

I tre atti del progetto MINERVA sono: MINERVA, MINERVAplus e MINERVA eC. MINERVA dal 2002 al 2005; MINERVAplus, dal 2004 al 2006: trattasi dell’estensione di MINERVA ai paesi di nuova accessione, per un totale di ben 16 Stati, i 14 aderenti all’Unione, più Israele e Russia. Dal 2006 al 2008 ha avuto corso MINERVA eC, che riuniva i ministeri di oltre 20 paesi europei e oltre 150 istituzioni culturali. CAFFO [2007].

4

Cfr. il sito ufficiale di IST: <http://cordis.europa.eu/ist/home.html>.

5

Cfr. il sito ufficiale della Commissione Europea: <http://ec.europa.eu/research/fp5_it.html>.

6

Nel 2001 veniva istituito, per volere della Commissione europea (CE) e degli Stati membri, il Gruppo dei Rappresentanti Nazionali per la digitalizzazione del patrimonio culturale, denominato NRG. L’iniziativa nasceva con l’intento di dare attuazione ad una raccomandazione contenuta nel Piano di azione e-Europe, che esprimeva l’esigenza di creare tra gli Stati membri meccanismi di coordinamento per facilitare la creazione in Europa della società dell’informazione. Infatti, nello specifico settore del patrimonio culturale, il NGR aveva come missione principale quella di coordinare e armonizzare le politiche, i programmi ed i progetti nazionali nel campo della creazione di contenuti culturali digitali che potessero popolare le reti globali per una più ampia fruizione da parte dei cittadini europei, ma non solo. La «carta costituzionale» del NRG era costituita dai Principi di Lund, elaborati in una storica riunione del Gruppo tenutasi nella cittadina svedese di Lund e organizzata dalla presidenza svedese dell’UE in collaborazione con la Commissione europea. Il Piano di azione di Lund ne rappresentava il programma operativo da realizzare nel periodo 2002-2005. Il progetto MINERVA, è partito con la precisa volontà di continuare il dibattito innestato dai cosiddetti Principi di Lund e di realizzare un’armonizzazione a livello europeo di politiche e programmi di digitalizzazione del patrimonio culturale col fondamentale fine di sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie per favorire la diffusione in rete e l’accessibilità ad un’utenza sempre più vasta del patrimonio sia culturale che scientifico e creare una piattaforma comune europea di standard e linee guida che delineasse un quadro comune di riferimento per la creazione di portali che fossero strumenti efficaci di diffusione culturale. CAFFO [2006].

ha promosso lo scambio di buone prassi e assicurato la diffusione e la conoscenza delle politiche e dei programmi comunitari a livello nazionale e locale.

A livello tecnico MINERVA ha invece promosso la creazione di una comune piattaforma condivisa dagli Stati membri, costituita da raccomandazioni e linee guida per la digitalizzazione finalizzate alla comunicazione e alla fruizione del patrimonio culturale e scientifico attraverso la rete7 (CAFFO [2003]).

Le attività di MINERVA, che hanno impegnato i gruppi di lavoro8 a livello europeo e nazionale, hanno riguardato i seguenti temi:

 misura delle prestazioni e buone pratiche, per garantire, attraverso un modello comune, lo scambio di informazioni su programmi e politiche tra i diversi Stati membri e giungere alla definizione di indicatori di valutazione nell’ambito del processo di digitalizzazione;

 creazione di repertori dei fondi digitalizzati per favorire l’accesso ai contenuti culturali e scientifici europei;

 realizzazione di una piattaforma comune per l’accesso all’informazione, da presentare a livello europeo, al fine di favorire l’interoperabilità dei sistemi e affrontare le problematiche legate al multilinguismo;

 definizione di linee guida per la qualità dei contenuti digitali dei siti web e dei portali per la cultura, identificazione di regole e criteri per la loro realizzazione, indicatori e metodologie di misurazione, utili per gli sviluppatori e per gli utenti, per le istituzioni pubbliche e per i privati. CAFFO [2003]

Dal lavoro dei gruppi europei è scaturita una serie di prodotti editoriali d’impostazione pratica, volti a fornire in modo chiaro ed esauriente da un lato informazioni specifiche sul panorama europeo della digitalizzazione, dall’altro raccomandazioni e linee guida sulla qualità del web culturale.9

Le attività svolte con il progetto MINERVA hanno completato una serie di precedenti iniziative e hanno portato all’elaborazione di nuovi progetti: tanti i progetti satellite che hanno avuto origine dalle attività di MINERVA:

 MINERVA eC. Il Progetto, coordinato dal MiBAC, ha portato avanti le attività di MINERVA dal 2006 al 2008, implementando i risultati già ottenuti dallo stesso e sostenendo inoltre il Gruppo dei Rappresentanti Nazionali nell’attuazione del Dynamic Action Plan (DAP).10 Ha continuato e rafforzato le linee d’azione relative a:

7

Cfr. il catalogo online: http://www.minervaeurope.org/publications.htm. Tutte le pubblicazioni sono liberamente scaricabili dal web.

8

In pratica MINERVA ha creato dei gruppi di lavoro tecnici composti da esperti nominati dal NRG, in contatto con i gruppi nazionali, istituiti in ogni paese partner, aventi il compito di produrre report, manuali, raccomandazioni, linee guida, poi sottoposte al NRG per l’approvazione e la diffusione (CAFFO [2003]).

9

Il prodotto editoriale di punta relativo alla digitalizzazione è il Global report (Coordinating digitisation in Europe), che contiene una panoramica generale delle politiche, dei programmi, dei progetti, dei centri di competenza negli Stati membri nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale: i report annuali sono disponibili all’indirizzo <http://www.minervaeurope.org/publications/globalreport.htm> (CAFFO [2003]).

10

Cfr. <http://www.minervaeurope.org/publications/dap.htm>. Nella prima metà del 2005 nasce il DAP, che rappresenta una evoluzione dei Principi di Lund, ovvero la «carta costituzionale» del NRG: il gruppo ha inteso tracciare con il nuovo piano di azione la rotta da seguire nei prossimi anni affinché le risorse culturali digitali possano essere realmente fruibili in rete e costituire un supporto per l’istruzione, il turismo e l’industria dei contenuti. L’obiettivo finale è fornire a tutti i cittadini europei un accesso facile e immediato al patrimonio culturale e scientifico. Il DAP è articolato in cinque aree: utenti e contenuti; tecnologie per la digitalizzazione; sostenibilità dei contenuti digitali; conservazione del digitale; monitoraggio dei progressi. CAFFO [2006]

 integrazione dei vari settori del patrimonio: biblioteche, musei, archivi;

 tematiche dei diritti di proprietà intellettuale, dell’interoperabilità e del multilinguismo;

 condivisione di buone pratiche di digitalizzazione;  coordinamento negli e tra gli Stati membri;

 monitoraggio dei progressi fatti tramite la pubblicazione del Report annuale. CAFFO [2007]

MINERVA eC ha seguito lo stesso approccio del progetto MINERVA, ovvero ha mantenuto uno stretto legame con le politiche nazionali di digitalizzazione, ha implementato i risultati raggiunti in nuove iniziative (es., MICHAEL e MICHAEL Plus, MEDCULT, il Portale della Cultura), ha coinvolto esperti di tutte le istituzioni culturali (musei, biblioteche, archivi, ecc.) e curato la collaborazione con altre reti culturali europee (EPOCH,11 DELOS,12 ecc.). CAFFO [2007]

 MICHAEL (Multilingual Inventory of Cultural Heritage in Europe) e MICHAELplus,13

ovvero il portale multilingua delle collezioni culturali digitali di 18 stati membri dell’Unione Europea, relative a collezioni digitali di musei, archivi, biblioteche e altre istituzioni e organizzazioni culturali. All’avvio del progetto, nato nel 2004 sotto il coordinamento del MiBAC, vi aderiscono Italia, Francia e Regno Unito; nel 2006 nasce MICHAELplus, grazie all’estensione del progetto ad altri 11 Stati dell’Unione europea: Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Ungheria.14 Il progetto si conclude nel 2008 e vede l’adesione di Belgio, Bulgaria, Estonia, Repubblica Slovacca. CAFFO [2007] Il servizio consente molteplici strategie di ricerca a base testuale, geografica o cronologica, per tipologia, categoria o argomento, per istituzione responsabile, progetto o servizio. La ricerca può essere effettuata nell’ambito della base dati nazionale o su tutte le basi di dati contemporaneamente attraverso il portale pan-europeo. Obiettivo prioritario del servizio offerto da MICHAEL è l’interoperabilità con le diverse iniziative internazionali.15

 MEDCULT.16

Il progetto, approvato e finanziato dall’UNESCO, nel corso del 2005 ha diffuso i prodotti per la qualità del Web, in particolare Museo & Web, nei paesi di madrelingua araba del bacino del Mediterraneo. CAFFO [2007]