2 Trattazione sull’instabilità
2.4 Specifiche per i profili in parete sottile
2.4.1 Progetto e verifica della sezione di elementi in parete sottile
Sperimentalmente si riscontra che le equazioni 2.66a, b possono essere considerate
valide anche in condizioni diverse, cioè per valori di tensione < f
y. Le principali
normative per il calcolo di elementi sagomati a freddo sono basate su questo
approccio.
In generale possiamo scrivere che definita la tensione agente sull’elemento la
larghezza efficace può quindi essere espressa come:
𝑏𝑒𝑓𝑓 𝑡 = (1,901√ 𝐸 𝜎) [1 − 0,21831 (1,901√ 𝐸 𝜎) 𝑡 𝑏] (2.63b)
Nella figura 2.31 viene diagrammato l’andamento della larghezza efficace
(adimensionalizzato rispetto allo spessore) in funzione della tensione (espressa come
funzione della tensione di snervamento f
yriferita a un acciaio Fe 360, quindi con f
y=
235 MPa), assumendo diversi valori del rapporto b/t. Si osservi che al diminuire della
tensione agente, aumenta la larghezza efficace della parete in esame.
Tale osservazione valida anche per altre condizioni di vincolo è alla base del metodo
di calcolo per i profili in parete sottile.
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 sigma / fy 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0.65 0.75 0.85 0.95 be ff / b b/t = 50 b/t = 55 b/t = 60 b/t = 65 b/t = 70 b/t = 75
Figura 2.31 l’andamento della larghezza efficace in funzione della tensione
Nel caso in cui si debba effettuare una verifica di resistenza, la formula 2.63 deve
essere utilizzata, facendo riferimento alla tensione limite del metodo di calcolo in
esame (ossia la tensione ammissibile
ammo la tensione di calcolo f
ydnel caso in cui
si usino rispettivamente i metodi delle tensioni ammissibili o degli stati limite).
Per le verifiche di deformabilità le caratteristiche prestazionali in termini di inerzia
del profilo in esercizio vengono determinate riferendosi invece alla tensione
effettivamente presente e quindi a una larghezza efficace maggiore di quella
determinata per le verifiche di resistenza.
In conclusione, questa modalità operativa che prevede due valori di area efficace e
quindi due diversi livelli di severità tiene in conto l’esigenza di mantenere un grado
di sicurezza nei confronti delle verifiche di deformabilità, legate all’effettiva tensione
agente sull’elemento minore rispetto a quello richiesto per le verifiche di
resistenza.
Le verifiche di resistenza della sezione saranno di seguito introdotte con riferimento
prima agli elementi inflessi e poi agli elementi compressi o pressoinflessi riferendosi,
per semplicità operativa, sempre a sezioni dotate di almeno un asse di simmetria.
- Elementi inflessi
Nel caso di profili in parete sottile inflessi, sulla base delle caratteristiche
geometriche nominali della sezione considerata interamente efficace risulta possibile
determinare, oltre alla distribuzione dello stato tensionale dovuto a un generico
valore di sollecitazione agente, il momento resistente al limite elastico e il momento
plastico di progetto.
Si precisa che il generico profilo in parete sottile inteso come profilo sagomato a
freddo potrebbe anche essere in classe 1, secondo la corrente definizione data
dall’EC3, se soddisfatte le specifiche limitazioni poste per il calcolo plastico.
Tuttavia, di seguito sarà fatto esplicito riferimento a profili sagomati a freddo
soggetti a penalizzazione per i fenomeni di instabilità locale (quindi in classe 4).
Il riferimento alla sezione lorda (ossia interamente reagente) rappresenta il punto di
partenza per potere tenere in conto i fenomeni di instabilità locale nelle pareti (o
parte di parete) compresse. Si faccia riferimento al profilo a omega proposto in figura
2.32a ipotizzando che sia in classe 4 e per il quale è riportato lo stato tensionale in
assenza di parzializzazione. L’ala compressa (elemento 1) soggetto a fenomeni di
instabilità locale sarà quindi penalizzata in accordo alla procedura vista ai paragrafi
precedenti. Le parti compresse delle anime (elemento 2) potranno eventualmente
essere penalizzate e quindi ci potrà essere un’ulteriore riduzione delle caratteristiche
prestazionali del profilo.
Per maggiore chiarezza espositiva verranno di seguito considerati i casi più
significativi che si possono presentare.
1- Penalizzazione solo dell’ala compressa. Ciò provoca una variazione delle
caratteristiche geometriche (area e inerzia) della sezione con una traslazione verso
il basso del baricentro della sezione netta rispetto a quella data.
Nell’ipotesi che l’anima sia comunque non soggetta a fenomeni di instabilità
locale si possono presentare due diverse situazioni:
- La massima tensione di trazione (elemento 3) è inferiore a quella di
snervamento e quindi le caratteristiche prestazionali devono essere valutate
con riferimento al diagramma b).
- Le parti tese del profilo raggiungono la tensione di snervamento f
ye si ha
quindi una ridistribuzione delle tensioni nell’anima (diagramma c).
Nel caso in cui la nuova distribuzione delle tensioni provochi penalizzazione delle
anime, allora deve essere utilizzata la procedura descritta di seguito al punto 2.
2- Penalizzazione dell’ala compressa e della parte compressa delle anime. La
valutazione della parte efficace deve essere condotta con riferimento agli elementi
compressi (ala e anima). Si avranno quindi nuove caratteristiche geometriche
della sezione (caratteristiche efficaci) e di conseguenza si deve operare in modo
iterativo in quanto, soprattutto con riferimento alle anime, la penalizzazione
dipende dalla estensione del tratto compresso il quale dipende, a sua volta, dalle
caratteristiche efficaci. La procedura operativa è sintetizzata nella figura 2.32d.
Nel caso di elementi inflessi, l’analisi del comportamento locale della sezione porta
alla valutazione della grandezza efficace da usare per le verifiche delle sezioni e per
le verifiche globali dell’elemento.
- Elementi compressi
Nel caso di verifica di elementi compressi deve essere al solito fatto riferimento alla
area efficace della sezione. Si distinguono due situazioni significative:
Figura 2.33 profilo compresso con due assi di simmetria
1- Se il profilo è dotato di due assi di simmetria (figura 2.33) la penalizzazione della
sezione provoca una riduzione della area resistente, ma il baricentro della sezione
lorda coincide con quello della sezione efficace. Definita A l’area lorda della
sezione e A
el’area efficace della sezione, la sensibilità della sezione ai fenomeni
di instabilità locale viene individuata mediante il fattore Q, parametro di
efficienza della sezione, che risulta pari a:
𝑄 =𝐴𝑒
𝐴 (2.64)
2- Se il profilo ha invece un solo asse di simmetria la penalizzazione della sezione
provoca un’eccentricità del carico con riferimento al baricentro della sezione
efficace. La sezione è quindi presso-inflessa e il momento agente vale M=e*N
eFigura 2.34 profilo compresso con un asse di simmetria
- Elementi presso-inflessi
In analogia con quanto visto prima per gli elementi inflessi e compressi, la
parzializzazione delle parti compresse della sezione provocherà la riduzione delle
caratteristiche geometriche della sezione e quindi eventuali azioni flettenti aggiuntive
dovute alla eccentricità tra il baricentro della sezione nominale e quello della sezione
efficace.
La procedura di valutazione delle caratteristiche efficaci della sezione è anche in
questo caso generalmente di tipo iterativo.
Nel documento
Analisi parametrica sulle prestazioni di profili in parete sottile
(pagine 79-84)