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Il programma di lavoro

di Angela Zucconi

III. Il programma di lavoro

di Angela Zucconi

cap. 1 - Programma del settore agricolo

Come abbiamo già accennato, nel settore agricolo si è potuto costituire tra i vari tecnici operanti nella zona un gruppo di lavoro e avviare un programma di intervento concordato. Questo accordo, anche se è stato autorevolmente incoraggiato, impegna per ora soltanto gli operatori.

Il 9 giugno 1964 presso la sede di Potenza dell’Ente Irrigazione fu tenuta una riunione cui parteciparono il prof. Decio Scardaccione, i responsabili di tutti gli enti ed organismi pubblici agricoli compartimentali e provinciali e i responsabili del Progetto Avigliano. In quell’occasione venne ravvisata l’opportunità di costituire un gruppo di lavoro fra tutti gli organismi operanti direttamente in favore dell’agricoltura nel territorio costituito dai comuni di Avigliano, Filiano, Atella, Ruoti, Bella e Baragiano. Ciò allo scopo di arrivare alla programmazione comune e al coordinamento delle attività di assistenza tecnica ed educa­ tive svolte nella zona.

Nel corso della stessa riunione venne sottolineata l’oppor­ tunità che il gruppo si avvalesse delle esperienze e della collaborazione dell’Istituto zootecnico per la Basilicata, diretto dal dott. Alessandro Carena. Inoltre venne stabilito che:

a) l’articolazione dei compiti tra i vari organismi compo­ nenti fosse definita dal gruppo stesso; 6) il programma pre­ parato dal gruppo venisse discusso e concordato con gli Ispettorati competenti; c) i compiti di coordinamento fossero curati dal Progetto Avigliano.

Il gruppo è composto di cinque tecnici agricoli che operano alle dipen­ denze dell’Istituto professionale statale per l’agricoltura nelle due sezioni coordinate di Lagopesole (Avigliano) e di Atella, di due tecnici dei Centri di colonizzazione della Riforma fondiaria di Piano del Conte (Avigliano) e di S. Antonio Casalini (Bella), di due tecnici del Nucleo di assistenza tecnica

dell’Ente Irrigazione, del tecnico del Centro di assistenza agricola di Filiano dell’Ispettorato agrario provinciale.

Per meglio apprezzare il significato e i limiti di questa cooperazione promossa « dal basso », occorre tener presente che gli Istituti professionali statali per l’agricoltura fanno capo alla Direzione generale dell’Istru­ zione tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione, che i Centri di colonizzazione della Riforma fondiaria fanno capo a Potenza, che i Nuclei di assistenza tecnica dell’Ente Irrigazione fanno capo alla sede di Bari, che invece i Centri di assistenza tecnica agricola degli Ispettorati agrari dipendono dal Ministero dell’Agricoltura. Nessun coordinamento è previsto tra le iniziative di assistenza tecnica agricola promosse dalla Cassa per il Mezzogiorno e quelle promosse dal Ministero dell’Agricoltura. Tanto meno è previsto un comune standard di preparazione professionale per i laureati in agraria e i periti agrari che svolgono attività di assistenza tecnica nei Nuclei della Cassa per il Mezzogiorno (N AT) o nei Centri del Ministero dell’Agricoltura (CATA).

Il gruppo di lavoro si riunisce una volta al mese in varie sedi. Il tecnico del Progetto Avigliano, d’intesa con gli altri tecnici, si è assunto il compito di coordinare il lavoro del gruppo e di tenere i verbali delle riunioni ; è tenuto inoltre ad assolvere a quei compiti operativi e di studio che rappresentano l’area lasciata scoperta dall’intervento di questi vari enti, compiti di cui si fa cenno nel comune programma di lavoro che qui presentiamo (1).

Le attività del gruppo di lavoro per il 1965 prevedono i seguenti punti: — studi e ricerche;

— iniziative di assistenza e di promozione delle cooperative; — iniziative interessanti l’istruzione professionale;

— progetti locali di aree dimostrative per colture foraggere e zoo­ tecnia.

Studi e ricerche

Le attività di ricerca riguarderanno settori di interesse particolare ed avranno un duplice scopo: quello di rendere sempre più precisi e realistici i programmi di assistenza tecnica ed educativi in favore della popolazione contadina della zona e quello di fornire agli Ispettorati competenti dati e notizie di prima mano per l’ impostazione dei loro piani di finanziamento.

Alcune delle ricerche in programma verranno completate nel giro di pochi mesi, e i risultati saranno utilizzati dai tecnici del gruppo sin da que­ st’anno nella realizzazione di alcune iniziative specifiche; altre (ad esempio,

la sperimentazione sulle colture foraggere) avranno durata pluriennale e forniranno, quindi, gli elementi di base per gli indispensabili continui aggiustamenti degli interventi in determinati settori.

Studio sulla situazione attuale e sulle possibilità di espansione della mec­ canizzazione

Scopo principale dello studio è quello di determinare, con riferimento alla possibilità di meccanizzazione dei diversi terreni e con riferimento alla utilizzazione prevedibile del suolo nei prossimi anni, le condizioni per 1 impiego economicamente conveniente delle diverse macchine agricole. L’in­ dagine, che riguarderà i territori dei comuni di Avigliano, Filiano, Atella, Ruoti, Bella e Baragiano, prevede anche la redazione di due carte, una relativa alla utilizzazione attuale del suolo, l’altra relativa alla ripartizione dei terreni in base alle diverse possibilità di meccanizzazione. Lo studio verrà eseguito dal Progetto Avigliano in collaborazione con il Nucleo di assistenza tecnica dell’Ente Irrigazione e con la sezione coordinata di Lagopesole.

Indagine sulle cooperative agricole presenti nella zona

Come sottolineato in precedenza, l’ espansione della cooperazione sarà uno dei principali obiettivi da perseguire. Evidente, quindi, l’utilità di uno studio sulle prime esperienze realizzate nella zona, volto a raccogliere tutta una serie di dati e di informazioni utili per la costituzione di nuove cooperative. In particolare, tale studio vuole accertare:

— le variazioni principali verificatesi nelle aziende dei soci (impiego di lavoro umano, impiego e costo del lavoro meccanico, costo dei mezzi tecnici acquistati in form a collettiva, modifiche nell’ordinamento coltu­ rale, ecc.) in seguito alla costituzione della cooperativa;

— la rispondenza o meno delle dimensioni delle diverse cooperative (numero dei soci, ampiezza delle aziende dei soci) al perseguimento degli scopi per cui erano state costituite;

— le difficoltà che via via si sono presentate e i modi con cui sono state superate;

— l’ intensità della partecipazione dei soci alla vita della cooperativa; — il ruolo della cooperativa nella comunità;

— le esigenze in termini di assistenza tecnica (intensità, forme, ecc.); — i nuovi obiettivi da perseguire.

Lo studio verrà condotto dalla sezione coordinata di Atella, dal Nucleo dell’Ente Irrigazione, dai Centri di colonizzazione della Riforma fondiaria e dal Progetto Avigliano.

Ricerche pluriennali sulle colture foraggere

I motivi che consigliano l’avvio di un piano organico di sperimentazione nel settore della foraggicoltura sono stati illustrati in precedenza. La ricerca interesserà sia i pascoli (tecniche di miglioramento) sia i prati avvicendati e gli erbai (individuazione dei miscugli e delle tecniche di coltivazione più convenienti). Le prove saranno impiantate nelle aziende delle due sezioni coordinate e in numerose aziende di privati. In ciascuno dei campi prescelti verranno saggiate diverse varianti, per cui le prove saranno impostate secondo gli schemi statistici del « quadrato latino » o

dei « blocchi randomizzati ». Ciò allo scopo di eliminare l’eventuale influenza sui risultati della diversa fertilità del terreno occupato dalle varie parcelle. II piano di ricerche sarà studiato e realizzato dal gruppo sotto la guida dell’Istituto zootecnico.

Ricerche sulle razze bovine da latte

La bruno-alpina è la razza da latte più diffusa nella zona. Tuttavia, gli agricoltori, almeno quelli più capaci, sono ormai orientati verso 1 alleva­ mento della frisona italiana, a causa delle sue maggiori capacità lattifere. D’altra parte in numerose aziende della zona sembrano ormai scomparsi quei motivi (scarsa capacità dei contadini, grossolanità del foraggio pro­ dotto, sistema di allevamento semi-brado) che consigliavano di preferire la bruno-alpina. E ’ evidente, quindi, l’opportunità di un’indagine appro­ fondita su un campione delle vacche da latte presenti nella zona, volta ad accertare la redditività di ciascuna delle due razze.

Lo studio verrà condotto da tutti gli organismi componenti il gruppo (ciascuno nella propria area di azione) sotto la guida dell’Istituto zootecnico.

Iniziative di assistenza e di promozione delle cooperative

Assistenza alle cooperative esistenti

In questo settore si prevedono: attività di carattere socio-educativo e attività di carattere più strettamente tecnico. Lo svolgimento di questi due tipi di attività, la cui complementarietà appare sin troppo evidente,

avrà lo scopo di fare delle cooperative esistenti dei centri di animazione e di rinnovamento delle comunità in cui sono state costituite.

Il programma delle attività socio-educative sarà studiato e condotto in collaborazione con le istruttrici di economia domestica rurale e con gli assistenti sociali che si spera possano integrare il Nucleo di assistenza tecnica operante nella zona.

Per quanto riguarda le iniziative di carattere tecnico si prevede:

Per «Lm zootecnica,»', ammodernamento del caseificio sociale; proget­ tazione e costruzione di una stalla sociale e scelta del tipo di allevamento bovino più conveniente; riconversione colturale dei terreni (circa 100 ettari) che la cooperativa sta per prendere in affitto in agro di Ruoti (lungo la provinciale Avigliano-S. Cataldo) ; diffusione di prati avvicendati e miglio­ ramento pascoli nelle aziende dei soci ; ulteriore introduzione di bestiame bovino selezionato; costituzione di un centro di gestione aziendale.

Per la « Possidentesi » : allevamento di ovini in comune su terreni con­ cessi in affitto dai soci alla cooperativa (16 ettari). Questa iniziativa com­ porta 1 acquisto di capi selezionati (circa 60). Miglioramento e recinzione dei pascoli; miglioramento e diffusione dei prati avvicendati e migliora­ mento dei pascoli nelle aziende degli associati ; ulteriore introduzione di bovini selezionati ; avvio alla graduale riduzione degli equini.

Per la « Cascesi » : allevamento di ovini in comune su terreni concessi in affitto dai soci alla cooperativa ; acquisto di capi selezionati ; migliora^ mento e recinzione dei pascoli ; ulteriore diffusione dei prati avvicendati e di bovini selezionati ; acquisto di macchine per la raccolta del foraggio (moto-falciatrice, pressa).

Per la « Maria Santissima del Belvedere » : introduzione nelle aziende dei soci di prati avvicendati e di bovini selezionati (sino a questo momento solo due dei 13 soci hanno bovini in azienda) ; avvio alla graduale riduzione degli equini a vantaggio del bestiame da reddito.

Per la « Terronia»: esame della possibilità di costruzione di laghetti collinari; ulteriore espansione dei prati avvicendati: degli erbai e di be­ stiame bovino selezionato ; costituzione di un centro di gestione aziendale.

Per le due cooperative « Assegnatari » : maggiore partecipazione dei soci alla vita della cooperativa; espansione ulteriore dei prati avvicendati e del bestiame bovino selezionato; acquisto macchine per la raccolta dei foraggi.

Per la esecuzione delle iniziative, i vari tecnici si sono distribuiti i compiti in questo modo: il Nucleo di assistenza tecnica di Avigliano curerà

le prime tre cooperative elencate; la sezione coordinata di Atella (dell’Isti­ tuto professionale per l’agricoltura) curerà le altre due; le cooperative « Assegnatari » saranno naturalmente assistite dai Centri di colonizzazione della Riform a fondiaria.

Costituzione di nuove cooperative

Sarà presa in esame la possibilità di costituire tra le cooperative esistenti un’associazione di secondo grado per l’acquisto di mezzi tecnici (mangimi, sementi, concimi), ed eventualmente per la vendita di prodotti. Inoltre si terranno riunioni e incontri con gli agricoltori delle diverse frazioni per la costituzione di nuove cooperative. Questa azione verrà condotta in collaborazione con le istruttrici di economia domestica rurale, con gli insegnanti dei corsi di educazione popolare, con gli assistenti sociali e con i giovani che hanno frequentato o stanno ancora frequentando il Centro di Onè di Fonte.

Iniziative interessanti l’ istruzione professionale

Centri di gestione aziendale

Come dianzi indicato, si prevede di costituire due centri presso altrettante cooperative (« Terronia », « L a zootecnica»). Con quest’iniziativa si inten­ dono perseguire i seguenti obiettivi:

— introduzione nelle aziende più consistenti della zona di una conta­ bilità sistematica allo scopo di ottenere dati e notizie dettagliate per impostare in modo via via più preciso i programmi di assistenza tecnica, .—. rendere gli agricoltori realmente consapevoli dei risultati tecnico­ economici conseguiti in azienda e fornire ad essi un mezzo valido e di interesse immediato, quale quello della registrazione sistematica delle operazioni aziendali, per elevare la loro preparazione professionale.

Almeno in una prima fase il metodo di cui si prevede 1 applicazione è quello degli indici di efficienza. Tale metodo, come è noto fondato sul­ l’analisi comparata, attraverso la costruzione di una serie di indici, dei risultati di una azienda con quelli di altre simili (cioè omogenee rispetto ai principali fattori « esogeni ») — consente di accertare non solo il grado

di efficienza relativa di ciascuna delle aziende del gruppo, ma anche le cause che lo determinano. In questo modo, quindi, individuati i punti deboli e i punti forti della gestione, è possibile dare consigli e suggeri­ menti più precisi agli imprenditori agricoli per migliorare il grado di efficienza delle loro aziende.

Per questo primo anno le tappe in cui si articolerà l’iniziativa saranno le seguenti:

— dimostrazione dell’utilità delle registrazioni aziendali. Ciò com­ porta: anzitutto una prima rilevazione di dati da elaborare e poi da discu­ tere con gli intervistati (questa prima indagine consentirà anche di individuare il gruppo di aziende omogenee rispetto ai principali fattori esogeni): in un secondo tempo l’approfondimento delle indagini nelle aziende prescelte e la costruzione dei primi indici di efficienza;

— introduzione della registrazione sistematica mediante quaderni semplificati di contabilità.

La prima tappa verrà esaurita entro la fine dell’annata agraria in corso, in modo da distribuire i quaderni di contabilità all’ inizio della nuova annata.

Per il centro da costituire presso la cooperativa « La zootecnica » le responsabilità m aggiori saranno del Nucleo di assistenza tecnica di A vi­ gliano ; per quello da costituire presso la cooperativa « Terronia », della sezione coordinata di Atella.

I compiti del Progetto Avigliano saranno i seguenti : programmazione e coordinamento dell’ iniziativa, partecipazione attiva alle indagini, alle elaborazioni dei dati e alle discussioni con gli agricoltori, collegamento con l’Istituto di Economia agraria di Portici per la risoluzione dei diversi problemi di metodologia.

Corsi di preparazione professionale

Corsi di meccanizzazione. — Saranno rivolti soprattutto ai giovani agri­ coltori della zona. Con questa iniziativa si intendono perseguire due scopi: avere nelle campagne agricoltori esperti nell’uso e nelle riparazioni (almeno le più semplici) delle macchine; assicurare ai giovani che vogliano lasciare l’agricoltura un minimo di qualificazione professionale. I corsi saranno tenuti presso la sezione di Lagopesole, la quale si avvale di un tecnico altamente specializzato in materia ed è dotata di un’attrezzata officina e di diverse macchine agricole.

Corsi di aggiornamento. -—• Saranno rivolti soprattutto agli agricoltori anziani e alle donne, e saranno svolti in diverse frazioni della zona. Riguar­ deranno principalmente i problemi della zootecnia e delle colture foraggere. Durante questi corsi verranno presentati e discussi, con l’ausilio di ciclo- stilati, di tabelloni e di diapositive, i dati rilevati nel secondo semestre 1964 relativi alle principali produzioni agricole della zona e al costo del lavoro meccanico e di quello animale. Il primo di questi corsi è stato tenuto nel mese di febbraio nella frazione di Dragonetti.

Formazione di animatori

Come indicato in precedenza, questa azione verrà condotta in collabora­ zione con il CECAT di Castelfranco Veneto.

Fin dallo scorso mese di ottobre, su segnalazione della Sezione coordi­ nata di Atella, altri cinque giovani (tre di Atella, uno di Dragonetti, uno di Baragiano) sono stati inviati a frequentare il Centro di Onè di Fonte.

L ’ idea iniziale era stata quella di inviare al Centro di Onè solo i più capaci tra i giovani proprietari di aziende consistenti, in modo che una volta ultimato il periodo di formazione, potessero trovare nella loro stessa azienda possibilità di reddito adeguate. In un secondo momento si è deciso, in via sperimentale, di inviare a Onè di Fonte anche alcuni altri giovani capaci e desiderosi di rimanere in agricoltura, pur non essendo proprietari di aziende di dimensioni sufficienti. Per questi ultimi si porrà a brevissima scadenza il problema della loro utilizzazione. Le possibilità in tal senso sembrano le seguenti :

— dare loro l’assistenza necessaria perché prendano in affitto o acqui­ stino magari in forma cooperativa, usufruendo dei mutui quarantennali previsti dalla Cassa per lo sviluppo della piccola proprietà contadina, quelle aziende di dimensioni adeguate che eventualmente si rendessero disponibili nella zona ;

— utilizzarli come collaboratori a pieno tempo dei tecnici agricoli, — vedere se è possibile affidare loro la responsabilità dei CATA previsti dal Ministero dell’Agricoltura.

Gli stessi problemi si sono posti per quei giovani veneti che hanno frequentato la scuola di Onè. Sinora sono stati risolti in questo m odo. alcuni hanno acquistato in forma cooperativa una grossa azienda agricola usufruendo dei mutui quarantennali: altri sono stati assunti dallo stesso CECAT o dall’Ente nazionale Tre Venezie con compiti di animatori e di divulgatori sotto la direzione dei tecnici di questi organismi.

Progetti locali di aree dimostrative per colture foraggere e zootecnia

Presentazione del programma per la provincia pilota

I tecnici del gruppo considerano indispensabile portare a conoscenza degli agricoltori della zona i piani di finanziamento per lo sviluppo delle atti­ vità zootecniche predisposti per la « provincia pilota » di Potenza. A questo scopo saranno organizzate riunioni nelle diverse frazioni cui parteciperanno i tecnici degli ispettorati competenti.

Colture foraggere

Oltre al piano di ricerche di cui si è detto in precedenza, le attività del gruppo in questo settore tenderanno soprattutto al miglioramento dei pascoli e alla ulteriore espansione dei prati avvicendati (medicai, miscugli oligofiti di leguminose). A questo scopo i tecnici del gruppo prevedano di :

raccogliere le richieste di finanziamento ; — redigere i relativi progetti;

assistere gli agricoltori, con la collaborazione del personale del- 1 Istituto zootecnico, nell’ impianto dei prati e delle operazioni di miglio­ ramento dei pascoli.

Zootecnia

Le azioni in questo settore sono ovviamente collegate a quelle tendenti al miglioramento dell’istruzione professionale dei contadini, alla diffusione e al miglioramento delle colture foraggere e alla espansione della coope­ razione (specie per quanto riguarda le macchine agricole). Oltre alle iniziative che vennero condotte nelle cooperative della zona, i programmi in questo settore prevedono:

— la sostituzione della podolica con bovini da reddito. Questa azione interessa soprattutto la zona di S. Cataldo — nella quale la podolica, allevata allo stato semi-brado per la produzione del vitello, potrebbe essere sostituita dalla bruno-alpina — e vaste zone del comune di Atella, in cui i bovini sono tuttora utilizzati soprattutto per la produzione di lavoro. Il successo di un’azione del genere comporta, quindi, la diffusione della meccanizzazione in form a cooperativa e la riduzione delle colture cerea­ licole in particolare, e, più in generale, di quelle a ciclo annuale;

— l'ulteriore espansione, nelle zone in cui sono ormai diffusi, dei bovini da reddito (vacche da latte e vitelloni) ;

— potenziamento e miglioramento dei piccoli greggi aziendali. Quanto agli allevamenti di bassa corte, le iniziative dovrebbero essere condotte soprattutto dalle istruttrici di economia domestica rurale con la collaborazione dell’Istituto zootecnico. In particolare si prevede:

— il miglioramento dei piccoli allevamenti aziendali esistenti ; — la costituzione di nuovi allevamenti, preferibilmente in forma cooperativa, di galline ovaiole, di faraone, di tacchini allo stato brado, di conigli. Questa azione sarà condotta soprattutto nelle frazioni più povere del territorio (S. Cataldo, Frusci, S. Andrea).

cap. 2 - Programma del settore extragricolo

Le attività svolte per riattivare le tradizioni dell’artigianato artistico, il successo della Mostra dell’artigianato a Potenza, le ordinazioni che sono affluite, hanno destato largo interesse per un intervento di assistenza tecnica in questo campo, anche al di fuori della provincia.

Il Progetto, infatti, ha preso l’iniziativa di costituire un comitato tecnico regionale, del quale fanno parte le Camere di Commercio, l’ENAPI, gli Enti provinciali del Turismo e la Commissione regionale per l’Artigianato.

Analogamente con quanto è avvenuto per il gruppo di lavoro costituitosi tra i tecnici agricoli operanti nella zona, la nostra presenza in questo comitato tecnico sta a significare che il Progetto ha posto saldamente le sue radici nelle strutture locali e giustamente opera in funzione di esse. Ma, a differenza del settore agricolo, ove il problema è di coordinare i vari interventi di assistenza tecnica già presenti nella zona, nel settore delle attività extragricole il solo operatore dedicato a questa attività è appunto il tecnico del Progetto.

La questione di come estendere questa esperienza a tutto il compren­ sorio o addirittura di come mettere a frutto anche questa esperienza per lo sviluppo deH’artigianato in Basilicata, resta del tutto insoluta; essa infatti è legata alla concessione di un finanziamento da parte dello Stato,

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