2. Gli obiettivi di efficienza 2015-‐2017
2.1. Programmazione per obiettivi: efficienza e qualità della spesa
Gli obiettivi strategici definiti nel triennio 2014-‐2016 e perseguiti anche per il triennio 2015-‐2017 si sintetizzano nei seguenti punti:
1. programmazione per obiettivi; 2. dematerializzazione;
3. valorizzazione ed empowerment del ricercatore (o tecnologo); 4. verso l’internazionalizzazione dell’Ente;
5. la valorizzazione della ricerca.
2.1. Programmazione per obiettivi: efficienza e qualità della spesa
Il primo obiettivo strategico, dal quale discende la formulazione di quelli successivi, è quello di arrivare a strutturare le attività dell’Ente per macro-‐obiettivi strategici, declinati successivamente attraverso un processo di concertazione tra vertici, amministrazione e rete scientifica.
Il processo attraverso il quale sono stati definiti gli obiettivi summenzionati ha coinvolto tutti gli attori, a seconda del livello, strategico o operativo, coinvolti nella loro attuazione e monitoraggio. L’implementazione di questa modalità non può prescindere dall’integrazione dei sistemi di gestione, sia contabile sia scientifica a disposizione della rete e della amministrazione.
Innovazione organizzativa e adeguamento degli strumenti di gestione
L’introduzione della correlazione fra identificazione degli obiettivi e definizione dei Piani di Gestione delle strutture permette di stabilire una corretta corrispondenza tra risorse e attività, realizzando così il piano di gestione per obiettivi che permetterà di applicare modelli di controllo di gestione anche attraverso l’introduzione della contabilità analitica.
A livello organizzativo l’amministrazione ha integrato le strutture del Bilancio e della Ragioneria nell’Ufficio Programmazione Finanziaria e Controllo, permettendo una gestione coerente di attività e risorse.
Inoltre, l’amministrazione ha attivato strutture di monitoraggio e controllo (Controllo di Gestione e Internal Audit) al fine di garantire regolarità amministrativa ed efficienza di gestione.
Le innovazioni organizzative vanno di pari passo con le revisioni dei sistemi informativi per la gestione delle attività e la gestione economico-‐finanziaria.
Il primo intervento, realizzato nel 2014, in relazione alla compilazione del Piano di Gestione da parte delle strutture dell’Ente, è stata l’attivazione della funzionalità “Finanziamenti esterni” attraverso la quale Istituti, Dipartimenti e strutture dell’amministrazione hanno potuto inserire dati relativi alla progettualità esterna nell’ambito di attività nazionali ed internazionali. La nuova funzionalità permette di inserire dati anagrafici delle attività e collegarli alle relative linee contabili del sistema di gestione. Durante il 2015 si prevede la attivazione di un modulo che permetterà la gestione del piano finanziario dei progetti, anche questo integrato con il sistema contabile del CNR (SIGLA).
L’applicazione alle attività di ricerca
Anche per quanto riguarda la rete scientifica il processo programmatico va verso una integrazione fra obiettivi, attività di ricerca e risorse disponibili. I nuovi regolamenti a questo riguardo prevedono una riforma della filiera programmatica, introducendo una struttura per programmi articolati in progetti, eliminando il livello gestionale della commessa.
Il CNR inoltre effettuerà una revisione del processo di programmazione, generando un “piano di gestione per obiettivi”, finalizzato a un controllo di gestione delle risorse dell’Ente.
La prima sfida da affrontare sarà la gestione del transitorio, per il quale si prevede di coinvolgere la rete scientifica e l’amministrazione al fine di rendere organico e coerente il cambiamento.
Una programmazione per obiettivi ha il vantaggio di poter monitorare lo stato di avanzamento delle attività di ricerca sia dal punto di vista scientifico, anche attraverso la raccolta sistematica dei dati relativi agli output di ricerca, sia dal punto di vista gestionale, permettendo un monitoraggio periodico delle risorse economico-‐finanziarie e dell’allocazione delle risorse umane.
Finora il processo di programmazione ha avuto un unico momento di definizione. Successivamente un continuo dialogo offline tra rete e amministrazione ha permesso di stabilire in corso di esercizio necessità, criticità e opportunità delle strutture CNR. Sistematizzare e strutturare questo dialogo, unitamente a un monitoraggio continuo e ad un’efficiente sistema di valutazione, rappresenta un importante passo per l’ottimizzazione delle risorse e lo snellimento del processo gestionale. Questo obiettivo si ricollega fortemente al processo di dematerializzazione e di innovazione ponendo l’uso degli strumenti informatici in una posizione prioritaria al fine di snellire le pratiche amministrative e fornire un servizio efficiente a disposizione di tutti gli attori coinvolti.
La razionalizzazione delle risorse
Questi interventi sono stati attuati ricorrendo a una complessa riduzione delle spese e, soprattutto a un ripensamento sull’utilizzo delle risorse destinate al sostentamento delle sedi, per una loro ottimizzazione futura in ottica di investimenti mirati.
• contenimento delle locazioni – l’operazione di riduzione delle locazioni proseguirà attraverso l’uso di diverse opportunità quali la revisione dei contratti in essere, la valorizzazione delle proprietà in essere, la sostituzione di locazioni con nuove proprietà, la razionalizzazione delle sedi conseguente al riassetto in corso delle articolazioni della rete scientifica;
• iniziative di natura edilizia – progetti volti a rendere disponibili nuove sedi, di più moderna concezione dal punto di vista dei consumi e delle manutenzioni, con conseguenti possibili risparmi a regime;
• accentramento forniture energetiche e riduzione del consumo energetico – l’obiettivo di accentrare la spesa energetica si ritiene possa essere portato a regime entro il 2015; nel corso dell’anno si opererà per allineare tutte le strutture ed acquisire la fornitura per la gestione centralizzata;
• revisione dei servizi di facility management – si opererà, di concerto con Consip per individuare uno schema di approvvigionamento ad hoc di servizi di facility management, finalizzato a un’eventuale coinvolgimento di soggetti privati nel finanziamento di manutenzioni straordinarie e migliorie immobiliari, da realizzarsi secondo le diffuse logiche di partnership pubblico-‐privato, in cambio di tempi contrattuali più lunghi.
Nel corso del 2015, oltre all’energia, il processo di razionalizzazione e centralizzazione della spesa interesserà ulteriori settori del facility management, in particolare la pulizia, la vigilanza/guardiania e la manutenzione ordinaria. Con la centralizzazione dei contratti di servizio, accompagnata da meccanismi di incentivazione all’efficiente utilizzo delle risorse (e/o di disincentivazione di un utilizzo non efficiente), l’Ente si prefigge una migliore definizione di standard di servizio, costi più omogenei e un migliore controllo di gestione. Così facendo, potrebbero vedersi ridotti anche i costi amministrativi, con elevato beneficio per le strutture amministrative della rete scientifica.
Lo sforzo di migliorare l’asset knowledgement, che fonda la gestione del patrimonio immobiliare sulla piena conoscenza dello stesso in tutti i suoi aspetti, non è per niente banale vista la complessità del patrimonio dell’Ente dal punto di vista sia delle destinazioni d’uso delle strutture (uffici, laboratori, ecc.) sia della loro distribuzione territoriale.
Tali azioni saranno svolte in primis a garanzia della funzionalità scientifica delle strutture di ricerca, le quali potranno beneficiare positivamente di risparmi diretti e indiretti, ma anche per la creazione di un sistema condiviso e integrato, a livello nazionale, delle diverse sedi e infrastrutture, indispensabile per garantire competitività della ricerca nel panorama nazionale, europeo e internazionale.
Nuovo Statuto e nuovi Regolamenti
Dalla sua approvazione nel 2011 il vigente Statuto è stato oggetto di revisione in conseguenza alla definizione e approvazione dei nuovi Regolamenti. Tale revisione, è stata effettuata nell’ottica di
completare l’allineamento del CNR in termini di attuazione dell’ultimo riordino degli Enti di ricerca. Nel chiarire anche il rapporto gerarchico tra Statuto e Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF), l’intento è stato quello di tendere alla semplificazione organizzativa e al maggior coinvolgimento possibile della rete scientifica nei diversi livelli di governo dell’Ente.
Tra gli elementi innovativi introdotti vi è, ad esempio, l’introduzione di una rappresentanza del personale negli Organi decisionali, l’introduzione degli uffici non dirigenziali e la semplificazione della struttura organizzativa, in coerenza con la riorganizzazione approvata nel 2014 e dei principi vigenti in termini di pubblica amministrazione.
Ulteriore elemento organizzativo-‐gestionale da sottolineare è la ridefinizione della struttura e funzionamento delle Aree di Ricerca, elemento territoriale e gestionale fondamentale per molti Istituti CNR. Le Aree verranno assimilate a centri di competenza con personale e bilancio propri. Le Aree di Ricerca in questo modo avranno una governance ben definita, evitando così di incorrere nelle attuali incongruenze gestionali per gli Istituti che insistono nelle Aree.
Altri elementi introdotti riguardano la governance dei Dipartimenti, la semplificazione della filiera programmatica delle attività, la revisione della articolazione territoriale degli Istituti.
Il nuovo Statuto e il nuovo ROF sono entrati in vigore nel giugno 2015, ed è in corso la revisione e approvazione dei Regolamenti di Contabilità e Finanza e del Personale, che si prevede entreranno in vigore nei prossimi mesi.