2. Gli obiettivi di efficienza 2015-‐2017
2.6. Verso l’internazionalizzazione dell’Ente
Nel sistema complesso messo in opera dall’Unione Europea per favorire una maggiore competitività europea sul mercato globale e la soluzione di grandi sfide sociali, assume rilievo nel prossimo triennio, il rafforzamento del coordinamento a livello centrale delle strategie europee per sostenere Ricerca e Innovazione del nostro Ente.
Alla luce del “Piano Junker”, del programma Horizon 2020, delle sinergie con le Iniziative di Programmazione Congiunta e i fondi strutturali, questo coordinamento mira a sviluppare il ruolo del CNR per aumentare l’impatto sul sistema produttivo Paese e sulla società.
Le caratteristiche del programma Horizon 2020 (2014-‐2020), che ha adottato un approccio innovativo da tematico ad interdisciplinare, richiede trasversalità e cooperazione fra le diverse strutture per elaborare strategie interne all’Ente coerenti nella gestione di tutte le attività legate alla ricerca e all’innovazione.
Nel Triennio, si prevedono nuove attività volte a sviluppare la partecipazione a processi decisionali di programmazione della ricerca europea allo scopo di concorrere a migliorare la progettualità. Si intende anche potenziare alcune funzioni come il monitoraggio e la valutazione del successo della partecipazione ai programmi di Horizon 2020 e ad altri programmi di finanziamento europei e internazionali. Particolare attenzione verrà posta all’analisi dei fattori che consentono un collegamento fra l’internazionalizzazione della ricerca e lo sviluppo di capacità competitive.
Si intende caratterizzare alcune partecipazioni a Comunità di innovazione europee ed in particolare a Science Europe per valorizzare la partecipazione italiana ed in particolare del CNR all’elaborazioni di rilevanti strategie scientifiche a livello europeo.
Pertanto è necessario sostenere nel prossimo triennio la partecipazione degli esperti italiani, nei vari Comitati potenziando il canale di contatti che permetta, attraverso lo scambio di informazioni e opinioni, una costante collaborazione nella definizione di linee strategiche e operative a livello scientifico a vantaggio del Paese e dell’Unione Europea.
In questo contesto, ci si propone sviluppare una programmazione formativa continua a sostegno della qualificazione di ricercatori e tecnologi nella progettazione europea per migliorare la qualità delle proposte progettuali.
Al fine di rafforzare il proprio processo di internazionalizzazione, l’Ente continuerà a svolgere il ruolo guida nella rappresentanza della ricerca italiana in Europa e a livello internazionale. Consolidare ulteriormente la propria posizione a livello europeo ed internazionale richiede di potenziare la presenza dell’Ente a Bruxelles e di rafforzare il canale di comunicazione con la rete a livello nazionale e internazionale, attivando un fattivo dialogo con istituzioni e imprese.
Il coordinamento con i diversi Ministeri, per azioni inerenti la ricerca e l’innovazione è un fattore decisivo per attuare queste strategie. In quest’ottica, sarà rafforzata la collaborazione con il MIUR, nell’ambito di azioni specifiche, quali le Joint Programming Initiative e gli ERA-‐NET.
Sarà anche assicurata la partecipazione dell’Ente alle politiche di cooperazione con i Paesi dell’area di Vicinato e con altre regioni di interesse nazionale, ove la dimensione europea acquista carattere strategico.
Al fine di garantire l’efficienza delle azioni da intraprendere e massimizzare i risultati da conseguire, il CNR continuerà la programmazione e gestione delle attività internazionali in stretto collegamento con le azioni a livello nazionale e regionale, cogliendo le opportunità di finanziamento a livello europeo e valorizzando al tempo stesso le proprie specificità sul territorio.
Strumento essenziale per l’internazionalizzazione dell’Ente è anche lo sviluppo di politiche del personale adeguate. Si continuerà a favorirne la mobilità in entrata e in uscita e riconoscerne le esperienze maturate all’estero ai fini della carriera, anche per mezzo della piena adesione ai principi della Carta Europea dei Ricercatori e il Codice di condotta per il loro reclutamento. Diventa centrale continuare a sostenere le due Task Force che promuovono con successo, l’una il collegamento con i dipartimenti per una strategia europea condivisa e l’altra, l’inserimento di Esperti Nazionali Distaccati presso la Commissione Europea e le sue agenzie. Obiettivo dell’Ente è la costituzione di un “front office” che avrà la funzione di fornire supporto a ricercatori e tecnologi impegnati nella formulazione di progetti per il Programma H2020.
Infine l’attività sviluppata in ambito europeo in Associazioni europee ed internazionali a cui aderisce il CNR, come Science Europe e APRE, rispettivamente attraverso la partecipazione a gruppi di lavoro e a Comitati direttivi, continuerà a rivestire particolare significato nella prospettiva di ampliare e condividere iniziative convergenti di internazionalizzazione della ricerca italiana.
Proseguirà l’attività di Foresight Scientifico e Tecnologico avviata nel CNR dal 2012, che ha portato all’individuazione e all’analisi di tematiche emergenti di Scienza e Tecnologia e relative potenzialità di sviluppo, in una prospettiva a medio-‐lungo termine. A tale proposito, risulta fondamentale il confronto in ambito internazionale su nuove idee, che potrà offrire opportunità di programmazione della ricerca a livello nazionale.
Nel quadro del processo di sviluppo relativo all’internazionalizzazione, l’ Ente intende rafforzare lo strumento degli Accordi Bilaterali di Cooperazione Scientifica e Tecnologica fra il CNR ed gli Enti omologhi stranieri, anche supportando la creazione di sinergie per aumentarne l’impatto a livello internazionale.
L’azione cooperativa dell’Ente in ambito internazionale, verrà rafforzata grazie all’attivazione di Laboratori Archeologici Congiunti per i bienni 2015-‐2016 e 2016-‐2017.
I Laboratori Archeologici Congiunti del CNR avranno come finalità: lo svolgimento di campagne di scavo nei Paesi di interesse, la formazione di giovani ricercatori, il trasferimento tecnologico, la
partecipazione a bandi internazionali per finanziamenti della ricerca, la classificazione e la musealizzazione dei reperti.
Inoltre proseguiranno i Laboratori Congiunti Internazionali per il biennio 2015-‐2016 e per il triennio 2016-‐2018.
Resta obiettivo costante la promozione della Mobilità di breve durata di giovani ricercatori attraverso il Programma Short-‐Term Mobility, la presenza della comunità scientifica italiana nell’utilizzo delle Grandi Infrastrutture di ricerca e la sua partecipazione agli Organismi internazionali non governativi, lo sviluppo di nuovi Programmi e Progetti Internazionali.
Per quanto attiene i rapporti bilaterali, sarà incrementato il dialogo con il MIUR ed il MAE, con le rappresentanze straniere in Italia e con gli Addetti scientifici italiani all’estero -‐ anche attraverso una diretta partecipazione alle Commissioni Miste Intergovernative – nel quadro dell’attivazione di azioni comuni di cooperazione in R&I a livello internazionale in cui potrà essere assicurato un maggiore coordinamento nazionale e un migliore utilizzo dei finanziamenti focalizzati su obiettivi comuni.
Nell’ambito della Cooperazione Internazionale sono in via di definizione accordi di Cooperazione Scientifica e Tecnologica con l’Ecuador, il Paraguay e l’Uruguay.
Il 2015 sarà l’Anno dell’Italia in America Latina: un programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che punta a integrare e valorizzare la presenza italiana nel sub-‐continente latinoamericano.
Un progetto che tenderà ad evidenziare aspetti nuovi e originali con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra l’Italia e l’America Latina.
Durante il 2015 verranno organizzate manifestazioni e workshop utili alla costruzione di stabili collaborazioni.