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3. ANALISI PERFORMANCE OPERATIVE LEGATE AI MACRO-INDICATORI: IL CASO

3.3 Il caso Publiacqua S.p.a

3.3.1 Proposta soluzioni di miglioramento

A seguito dell’analisi svolta per identificare eventuali impatti e potenzialità derivanti dal meccanismo incentivante delineato all’interno della Delibera 917/2017 sono emerse alcune considerazioni degne di nota. Prima di evidenziare le soluzioni di miglioramento o gli aspetti rispetto ai quali un gestore dovrebbe porre maggiore attenzione, è utile ricordare e sottolineare che lo scopo del meccanismo, strutturato in premi e penalità, è quello di innescare un meccanismo virtuoso nei gestori ricadenti nell’ambito di applicazione di cui alla Delibera perseguendo il fine ultimo, da raggiungersi nel corso degli anni, del raggiungimento del massimo livello di efficienza per tutte le gestioni.

Durante lo studio del meccanismo è emerso che elemento fondamentale risulta essere il metodo TOPSIS (Technique for Order of Preference by Similarity to Ideal Solution), ovvero la metodologia individuata dall’autorità per stilare la classifica delle performance dei gestori per il livello avanzato e di eccellenza. Infatti, con tale metodo vengono individuati i tre gestori migliori e i tre peggiori, per ogni stadio, che saranno i “destinatari” rispettivamente

ANNOa ANNOa+1

Premio 1° € - € 7.469.300,70 Premio 2° € - € 3.734.650,35 Premio 3° € - € 2.240.790,21

di premi e penalità. Relativamente al funzionamento di tale metodo all’interno dell’All. A alla Delibera non si trovano numerose informazioni. Infatti, ivi di dice semplicemente che si tratta di un meccanismo avente ad oggetto i livelli di ciascun anno a e (a+1) dei macro- indicatori adottati nel presente provvedimento, a ciascuno dei quali sarà applicato un peso specifico, aggiornabile con cadenza biennale dall’Autorità in ragione di criteri di priorità degli obiettivi di qualità tecnica sottesi ai medesimi macro-indicatori66. Risulta evidente come capire il funzionamento di tale metodologia risulti fondamentale, in quanto è proprio tramite tale metodologia che si determina la posizione in classifica del gestore e quindi la possibilità di essere destinatario di premi o penalità.

Si tratta di un modello di analisi multicriterio, basato sul concetto di soluzione ideale, strutturato su una matrice, che tra i suoi elementi di valutazione individua anche il grado di miglioramento della performance del gestore. Ed è proprio quest’ultimo elemento che riveste particolare importanza, ovvero risulta fondamentale capire quanto “peso” riveste il miglioramento di performance del gestore. Infatti, con riferimento agli obiettivi di mantenimento per il livello avanzato i premi vengono erogati alle migliori tre gestioni “tenendo anche conto dell’incremento di performance”67. Mentre, con riferimento agli obiettivi di miglioramento per il livello avanzato i premi vengono erogati alle migliori tre gestioni che “risultino aver conseguito, ex post, i miglioramenti più ampi”68. Detto in altri termini, è fondamentale capire quanta importanza ha il “semplice” passaggio di classe per un macro-indicatore, che può essere dovuto anche una minima variazione della performance o una variazione sostanziale della performance in cui il macro- indicatore rimane

In un’intervista a Elena Gallo, vicedirettore DSID ARERA, si afferma che “nell’ambito di applicazione di tale modello è previsto esplicitamente di attribuire un grado di maggior favore ai miglioramenti nelle performance ottenuti dalle gestioni che si collocano in classi più lontane dall’obiettivo di eccellenza, al fine di accelerare il processo di avvicinamento qualitativo a livello nazionale”69. Se ne deduce quindi che se il gestore vuole aspirare ad una premialità di cui agli Stadi III, IV e V dovrebbe concentrarsi maggiormente nel miglioramento delle performance dei macro- indicatori posizionati nelle classi più lontane dalla classe A. Ed è proprio così che il meccanismo fa scattare il meccanismo virtuoso: il gestore aspirando alle premialità si attiva per migliorarsi nei

66 Art. 27 comma 3 Allegato A Delibera 917/2017. 67 Art. 26 comma 2 Allegato A Delibera 917/2017. 68 Art. 26 comma 3 Allegato A Delibera 917/2017.

69 E. Gallo, Nuove forme di dilemma regolatorio: la qualità tecnica nel settore idrico, https://www.ilmerito.org/9-in-

macro-indicatori meno performanti e, anche se non riesce a posizionarsi sul podio, si è inevitabilmente migliorato e, quindi, efficientato!

CONCLUSIONI

Dopo un breve excursus su regolazione e Governance del Servizio Idrico Integrato, ponendo particolare attenzione agli attori principali coinvolti, è stato studiato il meccanismo incentivante per la Qualità Tecnica di cui alla Delibera 917/2017/R/idr. Tramite un’analisi attenta e ragionata del meccanismo stesso, si è cercato di evidenziare come questo possa costituire una vera e propria opportunità per i gestori che, partendo da tale previsione legislativa, possono efficientare i loro asset industriali ed essere, al contempo, più virtuosi.

La regolamentazione della qualità tecnica, come detto all’inizio del lavoro, trova una stretta correlazione con la sostenibilità ambientale, infatti per la prima volta si assiste ad una misurazione sistemica ed organica (trova, infatti, applicazione a tutti i gestori sul territorio nazionale) delle performance ambientali del servizio idrico sulla base dei sei macro-indicatori che coprono molteplici versanti. I parametri della qualità tecnica sono stati definiti partendo dal presupposto che il SII deve garantire una gestione ecologicamente sostenibile della risorsa idrica.

Tale legame è confermato anche dai primi orientamenti dell’ARERA inerenti l’impianto della regolamentazione della nuova tariffa del servizio idrico integrato – MTI-3. Il nuovo metodo tariffario prende forma sulla base di tre pilastri, tra i quali troviamo la sostenibilità ambientale.

Figura 10 – Fonte: RefRicerche, Ref Ricerche, MTI3 tra efficientamento e sostenibilità ambientale: il servizio idrico entra nell’economia circolare

Alla luce di queste considerazioni risulta evidente come il gestore possa “sfruttare” il meccanismo incentivante per essere sempre più sostenibile e virtuoso ed entrare così nell’economia circolare a pieno titolo.

APPENDICE

Allegato A Delibera 917/2017 Articolo 28

Determinazione e valorizzazione delle premialità

29.1 Le risorse per l’erogazione dei fattori premiali di cui al precedente Articolo 27 sono finanziate con le modalità previste dall’articolo 32-bis del MTI-2.

29.2 Per ogni Stadio S= {I, II}, corrispondente alle premialità di livello base, il premio per ciascun gestore i, per ogni macro-indicatore m, risulta:

𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜𝑄𝑇,𝑆,𝑚,𝑖𝑎 =𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇,𝑆,𝑚𝑎

𝑁𝑆,𝑚+𝑎

Dove: • 𝑁𝑆,𝑚+𝑎

è il numero di gestori ammissibili all’erogazione del premio per lo stadio S e per il macro-indicatore m;

• 𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇,𝑆,𝑚𝑎 = λ

𝑚∗ 𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇,𝑆𝑎 è la quota di gettito della componente

UI2 destinata alle premialità relative agli stadi S= {I, II} per ciascun macro- indicatore m.

29.3 Per ogni stadio S= {III, IV}, corrispondente alle premialità di livello avanzato, il premio, per ogni macro-indicatore m, risulta:

𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜𝑄𝑇,𝑆,𝑚,𝑖𝑎 = (𝜋𝑠∗ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝑆,𝑚+ ∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎)

Dove:

• 𝜋𝑠 sono i parametri di ciascun stadio S= {III, IV}, espressi in termini di percentuale, da applicare al valore di 𝑉𝑅𝐺𝑎 del gestore i-esimo classificato ai

fini della quantificazione del premio;

• 𝑟𝑎𝑛𝑘𝑆,𝑚+ è un parametro che, per ciascuno stadio S= {III, IV}, e per ciascun

macro-indicatore m risulta pari ad 1 per l’operatore che si classifica in prima posizione, pari a 0,5 per l’operatore che si classifica in seconda posizione, pari a 0,3 per l’operatore che si classifica in terza posizione e valore 0 in tutti gli altri casi;

• λ𝑚 è il peso attribuito a ciascun macro-indicatore m di cui alla Tavola 10 del comma27.4;

• In caso di ex aequo il premio viene suddiviso tra gli operatori a pari merito calcolando il premio totale sulla base della percentuale 𝜋𝑠 moltiplicata per il

VRG del gestore più grande e riproporzionando i premi relativi sulla base dei pesi relativi dei VRG dei singoli gestori primi classificati a pari merito.

29.4 Per lo stadio V, corrispondente alle premialità del livello di eccellenza, risulta: 𝑃𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜𝑄𝑇,𝑉,𝑖𝑎 = 𝜋

𝑉 ∗ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝑉+∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎

Dove:

• 𝜋𝑉 è il parametro dello Stadio V, espresso in termini di percentuale, da applicare al valore di 𝑉𝑅𝐺𝑎 del gestore i-esimo classificato ai fini della quantificazione del premio;

• 𝑟𝑎𝑛𝑘𝑉+ è il parametro che assume valore pari ad 1 per l’operatore che si

classifica in prima posizione, pari a 0,5 per l’operatore che si classifica in seconda posizione, pari a 0,3 per l’operatore che si classifica in terza posizione e valore 0 in tutti gli altri casi;

• In caso di ex aequo il premio viene suddiviso tra gli operatori a pari merito calcolando il premio totale sulla base della percentuale 𝜋𝑉 moltiplicata per il

VRG del gestore più grande e riproporzionando i premi relativi sulla base dei pesi relativi dei VRG dei singoli gestori primi classificati a pari merito.

29.5 La quota di gettito della componente UI2 destinata alle premialità della qualità tecnica, 𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇𝑎 viene ripartita per gli stadi S= {I, II}, per quantificare i

corrispondenti 𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇,𝑆𝑎 , sulla base dei pesi riportati nella successiva Tavola 12. La successiva Tavola 13 definisce i parametri 𝜋𝐼𝐼𝐼, 𝜋𝐼𝑉, 𝜋𝑉.

Tavola 12 – Suddivisione della quota di gettito UI2 relativa alla qualità tecnica

Stadio % di Incentivoa QT

I 25%

Tavola 13 – Percentuali da applicare al VRG del gestore ai fini della quantificazione dei premi per gli Stadi III, IV, V

Parametro % VRG 𝜋 III 5% 𝜋 IV 5% 𝜋 V 3% Articolo 29

Modalità di applicazione e quantificazione delle penalità

29.1 L’applicazione dei fattori di penalizzazione avviene attraverso la decurtazione dei costi riconosciuti, nel caso di peggioramento dello stato di efficienza (Stadi I e III) e mediante l’obbligo di accantonamento, nel caso di variazioni negative di efficienza, ivi incluso il mancato raggiungimento dell’obiettivo per un singolo macro-indicatore (Stadi II e IV). In un’ottica di gradualità dell’introduzione della regolazione della qualità tecnica, per il primo biennio a= {2018, 2019} anche le penalità erogate per gli Stadi I e II dovranno essere accantonate e utilizzate per il conseguimento degli obiettivi stabiliti.

29.2 Per ogni stadio S= {I, II}, per ciascun anno a la penale (da decurtare o da far accantonare) applicata alle gestioni rientranti nei casi di cui al precedente comma 29.1 è quantificata come segue:

𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑏𝑎𝑠𝑒,𝑆,𝑚,𝑖𝑎 = 𝑚𝑖𝑛 { 𝐼𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑜𝑄𝑇,𝑆,𝑚𝑎 𝑁𝑆,𝑚−𝑎 ; (𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇,𝑚,𝑖 𝑎 + 0.2 ∗(𝑀𝑚,𝑖𝑎 − 𝑀𝑚,𝑖𝑎 ) 𝑀𝑎𝑥𝐹𝑎𝑖𝑙𝑚𝑎 ∗ 𝜎𝑆∗ λ𝑚∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖 𝑎)} Dove:

• 𝑁𝑆,𝑚−𝑎 è il numero di gestori che non hanno raggiunto l’obiettivo di

miglioramento/mantenimento per lo stadio S e per il macro-indicatore m; • (𝑀𝑚,𝑖𝑎 − 𝑀

𝑚,𝑖𝑎 ) è la distanza tra il livello effettivo 𝑀𝑚,𝑖𝑎 del macro-indicatore m

assunto nell’anno a per il gestore i e il relativo obiettivo 𝑀𝑚,𝑖𝑎 ;

• 𝑀𝑎𝑥𝐹𝑎𝑖𝑙𝑚𝑎 è il valore massimo della distanza tra i livelli effettivi e livelli

• 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇,𝑚,𝑖𝑎

è la componente di cui all’art. 23-bis del MTI-2, richiesta per ciascun macro-indicatore m per il quale il gestore i è risultato da penalizzare, valorizzabile solo per S= II;

• 𝜎𝑆∗ λ𝑚∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎, espresso in euro, rappresenta, per ciascuno stadio, la

valorizzazione monetaria della distanza del gestore dai propri obiettivi di qualità tecnica per ciascun macro-indicatore m.

29.3 Per ogni stadio S= {III, IV}, per ciascun anno a la penale (da decurtare o da far accantonare) applicata alle tre peggiori gestioni rientranti nei casi di cui al precedente comma 29.1 è quantificata come segue:

𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑜,𝑆,𝑚,𝑖𝑎 = (𝜎𝐼𝐼𝐼+ λ𝑚+ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝐼𝐼𝐼,𝑚− ∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎) + (𝜎𝐼𝐼𝐼+ λ𝑚+ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝐼𝑉,𝑚− ∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎)

Dove:

• 𝑟𝑎𝑛𝑘𝐼𝐼𝐼,𝑚 e 𝑟𝑎𝑛𝑘

𝐼𝑉,𝑚− sono parametri che, rispettivamente nello Stadio III e

nello Stadio IV, e per ogni macro-indicatore m, assumono valore 1 laddove il gestore si collochi in ultima posizione, valore 0,5 per la penultima posizione, 0,3 per la terz’ultima posizione e valore 0 in tutti gli altri casi;

• 𝜎𝐼𝐼𝐼+ λ𝑚+ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝐼𝐼𝐼,𝑚∗ 𝑉𝑅𝐺

𝑖𝑎 e 𝜎𝐼𝐼𝐼+ λ𝑚+ 𝑟𝑎𝑛𝑘𝐼𝑉,𝑚− ∗ 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎, rappresentano

la valorizzazione monetaria massima delle penali definite per gli Stadi III e IV, per ciascun macro-indicatore m.

29.4 L’ammontare massimo della penalità da decurtare (o far accantonare) a ciascun gestore per ciascun anno a è quantificato come segue:

𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑄𝑇,𝑡𝑜𝑡,𝑖𝑎 = min [( ∑ 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇,𝑚,𝑖𝑎 6 𝑚=1 + 𝑉𝑅𝐺𝑖𝑎∗ ∑ ∑ λ𝑚∗ 𝛿𝑠 𝑆 𝑚 ) ; (𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑏𝑎𝑠𝑒,𝑆,𝑖𝑎 + 𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑜,𝑆,𝑖𝑎 )] Dove: • 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇,𝑚,𝑖𝑎

rappresenta la valorizzazione degli 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇𝑎 , di cui allart. 23-bis

del MTI-2, richiesta per ciascun macro-indicatore m per il quale il gestore i è risultato da penalizzare, valorizzabile solo per S= II; vale la condizione: 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝑇,𝐼𝑎 =∑ 𝑂𝑝𝑒𝑥

𝑄𝑇,𝑚,𝑖𝑎 6

𝑚=1 ;

• 𝛿𝑠 valorizzato per i soli stadi S per i quali il gestore i è risultato da penalizzare;

• 𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑏𝑎𝑠𝑒,𝑆,𝑖𝑎 = ∑ 𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒

𝑏𝑎𝑠𝑒,𝑆,𝑚,𝑖𝑎 6

𝑚=1 e 𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑜,𝑆,𝑖𝑎 = ∑6𝑚=1𝑃𝑒𝑛𝑎𝑙𝑒𝑎𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎𝑡𝑜,𝑆,𝑖𝑎 come determinate ai precedenti commi 29.2 e 29.3.

29.5 I parametri 𝛿𝑠, espressi in termini di percentuale da applicare al VRG del gestore ai fini dell’applicazione della penale, sono definiti nella successiva Tavola 14.

Tavola 14 – Percentuale da applicare ai fini della valorizzazione delle penali di qualità tecnica per ciascun Stadio S

Parametro % VRGa

δ I 3%

δ II 3%

δ III 2%

BIBLIOGRAFIA

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