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Proposte per uno schema di statuto e/o regolamento tipo

LINEE GUIDA Ambito I

2. Proposte per uno schema di statuto e/o regolamento tipo

Partendo da queste indicazioni e dalla normativa generale in materia, è possibile individuare gli elementi che è opportuno siano presenti all’interno di uno statuto e/o regolamento museale.

2.1. Denominazione e sede

È elemento sicuramente obbligatorio tanto negli statuti quanto nei regolamenti.

2.2. Finalità

La dichiarazione dello scopo del museo costituisce un punto fondamentale di statuti e/o regola-menti e non può essere sostituita dalla semplice enunciazione di “organismo permanente” e “senza fini di lucro”.

È per questo essenziale che gli scopi siano definiti in stretta relazione con l’ambito o gli ambiti tema-tici e territoriali, l’arco cronologico e la natura delle collezioni.

L’individuazione delle finalità può essere completata dall’indicazione del rapporto che il museo in-tende stabilire con la collettività e il territorio di appartenenza e/o riferimento.

2.3. Funzioni

L’esplicazione delle finalità attraverso l’enunciazione delle funzioni del museo consente di indivi-duare in forma analitica responsabilità e compiti del museo, definendo i campi di attività cui esso si impegna ad attendere istituzionalmente.

Fra le funzioni o compiti del museo rientrano:

a) Per quanto riguarda la gestione e cura delle collezioni:

– l’acquisizione o incremento – l’inventariazione

– la catalogazione – l’ordinamento

– la conservazione e la sicurezza dei beni e della struttura

– il restauro (in conformità alle norme vigenti) – la documentazione

– la ricerca e lo studio

– la collaborazione, cooperazione e coordinamento con musei e istituti di ricerca – il rapporto con il territorio di riferimento

b) In materia di servizi al pubblico:

– la pubblica fruizione dei beni e delle conoscenze

– l’esposizione, permanente e/o a rotazione, delle collezioni – la produzione di pubblicazioni, scientifiche o divulgative – l’attività educativa e didattica

– l’attività espositiva temporanea

– la promozione culturale e della conoscenza dei beni culturali – la loro valorizzazione e difesa

– lo sviluppo delle conoscenze in relazione al territorio e ai suoi beni

– l’informazione al pubblico e la promozione della partecipazione dei cittadini – il rapporto con il territorio di riferimento

La selezione, l’ordine, il grado di esplicitazione delle funzioni e dei compiti può essere d’aiuto nel delineare la particolare fisionomia che il museo intende assumere, in rapporto alle sue caratteristi-che e dimensioni e alle vocazioni caratteristi-che intende sviluppare e privilegiare.

2.4. Ordinamento interno

Statuto e regolamento devono indicare struttura e funzioni degli organi responsabili del governo e della gestione del museo. In tutti i casi in cui il museo abbia propri organi di indirizzo gestionale e di controllo, è necessario indicarne la composizione e il ruolo, le responsabilità e le competenze, le modalità di nomina, rinnovo e revoca.

Nei casi in cui i poteri di indirizzo siano invece esterni al museo, come avviene sia per i “musei–uffi-cio”, sia per i musei ad autonomia limitata (che tuttavia possono avere propri organi di indirizzo e controllo, come è il caso delle istituzioni ex L. 142/1990), è comunque necessario tenerne conto e farvi esplicito riferimento, indicando i modi e i tempi del loro esercizio, i diritti e i doveri del museo, le modalità di rapporto fra questi e l’ente proprietario ecc.

Allo stesso modo devono essere almeno individuati i requisiti e le responsabilità della figura cui sono affidate le responsabilità gestionali.

Una sezione specifica va dedicata agli eventuali organi consultivi, sovente previsti per gli ambiti di carattere più specialistico di vita del museo, alla loro composizione e responsabilità.

2.5. Patrimonio

All’entità, composizione e natura del patrimonio del museo deve essere dedicato uno specifico allegato dello statuto e/o del regolamento, in cui siano indicati i diversi titoli di possesso o godimen-to del patrimonio stesso e le sue modalità d’uso.

Al suo interno è opportuno che alle collezioni sia riservata una considerazione differenziata rispetto agli altri beni mobili e immobili, indicando i particolari vincoli cui esse sono (o possono) essere sot-toposte.

Precise indicazioni sulla destinazione delle collezioni devono anche essere fornite in tutti i casi ove lo status giuridico del museo preveda la possibile estinzione dell’ente.

2.6. Personale

Lo statuto e/o il regolamento, oltre a stabilire i requisiti e le responsabilità del direttore o del respon-sabile del museo ed, eventualmente, delle altre figure specialistiche considerate essenziali al suo funzionamento, deve almeno indicare i principi e i criteri generali relativi alla dotazione organica, alle forme di reclutamento e inquadramento contrattuale del personale, ai rapporti di collabora-zione e di consulenza e alle modalità di affidamento dei servizi in concessione, affrontando nella loro globalità le problematiche relative alle risorse umane.

Le norme relative al volontariato, devono a loro volta indicare ruolo e funzioni del personale che opera a titolo volontario, facendo riferimento alla normativa vigente, in particolare la legge qua-dro sul volontariato del 1991, ma anche il D.Lgs. 490/1999 e la legislazione regionale e tenendo con-to delle volontà ed esigenze del museo.

Nello statuto e/o nel regolamento uno specifico spazio è opportuno che sia assegnato all’impegno alla formazione e all’aggiornamento del personale, al fine di garantirne la qualità e la preparazio-ne, a qualunque livello esso si trovi ad operare.

2.7. Assetto finanziario

Statuto e/o regolamento devono contenere l’indicazione circa le risorse finanziarie con le quali il museo è messo nelle condizioni di perseguire i suoi fini, l’ordinamento finanziario di riferimento, i tempi, le forme di approvazione del bilancio e gli organi ad esso preposti, le responsabilità della gestione finanziaria, amministrativa e contabile, le procedure di revisione dei conti e/o di eventuale certificazione dei bilanci, le modalità di effettuazione del controllo di gestione.

La specificazione delle norme di contabilità e delle procedure amministrative può essere rinviata, se necessario, a un regolamento interno.

Nella redazione di atti finanziari e contabili è opportuno evidenziare almeno:

Per le entrate:

– le risorse autogenerate

– quelle derivanti da dotazioni, trasferimenti, contributi, pubblici o privati, di sponsorizzazioni ecc.

Relativamente ai costi, le spese di:

– funzionamento, di personale e di gestione amministrativa e operativa – gestione delle collezioni e per la ricerca e l’attività scientifica

– gestione dei servizi al pubblico e le attività culturali

– investimento, evidenziando al loro interno quelle derivanti dall’incremento delle collezioni.

2.8. Gestione e cura delle collezioni

La sezione dedicata alle collezioni è di primaria importanza e deve contenere le responsabilità e le modalità di:

– acquisizione delle collezioni e i principi deontologici di riferimento – registrazione e documentazione delle opere e degli oggetti – conservazione e prevenzione

– restauro (in conformità alle leggi vigenti) – prestito (in conformità alle leggi vigenti) – esposizione e deposito

– accessibilità pubblica e consultazione – comunicazione e ricerca

Per ciascuno dei punti indicati è opportuno che statuti e regolamenti contengano almeno i relativi principi e criteri generali, gli atti interni nonché di dettaglio che il museo è impegnato ad adottare – ad esempio in ordine ai programmi di acquisizione, di esposizione delle opere, di prestito esterno, alle norme di prevenzione e sicurezza.

L’adozione degli standard relativi alla gestione e cura delle collezioni consente di far riferimento ad essi, evitando così di dover riportare all’interno di statuti e regolamenti norme e criteri di ordine ge-nerale.

2.9. Servizi al pubblico

L’ambito dei servizi al pubblico è altrettanto centrale nella definizione delle finalità e delle respon-sabilità del museo. Statuto e/o regolamento devono indicare almeno i principali servizi di cui il mu-seo è dotato o intende dotarsi; i criteri generali di apertura al pubblico del mumu-seo e di accesso alle collezioni e ai servizi museali.

A questo fine nello statuto e/o nel regolamento può essere opportuno indicare se e come il museo intenda dotarsi di un regolamento specifico per l’accesso al pubblico, di norme di comportamento per i visitatori, di una “carta dei servizi” o di altri tipi di documenti che dettaglino in forma anche molto circostanziata gli ulteriori standard minimi autonomamente elaborati di erogazione dei servizi e condizioni di tutela degli utenti, anche in applicazione alle direttive previste dall’art. 11 del D.Lgs.

286/1999 in merito alla “qualità dei servizi pubblici”, con particolare attenzione alle forme e alle modalità di accesso non solo alle collezioni esposte al pubblico in via permanente e temporanea, ma anche agli altri servizi museali eventualmente esistenti (biblioteca, fototeca, archivio) ai depositi e alla documentazione, ecc.

2.10. Partecipazione

Informazione e partecipazione, della comunità e del pubblico, costituiscono una parte non acces-soria dello statuto e/o del regolamento e l’occasione per esplicitare natura, caratteri e forme,

estensione e profondità del rapporto del museo con la collettività o le collettività di riferimento.

Queste possono comprendere la comunità locale o nazionale, ma anche altri tipi di comunità (scientifiche, artistiche, culturali, religiose), di cui il museo fa parte e che prende a proprio riferimen-to.

È in questa sezione che possono trovare collocazione le modalità di creazione e le forme di rappor-to o relazione con le associazioni di supporrappor-to e sostegno al museo.

Ambito II