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In una prospettiva più ampia e non del tutto chiara, è necessario però avver- avver-tire che la prospettiva generale, e quindi il riparto di giurisdizione, potrebbero

Diritto soggettivo e interesse legittimo nella concessione di servizi pubblici. Riflessi sul

5. Il quadro normativo è totalmente cambiato con la Direttiva 2014/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26-2-2014 sull’aggiudicazione dei contratti

6.2 In una prospettiva più ampia e non del tutto chiara, è necessario però avver- avver-tire che la prospettiva generale, e quindi il riparto di giurisdizione, potrebbero

cam-biare qualora fosse approvata una normativa generale sui c.d. beni comuni78.

Recentemente la dottrina, nel corso di un’ampia indagine sulla proprietà pubbli-ca dei beni comuni79, ha sottolineato un progressivo assoggettamento dei beni

pub-77 Cfr. Cons. Stato, V. 17.5.2005, n. 2461, in www.giustizia-amministrativa.it, che ha dichiarato la sussistenza della giurisdizione del giudice ordinario in una controversia avente ad oggetto la decadenza di una conven-zione relativa alla concessione del servizio di gestione delle entrate comunali, ritenendo che gli atti, sebbene rappresentino anche il risultato di valutazioni discrezionali da parte dell’Amministrazione, operano pur sempre nell’ambito paritetico del contratto e non costituiscono esplicazione di un potere di natura pubbli-cistica, ma esercizio di una facoltà accordata dalla legge e dalla convenzione ad uno dei contraenti; essi, per ciò stesso, non sono idonei a determinare una degradazione a interesse legittimo del diritto soggettivo all’e-secuzione del contratto. Cfr. altresì TAR Lombardia, Brescia, 27.6.2005, n. 673, in www.giustizia-ammini-strativa.it che ha riconosciuto la giurisdizione del giudice ordinario in una controversia avente ad oggetto l’accertamento di inadempimenti della Provincia nell’esecuzione di una concessione del servizio di custodia e gestione dell’impianto di depurazione e di cogenerazione,destinato alla raccolta, trattamento, ed allo smaltimento finale degli scarichi.

78 La Commissione nominata con il decreto del Ministro della giustizia del 14.6.2007 (c.d. Commissione Rodotà) veniva incaricata di redigere uno schema di disegno di legge delega per la riforma delle norme del codice civile sui beni pubblici ed ha consegnato al Ministro, nel febbraio del 2008, una proposta avente ad oggetto “elaborazione dei principi e criteri direttivi di uno schema di disegno di legge delega al Governo per la novellazione del Capo II del Titolo I del Libro III del Codice Civile nonché di altre parti dello stesso Libro ad esso collegate per le quali si presentino simili necessità di recupero della funzione ordinante del diritto della proprietà e dei beni”. Per un approfondimento sui lavori della Commissione Rodotà e sullo schema di d.d.l. da questa elaborato, si veda Renna, Le prospettive di riforma delle norme del codice civile sui beni pub-blici, in Colombini (a cura di), I beni pubblici tra regole di mercato e interessi generali. Profili di diritto inter-no e internazionale, Napoli, 2009. Venne elaborato un diseginter-no di legge n. 2031 comunicato alla Presidenza il 24.2.2010 avente ad oggetto “delega al governo per la modifica del codice civile in materia di beni pub-blici”. Di rilievo sul punto la L.R. Piemonte 16.5.2015, n. 10 (art. 1, co. 3).

79 Vedi principalmente Arena, Iaione (a cura di), L’Italia dei beni comuni, Roma, 2012; Bollier, Helfric, The wealth of the commons: a world beyond market & state, Amberst, Amherst Massachusetts, 2012; Bosco-lo, Beni comuni e consumo di suolo. Alla ricerca di una disciplina legislativa, in www.pausania.it; Buchanan, Yoon, Symmetric tragedies: commons and anticommons, in Journal of Law and Economics, 2000, 43 ss.; Ce-rulli Irelli, De Lucia, Beni comuni e diritti collettivi, in Politica e Diritto, 1, marzo 2014; ChiCe-rulli, I beni comuni tra diritti fondamentali, usi collettivi e doveri di solidarietà, in giustamm.it, 2012; Bombardelli (a cura di), Prendersi cura dei beni comuni per uscire dalla crisi, Napoli, 2016; Di Porto, Res in usu publico e ‘Beni comuni’ Il nodo della tutela, Torino, 2013; Fidone, Proprietà pubblica e beni comuni, Pisa, 2017;

Giannini, I beni pubblici, Roma, 1963; Hardin, The Tragedy of the Commons, Science, New Series, Vol.

162, n. 3859 (Dec. 13, 1968),1243 ss.; Leon, Stato, mercato e collettività, Torino, 2007; Lucarelli, La

blici al mercato80 ed in particolare la circostanza e la contemporanea permanenza di appartenenza pubblica, della destinazione pubblica e della attribuzione della gestio-ne dei beni ai privati81. Più precisamente si porta l’esempio delle concessioni di la-vori e servizi82 quali ulteriori forme di gestione privata di beni orientata al mercato, ma si sottolinea, anche in tal caso, la necessaria permanenza della destinazione pub-blica del bene83.

In conclusione, il regime pubblicistico dei beni pubblici in concessione tutele-rebbe sia la destinazione pubblica che il mercato attraverso la scelta del concessiona-rio mediante procedure ad evidenza pubblica84.

Tuttavia, poiché il tema dei servizi pubblici (non solo in Italia) è profondamente legato alla natura del bene (come dimostra il Referendum del 2011 sulla determina-zione della tariffa del servizio idrico integrato), qualora in sede legislativa (statale o regionale) venisse comunque fissata una riserva di appartenenza pubblica del bene (ovviamente nel rispetto del riparto delle competenze Stato/Regioni), il riparto di giurisdizione potrebbe nuovamente volgere a favore del giudice amministrativo. In-fatti, come si è visto, anche nel Codice dei Contratti vi sono norme specifiche che consentono l’annullamento d’ufficio e quindi la partita sembra ancora tutta da gio-care, come dimostra l’oscillazione del pendolo della storia tra privato e pubblico proprio a proposito della natura giuridica delle concessioni di servizi.

democrazia dei beni comuni, Roma-Bari, 2013; Id., Costituzione e beni comuni, Napoli, 2013; Id., Introdu-zione. Verso una teoria giuridica dei beni comuni, in Rass. dir. pubbl. europeo, n. 2, 2007; Id., Note minime per una teoria giuridica dei beni comuni, in Quale Stato, I, 2007, 87 ss.; Maddalena, I beni comuni nel codice civile, nella tradizione romanistica e nella Costituzione della Repubblica Italiana, in Federalismi, 2011; Mari-nelli, Usi civici e beni comuni, in Rass. dir. civ., 2013, 406 ss.; Mattei, Beni comuni. Un manifesto, Roma-Bari, 2011; Napolitano, I beni pubblici e le “tragedie dell’interesse comune”, in Atti del Convegno Analisi economica e diritto amministrativo, pubblicati in Annuario 2006, Associazione italiana dei professori di diritto amministrativo, Milano, 2007, 125 ss.; Ostrom, Governing the Commons: The Evolution of Institutions for Collective Action, Cambridge, University Press, 1990; Ottone, Sacconi, Beni comuni e cooperazione, Bo-logna, 2015; Renna, La regolazione amministrativa dei beni e destinazione pubblica, Milano, 2004; Id., I beni pubblici, in Fracchia (a cura di), Manuale di diritto pubblico, Napoli, 2010; Id., Le prospettive di ri-forma delle norme del codice civile sui beni pubblici, in Dir. economia, 2009, 11 ss.; Id., La riri-forma delle norme del codice civile sui beni pubblici dimenticata dal Governo, in www.nelmerito.com, 2008; Id., Beni pubblici, in Cassese (diretto da), Dizionario di diritto pubblico, I, Milano, 2006, 720 ss.; Rodotà, Il dirit-to di avere diritti, Roma-Bari, 2012; Id., Beni comuni: una strategia globale contro lo human divide, Postfa-zione in Marella (a cura di), Oltre il pubblico e privato, 2012; Vitale, Contro i beni comuni. Una critica illuministica, Roma-Bari, 2013.

80 Fidone, Proprietà pubblica e beni comuni, cit., 87 ss.

81 Fidone, op. cit., 95.

82 Fidone, op. cit., 103.

83 Fidone, op. cit., 98 ss.

84 Fidone, op. cit., 106 ss.

Termination of contract by non-performance

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