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3. La strategia di Granarolo analizzata attraverso il

3.3 Prospettiva dei processi interni

- Perseguire l’eccellenza nei processi

Il gruppo Granarolo spa ha avuto sempre come obiettivo primario quello di perseguire standard qualitativi elevati che consentissero un incremento della quota di mercato nel comparto lattiero-caseario tanto nazionale che europeo. Perseguire l’eccellenza in un contesto competitivo non è di certo facile da realizzare. Vi sono ostacoli da superare in termini di controlli igienici, procedure burocratiche, costi di impianto da sostenere per incrementare l’affidabilità ma un fattore che incide in maniera rilevante è la capacità di rivedere in corso d’opera quanto implementato. L’eccellenza in Granarolo è un processo continuo che si basa sulla ricerca costante del miglioramento dei processi aziendali. È una sfida che va perseguita in tutta l’azienda, in ogni singola attività che viene posta in essere per individuare quelle performance sulle quali intervenire. In tale ottica ogni aspetto della gestione viene riassunto da precisi indicatori (key indicator performance) che diventano la sintesi espressiva dell’efficacia e dell’efficienza rispetto a determinati parametri. In questo modo si individua sulla base di dati oggettivi quali siano le attività sulle quali intervenire per garantire un miglioramento dell’efficienza globale dei processi. Pertanto, come sottolineato più volte in teoria, si

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intende sottolineare come, anche e soprattutto nel condurre un’azienda, che intenda conseguire una posizione importante nell’ambito di un mercato estremamente competitivo come quello in cui opera Granarolo, occorre porsi sempre in un’ottica critica di analisi di quanto si è finora realizzato, sapere individuare i gap, gli sprechi, le inefficienze e porre in essere delle azioni correttive che siano ispirate a far evolvere l’intero sistema verso un traguardo di eccellenza. Ciò è perseguito in maniera ancora più forte ed evidente in Granarolo dove niente viene lasciato al caso ma ogni singolo aspetto della filiera viene controllato per evitare che un qualsiasi ostacolo nella produzione delle materie prime, nel trasporto, produzione e distribuzione possa condizionare il successo delle iniziative realizzate. Fondamentale a tal proposito è anche la capacità dell’azienda di perseguire l’obiettivo di miglioramento continuo in un’ottica collaborativa che coinvolga tutti gli attori coinvolti nel processo di produzione degli output dai responsabili della materia prima alla forza vendita del prodotto finito. La possibilità di avviare un’azienda che abbracci le esigenze dell’intero parco di stakeholders richiede un impegno concreto attraverso l’esplicazione di una strategia d’impresa che porti all’analisi dei bisogni dell’intera filiera produttiva - distributiva fino ad arrivare al consumatore.

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- Filiera di qualità

Il gruppo Granarolo ha fin dal 1982 posto come obiettivo il presidio e il controllo integrale della filiera e del network produttivo agro industriale attraverso un collaborazione stabilita sia a monte che a valle del processo produttivo al fine di avere un controllo di tutte le attività svolte. Il presidio dell’intera filiera risponde ad un’ottica conoscitiva importante per l’azienda che si pone l’obiettivo di garantire i giusti controlli, l’affidabilità e la sicurezza in ogni fase del processo, dagli allevamenti, al trasporto per la trasformazione fino alla distribuzione al cliente finale.

A monte del network produttivo si colloca la stretta collaborazione con Granlatte, un consorzio di 1600 produttori di latte che forniscono quotidianamente la materia prima indispensabile per il processo produttivo dell’azienda. Puntare sulla qualità e sulla sicurezza del latte italiano è stato un punto di forza del gruppo

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Granarolo che ha puntato a rafforzare la leadership contando in Italia sulla sicurezza e all’estero sulla forza evocativa del Made in Italy. L’integrazione a monte con i produttori consente controlli importanti per garantire la qualità dei prodotti offerti. Il rispetto delle norme igieniche, il rilascio di certificazioni importanti. Il tutto accompagnato da un sistema premiante che incide sul prezzo pagato a seconda degli standard qualitativi che l’azienda produttrice riesce a conseguire.

Granarolo invece rappresenta l’icona della filiera sul mercato dei beni di largo consumo occupandosi delle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti.

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A valle della filiera Granarolo conta una struttura distributiva che si diffonde in maniera capillare sul territorio interessando 60.000 punti di acquisto che si possono racchiudere in tre categorie di canali: Grande Distribuzione Organizzata (GDO), il Food service (FS) e il Normal trade (NT) . Il controllo integrato di filiera è fondamentale in quanto trattando prodotti di largo consumo con una breve shelf life il compito principale è

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quello di programmare con attenzione il ciclo produttivo per evitare che i prodotti realizzati non siano in eccesso rispetto alle esigenze del mercato. In due giorni il prodotto potrebbe rientrare tra l’invenduto traducendosi in costi per l’azienda. Pertanto è fondamentale gestire in un’ottica di programmazione assoluta i cicli di approvvigionamento, produzione e distribuzione per avere un assortimento quando più adatto alle specifiche richieste del mercato.

- Creazione e gestione di una banca dati aggiornata

Per gestire la complessità di rendere un prodotto fresco ai consumatori in tempi brevi e far in modo che in tempi ancora più brevi venga consumato si rende necessaria un’attenta conoscenza del mercato in cui si opera, frutto di analisi e ricerche condotte negli anni che permettono di avere un bagaglio informativo utile per comprendere in quale direzione agire. In questo senso il gruppo si serve di sistemi informatici che consentono di gestire in un’ottica integrata una grande quantità di dati (più di 25 terabyte/anno) indispensabili per avere un polso diretto sulle condizioni presenti nei diversi punti vendita così da poter pianificare la produzione e gestire nel modo più efficiente la distribuzione. Il tutto è garantito da una stratta collaborazione che Granarolo vanta con la società Aton inizialmente nata per la dotazione di componenti hardware e oggi partner di fiducia che gestisce in outsourcing tutta la rete informatizzata dell’area vendite.

L’obiettivo è quello di puntare sull’innovazione per

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garantire maggiore rapidità nella gestione dei dati, nei pagamenti ai fornitori, per garantire una tracciabilità più precisa nonché per gestire il post vendita. Una partnership che consente a Granarolo di, disporre di un sistema di business intelligence, che prende dati dai sistemi informativi aziendali e li rielabora in ottica di performance gestionale. Per ciascuna Direzione è quindi disponibile un set di informazioni molto completo che risponde alla logica sottostante di uno dei valori alla base della mission esplicitata da Granarolo ovvero l’attenzione alle esigenze degli stakeholders ognuno dei quali ha dei bisogni particolari che devono essere soddisfatti. Nel far questo un elemento di analisi in azienda è la giusta correlazione che vi deve essere tra il valore atteso e quello offerto. Laddove dalle analisi effettuate si evinca uno scostamento significativo tra questi due parametri l’azienda pone in essere delle azioni correttive e di miglioramento che portino a realizzare un livello di prodotto e servizio offerto quanto più possibile in linea con quanto richiesto dal mercato. Pertanto alla domanda rivolta all’azienda in merito ad un orientamento volto a favorire l’innovazione e quindi nuove occasioni di sviluppo rispetto ad un comportamento che tende a preservare la routine di processi pianificati, la risposta che perviene è quella di non poter lasciare spazio all’improvvisazione. All’interno di un processo così breve, dove l’invenduto diventa tale in pochissimi giorni occorre un processo che non rientra in ciò che si può definire routine ma estremamente pianificato dove occorre

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studiare e conoscere ciascuna delle variabili che incidono sull’intero processo aziendale.

- L’attenzione all’alta qualità.

L’eccellenza nei processi passa anche attraverso la ricerca di un costante orientamento alla qualità. Il concetto di qualità oggi, in un contesto ipercompetitivo, diventa un fattore indispensabile sul quale puntare per garantire la giusta visibilità e il giusto ritorno rispetto all’offerta realizzata. È anche vero che gli standard qualitativi tendono a diventare sempre più esigenti non solo in riferimento a quanto richiesto dalle normative del settore ma soprattutto in merito ai gusti e alle esigenze dei consumatori. Il tal senso il gruppo ha puntato attraverso l’integrazione di filiera a creare un prodotto coniato con il termine Alta Qualità.

L’adozione della filosofia dell’Alta Qualità rappresenta il fattore propulsivo Granarolo, che in questi anni ha tenuto fede alla propria vocazione di valorizzazione produttiva, sociale e culturale della tradizione alimentare italiana. L’azienda individua tra le principali ragioni della propria attività il concorrere ad elevare la qualità alimentare, garantendo al consumatore prodotti freschi, buoni e sicuri. Nonostante situazioni di mercato con

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intensa concorrenza e comportamenti differenziati, Granarolo crede nella strada che ha cominciato ad intraprendere circa tre lustri fa: quella dell’alta qualità e della tracciabilità dei prodotti, ottenute attraverso un approccio integrato che contempera obiettivi di tipo economico, ambientale ed etico in tutta la catena alimentare116. Il tutto viene adeguatamente comunicato al consumatore attraverso note campagne pubblicitarie che tendono ad esaltare la qualità di quanto offerto e che hanno l’obiettivo di far percepire in maniera visibile, concreta e diretta l’impegno dell’azienda rispetto a questo obiettivo. Ma va sottolineato come gli investimenti in pubblicità sostenuti dall’azienda siano solo la punta di iceberg attraverso il quale si cerca di comunicare i reali sforzi sostenuti concretamente dall’azienda e dall’intera filiera produttiva - distributiva per garantire al consumatore la reale qualità dei prodotti offerti. È una filosofia che riguarda tutta l’organizzazione impattando sul modo di operare, di comunicare ma soprattutto identifica un preciso stile di gestione. È come dire non si fa altro che perseguire ciò che non sia eccellente…in questo caso per Granarolo l’eccellenza si persegue anche e attraverso la ricerca continua dell’alta qualità. Pertanto quando si chiede all’azienda quanto l’investimento in pubblicità abbia effettivamente contribuito a diffondere il binomio Granarolo e alta qualità viene confermata l’attenzione costante rispetto a tale aspetto e a quanto la pubblicità sia un tassello importante per diffondere

116 www.granarolo.it, sezione strategia d’impresa

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l’immagine ma che rappresenta un mezzo per comunicare qualcosa che ha alla base pilastri molto forti come l’attenzione costante ai prodotti, ai processi e ai servizi. Vi è la consapevolezza che presentarsi al mercato con una promessa richiede impegno e costanza per non deludere le aspettative e per sostenere giorno dopo giorno quella forza del brand che con il tempo il consumatore da per scontata ma che è necessario continuamente sostenere. Non si ha la possibilità di presentarsi al mercato con un così grande imperativo se non si hanno i mezzi, la struttura e la possibilità di mantenerlo.

“Non si diventa quelli dell’alta qualità soltanto dicendolo negli spot pubblicitari. Quando si parla ai consumatori, si fanno delle promesse che devono essere mantenute: mantenerle allo stesso livello su tutto è l’obiettivo per il quale lavoriamo tutti i giorni, è un processo continuo di miglioramento. Quindi proporsi come quelli dell’alta qualità vuole dire poter, percettibilmente e continuativamente, proporre qualcosa di meglio. E non è facile.”

- La rilevanza dei controlli interni.

L’alta qualità va ricercata nell’attenzione alle materie prime utilizzate, alla trasparenza dell’informativa offerta, alla continua ricerca di prodotti innovativi. Un aspetto rilevante in questo senso è assunto dalla possibilità di poter contare su fornitori della materia prima utilizzata

“interni” ovvero avente come interesse primario il

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successo delle iniziative promosse da Granarolo. I membri di Granlatte sono infatti i primi azionisti dell’azienda e in quanto tale il successo della propria azienda agricola passa dal successo dell’offerta dei prodotti immessi sul mercato.

L’attenzione alla qualità offerta pertanto risulta essere una prerogativa importante per l’azienda in primis e per i produttori ad essa correlati che per poter fornire la Granarolo devono rispettare i capitolati interni di qualità definiti dall’azienda stessa che risultano essere più incisivi e vincolati rispetto agli specifici obblighi previsti dalla legge in questo campo. L’alta qualità è garantita da sistemi di controllo incisivi presso gli allevatori. I controlli iniziano con la verifica dell’alimentazione dei bovini e in questo senso sottoposti ad analisi sono le mangimi somministrate che devono soddisfare precisi requisiti stabiliti da Granlatte. Si passa poi al controllo nelle stalle per verificare le condizioni che vi sono in termini di igiene, sanità della mammella, delle procedure di mungitura e di conservazione del latte. Granlatte offre inoltre ai propri associati un servizio di assistenza tecnica e veterinaria presso la stalla con l’obiettivo, attraverso un sistema di analisi e controlli mirati di garantire completo benessere e sanità dei capi allevati: punto di partenza della buona qualità del latte117. I controlli sono effettuati con una cadenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle criticità riscontrate e laddove dai controlli si evidenziano anomalie vi è un intensificarsi dei controlli.

117 Approfondimenti sul sito www.granlatte.it

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Una volta che la materia prima arriva in azienda vi sono una serie di controlli all’entrata, vengono effettuate le analisi in ingresso, per valutare l’aderenza dei parametri qualitativi ai parametri interni di accettabilità, e per determinare i livelli di grasso, proteine, cariche batteriche e cellule somatiche che determinano poi il sistema di premiazione o di penalizzazione.

Diversi sono i fattori che vengono analizzati e tenuti sotto controllo per garantire circa la sicurezza e la qualità dei prodotti realizzati:

· Il grasso del latte, in particolare sul latte fresco, fa la differenza nel sapore e nel valore nutrizionale. È un parametro che dipende dall’alimentazione degli animali, dalla mungitura nonché dalla selezione della razza.

Granarolo in questo dimostra un’attenzione particolare infatti guardando le confezioni di latte fresco alta qualità di Granarolo e quelle della concorrenza, si può verificare che l’azienda dichiara in etichetta un livello di grasso superiore agli altri;

· Il livello di proteine, componenti fondamentali dei valori nutrizionali e per assicurare la resa e la qualità dei formaggi freschi. Anche in questo caso l’attenzione ad un’equilibrata alimentazione delle mucche è fondamentale in quanto si deve assicurare un sufficiente apporto energetico e proteico;

· Il livello delle cariche batteriche con il quale si intende il numero di microrganismi che inquinano il latte.

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È ovvio che più il livello è basso e più il prodotto finito ha una durabilità più lunga. Ma per garantire la sicurezza della materia prima utilizzata occorre massima attenzione alle norme igieniche degli spazi, degli addetti alla manipolazione nonché adeguate celle di refrigerazione;

· Il livello delle cellule somatiche, che danno un indicatore della salubrità e del benessere delle bovine

· la presenza di componenti che possono alterare la salubrità del latte per ciascuna cisterna di latte in entrata.

Fig. la logica di filiera118

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http://www.unioncamerelombardia.it/images/File/APolAmbNss05-06/Granarolo.pdf

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È un sistema di controllo che non lascia spazio agli errori, pertanto essere fornitore dell’azienda vuol dire rispettare parametri vincolanti che andranno a condizionare il prezzo pagato ai fornitori. Il tutto è garantito da un sistema di certificazione sia interno da parte dei tecnici di Granlatte ma anche da parte di associazioni terze accreditate che conferiscono maggiore veridicità rispetto a quanto dichiarato.

- Impatto ambientale dell’uso dei prodotti.

Certificazioni e trasparenza informativa

Granarolo fin dagli anni 90 pone un’attenzione particolare alla trasparenza informativa circa le azioni e i processi che vengono implementati. Una trasparenza che scaturisce in un impegno concreto rappresentato dalle certificazioni e dalle pubblicazioni di cui il gruppo di rende portavoce per comunicare in maniera leale e trasparente ai diversi pubblici. Lo scopo è quello di rispondere

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all’esigenza informativa dei diversi stakeholders che intrattengono rapporti con l’azienda seppure a diverso titolo e con una diversa incidenza. L’eccellenza nei processi si persegue anche e soprattutto fornendo al mercato la garanzia di quanto viene distribuito e quindi consumato sulle tavole dei consumatori. Per garantire al mercato circa la reale e corretta gestione di ogni attività che interessa la filiera del network produttivo - distributivo Granarolo conta di una leva importante che è data dalle certificazioni di rintracciabilità nella filiera.

Il Gruppo Granarolo-Granlatte è la prima realtà del settore lattiero-caseario in Italia ad aver ottenuto la certificazione – da parte di CSQA, uno dei più autorevoli organismi di certificazione operanti nel settore agroalimentare - dei sistemi di autocontrollo di filiera, volontariamente adottati a beneficio della qualità e naturalità del prodotto e, quindi, del consumatore. Il progetto ha preso avvio nel 1999, con lo scopo di valutare l'applicabilità dei moderni sistemi di gestione della qualità alla realtà zootecnica al fine di:

1. valorizzare la filiera del latte fornendo ai clienti/consumatori le maggiori garanzie possibili in termini di salubrità e sicurezza alimentare, oltre che di qualità del prodotto;

2. dotare il Consorzio Granlatte di un sistema tecnico organizzativo in grado di prevenire l'insorgere dei problemi ed eventualmente di gestire le emergenze119.

119 http://www.lolagame.it/filiera.html

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In quest’ottica il gruppo Granarolo ha ottenuto due importanti certificazioni relativamente alla filiera:

1. Certificazione del Sistema di Rintracciabilità nella Filiera – in conformità alla norma UNI 10939:01. La norma definisce la rintracciabilità come

“capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di un prodotto mediante identificazioni documentate, relativamente ai flussi di materiali e agli operatori di filiera”. Lo scopo è quello di assicurare la continuità delle informazioni “dai campi alla tavola”;

2. Certificazione di Filiera Agroalimentare Controllata attestata da un disciplinare tecnico (DPT 035 del CSQA) nel quale viene garantita e documentata lungo tutta la filiera la rintracciabilità del prodotto e che sono gestiti in tutte le fasi i requisiti igienico-sanitari, secondo i criteri dell’haccp per prevenire rischi e rispettare i livelli di qualità.

Per dimensioni e portata, l'operazione è stata anche la prima in Europa. Il progetto di certificazione di Granarolo-Granlatte ha coinvolto 297 aziende agricole - distribuite in 11 regioni italiane - 298 fornitori di mangimi, cereali ed altri alimenti zootecnici, 14 cooperative (tutte associate a Granlatte), 56 operatori della raccolta e 8 stabilimenti produttivi e 28 ditte di autotrasporto. Nei due anni di lavoro realizzati con le aziende agricole sono state portate a termine 1.500 visite

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aziendali per la formazione ed il controllo delle procedure e sono state effettuate oltre 70 mila analisi sui prodotti controllati120. Lo scopo primario di Granarolo di garantire circa l’affidabilità e la sicurezza del latte utilizzato passa attraverso una serie di controlli posti in essere presso i produttori che mirano a verificare la salubrità e le caratteristiche di composizione del latte (chimiche, fisiche e microbiologiche).

Granarolo negli anni non si è limitata a porre in essere intesi programmi di controllo per garantire al mercato circa la qualità e sicurezza dei prodotti realizzati ma ha assunto fin dagli anni 90 un comportamento ecosostenibile orientato a ridurre gli impatti ambientali delle azioni implementate. In questo senso vanno menzionate le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale ISO 14001 e la registrazione EMAS di tutti i siti produttivi del gruppo che dimostrano l’impegno dell’azienda rispetto ad un sistema di gestione che miri a prevenire, controllare e ridurre l’impatto ambientale.

Granarolo inoltre ha progressivamente incrementato le analisi per verificare l’impatto sull’ambiente delle tecnologie e dei pack utilizzati utilizzando come strumento di valutazione il life cycle assessment (analisi del ciclo di vita) che consente di determinare gli impatti ambientali di ciascuno prodotto in tutto il percorso dalla realizzazione delle materie prime al prodotto finito consegnato al consumatore. Inoltre va menzionata la

120 http://www.lolagame.it/filiera.html

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dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) che consente di quantificare la prestazione ambientale di un prodotto rispetto a parametri definiti dagli standard iso 14040.

Granarolo in questo campo è stata la prima azienda nel mondo ad aver conseguito la dichiarazione ambientale di prodotto relativamente al latte fresco alta qualità.

Difendere il mondo in cui viviamo: è questo l’impegno sostenuto da Granarolo che ogni giorno viene promosso con iniziative concrete. ciò è dimostrato dalla progressiva riduzione della quantità di plastica presente nelle bottiglie utilizzate (da 29 a 23.5 grammi) e dalla razionalizzazione degli imballaggi in modo da far viaggiare meno camion diminuendo le emissioni di CO2.

Per chi sogna un mondo più verde, un bel filo di

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