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PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

Immobilizzazioni materiali

RATEI E RISCONTI

E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI

Tale sezione riporta le sopravvenienze e le insussistenze attive e passive, nonché le plusvalenze e le minusvalenze relative alle alienazioni che, complessivamente, presentano oneri maggiori dei proventi, con un saldo negativo di € 65.502.309.

20. PROVENTI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE PLUSVALENZE DA ALIENAZIONE I CUI RICAVI NON SONO ASCRIVIBILI AL N. 5 per € 4.295.637, frutto delle plusvalenze da cessione degli immobili di cui si è detto nell’ambito delle

“Politiche patrimoniali”;

21. ONERI STRAORDINARI CON SEPARATA INDICAZIONE DELLE MINUSVALENZE DA ALIENAZIONE per € 144.582, frutto delle minusvalenze da dismissione di beni materiali mobili;

22. SOPRAVVENIENZE ATTIVE E INSUSSISTENZE DEL PASSIVO DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI RESIDUI per € 804.268.151.

23. SOPRAVVENIENZE PASSIVE E INSUSSISTENZE DELLATTIVO DERIVANTI DALLA GESTIONE DEI RESIDUI per € 873.921.515.

Su entrambe le ultime voci hanno influito operazioni tradizionalmente di carattere straordinario. Innanzitutto le insussistenze passive per complessivi € 785.487.572 dovuti tra l’altro per circa € 762,5 milioni al riaccertamento dei residui passivi e all’adeguamento delle riserve tecniche per complessivi € 14,8 milioni (di cui, in particolare, € 14,0 milioni relativi alla riserva per rendite dei medici esposti a radiazioni ionizzanti e € 0,8 milioni relativi alla riserva per rendite della navigazione), per circa € 4,9 milioni al decremento del fondo ammortamento immobili, a seguito di cessioni.

Le sopravvenienze attive ammontano a complessivi € 18.771.274.

Tra gli oneri di carattere straordinario, invece, si registrano insussistenze attive per € 871.396.762, comprensive di cancellazione di residui attivi.

* * *

Tutto ciò dà luogo a un “Risultato prima delle imposte” pari al valore economico positivo di € 1.540.147.677, cui vanno poi “sottratte” le imposte e tasse che sono state pagate nel corso dell’esercizio (pari a € 97.136.774), ottenendo, infine, il

145 risultato di esercizio che evidenzia – come detto – un avanzo economico per € 1.443.010.903.

Viene presentato per la gestione industria anche un conto economico suddiviso per il settore industria in senso stretto, il settore artigianato, il settore terziario e per quello ricomprendente le altre attività.

Fermo restando il carattere di stima delle relative poste e premessa l’impossibilità di calcolare esattamente la ripartizione dei dati, il conto economico della gestione Industria, inteso nel suo complesso, è stato disaggregato nei quattro settori di attività (Industria in senso stretto, Artigianato, Terziario e Altre attività) suddividendo le entrate correnti in base all’incidenza dei premi (i cui importi attribuiti alle quattro gestioni risultano desumibili dall’archivio contabile) e le spese correnti in base all’ammontare delle prestazioni economiche a carattere permanente immediatamente riconducibili ai sottosettori (tutte le rendite – sia dirette sia ai superstiti – nonché le temporanee, sono state quindi direttamente attribuite alle corrispondenti sottogestioni).

Per i criteri di ripartizione tra le sottogestioni è stato seguito quanto indicato nella delibera del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 26, del 26 settembre 2005.

Le risultanze determinate secondo tale criterio evidenziano i seguenti andamenti gestionali nei quattro settori di attività:

Industria Artigianato Terziario Altre attività valore della produzione 4.324.805.574 1.970.776.751 2.059.549.441 643.300.951

costi della produzione 4.333.737.892 2.114.907.964 841.749.730 311.888.566

Differenza tra valore e costi -8.932.318 -144.131.213 1.217.799.711 331.412.385

proventi e oneri finanziari 36.675.812 16.157.737 9.719.785 3.612.663

rettifiche di valore 150.133.129 28.130.911 9.053.052 7.294.957

proventi e oneri straordinari -65.862.353 -30.844.802 -18.554.880 -6.896.503

Risultato prima delle imposte 112.014.270 -130.687.367 1.218.017.668 335.423.502

Imposte 51.566.088 22.717.732 13.665.990 5.079.395

Avanzo/disavanzo economico 60.448.182 -153.405.099 1.204.351.678 330.344.107

La gestione per l'assicurazione in agricoltura presenta, invece, per il 2017 un disavanzo economico di € 56.520.795, che risulta in lieve riduzione rispetto al disavanzo economico 2016. Il predetto importo è costituito dal disavanzo economico dei lavoratori autonomi, pari a € 308.505.661, cui si contrappone l’avanzo fatto registrare dai lavoratori dipendenti per € 251.984.866.

A tale riguardo si evidenzia che negli ultimi anni la gestione agricoltura chiude

146 sempre con un avanzo finanziario primario (saldo tra entrate e spese di natura corrente), pari per il 2017 a 115 milioni di euro. In secondo luogo, si sottolinea che nel calcolare l’ammontare dell’anticipazione di cassa corrisposta dalla gestione industria, si è tenuto conto dei trasferimenti da parte dello Stato, pari a circa 362 milioni di euro. Gli stessi interessi, inoltre, sono conteggiati a un tasso di remunerazione del 2,50%, calcolato nella forma semplice (e non più composta) sulla sola anticipazione dell’anno.

L'assicurazione dei medici esposti a radiazioni ionizzanti registra per il 2017 un avanzo di € 25.662.013, in riduzione rispetto al risultato economico 2016 (€

64.414.844) sul quale ha comunque influito la riduzione della riserva tecnica per l’accantonamento dei capitali di copertura delle rendite.

L’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico presenta un avanzo economico di € 9.309.912, in miglioramento rispetto al valore 2016 (in disavanzo per € 2.664.502)

L’assicurazione della gestione del settore navigazione, infine, fa registrare un avanzo economico per € 22.820.905, in riduzione rispetto al valore 2016 (€

85.913.302).

147 SITUAZIONE AMMINISTRATIVA

La tabella relativa alla “Situazione Amministrativa” dell’Istituto pone in evidenza parte dei componenti della situazione patrimoniale precedentemente illustrata, costituita dalle poste di natura finanziaria che nell'attivo sono rappresentate dal denaro in cassa o in deposito presso le banche e l'amministrazione postale e dai crediti per residui attivi, mentre nel passivo sono rappresentate dai pagamenti e dai debiti per residui passivi.

La somma algebrica dei componenti di cui sopra dà luogo al risultato di amministrazione, che rappresenta il netto finanziario in essere alla fine dell'esercizio (cassa più crediti meno debiti di funzionamento), rivolto ad accertare la reale capacità dell'Istituto a svolgere finanziariamente in modo autonomo la propria gestione.

La situazione amministrativa dell'Istituto, in relazione ai fatti di gestione sopra analizzati, presenta, alla fine del 2017, un avanzo di amministrazione di € 35.116.731.987.

Tale importo scaturisce dall'avanzo di cassa risultante alla fine dell'esercizio, pari a € 26.730.675.271, cui vanno ad aggiungersi i residui attivi determinati in € 14.556.573.885 e a detrarsi i residui passivi determinati in € 6.170.517.169.

Nel dettaglio, la situazione amministrativa ricomprende al suo interno la parte vincolata, per € 5.464.524.203, e la parte disponibile, che ammonta a € 29.652.207.784.

In particolare, ai sensi dell’art. 54, comma 4, delle vigenti “Norme sull’Ordinamento amministrativo-contabile”, gli importi relativi all’iter di gare non concluse entro il 2017 concorrono alla formazione del risultato contabile di

-10.000

Avanzo cassa ad inizio esercizio Riscossioni Pagamenti Residui attivi Residui passivi Avanzo di amministrazione

148 amministrazione, confluendo nelle poste vincolate dell’avanzo di amministrazione.

Una volta concluso l’iter procedurale della singola gara, il relativo importo sarà riacquisito alla competenza dell’esercizio in cui si decide il riutilizzo. L’importo che confluisce per l’esercizio 2017 nella parte di avanzo vincolato è di € 20.506.673.

Nella parte vincolata confluiscono anche l’importo di € 718.087.215 riferito al Trattamento di fine rapporto del personale dipendente, l’importo di € 4.719.717.315 ascritto ai fondi per rischi e oneri e l’importo di € 6.213.000 vincolato al rinnovo dei contratti collettivi nazionali del pubblico impiego.

IL PRESIDENTE

Prof. Massimo DE FELICE

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