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PUBBLICI E CANALI DI DISTRIBUZIONE

Nel documento LE REGIONI E L AUDIOVISIVO (pagine 56-59)

La televisione in chiaro si conferma nel tempo, tra i canali di distribu-zione, quello più utilizzato, specie tra le generazioni più giovani: il 58%

degli under 19 vede spesso film usando la televisione gratuita; seguono le piattaforme SVOD, come Netflix e Amazon Prime, e la tv a pagamento (Sky, Infinity, TimVision).

La tv in chiaro è, assieme a YouTube e alla sala, un mezzo trasversale a tutte le tipologie di pubblico. Ma se televisione e YouTube possono essere annoverati tra i canali ad alta accessibilità e ad alta frequenza, trasversali al genere sessuale e all’ampiezza del centro abitato del cam-pione, la sala, per la sua caratteristica di canale non domestico, ha una

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Tra il 2001 e il 2017 il consumo in sala si è mantenuto più o meno stabile, intorno ai 106 milioni di biglietti venduti in media ogni anno. Le oscillazioni da un anno all’altro sono dovute alla presenza di titoli di richiamo.

Facendo riferimento alla compo-sizione dei pubblici che vanno al cinema, dati Istat evidenziano nel periodo temporale 2001-2018 un aumento della quota percentuale degli spettatori ultra quaranta-cinquenni che vanno al cinema;

Presenze in sala in Italia

Fonte: MEDIASalles 2017

2016

2015 2014

2013

2012

2011

2010

2009 2008

2007

2006

2005

2004

2003

2002

2001

98.800.000

112.000.000 105.247.000 96.670.000

103.842.000 98.286.000

110.184.000 118.305.000 107.149.000

108.666.000 113.825.000 102.428.000 102.464.000

112.903.000 98.037.000

103.768.000 105.536.000

under 10, mentre diminuisce la fascia di giovani adulti, probabil-mente a causa della maggiore pro-pensione a sperimentare le innu-merevoli possibilità di consumo prospettate con la crossmedialità.

Pay-tv e SVOD sono considerati

frequenza di utilizzo. Solo una parte dei pubblici – circa il 50% – vi accede, e lo fa frequentemente.

Per chi vi accede, la frequenza d’u-so è quotidiana o quasi quotidiana (vale per il 32,2% degli utilizzatori di pay-tv e per il 34,8% di coloro

acquisto di prodotti digitali vale 95,9 milioni di euro.

Le piattaforme VOD e i siti pirata sono canali a bassa accessibilità e bassa frequenza. Il 77,9% del campione ha dichiarato di non usare quasi mai/mai piattaforme Video On Demand e l’81,6% di non utilizzare Torrent/siti pirata.

Come per le piattaforme a me-dia accessibilità, la fascia 11-14 è la più disponibile a sperimentare canali diversi di accesso e di fru-izione dei contenuti audiovisivi, compresi YouTube e Torrent.

Il canale DVD/Blu-ray risulta a media accessibilità e bassa fre-quenza d’uso, ovvero riguarda strumenti usati soprattutto da alcune tipologie di pubblico e con un’intensità relativamente contenuta. Anche in questo caso l’utilizzo coinvolge la metà del campione, con una maggiore in-cidenza delle fasce 11-14 anni (il 20,8% guarda DVD più volte al mese e il 20,9% tutti i giorni o qua-si tutti i giorni) e, a seguire, 3-10 anni (il 19,7% usa DVD più volte al mese e il 16,7% tutti i giorni o

quasi tutti i giorni) e 15-24 anni (il 21,9% vede DVD più volte al mese e il 16,2% tutti i giorni o quasi tutti i giorni). Il Rapporto 2019 di Uni-video ha stimato in 4,5 milioni i soggetti che nel 2018 hanno ac-quistato o noleggiato prodotti di home entertainment su supporto fisico o digitali. In percentuale si tratta dell’8,7% della popolazio-ne italiana con più di 14 anni. Si mantiene relativamente alta la vendita o noleggio di DVD e Blu-ray che, nel 2018, totalizza 193 mi-lioni di euro, mentre il noleggio e

Alta accessibilità Media accessibilità Bassa accessibilità Alta frequenza Tv in chiaro

YouTube

Pay-tv SVOD Media frequenza

Bassa frequenza Sala cinematografica DVD/Blu-ray VOD

Torrent/Siti pirata Frequenza e accessibilità dei canali di distribuzione

CONTENUTI

Relativamente alle tipologie di contenuto, il campione si orienta prevalentemente verso i format seriali, seguiti dal 69% degli in-tervistati: le spettatrici sembra-no prediligere questo formato: il 76,6% delle donne lo indica infatti tra i più seguiti, contro il 61,5% del pubblico maschile che ha fornito la stessa risposta.

Oltre la metà dei pubblici segue i film di finzione, mentre i docu-mentari e generi di animazione arrivano al 38% degli intervistati:

se per questi ultimi sono natu-ralmente i più giovani (sotto i 10 anni) a farla da padrona – il 90,2%

di essi dichiara di vederli spesso – la preferenza per i documentari arriva dagli ultra cinquantenni,

I più giovani sembrano anche i più coinvolti nella fruizione di contenuti brevi: i videoclip infatti suscitano l’interesse del 24,4% del campione complessivo, ma se si entra nello specifico delle fasce di età, la quota sale al 33,3% fra gli 11-14enni e al 35,6% fra gli under 10.

Pur preferendo i format seriali e i film di finzione, gli 11-14enni costi-tuiscono il pubblico generalmen-te più propenso a sperimentare e fruire di contenuti differenti. I cortometraggi infine, sono visti con frequenza da un residuale 7,1% dei rispondenti.

L’uso dei Torrent e di forme ille-cite di acquisizione di contenuti audiovisivi è dunque piuttosto limitato. La diminuzione degli il-leciti è confermata dall’indagine Fapav – Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multi-mediali, che ha registrato nel 2018 una riduzione della pirateria del -8% sul 2017 e del -14% sul 2016.

La frequenza d’uso dei vari canali varia in base all’età: la fascia tra i 15 e i 24 anni è la più eclettica ed ha la frequenza d’uso generalmente maggiore.

Contenuti guardati più frequentemente (possibili più risposte)

69%

Serie TV e web

53,6%

Film di finzione

38%

Film documentari

24,4%

Contenuti brevi, videoclip

38%

Film di animazione/

a cartone animato

Il film (finzione, animazione o documentario) è piuttosto im-portante nelle abitudini di consu-mo degli spettatori, al punto che, indipendentemente dal canale utilizzato per la fruizione, gli spet-tatori guardano in media 2,69 film a settimana. Più precisamente, il 46% del campione dichiara di vedere 2-3 film a settimana. Sono i 15-24enni gli spettatori che inve-stono più tempo nella visione di film: uno su quattro di essi dichia-ra infatti di vedere più o meno un film al giorno. I giovanissimi (3-10 anni) hanno naturalmente la fre-quenza più bassa.

Tra i generi, prevalgono action e comico: il genere avventura piace molto/moltissimo al 61,6% degli spettatori; l’action piace al 59%, la commedia il 57,5% e il comico il 57,1%. Il genere del film è il primo driver del consumo in sala, segui-to dal cast e dalle suggestioni for-nite dal trailer.

STAGIONALITÀ

Nel documento LE REGIONI E L AUDIOVISIVO (pagine 56-59)

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