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QUALITÀ DELL’ARIA DURANTE L’EMERGENZA CORONAVIRUS

Figura 1 - Immagine elaborate da dati satellitari di Copernicus Sentinel-5P, che mostrano la media delle concentrazioni di biossido di azoto dal 14 al 25 Marzo 2020, confrontate con la media mensile delle concentrazioni di Marzo 2019

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POLITICHE DI MOBILITÀ E QUALITÀ DELL’ARIA NELLE CITTÀ ITALIANE 2020 - ANALISI E PROPOSTE AL TEMPO DEL COVID-19

Figura 2 – Torino: Media mensile del NO2 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

TORINO

Come ben noto la città di Torino nonostante presenti in questi ultimi due anni dei valori di concentrazio-ne ridotti rispetto alle annualità precedenti si osservano ancora criticità in particolar modo per quanto riguarda le concentrazioni di NO2 e i superamenti di PM10.

Analizzando i dati raccolti e elaborati per il NO2 nei mesi di lockdown si osserva una netta variazione del-le concentrazioni medie neldel-le stazioni di traffico per i mesi di Marzo e soprattutto Apridel-le 2020 rispetto a quanto registrato nelle annualità precedenti (2016-2019) (per il mese di Marzo Arpa Piemonte ha pub-blicato un primo report2). In particolare, la media del mese di Marzo delle annualità 2016-2019 si attesta a 69 µg/m3 mentre nello stesso periodo del 2020 essa è pari a 39 µg/m3. Egual differenza è riscontrata per il mese di Aprile 2020 (28 µg/m3) rispetto alle annualità precedenti in cui la media si attestava a 57 µg/m3 (Figura 2). Dunque, per entrambe le mensilità si osservano delle concentrazioni medie inferiori alle annualità precedenti rispettivamente del - 43% per il mese di Marzo e -51% per il mese di Aprile.

Analizzando più in dettaglio le concentrazioni medie delle singole stazioni nel mese di Marzo e di Aprile 2020 a confronto con le annualità precedenti, si osserva una riduzione come mostrato nella nella Tabella 1 e Tabella 2; per le stazioni di fondo, tale riduzione è meno marcata per la stazione di Rubi-no, mentre non si osserva una evidente riduzione delle concentrazioni medie per la stazione di Lingotto.

2 http://www.arpa.piemonte.it/news/la-qualita-dell2019aria-a-torino-durante-l2019emergenza-coronavirus

Consolata Lingotto Rebaudengo Rubino

TRAFFICO FONDO TRAFFICO FONDO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Marzo

2016 54 41 79 34

Media Marzo

2017 67 45 84 40

Media Marzo

2018 61 41 66 39

Media Marzo

2019 66 40 75 40

Media Marzo

2020 37 38 41 24

Tabella 1 - Torino: concentrazioni medie di NO2 del mese di Marzo nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Consolata Lingotto Rebaudengo Rubino

TRAFFICO FONDO TRAFFICO FONDO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Aprile

2016 38 25 63 26

Media Aprile

2017 54 36 76 29

Media Aprile

2018 51 38 58 31

Media Aprile

2019 51 32 62 28

Media Aprile

2020 25 30 31 15

Tabella 2 - Torino: concentrazioni medie di NO2 del mese di Aprile nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

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Per quanto riguarda le concentrazioni del PM10 delle medie mensili nelle stazioni di traffico non sono evidenti riduzioni come mostrato dalla Figura 3. Difatti, nel mese di Marzo ed Aprile 2020 le medie del mese appaiono più elevate rispetto alle annualità precedenti a testimonianza che come indicato da ARPA Piemonte vi sia stato per il mese di marzo un importante influenza da parte delle condizioni meteorologiche.

Figura 3 – Torino: media mensile del PM10 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

Il grafico di Figura 4, mostra un confronto tra l’andamento giornaliero delle concentrazioni della città di Torino nel periodo 2016-2019 rispetto all’andamento del 2020. La riduzione del PM10 non risulta essere netta, tuttavia, a partire dal lockdown nazionale si osserva che le concentrazioni di PM10 sono inferiori alla media del periodo 2016-2019 al netto di particolari eventi significativi che possono essere ricolle-gati a fenomeni di stabilità atmosferica nel periodo compreso tra 17 e 19 Marzo e ad un eccezionale trasporto di polveri provenienti dalle regioni caucasiche nelle giornate del 28 e 29 Marzo (come indicato da ARPA Piemonte3).

Figura 4 – Torino: Andamento delle concentrazioni medie giornaliere del PM10 della città nel periodo 2016-2019 confronto con le concentrazioni registrate nel 2020confronto con le concentrazioni registrate nel 2020

3 http://www.arpa.piemonte.it/news/la-qualita-dell2019aria-in-piemonte-durante-l2019emergenza-coronavirus

MILANO

La città di Milano nell’ultimo anno presenta la media delle concentrazioni per l’NO2 superiori al limite normativo, in particolar modo per le stazioni di traffico, per quanto concerne il PM10 presenta invece delle concentrazioni annuali sotto i limiti ma sforamenti dei limite sui superamenti giornalieri.

Valutando i dati rilevati in questi due ultimi mesi (Marzo ed Aprile 2020) di lockdown osserviamo come le concentrazioni medie mensili del NO2 nelle stazioni di traffico si siano ridotte in modo significativo:

inferiori a 30 µg/m3 per il mese di Marzo (media 2016-2019 41 µg/m3) e inferiori a 20 µg/m3 per il mese di Aprile (media 2016-2019 31 µg/m3), rispettivamente si è avuta una riduzione del -29% e -43% rispetto alla media dello stesso periodo 2016-2019.

Figura 5 – Milano: Media mensile del NO2 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

Se esaminiamo in dettaglio le concentrazioni medie registrate nel mese di Marzo e Aprile 2020 rispetto al periodo di confronto 2016-2019 nelle varie stazioni si osserva in modo evidente una riduzione delle concentrazioni per tutte le stazioni, sia di traffico, sia di fondo ad esclusione della stazione Liguria che registra delle concentrazioni simili all’annualità 2019 (Tabella 3, Tabella 4).

Questo è in linea con quanto dichiarato da ARPA Lombardia nel report Analisi preliminare della qualità dell’aria in Lombardia durante l’emergenza COVID-19: l’analisi dei dati di qualità dell’aria evidenzia che le misure messe in atto per fronteggiare l’emergenza hanno certamente determinato una riduzione delle emis-sioni derivanti in particolare dal traffico veicolare, che sono più evidenti analizzando le concentrazioni degli inquinanti legati direttamente al traffico, ovvero NO, benzene e in parte NO2, attestandosi attorno ai valori minimi o inferiori ai valori più bassi registrati in ciascun giorno di calendario nel periodo di osservazione.

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Abbiategrasso Città studi Liguria Marche Senato Verziere Zavattari

FONDO FONDO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Marzo

2016 29 40 57 73 60 36 50

Media Marzo

2017 38 53 62 98 57 52 51

Media Marzo

2018 34 44 51 70 64 58 46

Media Marzo

2019 46 39 61 46 53

Media Marzo

2020 29 43 47 35 35

Tabella 3 - Milano: concentrazioni medie di NO2 del mese di Marzo nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Abbiategrasso Città studi Liguria Marche Senato Verziere Zavattari

FONDO FONDO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Aprile

2016 27 35 43 73 45 43 45

Media Aprile

2017 25 28 52 53,53 39 27 40

Media Aprile

2018 32 43 47 65 48 46 42

Media Aprile

2019 30 28 50 48 39

Media Aprile

2020 18 32 31 25 22

Tabella 4 - Milano: concentrazioni medie di NO2 del mese di Aprile nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Per quanto riguarda le concentrazioni medie mensili del PM10 nelle stazioni di traffico nei mesi di lockdown non risultano particolarmente evidenti le riduzioni; tuttavia le concertazioni medie registrate risultano essere tra le più basse degli ultimi 5 anni.

Analogamente Arpa Lombardia indica: La riduzione rilevata per il particolato è influenzata nel bacino padano in modo significativo dalla presenza della componente secondaria. In determinate condizioni, come ad esempio quelle verificatesi tra il 18 e il 20 marzo, gli andamenti registrati sono comunque stati influenzati dalla persistenza di alcune fonti e dalle condizioni atmosferiche. L’osservazione che drastiche riduzioni di alcune sorgenti non sempre impediscano il superamento dei limiti, pur contribuendo a ridurne l’entità, mostra in modo chiaro la complessità dei fenomeni correlati alla formazione e all’accumulo di par-ticolato atmosferico e la conseguente difficoltà di ridurre in modo drastico i valori presenti in atmosfera in situazioni ordinarie.

Figura 6 – Milano: Media mensile del PM10 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

Confrontando l’andamento delle concentrazioni giornaliere del PM10 del mese di Marzo ed Aprile 2020 con la media 2016-2019 dello stesso periodo Figura 7 si evince che i valori sono sempre inferiori alle medie degli anni passati ad esclusione di particolari giornate in cui si sono verificati eventi eccezionali come per la città di Torino (17-19 marzo, 28 e 29 Marzo).

Figura 7 – Milano: Andamento delle concentrazioni medie giornaliere del PM10 della città nel periodo 2016-2019 confronto con le concentrazioni registrate nel 2020

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ROMA

Roma a differenza delle città di Torino e Milano ha una collocazione geografica che consente di avere delle condizioni meteoclimatiche e un orografia più favorevoli al rimescolamento delle masse d’aria, nonostante questo permangono problemi relativi alle concentrazioni di NO2 e superamenti del PM10. Analizzando quanto accaduto in questo bimestre (Marzo-Aprile) si osserva una decisa riduzione delle concentrazioni medie mensili della città relative al NO2 che, rispetto al periodo 2016-2019, hanno subito un decremento del -59% per il mese di Marzo e del -71% per il mese di Aprile (in sintonia con quanto dichiarato da Arpa Lazio nel report: L’effetto sulla qualità dell’aria nel Lazio dell’emergenza COVID-19 Analisi preliminare dei dati di marzo. in cui si cita Tenendo conto di quanto sopra esposto, l’analisi dei dati evidenzia che il lockdown ha determinato una significativa riduzione delle emissioni legate al settore dei trasporti, che risulta chiaramente dalla diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti legati direttamen-te al traffico (monossido di azoto, benzene e in pardirettamen-te biossido di azoto).

Figura 8 – Roma: Media mensile del NO2 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

Analizzando le concentrazioni relative ad ogni stazione presente nella città di Roma, le concentrazioni sono ridotte in tutte le stazioni per il bimestre (Marzo e Aprile) del 2020, sia di traffico, sia di fondo.

Risulta meno marcata la riduzione per le stazioni di fondo di Cinecittà, Ada e Bufalotta per il mese di Marzo e Cinecittà e Bufalotta per il mese di Aprile.

Preneste Francia Magna Grecia Cinecittà Ada Fermi Bufalotta Cipro Tiburtina Arenula

FONDO TRAFFICO TRAFFICO FONDO FONDO TRAFFICO FONDO FONDO TRAFFICO FONDO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Marzo

2016 39 62 67 43 38 65 39 48 51 46

Media Marzo

2017 43 67 68 48 34 68 42 57 61 50

Media Marzo

2018 33 58 67 35 31 66 39 51 54 44

Media Marzo

2019 42 55 43 41 27 65 38 39 59 45

Media Marzo

2020 13 28 27 30 20 20 33 24 24 31

Tabella 6 – Roma: concentrazioni medie di NO2 del mese di Aprile nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Preneste Francia Magna Grecia Cinecittà Ada Fermi Bufalotta Cipro Tiburtina Arenula

FONDO TRAFFICO TRAFFICO FONDO FONDO TRAFFICO FONDO FONDO TRAFFICO FONDO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Aprile

2016 35 64 57 39 39 67 39 46 53 41

Media Aprile

2017 38 57 68 35 43 63 34 45 50 42

Media Aprile

2018 32 55 63 39 28 63 35 44 53 34

Media Aprile

2019 38 51 38 36 22 61 32 59 53 40

Media Aprile

2020 13 18 20 23 16 13 21 15 15 20

Tabella 5 – Roma: concentrazioni medie di NO2 del mese di Marzo nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

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Riguardo le concentrazioni di PM10 nella Capitale si osservano due trend differenti nel periodo di Marzo ed Aprile. In particolare la concentrazione del PM10 nel mese di Marzo non si discosta molto dalla media del periodo degli anni precedenti (2016-2019), mentre per il mese di Aprile si osserva una riduzione rispetto alla media del periodo pari al -27%. Questo è stato indicato da Arpa Lazio come segue “Per quanto riguarda il particolato (PM10), confrontando le concentrazioni giornaliere con quelle caratteristiche del periodo misurate negli anni precedenti e osservando l’andamento delle stesse nel mese di marzo 2020, non sembra emergere la stessa drastica diminuzione osservata invece per gli inquinanti gassosi. Da una prima analisi dei dati del comune di Roma, prendendo in considerazione in particolare le stazioni da traf-fico, sembra tuttavia emergere un avvicinamento delle concentrazioni rilevate nell’area urbana con quelle rilevate in aree rurali più prossime all’urbe. La dipendenza del particolato dalle variabili meteorologiche, la sua natura di inquinante primario e secondario, i fenomeni di trasporto e risollevamento dello stesso rendono sicuramente necessari ulteriori approfondimenti”.

Le concentrazioni giornaliere per la città di Roma relative al periodo in esame hanno notevoli oscilla-zioni che determinano alle volte valori nettamente più bassi della media del periodo indagato, mentre in altri periodi si sovrappongono con la media 2016-2019. Nonostante queste brusche variazioni delle concertazioni, risulta evidente che nel periodo a seguito dell’ingresso di un evento che ha condotto sul territorio nazionale particolato secondario di origine naturale (27-29 Marzo) le concentrazioni sono inferiori alla media 2016-2019.

In particolare è osservabile a partire da metà Aprile, periodo che coincide con lo spegnimento dei ri-scaldamenti.

Figura 10 – Roma: Andamento delle concentrazioni medie giornaliere del PM10 della città nel periodo 2016-2019 confronto con le concentrazioni registrate nel 2020 Figura 9 – Roma: Media mensile del PM10 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

NAPOLI

La città di Napoli presenta nel 2019 la media delle concentrazioni nelle stazioni di traffico della città per il NO2 superiori ai limiti normativi, come i superamenti giornalieri del PM10 nonostante sia una città dalle favorevoli condizioni meteoclimatiche.

L’analisi condotta in queste due mensilità di lockdown del 2020 caratterizzate da una riduzione notevole del traffico veicolare hanno permesso di ridurre le concentrazioni delle stazioni di traffico sia per il mese di Marzo sia di Aprile, facendo registrare rispettivamente una riduzione del -33% e -57% (Figura 11).

Figura 11 – Napoli: Media mensile del NO2 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

La riduzione delle concentrazioni si osserva anche analizzando tutte le stazioni presenti nella città di Napoli. Come per le altre città si ha una riduzione delle concentrazioni per le stazioni di traffico che determina valori ben inferiori ai 40 µg/m3 (Tabella 7, Tabella 8).

Tale osservazione trova riscontro con quanto indicato dall’Arpa Campania nel documento “I provvedi-menti per il contenimento del contagio da Covid-19 e la qualità dell’aria in Campania” in si riporta che

“Il calo è evidente per quanto riguarda le concentrazioni di monossido di azoto. Lo scostamento rilevato rispetto alle stime della modellistica non può che dipendere dalla riduzione delle emissioni da traffico: la Regione Campania stima che nel mese di marzo, mediamente, il 65% delle emissioni totali di ossidi di azoto provenga dai trasporti stradali”.

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Osservatorio Santobono Museo Ferrovie Pellegrini Argine

FONDO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Marzo

2016 23 38 33 52 44 47

Media Marzo

2017 24 47 49 57 48 48

Media Marzo

2018 21 39 43 55 43 41

Media Marzo

2019 24 38 51 52 37 40

Media Marzo

2020 13 27 31 32 26 28

Tabella 7 – Napoli: concentrazioni medie di NO2 del mese di Marzo nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Osservatorio Santobono Museo Ferrovie Pellegrini Argine

FONDO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO TRAFFICO

µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3 µg/m3

Media Aprile

2016 34 33 43 56 50 45

Media Aprile

2017 20 36 43 55 45 43

Media Aprile

2018 25 41 48 62 49 48

Media Aprile

2019 24 38 54 70 34 40

Media Aprile

2020 9 16 20 22 19 19

Tabella 8 – Napoli: concentrazioni medie di NO2 del mese di Aprile nelle diverse annualità a confronto per stazioni di traffico e di fondo

Le variazioni di concentrazioni di PM10 nel periodo di Marzo e Aprile 2020 sono differenti (Figura 12).

Nel mese di Marzo non si riscontrano delle variazioni rispetto alle concentrazioni dei 4 anni precedenti, mentre per Aprile 2020, in cui si registra un valore medio di 23 µg/m3, si ha riduzione delle concentra-zioni rispetto alla media 2016-2019 (30 µg/m3). Riguardo il mese di marzo questo trova riscontro nel report Arpa Campania in cui si indica “Discorso diverso per le polveri sottili PM10 e PM2,5: in questo caso la riduzione tra valore atteso e valore effettivo è più lieve. Le stime della Regione indicano che in Campania, mediamente, nel mese di marzo i riscaldamenti, per quanto riguarda il PM10, forniscano oltre l’80% dei contributi emissivi. Questa fonte di emissioni non è stata affatto bloccata dalle misure di contenimento, anzi, per effetto delle temperature rigide registrate in alcuni periodi di marzo e per effetto della maggiore permanenza delle persone tra le mura domestiche, le emissioni da riscaldamenti sono probabilmente au-mentate rispetto alle medie storiche.”

Figura 12 – Napoli: Media mensile del PM10 delle stazioni di traffico nei mesi di Gennaio, Febbraio, Marzo ed Aprile per le annualità 2016-2020

L’analisi del trend delle concentrazioni del PM10 giornaliero ha evidenziato una riduzione rispetto alla media del periodo 2016-2019 maggiormente evidente ad Aprile, nonostante la presenza di picchi di concentrazioni in alcuni giorni (Figura 13).

Figura 13 – Napoli: Andamento delle concentrazioni medie giornaliere del PM10 della città nel periodo 2016-2019 confronto con le concentrazioni registrate nel 2020

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CONCLUSIONI

Dall’analisi generale delle quattro città presentate si riscontrano, nel periodo di lockdown delle riduzioni marcate per il biossido di azoto, (fino al 70% nelle stazioni di traffico). Con certezza allo stato attuale si può confermare che l’evidente riduzione dell’NO2 è da attribuire a una netta riduzione delle emissioni dal settore dei trasporti, in particolare dal comparto privato, che determina concentrazioni ben al di sotto dei valori limite in vigore. In dettaglio, nelle stazioni di traffico la città di Torino ha rilevato concentra-zioni ridotte nei mesi marzo 2020 e aprile 2020 (rispetto alla media degli stessi mesi nelle annualità precedenti) rispettivamente del 43% per il mese di Marzo e 51% per il mese di Aprile, Milano del 29% e del 43%, Roma del 59% e del 71% per il mese di Aprile, Napoli del 33% e 57%.

Per il PM10, invece le riduzioni non appaiono così evidenti e alle volte non sono osservabili. In particolare la variabilità giornaliera del PM10 dovuta a fenomeni di stabilita atmosferica o trasporto di particolato da altre aree geografiche, non permette una chiara lettura di una riduzione che non supera mai il 27% nelle stazioni di traffico, per tali motivi, come scritto in premessa saranno necessari studi più approfonditi (in corso di realizzazione anche da parte del CNR-IIA) per determinare anche attraverso la caratterizzazio-ne della composiziocaratterizzazio-ne chimica del particolato, il contributo delle varie fonti e l’influenza delle condizioni meteoclimatiche e le condizioni ambientali che influiscono sulle reazioni chimico-fisiche in cui sono coinvolti gli inquinanti.

In conclusione si può asserire che i mesi di lockdown hanno permesso di comprendere l’importante impatto del traffico veicolare, in particolare quello privato, oltre che sulle emissioni di alcuni inquinanti anche sulle concentrazioni rilevate dalle centraline delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Am-biente. Tale evidenza risulta molto marcata, in accordo con quanto emerso dalle analisi delle stesse Agenzie per gli inquinanti legati direttamente al traffico, quali benzene e NO2 e in modo minore ma comunque allo stesso modo evidente anche per il particolato atmosferico.

Il rapporto di Mobilitaria 2020 ha analizzato la qualità dell’aria nelle 14 grandi città italiane nell’anno 2019. Lo studio, come per le annualità precedenti, ha preso in esame le concentrazioni di Biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10, PM2,5). In particolare, ha analizzato le concentrazioni annuali di tutti e tre gli inquinanti e messe a confronto con l’annualità precedente in termini di tasso di crescita, e consi-derato i superamenti orari di NO2 e i giornalieri per il PM10.

Un ulteriore approfondimento è stato dedicato a mostrare gli effetti del lockdown a causa dell’emergen-za COVID-19 al fine di valutare come abbia inciso la riduzione delle attività, in particolare della mobilità, sulla qualità dell’aria.

I limiti delle concentrazioni dei suddetti inquinanti previsti dalla normativa sono i seguenti:

» NO2: il valore limite orario non deve superare 200 µg/m3 per più di 18 volte per anno civile; il valore limite annuale non deve superare 40 µg/m3;

» PM10: il valore limite giornaliero, su periodo di mediazione di 24h, è di 50 µg/m3, da non superare più di 35 volte per anno civile; il valore limite annuale, su periodo di mediazione di un anno civile, è di 40 µg/m3;

» PM2,5: il valore limite annuale delle concentrazioni è di 25µg/m3. Ai fini dello studio sono state considerate due tipologie di stazioni:

» Stazioni di misurazione di traffico » Stazioni di misurazione di fondo

L’analisi condotta su tutte le città nel periodo in esame ha mostrato una lieve riduzione delle concentra-zioni nell’anno in esame; tuttavia si osserva la presenza di valori critici come nelle precedenti annualità, che non sono sufficienti a garantire il rispetto dei limiti normativi in vigore.

Nel merito del NO2, le maggiori riduzioni delle concentrazioni medie sono state registrate nella città di Genova (-10%) e Bologna (-9,4%) a cui segue Torino con -4,5% rispetto al 2018. Le città di Bari, Cagliari e Venezia risultano invece essere in controtendenza rispetto al trend di riduzione. In particolare, le

Nel merito del NO2, le maggiori riduzioni delle concentrazioni medie sono state registrate nella città di Genova (-10%) e Bologna (-9,4%) a cui segue Torino con -4,5% rispetto al 2018. Le città di Bari, Cagliari e Venezia risultano invece essere in controtendenza rispetto al trend di riduzione. In particolare, le