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Domanda n. 1: “Anzianità di servizio”

Il quesito ha lo scopo di indagare l’ esperienza lavorativa degli infermieri. La mag- gior parte di loro , il 60% , ha un’ anzianità di servizio di oltre 10 anni , mentre un 22,5% dichiara di lavorare da 1 a 5 anni.

Domanda n. 2: “Ritiene che , grazie a questo nuovo assetto organizzativo , sia mi- gliorata in termini di qualità l’assistenza infermieristica prestata agli utenti?”

A tale domanda la maggioranza degli infermieri , il 55% , dichiara che l’assistenza infermieristica è migliorata “Poco”. Già da qui capiamo quindi che , a livello qualita- tivo , le cure prestate non abbiano avuto un miglioramento dopo il cambiamento at- tuato nel PS e questo a mio avviso è una cosa che deve far riflettere.

Domanda n. 3: “Crede che durante il suo turno di lavorativo il carico di lavoro sia notevolmente aumentato?”

In questo caso il 40% dichiara che il carico di lavoro è aumentato “Abbastanza” , mentre il 30% ritiene “Molto”. Da questa risposta si capisce che gli infermieri con questa nuova organizzazione sono , dal punto di vista lavorativo , più impegnati ri- spetto a prima.

64 Domanda n. 4: “Ritiene di essere sottoposto ad un più alto rischio di errore rispetto a prima?”

Il 65% risponde “Si” , mentre il restante 35% risponde “No”. Inoltre tra gli errori più segnalati abbiamo : Errata identificazione del paziente 35% , Errata somministra- zione di terapia 30% , Errata esecuzione di esami 15% , Aumento delle cadute 10% , Errore in fase di Triage 7,5% , Altro 15% . Tali errori sono gravi e mettono a rischio seriamente la vita del paziente causando potenzialmente anche la morte. Il fatto stes- so che tali errori siano in aumento deve far riflettere e portare a soluzioni migliorati- ve.

Domanda n. 5: “Ritiene di essere più gratificato lavorando secondo questa nuova organizzazione?”

Il 47,5% risponde “Poco” , mentre il 25% risponde addirittura “Per niente”. Anche questo è un dato importante che ci fa capire come gli infermieri si sentano durante il turno di lavoro.

Domanda n. 6: “Secondo lei quali benefici comporta l’applicazione di questa nuova organizzazione?”

L’80% degli infermieri risponde “Riduzione drastica dei tempi di attesa” , mentre il 20% risponde “Aumento del livello di soddisfazione degli utenti”. E’ chiaro che qui le risposte si integrano , proprio per il fatto che i pazienti visitati subito si dimostra- no più soddisfatti.

Domanda n. 7: “Ritiene che , alla luce di questo cambiamento , l’infermiere di Triage riesca a lavorare in una condizione di minor stress rispetto agli altri infer- mieri?”

A tale domanda ci sono principalmente due tipologie di risposta discordanti. Infatti mentre il 40% degli infermieri risponde “Per niente” , un 25% ritiene che la risposta più idonea sia “Abbastanza”.

Domanda n. 8: “Pensa che nel vostro pronto soccorso sia migliorata la comunica- zione tra infermieri ed utenti da quando è stata introdotta questa riorganizzazione?”

65 Anche in questo caso gli infermieri si sono divisi. Infatti il 42,5% di loro sostiene che la comunicazione sia migliorata “Poco” , mentre il 37,5% reputa che sia migliorata “Abbastanza”.

Domanda n. 9: “Ritiene che gli episodi di intolleranza e/o aggressività nei confron- ti degli infermieri da parte dei pazienti siano diminuiti?”

A questa domanda gli infermieri hanno risposto con un 47,5% “Poco” e con un 35% “Per niente” , per dimostrare che gli episodi di aggressività , a volte sfociati anche in violenze vere e proprie , continuano purtroppo a manifestarsi.

Domanda n. 10: “Ritiene che un aumento delle risorse a livello infermieristico po- trebbe contribuire notevolmente a contenere il Sovraffollamento dei Pronto Soccor- so?”

A questa domanda il 37,5% da come risposta “Molto” , poi abbiamo un 22,5% che dice “Abbastanza” , ma anche un 20% che sostiene che ci sia “Poco” bisogno di un aumento delle risorse a livello infermieristico.

Domanda n. 11: “Ritiene che il Pronto Soccorso di Lucca nonostante il sovraffol- lamento sia organizzato in modo ottimale?”

In questo caso abbiamo due pareri totalmente discordanti. Infatti il 45% degli infer- mieri sostiene che ci sia una buona organizzazione e risponde “Abbastanza” , mentre dall’altro lato il 42,5% crede che l’organizzazione sia deficitaria e risponde “Poco”. Domanda n. 12: “Dall’introduzione di questo nuovo assetto organizzativo nel Pron- to Soccorso di Lucca , ritiene che il personale infermieristico sia più soggetto ad an- dare in Burnout rispetto a prima?”

A questa domanda ci sono tre diversi tipi di risposta . Un 30% sostiene che il perso- nale infermieristico sia “Abbastanza” più soggetto ad andare in Burnout e addirittura il 27,5% è convinto che gli infermieri siano “Molto” più predisposti allo sviluppo di questa sindrome. Abbiamo però anche un 22,5% che invece crede che non ci sia una tangibile correlazione tra il nuovo assetto organizzativo e l’essere più soggetti al Burnout , rispondendo perciò “Poco”.

66 Domanda n. 13: “A seconda della sua esperienza professionale , dopo questa rior- ganizzazione del PS di Lucca , avrebbe da suggerire migliorie? Se si specificare qua- li”

Il 55% degli infermieri risponde “Si” , mentre il 45% reputa che non siano necessa- rie migliorie e risponde “No”. Qui di seguito riporto gli 11 tipi di suggerimenti di migliorie , elencandoli in base alla percentuale di indicazione :

 Maggiore collaborazione tra medici ed infermieri , 33,3%.

 Aumento del personale Sanitario (Medici , Infermieri , Tecnici , Oss ) , 33,3%.  Spazi di lavoro più ampi e meglio distribuiti , 22,2%.

 Maggiore preparazione specialistica in Emergenza-Urgenza sia per Medici che per Infermieri , 16,6%.

 Aumento dei posti letto nei reparti di degenza , 11,1%.  Educare i MMG sull’Emergenza , 5,5%.

 Potenziamento del SEE&TREAT , 5,5%.  Eliminazione dei destini , 5,5% .

 Potenziamento del Territorio , 5,5%.

 Maggiore collaborazione tra Pronto Soccorso e reparti di degenza , 5,5%.

 Protocolli condivisi per permettere all’infermiere del Triage una tempestiva ge- stione del dolore , e l’esecuzione di un tempestivo ECG con i relativi esami ema- tici di profilo , 5,5%.

CONCLUSIONI

Il sovraffollamento dei DEA/PS è quella situazione in cui il normale funzionamento dei Pronto Soccorso è ostacolato dalla sproporzione tra la domanda sanitaria ( nume- ro di pazienti in attesa e in carico ) e le risorse disponibili ( fisiche e/o umane ). Il problema può essere analizzato e valutato considerando tre diversi tipi di fattori : fat- tori di ingresso (“Input”) , fattori interni (“Throughput”) e fattori di uscita (“Output”). Tra questi , la causa principale del sovraffollamento è da attribuire ai fattori in uscita che determinano il Boarding (“Stazionamento dei pazienti in PS”) per l’impossibilità

67 di ricoverare i pazienti nei reparti degli Ospedali , a causa dell’indisponibilità dei po- sti dopo il completamento della fase di cura in Pronto Soccorso. Indisponibilità dei posti letto che si è accentuata ancor di più in questi ultimi anni , ovvero dopo che , in seguito all’emanazione della legge n. 135 del 2012 (“Spending Review”) , sono stati tagliati molti posti letto arrivando a stabilire il numero massimo di letti per 1000 abi- tanti nel numero di 3,7 , di cui 0,7 dedicati alla lungodegenza e alla riabilitazione. Questo accade di pari passo al fatto che la popolazione Over 65 aumenta sempre di più , e con essa le malattie che si cronicizzano. Inoltre le strutture territoriali non so- no in grado spesso di garantire un’assistenza adeguata a questi pazienti cronici , di conseguenza li inviano al Pronto Soccorso. Si tratta pertanto di un problema dei si- stemi sanitari che si manifesta nei dipartimenti di emergenza , ma che origina all’esterno. Per quanto riguarda gli accessi inappropriati possiamo affermare che essi contribuiscono all’ Overcrowding solo in piccola parte. Il sovraffollamento è asso- ciato alla compromissione della qualità delle cure prestate e a molteplici esiti negati- vi : aumento della mortalità per i pazienti ricoverati in ospedale , aumento della mor- talità per i pazienti dimessi dal PS , latenza nella presa in carico , ritardo nella effet- tuazione di accertamenti diagnostici , ritardo nell’inizio di terapie necessarie e au- mento di errori ed eventi avversi. Inoltre il crowding è associato ad un ridotto gradi- mento da parte dei pazienti che spesso vengono adagiati su barelle nei corridoi per molte ore e in tal modo sono privati della loro privacy , mentre il personale medico ed infermieristico si trova a lavorare in condizioni ad alto rischio clinico e ad alta probabilità di “Burnout”. Nell’indagine da me sviluppata viene analizzata la nuova organizzazione posta in essere a partire da fine Gennaio 2018 nel Pronto Soccorso di Lucca , dove sono stati effettuati dei lavori che hanno permesso la creazione di tre OPEN SPACE , sostituendo cosi i quattro ambulatori di prima. In questo modo il PS di Lucca ha guadagnato 5 postazione e ha velocizzato notevolmente i tempi di attesa per visita ( per i codici gialli sono rientrati sotto 30 minuti e per i verdi sotto i 60 mi- nuti ). Cosi , mentre da un lato il paziente entra subito in sala visita e viene trattato in modo efficiente e rapido , dall’altro , una volta visitato si trova nelle solite condizioni di prima a dover aspettare per ore ed ore adagiato su una barella , in attesa che si li- beri un posto letto. Questo accade principalmente per colpa dei reparti dell’ Ospeda- le , in particolare quelli relativi all’ Area Medica che come degenza media ha un va-

68 lore molto alto , ovvero 9,5 giorni circa quando il valore massimo stabilito dal DM n.70 del 2015 è di 7 giorni. In conclusione possiamo dire che a tutt’oggi non sono a portata di mano soluzioni semplici per risolvere questo complesso problema. Il so- vraffollamento del PS è pericoloso e dannoso per utenti e operatori e non va conside- rato come un problema solamente del Dipartimento di Emergenza ma di tutto l’Ospedale. Ci deve essere un potenziamento delle strutture territoriali ed una loro maggiore collaborazione con l’Ospedale , Ospedale che a sua volta deve essere coin- volto totalmente per cercare un rimedio a questa criticità attraverso un adeguamento degli organici in tutti i reparti , non soltanto per avere professionisti meno stanchi e a rischio “Burnout” ma anche per ottenere ricoveri più appropriati , minor rischio di errore e una maggiore efficienza nell’utilizzo dei posti letto. Questo , e l’aumento dei posti letto ordinari soprattutto per le specialità mediche , sono a mio avviso le solu- zioni urgenti da adottare se si vuole seriamente affrontare il problema dei PS affol- lati.

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73 ALLEGATI

Questionari rivolti al personale medico

Mi chiamo Samuele Lucchesi, sono un infermiere della dialisi dell’Ospedale S. Lu- ca di Lucca e sto frequentando presso l’Università degli Studi di Pisa la Laurea Ma- gistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Poiché discuterò a breve la mia Te- si sul delicato argomento del Sovraffollamento nei Pronto soccorso , ho deciso, alla luce del cambiamento strutturale ed organizzativo che da Gennaio 2018 è stato effet- tuato nel Pronto Soccorso di Lucca (mi riferisco alla creazione degli Open Space), di somministrare un questionario a voi medici per capire i possibili obiettivi da poter raggiungere, i miglioramenti e/o le problematiche ancora presenti. Ovviamente il questionario verrà rilasciato in forma anonima in modo da garantire nel modo più as- soluto il rispetto della privacy.

Domanda n. 1 : Anzianità di servizio.

□ meno di 1 anno ; □ 1- 5 anni; □ 6-10 anni; □ oltre 10 anni

Domanda n.2 : Mediamente quanti pazienti riesce a visitare nel turno di lavoro ri- spetto a prima?

□ meno di prima ; □ come prima ; □ 5- 10 pazienti più di prima ; □ oltre 10 pazienti più di prima.

Domanda n. 3 : Ritiene che questa nuova organizzazione strutturale le permetta di migliorare la qualità delle cure fornita agli utenti ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.4 : Ritiene di essere sottoposto ad una maggiore pressione psicofisica du- rante il turno di lavoro rispetto a prima ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.5 : Pensa di essere sottoposto ad un più alto rischio di errore rispetto a prima ?

74 □ no ; □ si . Se si quali tra questi : □ Errata identificazione del paziente ; □ Errata prescrizione di terapia al paziente ; □ Mancata o tardiva diagnosi della patologia del paziente ; □ Altro.

Domanda n.6 : Il nuovo assetto organizzativo del PS di Lucca che è stato adottato da poco tempo non ha risolto il problema del sovraffollamento. Pensa che nonostante questo , la nuova organizzazione sia utile per il personale sanitario?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.7 : Si sente più gratificato lavorando sulla base della nuova organizza- zione ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n .8 : Secondo Lei , quali benefici comporta l’applicazione di questa rior- ganizzazione nel Pronto soccorso di Lucca?

□ ottimale gestione del sovraffollamento ; □ aumento del livello di soddisfazione de- gli utenti ; □ riduzione drastica dei tempi di attesa ; □ gestione efficace delle risorse professionali (ovvero impegnare i medici in modo più snello) ; □ consolidamento dell’ intera equipe medico- infermieristica che opera all’ interno degli Open Space ; □ essere uno stimolo per l’intero ospedale verso cambiamenti isorisorse efficaci ad ef- ficienti ; □ tutte le precedenti ; □ altro .

Domanda n. 9 : Ritiene che, nonostante nel vostro pronto soccorso i tempi di attesa siano stati abbattuti grazie a questo nuovo assetto organizzativo , la maggior respon- sabilità nel determinare ancora il sovraffollamento sia da attribuire ad una deficitaria organizzazione dei reparti di degenza ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.10 : Secondo Lei cosa dovrebbero modificare i reparti di degenza ? □ nessuna modifica ; □ avere a disposizione maggior risorse ; □ avere una organizza- zione strutturale interna snella (Lean thinking) dove si effettuano dimissioni in mo- do efficace ed efficiente.

Domanda n.11 : Secondo Lei , i pazienti che arrivano in Pronto soccorso e vengono visitati subito , hanno più fiducia nel personale medico e dimostrano atteggiamenti di minor intolleranza e/o aggressività?

75 Domanda n. 12 : Secondo Lei , il fatto che i familiari debbano aspettare tutti in sala di aspetto , salvo casi particolari , Le permette di svolgere meglio il suo lavoro? □ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n. 13 : A seconda della Sua esperienza professionale , dopo questa riorga- nizzazione del PS di Lucca , avrebbe da suggerire delle migliorie ?

□ no ; □ si . Se si specificare quali.

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Questionari rivolti al personale infermieristico

Mi chiamo Samuele Lucchesi, sono un infermiere della dialisi dell’Ospedale S. Lu- ca di Lucca e sto frequentando presso l’Università degli Studi di Pisa la Laurea Ma- gistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Poiché discuterò a breve la mia Te- si sul delicato argomento del Sovraffollamento nei Pronto soccorso , ho deciso, alla luce del cambiamento strutturale ed organizzativo che da Gennaio 2018 è stato intro- dotto nel Pronto Soccorso di Lucca (mi riferisco alla creazione degli Open Space), di somministrare un questionario a voi infermieri per capire i possibili obiettivi da poter raggiungere , i miglioramenti e/o le problematiche ancora presenti. Ovviamente il questionario verrà rilasciato in forma anonima in modo da garantire nel modo più as- soluto il rispetto della privacy.

Domanda n.1 : Anzianità di servizio.

□ meno di un anno ; □ 1-5 anni ; □ 6-10 anni ; □ oltre 10 anni.

Domanda n. 2 : Ritiene che , grazie a questo nuovo assetto organizzativo , sia miglio- rata in termini di qualità l’assistenza infermieristica prestata agli utenti ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.3 : Crede che durante il Suo turno lavorativo il carico di lavoro sia note- volmente aumentato ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n. 4 : Ritiene di essere sottoposto ad un più alto rischio di errore rispetto a prima ?

76 □ no ; □ si . Se si quali tra questi : □ Aumento numero delle cadute dei pazienti ; □ Errore in fase di Triage ; □ Errata somministrazione di terapia ; □ Errata identifica- zione del paziente ; □ Errata esecuzione esami strumentali ; □ Altro.

Domanda n. 5 : Ritiene di essere più gratificato lavorando secondo questa nuova or- ganizzazione ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.6 : Secondo Lei quali benefici comporta l’applicazione di questa nuova organizzazione strutturale ?

□ ottimale gestione del sovraffollamento ; □ aumento del livello di soddisfazione de- gli utenti ; □ riduzione drastica dei tempi di attesa ; □ gestione efficace delle risorse professionali ( ovvero impegnare gli infermieri in modo più snello) ; consolidamento dell’intera equipe medico-infermieristica che opera all’interno degli Open Space ; □ essere uno stimolo per l’intero ospedale verso cambiamenti isorisorse efficaci ed ef- ficienti ; □ tutte le precedenti ; □ altro.

Domanda n.7 : Ritiene che , alla luce di questo cambiamento , l’infermiere del Triage riesca a lavorare in una condizione di minor stress rispetto agli altri infermieri ? □ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.8 : Pensa che nel vostro pronto soccorso sia migliorata la comunicazione tra infermieri ed utenti da quando è stata introdotta questa riorganizzazione ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ;□ molto ; □ moltissimo.

Domanda n.9 : Ritiene che gli episodi di intolleranza e/o aggressività nei confronti degli infermieri da parte dei pazienti siano diminuiti ?

□ per niente ; □ poco ; □ abbastanza ; □ molto ; □ moltissimo.

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