Aspetti generali
1. Dove si trova la sua azienda? Che dimensione ha? Quante persone ci lavorano? E’ gestita a livello familiare? Che tipo di produttore agricolo è: imprenditore agricolo professionale, agricoltore a tempo pieno o agricoltore part-time?
2. Di dove è originario? Ha sempre svolto questo lavoro? Se la risposta è negativa, quali esperienze lavorative ha avuto in precedenza? Per quale motivo ha deciso di dedicarsi a questo lavoro? Perché proprio in Toscana? Per quali motivi si rivolge a questo tipo di vendita diretta?
3. Cosa produce? In quali quantitativi?
4. Fa parte di qualche associazione di categoria? O di qualche altra associazione che riunisce produttori agricoli (per es. Il foro contadino o l’ASCI-Associazione Solidarietà Campagna Italiana)?
5. Aderisce alle misure di politica rurale? A quali e per quali motivi?
6. Quali sono i canali di commercializzazione utilizzati e con quale obiettivo?
7. Conoscete l’esperienza dei Gruppi d’acquisto solidale? Come è avvenuto il contatto?
8. Ne rifornisce uno/alcuni? Quale/i rifornisce? Con quali
prodotti? In quali quantitativi? Con quale cadenza temporale? Come decide il tipo di prodotti da realizzare (eventuale collaborazione con i consumatori)?
9. Partecipa ad un/alcuni mercato/i? A quale/i? Vi partecipa abitualmente o saltuariamente? Con quali prodotti? In quali quantitativi?
10.Come è venuto a conoscenza del/i mercato/i a cui partecipa?
11.Quali requisiti sono richiesti per poter accedere al/i
mercato/i?
12.Riesce a garantire la fornitura dei prodotti durante tutto l’arco dell’anno?
Qualificazione dei prodotti e certificazione
13.Che metodo di produzione utilizza (biologica, biodinamica, convenzionale,…)? Quando è avvenuta la conversione? Quali sono state le motivazioni che hanno portato alla conversione (cambio di gestione, incentivi, scelta etica…)?
14.La produzione è certificata? E’ richiesta la certificazione nei mercati a cui partecipa (quali?) o dai GAS che rifornisce (quali?)?
15.Oppure è sufficiente adottare una forma di autocertificazione? In cosa consiste, esattamente? In questo caso, come viene effettuato il controllo? C’è una sorta di controllo sociale da parte degli altri produttori o dei consumatori (nel caso dei GAS)?
16.E’ fornita una qualche informazione sulle caratteristiche del prodotto (metodi di produzione, tecniche di preparazione nel caso dei trasformati, ecc.)? In che modo l’informazione è fornita?
Modalità pratiche di partecipazione
17.Come è gestita la consegna dei suoi prodotti al GAS? Chi gestisce gli ordini (c’è un solo referente per prodotto o per produttore)? Chi effettua il trasporto? Con quale modalità? Dove avviene la distribuzione dei prodotti ai singoli consumatori? Chi gestisce la distribuzione?
18.Come si è modificata l’organizzazione del lavoro in azienda per fornire i GAS e/o partecipare ai mercati?
Gli aspetti economici e gli aspetti fiscali
19.Con quale criterio fissa il prezzo di vendita per i suoi prodotti? I prezzi sono gli stessi per il/i mercato/i e per il/i GAS?
20.Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei GAS per i produttori? E nel caso dei mercati?
21.Nel caso dei GAS c’è una concertazione tra i produttori e/o con i consumatori per la formazione del prezzo? Dal punto di vista economico, c’è una effettiva solidarietà da parte del consumatore verso il produttore?
22.Quali sono i costi aggiuntivi sostenuti? E’ stata fatta una valutazione economica della diversa redditività dell’attività aziendale così impostata?
23.Come gestisce gli aspetti fiscali nel caso dei mercati e nel caso dei GAS? Ci sono problemi in questo senso?
24.Nel caso dei GAS, come si realizza il pagamento? Alla
consegna dei prodotti o esiste qualche forma di pre- finanziamento? Se c’è il pre-finanziamento, con quanto anticipo avviene? C’è un accordo formalizzato (quantità/tipo di prodotti forniti nel periodo)?
Le norme igienico-sanitarie
25.Dal punto di vista igienico-sanitario, ci sono problemi nella fase di trasformazione dei prodotti o nel confezionamento (se necessari per il prodotto)? Esistono impianti collettivi di trasformazione e/o confezionamento?
26.I prodotti trasformati sono etichettati? Riportano il nominativo del produttore e la data di scadenza?
27.Dal punto di vista igienico-sanitario, ci sono problemi per il trasporto dei prodotti, sia nel caso dei mercati che dei GAS? Come si realizza?
Altre forme di vendita
28.Riesce a smaltire l’intera produzione con il rifornimento al/i mercati e/o al/i GAS? In caso di risposta negativa, quali altre forme di vendita adotta? E’ una scelta ben precisa oppure preferirebbe rifornire un numero maggiore di mercati e/o GAS?
Aspetti sociali
29.Che tipo di rapporto ha instaurato con i consumatori del/i mercato/i e con quelli del/i GAS? Si è instaurato un rapporto di fiducia e di solidarietà?
30.Nel caso del/i GAS, partecipa agli incontri (riunioni o simili) organizzati dai consumatori? I consumatori vengono a visitare la sua azienda? Con quale cadenza temporale? Viene coinvolto in eventi promozionali o formativi organizzati dai GAS?
31.Nel caso del/i mercato/i, può fare una stima (percentuale?) dei diversi tipi di consumatori con cui ha contatti: consumatore abituale, consumatore occasionale, turista?
32.Ci sono degli aspetti problematici nel funzionamento dei GAS
con cui è in contatto o in generale? Quali le possibili prospettive?
33.Ci sono degli aspetti problematici nel funzionamento dei mercati che frequenta o in generale?
34.Come giudica l'esperienza fino a questo momento nei
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http://sportelloecoequo.comune.firenze.it WWOOF Italia: www.wwoof.it