3.MATERIALI E METOD
3.3 RACCOLTA DAT
Per quanto concerne la parte retrospettiva dello studio, i parametri demografici e clinico-sierologici sono stati raccolti secondo una scheda di raccolta dati definita a priori.
Essa comprende una prima sezione in cui sono incluse le caratteristiche demografiche: il sesso, la data di nascita, l’anno della diagnosi di EGPA, l’età alla diagnosi, l’anno di inizio del follow-up presso l’ U.O. di Reumatologia di Pisa, la durata della malattia, l’anno di esordio dell’asma e il periodo di latenza fra l’esordio dell’asma e la comparsa di altre manifestazioni cliniche di malattia.
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La seconda sezione è relativa alle manifestazioni cliniche sviluppate nel corso della malattia: il primo sistema d’organo colpito dalla malattia, sintomi costituzionali, impegno otorinolaringoiatrico, polmonare, cardiaco, neurologico, gastroenterico, cutaneo, oculare e renale. Sono quindi descritti gli episodi di recidiva ed è calcolato il tempo intercorso fra l’esordio della malattia e la prima recidiva.
Nella terza sezione sono riportati i parametri laboratoristici : positività degli ANCA, il valore di picco degli eosinofili, eosinofilia all’ultima visita e i valori di IgE, IL-5, IL-2, IL-4, ECP.
La quarta sezione è dedicata al trattamento terapeutico: sono riportati i farmaci utilizzati per l’induzione della remissione, per il mantenimento della remissione, il trattamento di eventuali recidive, e la terapia al termine del follow-up.
Infine, per ciascun paziente, sono stati calcolati i seguenti indici clinimetrici: il Five Factors Score (FFS) (109), il Birmingham Vasculitis Activity Score (BVAS) (147), il Vasculitis Damage Index (VDI) (148), e il Charlson Comorbidity Index (CCI) (149).
Il BVAS è un valido strumento clinico utilizzato per valutare l’attività di malattia in pazienti con vasculite sistemica. Il primo BVAS è stato pubblicato nel 1994, tuttavia negli ultimi anni sono stati effettuati diversi cambiamenti volti a migliorare il sistema di valutazione. È stata quindi di recente pubblicata una nuova versione, che prende il nome di BVAS 3, che è stata utilizzata in questo studio. Il BVAS è stato adottato a livello internazionale ed utilizzato dalla maggior parte dei gruppi di ricerca impegnati in trial clinici sulle vasculiti. Esso prende in considerazione nove sistemi d’organo, e per ogni sezione vengono specificati i segni tipici di interessamento di quel particolare apparato nelle vasculiti sistemiche. Devono essere considerate solo manifestazioni attribuibili alla vasculite in fase attiva. Ad ogni voce
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viene attribuito un punteggio, esiste un valore massimo per ogni sistema d’organo, con un punteggio massimo totale di BVAS pari a 63.
Per la determinazione del danno, è stato utilizzato il VDI. Il danno nel VDI deve essere valutato indipendentemente dall’attività di malattia e deve riflettere tutte le manifestazioni cliniche che si sono verificate dopo la comparsa dei primi sintomi attribuibili alla vasculite; viene definito come una manifestazione clinica presente per almeno tre mesi ed è per definizione irreversibile. Perciò il VDI non diminuisce col tempo, anche se l’evidenza di una precedente manifestazione di danno diventa difficile da individuare. I segni di danno attribuibili alla malattia ( piuttosto che a complicanze della terapia) comprendono la maggior parte delle voci del VDI e sono trovate in tutte ed undici le sottocategorie di sistemi d’organo. Le sottocategorie renale, gastrointestinale, otorinolarigoiatrica, e vascolare periferica comprendono solo espressioni di danno legate alla malattia. Manifestazioni di danno che sembrano essere correlate al trattamento terapeutico come alopecia, cataratta, osteoporosi, osteonecrosi della testa del femore, cistite emorragica, diabete iatrogeno, episodi infettivi maggiori, sono distribuite all’interno del VDI nelle appropriate sottocategorie. Ad ogni voce viene attribuito un punto, con un valore massimo totale di 64.
È stato inoltre calcolato il CCI per valutare l’impatto delle comorbidità sulla prognosi dei pazienti. Il CCI predice la mortalità a dieci anni in un paziente che può avere un ampia gamma di comorbidità, per un totale di 19 voci. Ad ogni condizione è attribuito un punteggio pari a 1, 2, 3, o 6 in relazione al rischio di decesso associato a ciascuna patologia come mostrato nella Tabella 6.
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Comorbidità Punteggio
Infarto miocardico acuto 1 punto Scompenso cardiaco congestizio 1 punto Patologia vascolare periferica 1 punto Malattia cerebrovascolare 1 punto
Demenza 1 punto
Broncopneumopatia cronica ostruttiva 1 punto Malattie del connettivo 1 punto Ulcera peptica 1 punto Diabete mellito 1 punto Epatopatia cronica 1 punto Emiplegia 2 punti Leucemia 2 punti
Linfoma 2 punti
Neoplasia maligna 2 punti Diabete mellito con danno d’organo 2 punti Insufficienza renale cronica di grado
moderato o severo
2 punti Patologia epatica cronica moderata o
grave
3 punti
AIDS 6 punti
Neoplasia maligna metastatica 6 punti
Tabella 6 : Punteggio attribuito alle singole patologie nel Charlson Comorbidity
Index (CCI).
Viene anche attribuito un punteggio in relazione alla fascia di età di appartenenza rispettivamente di 0 per soggetti di età < 40 anni; 1 punto per soggetti di età compresa fra 41-50 anni; 2 punti per soggetti di età compresa fra 51-60 anni; 3 punti per soggetti di età compresa fra 61-70 anni; e 4 punti per soggetti di età compresa fra 71-80 anni. I punteggi vengono quindi sommati e viene ottenuto un valore totale predittore della mortalità a dieci anni.
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Per quanto riguarda la parte prospettica dello studio, in aggiunta ai dati suddetti, è stata effettuata una valutazione dell’attività di malattia e del danno globale, attraverso un colloquio diretto col paziente e la somministrazione di questionari. Per ciascun paziente è stata compilata una scheda raccolta-dati volta ad individuare le principali manifestazioni di danno da malattia e da farmaci. Alla raccolta di dati anamnestici è stato allegato il referto degli ultimi esami strumentali effettuati, in particolare, l’elettromiografia, l’elettroneurografia, la tomografia computerizzata (TC) del torace, l’ecocardiogramma, le prove di funzionalità respiratoria, e dell’ ultima visita oculistica e otorinolaringoiatrica di controllo (Tabella 7).
Data di raccolta: Cognome: Nome:
Menopausa Spontanea Chirurgica Età:
Neoplasie Si No Tipo:
Anno:
Ipertensione arteriosa Si No Terapia farmacologica: Dal:
Diabete mellito Si No Terapia farmacologica: Dal: Cardiopatia Si No Tipo: Terapia farmacologica: Dal: Trombosi venosa profonda Si No Anno: Arteriopatia arti inferiori Si No Anno: TIA/Ictus Si No Anno: Dislipidemie Si No Tipo: Terapia farmacologica: Dal:
47 Farmaci antiaggreganti Si No Farmaci anticoagulanti Si No
Boli CYC Si No Data inizio:
Data fine :
CYC os Si No Data inizio:
Data fine:
Boli GC Si No Data inizio:
Data fine:
GC os Si No Data inizio:
Data fine:
MTX Si No Data inizio:
Data Fine:
AZA Si No Data Inizio:
Data Fine: Ciclosporina Si No Data inizio:
Data fine: MMF Si No Data inizio: Data fine: Altre terapie Si No Mucositi Si No Alopecia Si No Cistite emorragica Si No Necrosi testa del femore Si No Atrofia masse muscolari Si No Facies Cushingoide Si No
Osteoporosi Si No Terapia:
Fratture: Ultima MOC:
48 Cataratta Si No Terapia: Glaucoma Si No Terapia: Episodi infettivi maggiori Si No Tipo: Anno:
Vaccino antiinfluenzale Si No Da quanti anni: Attuali Parestesie/
Formicolii
Si No
Alterazioni dell’alvo Si No
Epigastralgie Si No
Altri attuali disturbi Si No Tipo: EMG ENG Visita ORL Visita Oculistica Ecocardiogramma TC Torace PFR/DLCO Relapse Si No Anno: Terapia:
Tabella 7 : scheda di raccolta-dati utilizzata nella fase prospettica dello studio.
Sono stati inoltre somministrati ai pazienti quattro questionari : lo Short Form (36) Health Survey (SF-36) (150), il Work Productivity and Activity Impairment Questionnaire (WPAI) (151), l’Asthma
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Control Questionnaire (ACQ) (152), e il SinoNasal Outcome Test 22 (snot-22) (153).
L’SF-36 è un questionario che indaga la qualità di vita del paziente, sviluppato negli anni 80 negli Stati Uniti d’America. È multidimensionale, caratterizzato da brevità (mediamente il soggetto impiega non più di dieci minuti per la sua compilazione), e precisione (lo strumento è valido e riproducibile). È costituito da 36 domande che permettono di assemblare 8 differenti scale. Le 36 domande si riferiscono concettualmente a 8 domini di salute: AF-attività fisica (10 domande); RP-limitazioni di ruolo dovute alla salute fisica (4 domande); RE-limitazioni di ruolo dovute allo stato emotivo (3 domande); BP-dolore fisico (2 domande); GH-percezione dello stato di salute generale (5 domande); VT-vitalità (4 domande); SF-attività sociali (2 domande); MH-salute mentale (5 domande); e una singola domanda sul cambiamento dello stato di salute. Il questionario SF-36 può essere autocompilato o può essere oggetto di un’intervista sia telefonica sia faccia a faccia. Tutte le domande dell’SF-36, tranne una, si riferiscono alle 4 settimane precedenti la compilazione del questionario. La validità delle 8 scale dell’SF36 è stata ampiamente studiata in diversi gruppi di pazienti. Gli studi di validazione hanno inoltre dimostrato che l’SF-36 ha capacità di discriminare popolazioni con problemi psichiatrici e problemi fisici, e di discernere gruppi di popolazione con condizioni cliniche severe e affetti da patologie lievi o soggetti sani.
Il WPAI è stato creato per avere una valutazione quantitativa, riferita in maniera diretta dal paziente, della limitazione nello svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività quotidiane attribuibili alla salute in generale (WPAI: GH), o a un problema di salute specifico (WPAI:SHP). I due questionari sono stati sviluppati
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contemporaneamente, nel primo però il soggetto è istruito a rispondere in relazione alla sua salute globale, nel secondo invece in relazione a uno specifico problema di salute. Fino ai primi anni 90 non c’era uno strumento che consentisse di misurare la riduzione della produttività lavorativa, in termini di assenteismo (ore di lavoro perso) e di presenteismo (ridotta efficienza sul lavoro), legata a problemi di salute. La National Health Survey valutava soltanto i giorni di lavoro persi, e se esistesse o meno una limitazione allo svolgimento dell’attività lavorativa, ma non quantificava il livello di limitazione e il suo effetto sulla produttività lavorativa. Il WPAI consta di sei domande, e fa riferimento alla settimana precedente la compilazione del questionario. Il risultato del WPAI è costituito da 4 scale: l’assenteismo (il tempo di lavoro perso); il presenteismo (ridotta efficienza sul lavoro); la perdita della produttività lavorativa (limitazione sul lavoro totale, data dalla somma di assenteismo e presenteismo); e limitazione nello svolgimento delle attività quotidiane. I risultati sono espressi in percentuale, con valori più alti indicanti una maggiore limitazione e una minor produttività.
L’ACQ è un semplice questionario che ha lo scopo di valutare l’adeguatezza del controllo della patologia asmatica, e cambiamenti nel controllo dell’asma che hanno luogo sia spontaneamente sia in seguito a modificazioni terapeutiche. L’ACQ è un questionario multidimensionale, costituito da sette domande, che indaga la sintomatologia asmatica (5 domande), l’utilizzo di broncodilatatori a breve durata d’azione (1 domanda), e il valore del Forced Expiratory Volume (FEV%) all’esame spirometrico. Le domande fanno riferimento alla settimana precedente la somministrazione del questionario. I sintomi indagati sono: risvegli notturni a causa dell’asma, presenza di sintomi al risveglio al mattino, limitazione
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nello svolgimento delle attività quotidiane, sensazione di respiro corto, e presenza di sibili. Le domande sono tutte pesate allo stesso modo, il risultato è ottenuto dalla media aritmetica delle sette domande e ha un valore compreso fra 0 e 6, che indicano rispettivamente una patologia totalmente controllata e gravemente non controllata.
Lo snot-22 è un questionario volto a indagare l’entità dei sintomi e le conseguenze sociali ed emotive della patologia nasale. È costituito da 22 domande che fanno riferimento alle due settimane precedenti la compilazione del questionario. Ad ogni voce viene attribuito un punteggio su una scala da 1 a 5; il valore totale dello snot-22 è dato dalla somma dei singoli punteggi ed ha un valore massimo di 122.