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Rappresentazione del “Buongoverno di Adelfia” sul modello del lavoro del Lorenzett

Tesi 8. Il territorio e il paesaggio nell’educazione al patrimonio

III.7.2 Rappresentazione del “Buongoverno di Adelfia” sul modello del lavoro del Lorenzett

Per rendere operative le competenze e conoscenze acquisite attraverso il primo laboratorio, e per consolidare gli apprendimenti metodologici, gli studenti hanno realizzato una rappresentazione creativa del paesaggio del “buon governo” di Adelfia, seguendo questa consegna:

Immaginate di essere lo staff del sindaco di Adelfia.

Chiedete ad un famoso artista di rappresentare il lavoro della giunta per mostrare quanto fatto in questi anni.

Leggete la relazione sulla situazione di Adelfia negli ultimi anni.

- Sottolineate quello che volete che sia rappresentato.

- Mettete in rilievo alcuni aspetti e indicate quali uomini, animali, macchinari, strutture, piante, rappresentare e come.

113 Con l‟ausilio di una relazione riassuntiva della situazione economica e sociale del paese (prodotta semplificando un testo rinvenuto in Rete e presentato durante un consiglio comunale), e di alcuni dizionari illustrati, gli studenti hanno, in un primo momento, selezionato mestieri, infrastrutture, coltivazioni ed elementi economici che concorrono alla loro qualità della vita. Successivamente, li hanno rappresentati graficamente (ognuno in relazione alla quantità e all‟importanza indicata), colorati, ritagliati e, infine, attaccati sulle fotografie satellitari del territorio.

La relazione sul lavoro svolto ha assunto i toni propagandistici di un rappresentante dell‟amministrazione che esalta gli aspetti positivi di quanto fatto per convincere una famiglia di non residenti a trasferirsi ad Adelfia.

Imm. 5 I ragazzi incollano sulla stampa delle

fotografie satellitari del loro paese, i disegni realizzati.

Imm. 6 Slide di presentazione realizzata da un

gruppo per raccontare questo laboratorio.

L‟attività ha permesso di comprendere, in generale, i meccanismi che sottendono le rappresentazioni artistiche di propaganda e a riconoscere la necessità di indagare l‟intenzionalità dell‟autore e della committenza. In relazione alla scala locale, gli studenti hanno imparato a conoscere e, nello stesso tempo, a rendere significativi gli aspetti storico- geografici presenti nel contesto locale.

III.7.3 Studio di un laboratorio sul paesaggio fotografato

114 del proprio territorio: nel test d‟ingresso, realizzato durante il primo incontro, essi avevano affermato di non ritenere attendibile un quadro, mentre la fotografia, nella quasi totalità delle risposte, costituiva la riproposizione fedele di quanto osservato. Per questo motivo, il laboratorio propone la fotografia non solo come strumento per la lettura del paesaggio, ma anche come fonte storico-geografica da analizzare e interpretare criticamente. Gli allievi si sono esercitati nel riconoscimento del rapporto fra i soggetti e i sistemi di produzione, degli elementi messi in evidenza dal fotografo, delle emozioni che una fotografia intende suscitare, e degli strumenti “emotivi” utilizzati dall‟autore.

I ragazzi, divisi in gruppi, hanno ricevuto un dossier di 16 fotografie relative al contesto dell‟Alta Murgia e di Adelfia in cui sono evidenti i segni del passato (edifici rurali, castelli, muretti a secco) e li hanno analizzati seguendo queste consegne:

Attività n 1. Riconoscete gli elementi del paesaggio

Dividete l‟archivio fotografico in categorie. Per ognuna di esse indicate il numero dei documenti corrispondenti. Ricordate che un documento può far riferimento a più categorie.

Categoria Descrizione N. Doc.

Masseria La masseria è una grande aziende agricola abitata dai contadini (fissi e stagionali) e, talvolta, anche dai proprietari terrieri. Comprende anche le stalle, i depositi per gli

attrezzi, i foraggi e i raccolti. Sulla Murgia, alcune masserie erano dedicate anche all‟allevamento.

Pascolo Distesa erbosa utilizzata nella pastorizia per il nutrimento degli animali erbivori. Può essere utilizzato da pastori residenti in zona o che accompagnano le greggi nella transumanza (es. dall‟Abruzzo alla Puglia).

Campo coltivato Terreno più o meno grande, che può essere coltivato in modo estensivo (per esempio a frumento) o coltivando piante legnose (per esempio le viti).

Murgia Le Murge sono un altopiano della Puglia di roccia calcarea e ricco di fenomeni carsici (con grotte). La vegetazione varia da zone aride e destinate al pascolo ad altre verdi e coltivate, per lo più a frumento.

Bene storico- I beni culturali d'interesse artistico o storico sono quegli oggetti o monumenti che hanno una relazione con la storia

115 artistico culturale dell'umanità e che quindi testimoniano eventi e

società del passato.

Attività n 2. Descrivere gli elementi del paesaggio

Scegliete una delle categorie descritte nell‟esercizio precedente e, seguendo la seguente scaletta, descrivete sul quaderno quegli elementi presenti nelle immagini che, secondo voi, sono i più importanti nel determinare le caratteristiche di questi paesaggi. Indicate fra parentesi il numero del/dei documento/i presi in considerazione.

Potete citare singole forme del rilievo, alberi, campi, edifici simili, ecc..

A. Elemento (es. Ci sono uomini?); Descrizione (Cosa fanno? Che stagione è?); Numeri dei documenti considerati.

Attività n 3. Le emozioni del paesaggio

- Guardate con attenzione i documenti, scegliete due fotografie a testa (una che vi piace e l‟altra che non vi piace) e, individualmente, scrivete sul quaderno cosa provate: quali emozioni suscita in te questa immagine? che cosa, in particolare, ti piace/non ti piace?

Paesaggio Emozioni e sentimenti N. doc. Nome

- Secondo voi, le emozioni che avete provato guardando le fotografie che vi sono piaciute di più sono casuali o sono in qualche modo volute dal fotografo?

- Avete provato tutti le stesse emozioni?

Attività n 4. I cambiamenti del paesaggio

Per ogni elemento, osservate le immagini ed elaborate delle ipotesi sui possibili cambiamenti avvenuti in quel paesaggio nel corso del tempo. Che cosa è cambiato dalle fotografie dei primi del Novecento a quelle degli ultimi anni? Quali elementi erano presenti allora ed oggi appaiono solo come resti e come testimonianza del passato? Quali elementi hanno cambiato le

116 proprie caratteristiche e/o la propria funzione? Quali sono gli elementi nuovi oggi presenti?

IMM. 7-8 Nelle slide di presentazione del lavoro svolto, gli studenti hanno messo in rilievo,

direttamente sulle fotografie analizzate, il significato dei singoli elementi paesaggistici e la complessità che essi mostrano nella trama territoriale. Allo stesso tempo, non è stata trascurata l’interpretazione critica delle immagini.

Gli studenti, infine, hanno evidenziato, attraverso la realizzazione di una presentazione multimediale, i cambiamenti visibili sul loro territorio, la complessità economico/sociale e la stratificazione del paesaggio storico: per esempio, in alcune fotografie relative a Castel del Monte, nel territorio di Andria (BAT), gli spazi murgiani appaiono preponderanti. Questi sono stati valutati da alcuni studenti, in una fase iniziale, come luoghi «vuoti» e «spogli», ma l‟analisi delle fotografie ha fatto scoprire la Murgia come un intreccio di storie molto diverse fra di loro: il castello voluto dall‟imperatore svevo Federico II, i trulli, utilizzati dai pastori e contadini, e la vegetazione bassa, adatta al pascolo.

III.7.4 I disegni del paesaggio mentale degli studenti

Prima di lavorare sulla libera lettura e fotografia del paesaggio storico-geografico del proprio paese, i corsisti hanno disegnato quegli elementi locali che riconoscono come caratterizzanti il proprio spazio di vita. Questo esercizio ha avuto lo scopo di individuare il rapporto che questi ragazzi di 12 anni hanno con il paesaggio in cui sono immersi: gli edifici storici come la torre normanna sono vissuti come un monumento solitario, staccato dal vissuto collettivo, o sono inseriti nella vita cittadina, abitativa e sociale?

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IMM. 9-10 I disegni degli spazi aperti sono rappresentati in modo più “creativo” e mostrano chiaramente gli affetti di questi ragazzi. La torre normanna viene disegnata, invece, come un elemento architettonico dominante quando separata dal contesto di vita del disegnatore, o integrato negli spazi sociali cittadini destinati alla socializzazione, se abitato. In questo caso appare associata alla piazza, al bar, alle panchine e ad alcuni ragazzi che passeggiano.

Alcuni luoghi raffigurati, come uno spiazzo vicino la strada, appaiono significativi per la dimensione sociale che assumono in contesti particolari (vi si collocano le giostre durante la festa del paese), mentre la campagna è importante perché legata alla compagnia del nonno agricoltore. Per i ragazzi, in definitiva, sono importanti quei luoghi a cui è possibile ancorare un‟emozione e che, in virtù di questo, diventano ricchi di significati, e quindi da vivere, da conoscere, e da salvaguardare.

I disegni, così interpretati, mostrano con chiarezza la strada da seguire per coinvolgere gli studenti in un percorso di responsabilizzazione verso il proprio territorio.

III.7.5 Individuazione di uno schema di lettura del paesaggio storico (di Adelfia) e conseguente produzione fotografica

A questo punto del progetto, gli studenti hanno avuto modo di mettere in pratica quanto studiato: dopo aver individuato in classe alcune categorie ordinatrici del paesaggio utili a riconoscerlo come storico, sulla base di questa classificazione, hanno realizzato alcune fotografie. I ragazzi si sono mossi in gruppo, in compagnia dei genitori o dei fratelli più grandi, con l‟obiettivo di documentare e verificare che i presupposti teorici fossero applicabili

118 anche al proprio contesto di vita. I già citati studi di Tosco155, rielaborati come schema concettuale di indagine territoriale ed adattati alla realtà locale, sono serviti sia come linea guida per osservare e fotografare il territorio circostante, sia come strumento successivo di analisi: le fotografie realizzate sono state infatti visionate, analizzate e commentate in classe. Nella fase conclusiva del percorso, infine, gli studenti, divisi in gruppi, hanno realizzato una presentazione multimediale utilizzando queste stesse fotografie, su uno dei seguenti temi:

- I paesaggi del sacro. - I paesaggi del lavoro. - I paesaggi del potere. - I paesaggi della memoria. - I paesaggi “storici”.

Il fatto che gli allievi avessero un tema da documentare ha consentito di mettere in rilievo, nel power point realizzato, gli elementi significativi del rapporto fra uomo/cultura/storia e ambiente.

IMM. 11 La slide introduttiva contiene una

definizione del tema affrontato.

IMM. 12 I ragazzi hanno evidenziato gli elementi

relativi al lavoro che caratterizzano un paesaggio da loro stessi fotografato.

La presentazione multimediale è stata organizzata secondo una scaletta comune: in una

119 diapositiva iniziale gli studenti hanno proposto una definizione del tipo di paesaggio di cui si sono occupati. Non si è trattato della trascrizione di un concetto imparato a memoria, ma di una elaborazione personale basata su una riflessione in parte guidata (in classe), in parte spontanea, nata dal fotografare paesaggi di cui si era già discusso. Nelle slide successive, i ragazzi hanno lavorato direttamente sulle fotografie, rendendo esplicita l‟analisi svolta ed evidenziandone gli elementi significativi.

Per quel che riguarda i paesaggi del potere, gli studenti hanno pensato di mettere a confronto le fotografie d‟epoca reperite su Internet con quelle da loro realizzate, arricchendo la diapositiva con informazioni storiche essenziali, ricavate da libri di storici locali e siti Internet selezionati. Questa comparazione ha incuriosito molto i ragazzi che hanno avuto modo di scoprire che uno stesso edificio o monumento può cambiare aspetto nel corso del tempo.

IMM. 13 I gruppi hanno personalizzato le loro

presentazioni, partendo da uno schema comune. Il paesaggio della memoria, per esempio, è contestualizzato con informazioni storiche ed immagini attuali.

IMM. 14 Il gruppo che si è occupato del paesaggio

del potere ha avuto la possibilità (e l’idea) di comparare le loro fotografie con altre d’epoca.

Il progetto, innescatosi su studi consolidati di geografia del paesaggio, ha tentato un connubio con la ricerca storica, sia per quel che riguarda il metodo di lettura del paesaggio agrario nelle fonti iconografiche (in particolar modo Sereni e Romano) che quello più propriamente legato al paesaggio storico (soprattutto il metodo analitico-interpretativo proposto da Tosco). Si è avvalso di metodologie didattiche diversificate: dall‟analisi e critica delle fonti, alla produzione di disegni e mappe mentali, dalla realizzazione di fotografie con

120 una linea guida alla verbalizzazione multimediale.

Questa attività è un esempio di come lo studio della rappresentazione artistica e fotografica del paesaggio permetta di percepire il mondo come un insieme di segni storici e geografici, di attribuire valore a quegli elementi visivi che compongono la varietà paesaggistica e di acquisire abilità diversificate. Come abbiamo visto, questo permette agli studenti di riconoscere nei dipinti e nelle fotografie le tracce della relazione fra uomo e natura, le evidenze dell‟evoluzioni delle forme agrarie, i soggetti sociali e le tecnologie che operano sul paesaggio, gli aspetti visivi della realtà dei processi storico-geografici. Considerare il territorio come un palinsesto significa riconoscerlo come un libro aperto che narra la sua storia e che occorre imparare a leggere e interpretare attraverso un metodo regressivo. Questa abilità dovrebbe spingere i ragazzi a guardare in modo diverso e consapevole il proprio contesto.

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IV - Il paesaggio nella comunicazione e nella didattica museale