• Non ci sono risultati.

Capitolo 3: Commento traduttologico

3.2 Parte seconda: analisi dei fattori di specificità

3.2.1 Fattori linguistici: il livello della parola

3.2.1.2. Fattori lessicali

3.2.1.2.3 Realia

La parola realia deriva dal latino e indica tutte le parole culturospecifiche che non hanno un corrispettivo nella cultura ricevente. In ogni lingua ci sono parole che, senza distinguersi in nessun modo nell’originale dal co-testo verbale, non si prestano a trasmissione in un’altra lingua con i mezzi soliti e richiedono al traduttore un atteggiamento particolare: alcune di queste passano nel testo della traduzione in forma invariata (si trascrivono), altre possono solo in parte conservare in traduzione la propria struttura morfologica o fonetica, altre ancora occorre sostituirle a volte con unità lessicali di valore del tutto diverso. Tra queste parole s’incontrano denominazioni di elementi della vita quotidiana, della storia, della cultura di un certo popolo, paese, luogo e che non esistono altrove. Proprio queste parole nella teoria della traduzione hanno

79

ricevuto il nome di realia122. La traduzione dei realia è una delle sfide più ardue a cui il traduttore è sottoposto durante la traduzione. Non esiste, infatti, una regola generale di procedimento e vi sono diverse tecniche a cui il traduttore può attingere a seconda dei casi. Le strategie più comuni sono la trascrizione o traslitterazione eventualmente accompagna da nota esplicativa, la creazione di un neologismo o calco nella cultura ricevente (che però raramente costituisce una scelta valida), l’esplicitazione del contenuto o l’eventuale aggiunta di un aggettivo esplicativo, l’individuazione di un referente più o meno affine nella cultura d’arrivo e infine la sostituzione con un omologo locale o internazionale del fenomeno della cultura ricevente. Per decidere quale strategia sia la più adatta bisogna considerare il tipo di testo e l’effetto che si vuole dare al lettore. In traduzione letteraria ci sono due correnti principali, la prima preferisce una traslitterazione con nota mentre la seconda cerca di evitare le note in quanto interrompono il flusso della lettura.

金杯车: Jinbei che, marchio cinese di monovolumi. Nella traduzione si è traslitterato il nome e, per dare un’idea al lettore italiano del modello di auto, si è specificato che si tratta di una monovolume; in questo modo si riesce a dare al lettore cinese la stessa immagine che ha un lettore cinese quando legge quella parola.

懒汉鞋: Lanhan xie, calzatura da casa caratterizzata dall’essere facilmente sfilabile. Assomigliano molto alle babbucce, per questo si è scelto di tradurre accostando al termine in cinese il termine di specificazione: babbucce lanhan. In questo caso il lasciare il termine in cinese è giustificato anche dall’incisiva seguente che spiega di cosa si tratta, cioè un modello in voga a Pechino in quel periodo.

小区: Xiaoqu, area residenziale di una città. Questa zona è composta da abitazioni e da una serie di infrastrutture pubbliche come asili e centri commerciali. Combacia con l’area residenziale della cultura del testo di arrivo.

单元: Danyuan ,secondo la divisione amministrativa indica l’unità residenziale.

80

元 : Yuan, indica l’unità monetaria in uso nella Repubblica Popolare Cinese. In questo caso si è mantenuta la parola straniera e si è aggiunta una nota che spiega l’ammontare di uno yuan in euro.

小红马: Xiao Hongma,è un corriere cinese. In questo caso si è mantenuto il nome traslitterandolo e si è aggiunto il sostantivo di specificazione “corriere”.

给我一杯忘情水: gei wo yi bei wangqing shui, titolo di una canzone del cantante cinese Andy Lau. In questo caso si è deciso di tradurre il titolo in italiano in quanto l’autore vuole segnalare la banalità del cantante, e lo fa citando una canzone il cui stesso titolo è una prova della mancanza di contenuti importanti. Per questo è necessario trasmettere lo stesso messaggio con una traduzione. La risultante è stata: “Dammi un bicchiere di pozione per dimenticar l’amore.”

倩女幽魂 qian nv youhun, The Enchanting Shadow è un classico del cinema di Hong Kong del 1960. Essendo presente una traduzione accertata del titolo del film, si è preferito non tradurre il film in italiano. Inoltre per un lettore italiano, il nome di un film in inglese è un elemento familiare e non straniante.

金龙鱼: jinlongyu, pesce caratteristico cinese appartenente alla specie dei Trichiuridi. In questo caso è stato tradotto il nome con il corrispettivo in italiano, ossia “pesce drago”.

鹤顶红: he ding hong, in questo caso è usato in riferimento alle camelie rosse in fiore. Questo termine letteralmente indica la cima del capo della gru giapponese, caratterizzata da un colore rosso vivo. È quindi un termine che indica il colore rosso, esteso poi al sostantivo “camelia rossa”.

小区会所: xiaoqu huisuo, è il centro con tutti i servizi di un’area residenziale ed è stato tradotto con “centro residenziale”.

普洱: pu er, varietà di tè prodotto nella provincia della Yunnan, tipicamente chiamato tè nero. Per dare un’informazione in più al lettore che non si intende di tè cinesi, il nome cinese traslitterato è stato accompagnato dalla specificazione “tè nero Pu’er.”

81

卧佛寺:Wofo si, ossia Tempio del Budda Sdraiato. In questo caso, trattandosi di un elemento culturale conosciuto, esiste una traduzione accertata e non si è costretti ad utilizzare la traslitterazione.

牛栏山二锅头: Niulanshan Ergotou, è un liquore caratteristico cinese distillato dal sorgo. Il nome del liquore è Ergoutou, che significa “distillato due volte”, mentre Niulanshan è il marchio. In questo caso si è deciso di traslitterare inserendo una nota a piè pagina, necessaria per dare i requisiti minimi di comprensione al lettore del metatesto.

九五至尊: jiuwu zhizun, marca di sigarette di Nanchino. In questo caso si è deciso di tradurre il nome in italiano. Il termine zhizun 至尊 è usato come forma di rispetto per persone di alto livello come imperatori, quindi sono state tradotte con “Imperiali 95”.