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Recupero e potenziamento

Nel documento Piano Triennale Offerta Formativa (pagine 102-108)

Punti di forza

gruppi di studenti che presentano maggiori difficolta' di apprendimento sono quelli che provengono da famiglie disagiate (basso livello di istru ione) e nelle quali non si e' stabilito un equilibrato rapporto educativo. Gli interventi che sono stati reali ati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti hanno riguardato in primo luogo forme di supporto, tutoraggio e recupero in orario curriculare ed extracurriculare. Gli interventi che la scuola reali a per supportare gli studenti con

maggiori difficolta' si sono rilevati efficaci. La scuola per ogni tipo di intervento

prevede forme di monitoraggio e valuta ione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'. La scuola favorisce il poten iamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari predisponendo materiale di approfondimento degli argomenti trattati. Strategia che si e' rivelata molto efficace. Nel lavoro d'aula vengono utili ati metodi e strategie che permettono di attuare interventi individuali ati mirati, in fun ione dei bisogni educativi di tutti gli studenti. Chiaramente la fase piu'

importante e' quella osservativa che permette ai docenti di conoscere pienamente i limiti e le poten ialita' di ciascuno. Su questa base i docenti utili ano, in tutte le classi, strategie educative come l'aiuto fra pari, il lavoro di gruppo e mettono in campo pratiche educative, come la semplifica ione di compiti, che aiutano ciascuno alunno a raggiungere gli obiettivi programmati.

Punti di debolezza

- interventi di poten iamento; - tutoraggio. - partecipa ione a gare o competi ioni nella scuola. Questi tre aspetti devono essere maggiormente curati, svolti e valutati.

Composizione del gruppo di lavoro per l'inclusione (GL ):

Dirigente scolastico Docenti curricolari Docenti di sostegno Personale ATA Specialisti ASL Associa ioni Famiglie DEF N Z ONE DE PROGETT ND V DUAL

Processo di definizione dei Piani Educativi ndividualizzati (PE ):

L PROCESSO D DEF N Z ONE DE P AN EDUCAT V ND V DUAL ZZAT dentifica ione dell'handicap. Attesta ione ND V DUAZ ONE DA PARTE DELLA FAM GL A - Se il bambino al momento dell'ingresso nella scuola, viene segnalato dalla famiglia come portatore di handicap e necessita di interventi di sostegno, i genitori devono produrre le

documenta ioni mediche gi acquisite, convalidate dal Servi io sanitario na ionale.

ND V DUAZ ONE DA PARTE DE DOCENT - Se le difficolt del bambino vengono

genitori per acquisire informa ioni ed eventuali certifica ioni, sottoponendo poi il caso alla valuta ione del servi io sanitario na ionale. L PROF LO-D AGNOS FUNZ ONALE Le particolari difficolt dell'allievo vanno in ogni caso sinteti ate dalla AS di competen a in un "profilo-diagnosi" (coperto dal segreto professionale) e progressivamente aggiornato ad ogni varia ione della situa ione e puntuali ato nel momento del

passaggio da un ordine di scuola all'altro. - PROGRAMMAZ ONE DEL P ANO EDUCAT VO ND V DUAL ZZATO Gli operatori scolastici e gli operatori dei servi i territoriali di cui sopra, interessando i genitori di ciascun bambino, definiscono insieme un programma da attuare in un tempo determinato (mese, trimestre, anno scolastico); collegano e integrano nel "Piano educativo individuali ato" gli interventi: didattici, educativi, terapeutici, riabilitativi (scolastici ed extrascolastici). Vanno stabiliti i tempi e i modi delle verifiche, e concordate le modalit relative alla reda ione, utili a ione e conserva ione della documenta ione a cui fare congiunto, ricorrente riferimento.

P ANO EDUCAT VO ND V DUAL ZZATO D ALUNN PORTATOR D GRAV HAND CAP Sempre in intesa, e tenuto conto del parere dell'A.S. e del contributo delle famiglie interessate, vanno predisposti interventi specif per gli alunni portatori di gravi

handicaps; - CALENDAR O DEGL NCONTR Si indicano, a titolo orientativo: riunioni per la forma ione delle classi; riunioni periodiche per la defini ione - attua ione - verifica - del programma; riunioni per la programma ione dell'anno scolastico successivo;

riunioni per facilitare il passaggio a diverso ordine di scuola. Preven ione di stati di disagio e di disadattamento gruppi professionali, sopra citati, intervengono per

prevenire, rimuovere risolvere i problemi di alunni che presentano difficolt connesse a stati di disagio e di disadattamento. OR ENTAMENTO Gli operatori sopra indicati, anche con l'aiuto delle Associa ioni, delle famiglie e dei servi i speciali ati, procedono, per quanto di competen a, alla predisposi ione e ricogni ione delle strutture: scolastiche, di forma ione professionale, di avviamento al lavoro e alla ricogni ione dei centri e laboratori, verso i quali orientare gli alunni portatori di handicaps, durante e dopo l'adempimento dell'obbligo scolastico; consigliano e aiutano le famiglie. PROPOSTA D P ANO EDUCAT VO ND V DUAL ZZATO E' adottato il modello in uso nell'istitu ione scolastica

Soggetti coinvolti nella definizione dei PE :

Genitori Scuola A ienda Sanitaria Associa ioni

MODAL TÀ D CO NVOLG MENTO DELLE FAM GL E

Ruolo della famiglia:

La famiglia ha un ruolo fondamentale nel processo di crescita dell'alunno, della conquista della sua autonomia ed coinvolta in tutte le fasi dell'attivit della scuola

Modalit di rapporto

scuola-famiglia: nforma ione-forma ione su genitorialit e psicopedagogia dell'et evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attivit di promo ione della comunit educante

R SORSE PROFESS ONAL NTERNE CO NVOLTE

Docenti di sostegno Partecipa ione a GL

Docenti di sostegno Rapporti con famiglie

Docenti di sostegno Attivit individuali ate e di piccolo gruppo

Docenti di sostegno Attivit laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)

Docenti curriculari (Coordinatori di classe

e simili)

Partecipa ione a GL

Docenti curriculari (Coordinatori di classe

e simili)

Rapporti con famiglie

Docenti curriculari (Coordinatori di classe

e simili)

Tutoraggio alunni

Docenti curriculari

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

R SORSE PROFESS ONAL NTERNE CO NVOLTE e simili)

Assistente Educativo

Culturale (AEC) Attivit individuali ate e di piccolo gruppo

Assistente Educativo Culturale (AEC)

Attivit laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla

comunicazione Attivit individuali ate e di piccolo gruppo

Assistenti alla comunicazione

Attivit laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Personale ATA Assisten a alunni disabili

Personale ATA Progetti di inclusione/laboratori integrati

RAPPORT CON SOGGETT ESTERN

Unit di valutazione multidisciplinare

Analisi del profilo di fun ionamento per la defini ione del Progetto individuale

Unit di valutazione

multidisciplinare Procedure condivise di intervento sulla disabilit Unit di valutazione

multidisciplinare Procedure condivise di intervento su disagio e simili Associazioni di

riferimento Procedure condivise di intervento per il Progetto individuale

RAPPORT CON SOGGETT ESTERN Associazioni di

riferimento Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con

GL R/G T/Scuole polo per l inclusione

territoriale

Accordi di programma/protocolli di intesa formali ati sulla disabilit

Rapporti con GL R/G T/Scuole polo

per l inclusione territoriale

Procedure condivise di intervento sulla disabilit

Rapporti con GL R/G T/Scuole polo

per l inclusione territoriale

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Rapporti con

Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con privato

sociale e volontariato Progetti territoriali integrati Rapporti con privato

sociale e volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con privato

sociale e volontariato Progetti a livello di reti di scuole

VALUTAZ ONE, CONT NU TÀ E OR ENTAMENTO

Criteri e modalit per la valutazione

Valuta ione alunni diversamente abili. Per tutto quanto concerne la valuta ione degli alunni disabili, si fa riferimento all art.11 comma 1,2,3 del D.L. N 62 del 13/04/2017 . Art. 1.: - 1. " La valuta ione delle alunne e degli alunni con disabilit certificata

frequentanti il primo ciclo di istru ione riferita al comportamento, alle discipline e alle attivit svolte sulla base dei documenti previsti dall'articolo 12, comma 5, della legge 5 febbraio1992 n. 104; - 2. Nella valuta ione delle alunne e degli alunni con disabilit i docenti perseguono l'obiettivo di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297 "L'integra ione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle poten ialit della persona handicappata nell'apprendimento, nella comunica ione, nelle rela ioni e nella sociali a ione)". - 3. L'ammissione alla classe successiva e all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istru ione avviene secondo quanto disposto dal presente decreto, tenendo a riferimento il piano educativo

individuali ato. Pertanto il PE indicher le competen e che l alunno dovr acquisire ed espliciter i criteri di valuta ione con la relativa attribu ione del livello raggiunto.

Continuit e strategie di orientamento formativo e lavorativo:

La continuit per quanto riguarda i soggetti in difficolt (BES) ha come obiettivo quello di favorire la loro inclusione nei diversi di istru ione. La scuola favorisce il passaggio dell'alunno da un grado all'altro di istru ione utili ando diverse strategie:

CONT NUATA' EDUCAT VA E D DATT CA: - organi a ione di attivit in comune fra scuola dell'infan ia e scuola primaria; fra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado; fra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado; - organi a ione di incontri fra i docenti dei diversi ordini di scuola. - CONT NU T ORGAN ZZAT VA: ncontri dei docenti dei diversi ordini di scuola per la presa in carico degli alunni in difficolt e la loro conoscen a. - OR ENTAMENTO FORMAT VO: gli alunni saranno seguiti con particolare atten ione nel loro percorso formativo, agevolando le loro inclina ioni e, quindi, in accordo con le famiglie il prosieguo dei loro studi nella scuola superiore.

Approfondimento

La scuola, per quanto che riguarda l aspetto dell inclusione,

Nel documento Piano Triennale Offerta Formativa (pagine 102-108)

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