Punti di forza
La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado organizzano corsi per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti , sia all'interno delle classi che per classi aperte. Al fine di favorire il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, la scuola partecipa a competizioni organizzate da enti esterni per quanto
logico-matematico,artistico espressivo ( "Un Poster per la Pace", Giochi matematici, concorsi musicali, manifestazioni e gare sportive). Per quanto concerne la lingua inglese, l'Istituto, da diversi anni, organizza il progetto Lettorato in lingua Inglese.
Punti di debolezza
Gli alunni che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono gli stranieri, prevalentemente a causa della non buona comprensione dei testi italiani. A volte risulta difficile anche la comunicazione tra docenti e genitori di questi alunni. Per questo gruppo di alunni i risultati degli interventi messi in atto dalla scuola vengono pregiudicati laddove l'esercizio della lingua Italiana, anche in ambito domestico, risulti essere troppo scarsa.
per l'inclusione (GLI): Docenti curricolari Docenti di sostegno Personale ATA Specialisti ASL Famiglie
Rappresentante dell'Amministrazione comunale di Sarego
DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI
Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI):
Il PEI è lo strumento attraverso il quale si concretizza l'individualizzazione dell'insegnamento in favore dell'alunno disabile. Vi sono descritti gli interventi
predisposti per l’alunno, è quindi parte integrante e operativa del “progetto di vita”. Il PEI mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie. Tiene conto della certificazione di disabilità e del profilo di funzionamento.
Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI:
Gli insegnanti curricolari ed il docente di sostegno, con la consulenza ed eventuale collaborazione degli operatori dell’Ente Locale e dell’Ente sanitario. Il documento è condiviso con la famiglia, che ne sottoscrive la copia originale.
MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE Ruolo della famiglia:
La famiglia è la protagonista primaria, decisiva dell'azione formativa e quindi nella lotta a ogni forma di insuccesso formativo e di dispersione scolastica. Occorre che i genitori partecipino quanto più possibile alla progettazione dell'azione formativa della scuola, raccordandola a quella che essi sono chiamati a svolgere in parallelo. Quindi per raggiungere il successo si impone che, da una parte, i genitori prendano coscienza delle loro responsabilità educative e, dall'altra, gli operatori scolastici prendano consapevolezza che la scuola costituisce un servizio che deve necessariamente lavorare in tandem con la famiglia. La famiglia dello studente: fornisce notizie
sull'alunno; gestisce con la scuola le situazioni problematiche; condivide con la scuola il processo di apprendimento dell’alunno; contribuisce alla costruzione e realizzazione del progetto formativo dello studente e del PEI/PDP; partecipa agli incontri ed alle
riunioni programmate.
Modalità di rapporto scuola-famiglia:
Informazione-formazione su genitorialità e psicopedagogia dell'età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante
RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE Docenti di sostegno Partecipazione a GLI
Docenti di sostegno Rapporti con famiglie
Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Docenti di sostegno Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.) Docenti curriculari
(Coordinatori di classe e simili)
Partecipazione a GLI
Docenti curriculari (Coordinatori di classe
e simili)
Rapporti con famiglie
Docenti curriculari (Coordinatori di classe
e simili)
Tutoraggio alunni
Docenti curriculari (Coordinatori di classe
e simili)
Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Assistente Educativo
Culturale (AEC) Attività individualizzate e di piccolo gruppo
RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE Assistente Educativo
Culturale (AEC)
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Personale ATA Assistenza alunni disabili
RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI
Unità di valutazione multidisciplinare
Analisi del profilo di funzionamento per la definizione del Progetto individuale
Unità di valutazione
multidisciplinare Procedure condivise di intervento sulla disabilità Unità di valutazione
multidisciplinare Procedure condivise di intervento su disagio e simili Associazioni di
riferimento Procedure condivise di intervento per il Progetto individuale Associazioni di
riferimento Progetti territoriali integrati Associazioni di
riferimento Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con
GLIR/GIT/Scuole polo per l’inclusione
territoriale
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI territoriale
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Progetti territoriali integrati
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo
per l’inclusione territoriale
Progetti integrati a livello di singola scuola
Rapporti con privato
sociale e volontariato Progetti territoriali integrati Rapporti con privato
sociale e volontariato Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con privato
sociale e volontariato Progetti a livello di reti di scuole
VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO Criteri e modalità per la valutazione
La valutazione segue i processi che sono previsti dalla programmazione per competenze, per cui la valutazione segue in primis un criterio relativo alle fasce di acquisizione delle relative competenze. L'Istituto tiene conto degli esiti alla luce del PEI, visto che, per gli alunni diversamente abili, il PEI fissa anche i criteri e le modalità della valutazione non solo degli apprendimenti, ma soprattutto del processo evolutivo di crescita, alla luce delle difficoltà iniziali e dei fattori che, poi, interagiscono nella crescita del minore. Alunni disabili La valutazione degli alunni con disabilità da parte dei docenti della classe è riferita alle discipline e alle attività svolte sulla base del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato. Nella scuola dell’obbligo sono predisposte prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a
valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e al livello di
apprendimento iniziale. Agli alunni affetti da grave disabilità che, a causa del mancato superamento dell’esame conclusivo del primo ciclo, non conseguono la licenza, viene rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e la frequenza a classi successive, ai soli fini di riconoscimento di crediti formativi da far valere anche per percorsi integrati. Nel diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) La valutazione degli alunni con DSA viene regolata dall’Art. 6 del DM 12 luglio 2011 sulla base della legge 170/2010. Viene sancito che “la valutazione scolastica, periodica e finale, degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici” adottati nei casi di presenza di alunni che manifestino tali disturbi. L’istituzione scolastica pertanto si servirà di
modalità di verifica e valutazione che permettano all’alunno di dimostrare il livello d’apprendimento raggiunto con attenzione alla padronanza dei contenuti più che alla forma nella quale vengono esplicitati. Tempi e strutturazione delle prove potranno prevedere l’utilizzo degli strumenti compensativi e delle misure dispensative coerentemente con quanto previsto dal piano personalizzato dell’allievo con DSA.
Alunni non italofoni e alunni con disagio socio-culturale La valutazione periodica e annuale degli alunni di lingua nativa non italiana al primo anno di scolarizzazione nel sistema di istruzione nazionale, ha come scopo accertare soprattutto il livello di preparazione nella conoscenza della lingua italiana stessa. La predisposizione di un Piano di Studio Personalizzato redatto dal Consiglio di Classe permetterà di orientare la valutazione, la quale terrà conto non solo del livello di partenza e del processo di
conoscenza ma anche degli aspetti motivazionale dell’impegno manifestati. A seconda dei singoli casi, il Consiglio di Classe potrà attivare, per un periodo di tempo consono e appropriato, il Piano di Studi Personalizzato prevedendo degli adattamenti per: - dare priorità all'apprendimento della lingua italiana; - prevedere la sospensione temporanea di alcuni insegnamenti (ad esempio la seconda lingua straniera); - individuare i nuclei essenziali all'interno dei contenuti e dei processi delle singole discipline. La valutazione riportata nel documento sarà espressa sulla base delle scelte e delle motivazioni descritte nel Piano di Studio Personalizzato. Il Consiglio di Classe valuta inoltre
l’opportunità di predisporre un Piano Didattico Personalizzato anche in tutti i casi in cui l’alunno manifesti un disagio di tipo culturale, personale, sociale, con pesanti ed
evidenti ricadute in ambito scolastico.
Continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo:
Nel nostro Istituto Comprensivo, la verticalizzazione del curricolo è fattore essenziale, per cui, anche per effetto di progetti di continuità, messi opportunamente messi in
essere, la continuità è divenuta una delle caratteristiche salienti, che consente di condividere e di socializzare informazioni e metodi di insegnamento fra docenti di ordine diverso, tanto più nel momento in cui un alunno H o BES transita da un ordine all'altro.