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La Regione inoltre, si impegna a reperire specifiche risorse di Euro 34.000 quale proprio contributo per il supporto agli

“PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DEI TRATTI CICLABILI DEL LOTTO PRIORITARIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CON FINANZIAMENTO

3. La Regione inoltre, si impegna a reperire specifiche risorse di Euro 34.000 quale proprio contributo per il supporto agli

uffici dei soggetti attuatori, utilizzabile anche per assunzioni di personale a tempo determinato, ognuno per le parti di propria competenza di cui:

- Alla Provincia di Modena un contributo di Euro 10.000;

- Alla Città Metropolitana di Bologna un contributo di Euro 24.000 fino alla fase di progettazione esecutiva.

ARTICOLO 6

(Riparto del finanziamento ministeriale dei tratti prioritari tra i due soggetti attuatori)

Il finanziamento regionale complessivo, di Euro 7.785.480,56, è così ripartito tra i due soggetti attuatori e beneficiari del

- Provincia di Modena con finanziamento regionale di 2.675.360,00

€, per l’attuazione dei seguenti tratti ciclabili:

Tratto 1: Confine regionale con la Lombardia Concordia sul Secchia – Mirandola;

Tratto 2: Attraversamento del centro abitato di San Felice sul Panaro;

- Città Metropolitana di Bologna con finanziamento di 5.110.120,56 €, per l’attuazione dei seguenti tratti ciclabili:

Tratto 3: Attraversamento dei centri abitati di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sala Bolognese;

Tratto 4: Casalecchio – Marzabotto.

ARTICOLO 7

(Referenti del Procedimento)

1. La Regione ha nominato per l’attuazione del progetto come Referente l’Arch. Alessandro Meggiato, Responsabile del Servizio Traporto Pubblico e Mobilità Sostenibile.

2. I Soggetti attuatori nominano quale Responsabile Unico del Procedimento relativo all’esecuzione dell’intervento nei tratti di loro competenza e si impegnano inoltre a comunicare eventuali variazioni a riguardo:

- per la Città Metropolitana di Bologna l’………..;

- per la Provincia di Modena l’……….… . ARTICOLO 8

(Tempi di attuazione)

1. I due Soggetti attuatori, s’impegnano ad aggiudicare la gara dei lavori dei tratti di loro competenza dell’intervento finanziato in oggetto, entro il 30 novembre 2021, compatibilmente con le tempistiche legate alle necessarie procedure tecnico - amministrative e salvo eventuali proroghe concesse dalle normative e/o dal Ministero e autorizzate dalla Regione.

2. I soggetti di cui sopra s’impegnano a completare i tratti di loro competenza nel rispetto del cronoprogramma trasmesso e allegato alla progettazione definitiva dell’intervento, fatto salvo quanto già indicato al punto 1.

3. Qualora uno dei soggetti attuatori non provveda, per i tratti di propria competenza, agli adempimenti previsti nei tempi indicati dal cronoprogramma, ne dà comunicazione motivata alla Regione, al fine di stabilire una tempistica anche coerente con

quanto disciplinato dal protocollo d’Intesa MIT/Regioni e dalla normativa di settore vigente.

4. Ai fini dell’applicazione del comma precedente i tempi procedurali possono essere rimodulati dalla Regione, nei limiti di quanto disciplinato dal Protocollo d’intesa MIT/Regioni e dalla normativa di settore vigente.

5. Le richieste di rimodulazione dei tempi procedurali possono essere accolte su istanza motivata del Soggetto beneficiario, previa istruttoria positiva del Dirigente regionale competente per materia tramite nota di risposta, fermo restando il rispetto di quanto definito nei sopra-citati commi e nel rispetto degli obiettivi e finalità dell’intervento stesso.

6. I due Soggetti beneficiari si impegnano in ogni caso a proporre alla Regione entro il 31 gennaio e il 15 maggio di ciascun anno l’eventuale adeguamento del cronoprogramma di spesa. La Regione comunica la rimodulazione di cui ai commi precedenti al Ministero, anche ai fini delle erogazioni delle risorse Ministeriali.

ARTICOLO 9 (Varianti)

I due Soggetti attuatori si impegnano a comunicare tempestivamente ogni eventuale variante in corso d’opera durante l’attuazione dei tratti di loro competenza, che dovrà essere debitamente autorizzata dalla Regione, in accordo con il Ministero, fermo restando il rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e delle norme statali di settore. In caso di variante suppletiva il maggior costo potrà essere finanziato mediante utilizzo delle economie da ribasso conseguite in sede di appalto.

ARTICOLO 10

(Ammissibilità delle spese)

1. Il contributo in ogni caso non può essere destinato alla copertura di oneri risarcitori e per contenziosi.

2. I due soggetti attuatori per i tratti di loro competenza, si impegnano a trasmettere alla Regione nelle tempistiche coerenti con il cronoprogramma e compatibili con la presente Convenzione tutta la documentazione comprovante l’ammissibilità delle spese;

3. La Regione inoltre si impegna a richiedere all’attuatore e trasmettere al Ministero tutta la documentazione comprovante l’ammissibilità delle spese di cui sopra.

ARTICOLO 11

(Concessione, impegno e liquidazione delle risorse)

dell’erogazione del finanziamento;

2. La concessione impegno del contributo ministeriale finanziato verrà disposta con determina regionale, alla consegna da parte di ognuno dei soggetti attuatori e beneficiari del contributo regionale della seguente documentazione:

- atto di approvazione del progetto esecutivo e del relativo quadro economico, con indicazione del Codice Unico Progetto -CUP, dei mezzi per la copertura finanziaria, previsioni delle annualità di spesa e cronoprogramma delle attività e dei lavori;

- relazione tecnica illustrativa e principali elaborati del progetto esecutivo e sua relativa validazione;

- attestazione del RUP o dirigenziale di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto alle norme e regolamenti di settore vigenti e agli strumenti di pianificazione regionali, provinciali e comunali;

Il contributo è quindi da intendersi come contributo a rendicontazione.

3. La Regione provvederà alla liquidazione ed erogazione del contributo, su richiesta del soggetto beneficiario a presentazione della seguente documentazione:

- 3.1 per la liquidazione ed erogazione del primo acconto (pari al 20% del contributo concesso e impegnato):

 atto di aggiudicazione della gara dei lavori in oggetto;

 attestazione dirigenziale di rispetto delle norme vigenti ad evidenza pubblica nell’affidamento dei lavori e delle forniture e di congruità della spesa prevista;

 verbale di inizio lavori recante anche la data di fine lavori;

- 3.2 per la liquidazione ed erogazione di acconti intermedi di importo di almeno del 25% del contributo impegnato:

 rendicontazione a firma del RUP con l’elenco delle spese sostenute e quietanzate corredato dalla relativa documentazione degli Stati di avanzamento lavori SAL, certificati di pagamento, fatture e quietanze di pagamento o altro documento equipollente comprovante la spesa sostenuta;)

- 3.3 per la liquidazione ed erogazione del saldo di almeno il 5% del contributo impegnato per ciascun intervento e fino all'ammontare del contributo concesso e impegnato, riproporzionato sulla spesa ammissibile ed effettiva:

- rendicontazione delle spese complessive sostenute da parte del RUP o del dirigente competente con l’elenco delle spese sostenute e quietanzate corredato dalla relativa documentazione degli Stati di avanzamento lavori SAL, certificati di pagamento, fatture e quietanze di pagamento o altro documento equipollente comprovante la spesa sostenuta;

- certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione, qualora previsto, approvati dal soggetto beneficiario;

- attestazione del RUP o del dirigente competente di avvenuta apertura al transito del tratto ciclabile;

- Attestazione di conclusione delle procedure espropriative (ove attivate); •

Inoltre, la Regione Emilia-Romagna, la Città Metropolitana e la Provincia di Modena, prima della conclusione dei lavori, si impegnano ad individuare e condividere una soluzione per la manutenzione e la funzionalità dell'opera.

4. Quando sarà disponibile nei capitoli di bilancio regionale la concessione impegno della quota di contributo regionale a rendicontazione di Euro 34.000, verrà disposta con determina regionale, alla consegna da parte di ognuno dei soggetti attuatori e beneficiari del contributo regionale della seguente documentazione:

- atto di approvazione delle attività di progetto e del relativo quadro economico, con indicazione del Codice Unico Progetto -CUP ove necessario, dei mezzi per la copertura finanziaria, previsioni delle annualità di spesa e cronoprogramma delle attività;

La Regione provvederà alla liquidazione ed erogazione del contributo a saldo, su richiesta del soggetto beneficiario a presentazione della rendicontazione a firma del RUP con l’elenco delle spese sostenute e quietanzate corredato dalla relativa documentazione delle fatture e quietanze di pagamento o altro documento equipollente comprovante la spesa sostenuta;

5. Le opere finanziate dovranno evidenziare la fonte nazionale e regionale di finanziamento, assicurando la chiara visibilità del logo durante le fasi di cantiere e tramite apposite targhe apposte in loco sulle opere a lavori ultimati;

6. la Regione si riserva di chiedere ogni altra documentazione che riterrà necessaria ai fini del corretto espletamento delle proprie fasi tecniche, amministrative e contabili;

7. Eventuali economie sulla spesa programmata per specifici interventi, quantificate al momento della concessione-impegno di spesa, determineranno la proporzionale specifica riduzione dei contributi. Più in generale la minore spesa ammissibile determinata nelle diverse fasi del procedimento di spesa (impegno e liquidazione), corrisponderà il relativo ri-proporzionamento del contributo regionale;

criteri e modalità dalla presente convenzione.

ARTICOLO 12 (Economie)

Eventuali economie delle risorse assegnate, lungo tutte le fasi procedurali derivanti dall’attuazione degli interventi, verranno utilizzate per il completamento dell’iniziativa e nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente in materia.

ARTICOLO 13 (Revoca di risorse)

1. Potranno costituire motivi di revoca del contributo:

- la mancata aggiudicazione della gara dei lavori dell’intervento finanziato entro il 30 novembre 2021, compatibilmente con le tempistiche legate alle necessarie procedure tecnico - amministrative e salvo eventuali proroghe concesse dal Ministero e autorizzate dalla Regione.

- in caso di esito negativo delle verifiche da parte degli Organismi di competenza preposti ai sensi della normativa vigente in materia, per la parte di spesa coinvolta;

- in caso di gravi inadempienze da parte del Soggetto beneficiario;

- nel caso in cui il Soggetto beneficiario comunichi la rinuncia espressa al contributo.

2. L’eventuale revoca, parziale o totale, dei contributi e/o l’eventuale restituzione di quanto pure parzialmente liquidato ed erogato, avverrà con provvedimento della Regione che indica a riguardo le procedure e le tempistiche da rispettare da parte del Soggetto beneficiario.

ARTICOLO 14 (Disposizioni finali)

1. Per tutto quanto non disciplinato dalla presente Convenzione, valgono le diposizioni della normativa statale vigente in materia nonché quanto definito dalla normativa di settore e dagli atti regionali e anche da eventuali loro aggiornamenti in merito.

Per la Regione Emilia-Romagna

………..

Per la Città metropolitana di Bologna

………..…………..

Per la Provincia di Modena

……….. .

(omissis)

delibera

a) di stabilire che il rappresentante della Regione all’Assem-blea dei Soci per il giorno 29/6/2021 in prima convocazione e per il giorno 12/7/2021 alle ore 10.00 in seconda convocazione, ap-provi il Bilancio di esercizio chiuso al 31/12/2020;

b) di designare per le motivazioni esposte in premessa:

- la Dott.ssa Elisabetta Tanari (omissis) in qualità di Consi-gliere di Amministrazione di TPER S.p.a. per un anno;

- il Dr. Fabio Ceroni, (omissis) in qualità di componente del Collegio Sindacale di TPER S.p.A. per il periodo di durata in ca-rica di tre esercizi;

c) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bol-lettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;

d) di procedere alle ulteriori pubblicazioni previste dall’arti-colo 7 bis, comma 3, del Decreto legislativo n. 33/2013 e ss.mm.

ii., in esecuzione del Piano triennale di prevenzione della corru-zione regionale.

(omissis)

delibera

1) di stabilire che il rappresentante della Regione Emilia-Ro-magna all’Assemblea dei Soci per il giorno 28/6/2021 alle ore 08.00 in prima convocazione e per il giorno 16/7/2021 alle ore 15.30 in seconda convocazione, approvi il Bilancio di esercizio chiuso al 31/12/2020;

2) di nominare il Dott. Attilio Rinaldi quale componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Centro Ricer-che Marine;

3) di precisare che i componenti dell’organo di cui trattasi restano in carica sino all’approvazione del Bilancio consuntivo relativo al terzo esercizio successivo alla nomina;

4) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

5) di procedere alle ulteriori pubblicazioni previste dall’arti-colo 7 bis, comma 3, del Decreto legislativo n. 33/2013 e ss.mm.

ii., in esecuzione del Piano triennale di prevenzione della corru-zione regionale.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 GIU-GNO 2021, N. 1015

Approvazione del progetto di realizzazione di un polo ortope-dico e riabilitativo dell'Istituto Ortopeortope-dico Rizzoli di Bologna presso l'Azienda USL di Ferrara - Ospedale di Argenta

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto l'art. 2 del D. Lgs. 502/1992, così come successivamen-te insuccessivamen-tegrato e modificato, che prevede, al comma 2, che spettano alle Regioni la determinazione dei principi sull'organizzazione dei servizi e sull'attività destinata alla tutela della salute delle Azien-de Sanitarie, nonché le attività di indirizzo tecnico, promozione e supporto nei confronti delle medesime;

Vista e richiamata la L.R. 29 del 2004, così come suc-cessivamente integrata e modificata, recante “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, con la quale questa Regione, nell’esercizio dell’au-tonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di fun-zionamento del Servizio sanitario regionale, e più specificamente l’art. 1, comma 2, che stabilisce fra i principi ispiratori del SSR:

- alla lett. a) quello della centralità del cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e partecipe della definizione delle prestazioni, della organizzazione dei servizi e della loro valuta-zione;

- alla lett. d) quello della globalità della copertura assistenzia-le, quale garanzia dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza, in quanto complesso delle prestazioni e dei servizi garantiti secondo

le necessità di ciascuno, nel rispetto dei principi della dignità della persona, del bisogno di salute, dell'equità di accesso ai ser-vizi, della qualità dell'assistenza, dell'efficacia ed appropriatezza dei servizi e delle prestazioni, nonché dell'economicità nell'im-piego delle risorse;

Richiamati il Piano Sanitario Regionale 1999-2001, appro-vato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1235/1999, il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n. 175/2008, la cu-i valcu-idcu-ità è stata prorogata per glcu-i anncu-i 2013 e 2014 con delcu-ibera assembleare n. 117/2013 e il Piano Sociale e Sanitario 2017-2019, approvato dall’Assemblea legislativa con deliberazione n.

120/2017, i quali nell’ambito delle tematiche attinenti al governo clinico e alla qualità delle cure esprimono il concetto di qualità dei servizi e sicurezza delle cure, da perseguire attraverso azioni volte ad incidere sulla efficacia ed efficienza delle stesse, testi-moniando il crescente interesse di questa Amministrazione nei confronti del miglioramento continuo della qualità dell’assistenza;

Premesso che:

- la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Ferrara in data 18 marzo 2021 ha approvato la proposta dell'azienda USL Ferrara di attivare una collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli (IOR) al fine di creare una rete ortopedica integrata sul territorio per garantire un'assistenza di eccellenza in prossimità del paziente, e che i due Enti hanno provveduto a definire un progetto operativo di riqualificazione dell’Ospedale di Argenta attraverso l’integra-zione tra l’Istituto Ortopedico Rizzoli e l’AUSL di Ferrara, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di creare una rete ortopedica integrata sul territorio, con lo scopo di garantire un’assistenza di eccellenza in prossimità del paziente, basata sulla valorizzazione

una rete clinica integrata che coinvolga le strutture che insistono nel territorio provinciale;

- le parti hanno altresì elaborato un progetto operativo di

"Realizzazione di un Polo Unico Ortopedico e Riabilitativo IOR presso l'Ospedale di Argenta", al fine di individuare gli obiettivi fondamentali della collaborazione gli ambiti disciplinari inte-ressati e il modello organizzativo perseguito con il rispettivo dimensionamento e apporto di risorse;

Valutata tale progettazione rispondente alla programmazio-ne sanitaria regionale;

Ritenuta tale iniziativa di interesse regionale, in ragione dell’obiettivo inerente la valorizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera regionale dalla stessa perseguito, e considerato pertanto opportuno procedere alla sua approvazione;

Visti e richiamati:

- la L.R. 19/1994 “Norme per il riordino del servizio sanita-rio regionale ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.

502, modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517”

e successive modifiche;

- la L.R. n. 43/2001 “Testo unico in materia di organizza-zione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

- la L.R. 29/2004 "Norme generali sull'organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale", e successive modifiche;

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”, ed in particolare l’art. 23;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organiz-zative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.

Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii;

- n.468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabi-netto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 rela-tive ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria

deli-Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsa-bile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 1050 del 24 agosto 2020 avente ad oggetto: “Proroga del-la nomina del Responsabile deldel-la Prevenzione deldel-la Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile per la Tran-sizione Digitale Regionale”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto: “Affi-damento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 3 del 5 gennaio 2021 “Proroga della nomina del Re-sponsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT). Del responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appal-tante (RASA) e del Responsabile per la Transizione Digitale Regionale”;

- n. 111 del 28 gennaio 2021 “Approvazione piano trien-nale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Anni 2021-2023”;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni indicate in premessa e che qui si intendo-no integralmente richiamate

1. di approvare il progetto di realizzazione di un polo orto-pedico e riabilitativo dell’Istituto Ortoorto-pedico Rizzoli di Bologna presso l’Azienda USL di Ferrara – Ospedale di Argenta;

2. di impegnare gli Enti interessati a condividere con questa Amministrazione – Direzione Generale Cura della Persona, Sa-lute e Welfare, la programmazione attuativa di progetto;

3. di dare atto che per quanto previsto in materia di pubbli-cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa;

4. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Uf-ficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna (BURERT).

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 GIU-GNO 2021, N. 1020

Regolamento per la raccolta dei prodotti del sottobosco nell'ambito del territorio del Parco regionale del Corno alle Scale, valido per il periodo 2021-2025

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA (omissis)

delibera

1) di approvare il Regolamento per la raccolta dei prodotti

del sottobosco del Parco regionale Corno alle Scale (2021-2025), proposto dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia orientale e inviato con note acquisite agli atti ns. prot.

351777/2021 e 501676/2021, secondo il testo di cui all’allega-to A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, per le ragioni espresse in premessa, che qui si intendono inte-gralmente richiamate;

2) di pubblicare il Regolamento di cui all’allegato A sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico come previsto all'art. 32 comma 4 della LR 6/2005;

3) di pubblicare il Regolamento sul sito web della Re-gione al link: http://ambiente.reRe-gione.emilia-romagna.it/

REGOLAMENTO PER LA RACCOLTA DEI PRODOTTI DEL SOTTOBOSCO NELL’AMBITO DEL TERRITORIO DEL PARCO DEL CORNO ALLE SCALE VALIDO PER IL PERIODO 2021-2025 nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalla L.R. 24/1/1977 n.2 dalla Legge 6/12/1991 n.394, dalla L.R. 17/2/2005 n.6 e dalla L.R. 23/12/2011 n.24

Art. 1 (ambito di applicazione - prodotti oggetto di tutela)

Nel territorio del Parco del Corno alle Scale, al fine di garantire la conservazione del patrimonio naturale e la continuità degli ecosistemi vegetali esistenti, nonché di regolamentare i benefici economici derivanti dalla presenza dei seguenti prodotti del sottobosco: a) muschi; b) fragole c) lamponi; d) mirtilli; e) more di rovo; f) bacche di ginepro si applicano le norme stabilite nel presente regolamento.

Art. 2 (tesserini per la raccolta)

La raccolta dei prodotti predetti può essere effettuata solo da persone munite del tesserino rilasciato dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale (in seguito denominato “Ente”).

I tesserini (permessi), in vendita sul sito dell’Ente o con altre modalità in questo precisate, nonché presso esercizi pubblici convenzionati, sono disponibili con le seguenti validità temporali:

- giornaliera;

- mensile (30 giorni);

- semestrale (180 giorni);

- annuale per i residenti in Comune di Lizzano in Belvedere.

Tutti i tesserini cessano comunque di validità il 31 dicembre dell’anno di emissione.

I prezzi di detti permessi di raccolta sono determinati annualmente dall’Ente, così come il numero complessivo in ragione delle esigenze di conservazione ed equilibrio dell’ecosistema forestale.

I tesserini nominativi dovranno essere accompagnati da valido documento di identità.

Ai minori di anni quattordici è consentita la raccolta senza tesserino, purché accompagnati da persona munita di permesso. Il prodotto raccolto dal minore concorre in tal caso a formare il quantitativo giornaliero personale consentito all’accompagnatore.

Oltre ai tesserini sopra indicati, l’Ente potrà rilasciare permessi speciali nominativi per raccoglitori professionisti di mirtilli, con modalità definite al successivo art. 4.

Art. 3 (limiti quantitativi giornalieri)

Art. 3 (limiti quantitativi giornalieri)