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4.1. Introduzione

4.2.1. Regione Piemonte

Per mantenere un livello unitario nelle procedure e nelle modalità di formula- zione dei preventivi di spesa, la Regione Piemonte ha stabilito di adottare le unità di costi standard. Il dgr n. 25-12513 del 9.11.2009 prevedeva, in via sperimentale, la determinazione di costi fissi calcolati applicando “tabelle standard per costi unitari”. Successivamente, con il dgr n. 19-1738 del 21.3.2011 si è rilevata la necessità di ri- considerare il complesso delle regole individuando nuovi elementi di semplificazio- ne e nuovi criteri per diverse tipologie di intervento. Pertanto, la dd n. 255 del 3.5.2011 ha approvato l’applicazione della metodologia di calcolo per l’adozione delle opzioni di semplificazione – allegato A (Studio 2011). In seguito, con la dd n. 263 del 6.6.2013, si è proceduto alla rivalutazione, (per gli a.f. 2013/14, 2014/15, 2015/16 e 2016/17) delle unità di costo standard applicate alla direttiva pluriennale relativa alle attività di formazione iniziale finalizzata ad assolvere l’obbligo di istru- zione e il diritto/dovere. A distanza di cinque anni dall’introduzione delle unità di costo standard previste dalla direttiva obbligo di istruzione diritto dovere approvata con il dgr n. 19-1738/2011, l’AdG ha ritenuto utile avviare una nuova analisi per la verifica dell’attualità delle tabelle di costi standard approvate con dd n. 255 del 3.5.2011 e s.m.i. L’indagine di mercato ha individuato i costi realmente sostenuti da- gli operatori nell’ambito dei percorsi di formazione iniziale e, in particolare, di quel- li a qualifica e a diploma. Gli esiti dell’analisi dei dati dell’indagine di mercato han- no condotto alla determinazione dei nuovi parametri UCS, riportati nell’allegato “A”, del dd n. 837 del 22.11.2016 (Studio 2016). Pertanto è stato necessario provve- dere all’adeguamento delle unità di costo standard del sistema regionale di IeFP ai sensi dell’art. 67 del regolamento Ue n. 1303/12013 e dell’art.14 del regolamento Ue n. 1304/2013.

Mediante il “Target” si punta ad individuare le caratteristiche omogenee dei percorsi, da cui trarre dati per la costruzione delle unità di costo standard (Fase 1). Il dimensionamento del Target tiene conto di alcuni requisiti previsti per l’erogazione dell’offerta di IeFP: almeno 990 ore all’anno (art 17 del d.lgs. n. 226/05) e il perso- nale inquadrato secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro (d.m. n. 166/2001, art 1, comma 4). La Regione sceglie di censire la popolazione dei corsi di qualifica professionale triennali e dei corsi annuali di diploma professionale (dd n.

837 del 22.11.2016, all. “A”). Il modello prevede di confrontare gli importi ricono- sciuti e gli importi attestati di percorsi con processo amministrativo concluso. Si prendono in esame solo percorsi con costo “rendicontato” e “dichiarato come spesa sostenuta dagli operatori” e quelli con costo “finale pubblico riconosciuto”. Il monte ore annuo è di 1050 ore annue, le classi sono di minimo 15 studenti e massimo 25. Il limite minimo accettabile per il campionamento deve toccare almeno il 10% dei cor- si nella popolazione presa in esame, almeno 1 corso per ogni tipologia, rappresenta- tività di tutti gli operatori e del territorio regionale.

Per l’analisi dei percorsi, il modello della Regione fa riferimento all’a.f. 2014/15 (dd n. 837 del 22.11.2016). Sono state 466 le attività incluse nell’universo di riferimento e ricadenti nel triennio e quarto anno. La quota di corsi campionati è del 13% sul totale; è stato soddisfatto il criterio di almeno un corso per ogni tipolo- gia di qualifica/diploma e quelli della rappresentatività degli Enti e dei territori.

Le classi di riferimento sono le fonti di dati che diversamente combinati contri- buiscono a valorizzare le UCS. Raccolgono le seguenti informazioni:

• durata in ore dei percorsi • costo dichiarato

• costo riconosciuto (sulla base del numero di allievi finali)

La “durata in ore dei percorsi” è data dal numero di ore previste (1.050 ore al- l’anno). Il numero degli allievi finali determina il costo riconosciuto, che è uno dei tre elementi utilizzati per individuare l’UCS. “Costi sostenuti” sono tutti i costi dell’operazione, al netto di quelli dei servizi speciali (disabili e larsa), ma inclusi i costi indiretti. I costi riconosciuti per il finanziamento dei percorsi di IeFP apparten- gono alle seguenti tipologie: a) preparazione; b) realizzazione; c) diffusione dei ri- sultati; e) direzione e controllo interno; f) costi indiretti.

Il modello della Regione Piemonte è costituito da un “indicatore di processo” riferito ai costi fissi, ossia dal costo standard unitario dell’“ora corso”. Si tratta di un parametro unico diviso in fasce di costo e, nello specifico, in “classi di intervallo per numero di destinatari”.

Per il calcolo, si procede (vedi allegato “A” del dd n. 837 del 22.11.2016, p. 16- 17 di 22) determinando il costo ora corso per ogni singola attività (costo dei singoli corsi diviso le ore previste). L’elevata variabilità dei costi dei 61 percorsi del cam- pione di percorsi omogenei, ha portato a cercare una soglia di accettabilità. Essa è calcolata individuando i percorsi che si distribuiscono al di sotto della differenza percentuale media18tra il costo dichiarato e il valore pubblico riconosciuto. Secondo tale criterio, dal totale delle 61 attività se ne escludono 25, ritenendo accettabili le

restanti 36, il cui nuovo valore medio della differenza percentuale è pari a 11,1%. Si sceglie, poi, di sommare i valori dei “costi dichiarati” dalle 36 attività virtuose al di sotto della soglia di accettabilità e di dividerli per il numero delle stesse attività. Il ri- sultato sarebbe il costo medio accettabile di un percorso di 14-17 studenti che, divi- so per le 1.050 ore previste di un percorso annuale, individua il valore della UCS ora corso media da applicare.

È possibile ricostruire gli altri due valori delle UCS inferiore e superiore tenen- do conto dell’incidenza media dei costi variabili legati al “numero degli allievi” sul valore complessivo dell’operazione. Infatti, le variazioni superiore e inferiore alla media dipendono dal numero degli allievi. Pertanto, per calcolare l’unità di costo standard per ora corso della classe 8-13, si computerà l’unità di costo standard per ora corso del settore medio (14-17) al netto dell’incidenza dei costi variabili. Anche il calcolo dell’unità di costo standard per ora corso della classe > 17 allievi avrà co- me computo, l’unità di costo standard per ora corso del settore medio (14-17) inclusi i costi variabili. In altre parole, poiché dallo Studio 2011 era emersa una percentuale di incidenza dei costi variabili sul totale pari al 4,54%, tale percentuale è stata decur- tata (o aggiunta) al valore dell’ora corso della classe 14-17 allievi, determinando il valore delle variazioni inferiori (o superiori) alla media.

La Regione opera un adeguamento delle tabelle standard di costi unitari nel mo- mento in cui si verificano variazioni nella struttura dei costi che ne motivino una re- visione. Le principali variazioni possono essere, ad esempio, la crescita dei livelli salariali, i cambiamenti nel costo dell’energia, l’incremento del tasso di inflazione nonché l’incremento dell’aliquota ordinaria dell’IVA. A tale scopo, si applica un in- dice di rivalutazione monetaria di riferimento per ogni anno di realizzazione dell’at- tività utilizzando l’indice dei prezzi al consumo FOI certificato dall’Istat, al netto dei tabacchi. Per ogni fascia vengono pertanto calcolate le nuove UCS attraverso l’indice di rivalutazione monetaria.

Il secondo livello è quello dell’applicazione delle UCS precedentemente calco- late (Fase 2). Gli indicatori di processo dei costi fissi vengono determinati dallo Stu- dio del 2016 e servono a calcolare il costo dei singoli percorsi. La Regione individua UCS per 3 classi di intervallo e stabilisce, ad esempio, che l’UCS ora corso sia di € 108,00 per le classi di intervallo maggiore di 17 allievi e che il numero di ore sia 1.050. Dunque, il finanziamento massimo per ogni percorso non sarà superiore a € 113.400,00.

Il finanziamento annuale “previsto” di un’attività di una classe di intervallo “n” si calcola moltiplicando l’UCS “n” per il numero di ore annuali secondo il seguente calcolo:

contributo annuale previsto di un percorso della “n”-esima classe = UCS ora corso della classe di intervallo “n” * numero di ore previste dal percorso in un anno.

Il finanziamento annuale rimborsabile di un’attività di una classe di intervallo “n” si calcola moltiplicando l’UCS “n” per il numero di ore annuali secondo la se- guente formula:

contributo annuale rimborsabile di un percorso della classe “n” = UCS ora corso della classe di intervallo “n” * numero di ore effettive del percorso in un anno.

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