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2. Rassegna

2.2 Profilo dei paesi

2.2.21 Repubblica Ceca

Principali caratteristiche del sistema di assistenza sanitaria nella Repubblica ceca

►Sistema decentrato, nel quale le responsabilità sono affidate alle regioni (regioni autonome)

►Fornisce una copertura universale attraverso un sistema di assicurazione sanitaria obbligatoria

►La spesa sanitaria è finanziata prevalentemente con fondi pubblici, attraverso i contributi per l'assicurazione sanitaria

►Eroga servizi misti, pubblici e privati Struttura del sistema

A livello centrale, il ministero della Sanità è responsabile della politica e della legislazione in materia sanitaria. A esso è affidato, inoltre, un ruolo di supervisione e di gestione diretta di alcune istituzioni e organi di assistenza sanitaria, tra cui le autorità sanitarie regionali, l'Istituto nazionale per la sanità pubblica e gli istituti regionali, responsabili delle attività scientifiche, di ricerca, epidemiologiche e di vaccinazione. Insieme al ministero delle Finanze, il ministero della Sanità controlla i fondi malattia.

Alle 14 regioni autonome sono state delegate numerose responsabilità nell'ambito dell'assistenza sanitaria, tra cui la registrazione delle strutture di assistenza ai pazienti ricoverato e dei

fornitori di assistenza ambulatoriale presso

ambulatori privati e policlinici; oltre a questo ruolo di regolamentazione, nel 2003, le regioni sono diventate proprietarie di numerosi ospedali e strutture sanitarie (unità di pronto soccorso e istituti di cura di lungo periodo) fino ad allora di proprietà dello Stato. Molti di quegli ospedali sono stati trasformati in società per azioni di proprietà delle regioni, gli altri continuano a essere organizzazioni pubbliche senza scopo di lucro. Nel quadro di questo processo di decentramento delle strutture sanitarie, alcuni piccoli ospedali sono stati trasferiti ai comuni.

Tra gli altri attori chiave del sistema figurano i fondi malattia, ossia organismi parastatali autonomi, incaricati di concludere contratti con i fornitori di assistenza sanitaria. Il processo di acquisto dei servizi e le relative contrattazioni sono controllati dal ministero della Sanità. Il sistema sanitario è basato su un'assicurazione sanitaria e sociale obbligatoria, sottoscritta tramite l'adesione a uno dei dieci (nel 2009) fondi malattia. I fondi svolgono il ruolo di pagatori e acquirenti dei servizi sanitari; hanno l'obbligo di accettare tutti i richiedenti,

indipendentemente dal rischio, e pertanto quando le risorse raccolte dall'assicurazione sociosanitaria sono ridistribuite tra i fondi, si applica un regime di adeguamento al rischio. Inoltre, questi fondi non sono autorizzati a realizzare profitti e utilizzano eventuali plusvalenze per finanziare l'assistenza sanitaria. La responsabilità per la regolamentazione dell'assistenza primaria è condivisa tra l'amministrazione centrale, le regioni e i fondi malattia poiché le regioni, in qualità di membri di commissioni ad hoc, contribuiscono a emettere raccomandazioni in merito alla conclusione dei contratti con i fornitori. Benché queste raccomandazioni non siano vincolanti, esse sono generalmente applicate dai fondi malattia.

Erogazione dei servizi

L'assicurazione permette di fruire di un ampio ventaglio di servizi, dall'assistenza ai pazienti ricoverati a quella ambulatoriale, i medicinali (con ricetta medica), la riabilitazione, i centri di cure termali e alcune cure odontoiatriche. Gli assistiti sono liberi di scegliere il fondo al quale

iscriversi e il proprio medico. Non esiste alcun filtro, per cui è possibile accedere gratuitamente anche all'assistenza specialistica. La maggior parte dei servizi di assistenza primaria (95 %) è dispensata da professionisti che esercitano la professione presso ambulatori privati, sebbene talvolta si appoggino a strutture prese in affitto presso centri sanitari o policlinici. L'assistenza secondaria è erogata attraverso centri di assistenza sanitaria (generalmente appartenenti ai comuni), policlinici, ospedali, centri specializzati o professionisti privati. Gli ospedali appartengono a diversi tipi di attori che li gestiscono, dallo Stato alle regioni e i comuni, gli enti privati e gli ordini religiosi. Gli ospedali pubblici rappresentano oltre due terzi del totale degli ospedali (nel 2008, su 192 ospedali per malattie acute, 25 erano di proprietà dello Stato, 66 delle regioni e 28 dei comuni).

Le farmacie sono quasi interamente (99 %) private e gestite privatamente, ad eccezione di quelle appartenenti agli ospedali pubblici. L'Istituto statale per il controllo dei farmaci, sotto la direzione del ministero della Sanità, è responsabile della fissazione dei prezzi e del rimborso dei medicinali registrati.

Indagine OCSE

Fissazione del livello di gettito fiscale da destinare all'assistenza sanitaria C Finanziamento per la costruzione di nuovi ospedali C,R, L Determinazione della base e del

livello di contribuzione sociale per la sanità

C Finanziamento per l'acquisto

di nuove attrezzature costose

C,R, L Determinazione del totale degli

stanziamenti pubblici per la sanità

Finanziamento per la manutenzione degli ospedali esistenti

C,R, L Decisione sulla ripartizione delle

risorse tra i settori dell'assistenza sanitaria

C Finanziamento dei servizi di

assistenza di base - Fissazione degli obiettivi di sanità pubblica

C

Determinazione della ripartizione delle risorse tra le regioni

Finanziamento degli specialisti per l'assistenza

ambulatoriale

C

Fissazione dei metodi di retribuzione dei medici

Finanziamento della spesa ospedaliera corrente

C Definizione dei metodi di

pagamento degli ospedali

Fissazione degli obiettivi di sanità pubblica

C,R, L Fonte: Paris, Devaux, Wei (2010)

Nota: C (governo centrale/federale); R (governo regionale/Stato); L (governo locale/amministrazione comunale) Finanziamento e spesa per l'assistenza sanitaria

La componente pubblica rappresenta la maggior parte della spesa sanitaria totale (85,8 % nel 2007). Essa è alimentata principalmente dai contributi per l'assicurazione sanitaria e sociale, che si suddividono in contributi obbligatori provenienti dall'imposta sugli stipendi (ripartita tra i lavoratori e i datori di lavoro) e dalle tasse pagate dai lavoratori autonomi (sulla base delle entrate), e dal contributo statale per conto di quelle categorie di individui economicamente inattivi. Le altre fonti della spesa pubblica, che rappresentavano il 7,4 % della spesa sanitaria totale nel 2007, provengono dal bilancio dello Stato, delle regioni e dei comuni. Questi bilanci sono finanziati dalla fiscalità generale (IVA, imposta sul reddito e tassa sulla ricchezza, accise) e sono destinati principalmente agli investimenti di capitale nelle strutture sanitarie o ai sussidi. Nel 2007, la spesa privata corrispondeva al 14,2 % della spesa sanitaria complessiva. Le principali fonti includono i pagamenti diretti per le quote partecipative sui servizi e sui medicinali o per l'acquisto di prodotti farmaceutici da banco. L'assicurazione sanitaria volontaria rappresenta solo una piccola parte del mercato.

Fonti:

Bryndová L. et al. (2009), Health System in Transition, Vol. 11, n. 9, Czech Republic: Health System Review - European Observatory on Health Systems and Policies.