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REQUISITI DI SOSTENIBILITÀ

Nel documento BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ (pagine 26-29)

LA SICUREZZA DELLE PERSONE

REQUISITI DI SOSTENIBILITÀ

A ciascun fornitore è richiesto il possesso delle certificazioni ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001/ISO 45001 e la disponibilità a subire degli audit sui relativi sistemi di gestione da parte di Timac Agro Italia.

Ogni fornitore è sottoposto a un processo di monitoraggio e valutazione delle per-formance ambientali, di sicurezza e qualità, che, se non soddisfacenti, possono pre-giudicare il proseguimento del rapporto di fornitura.

8%

86%

6%

Molto soddisfatto Piuttosto soddisfatto Abbastanza soddisfatto

26

Nel 2019 l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (IC-QRF) ha condotto una verifica di conformità normativa relativamente alle informazioni riportate sulle etichette dei fertilizzanti di TIMAC AGRO Italia. Su 50 campioni esaminati, 7 sono risultati non pienamente conformi (14%).

Tali anomalie sono dovute principalmente all’attribuzio-ne di etichette diverse da quelle corrette per il prodotto specifico durante l’operazione di insacco. L’azienda ha provveduto ad analizzare le cause all’origine dell’errore e ha adottato delle azioni correttive intervenendo sul pro-cesso interessato.

2.3 l'ascolto della comunità

TIMAC AGRO Italia ritiene giusto ed utile ascoltare la comunità che vive nei pressi dei suoi stabilimenti produttivi ed è aperta a proposte e spunti di miglioramento in un’ottica di collaborazione e sinergia per la valorizzazione del territorio in cui opera.

2.3.1 le istanze dei cittadini

Sui temi ambientali, la Società ha dato seguito in modo concreto alle istanze locali e alle richieste degli enti ter-ritoriali.

Ad esempio, nell’area dello stabilimento di Barletta, da diversi anni TIMAC AGRO Italia è coinvolta attivamente sia nella protezione delle matrici ambientali sia in con-crete attività di bonifica di inquinamenti storici o comun-que di origine esterna al proprio sito e che gli enti stanno caratterizzando anche con studi idrogeologici sull'inte-ra area industriale di Barletta. Tali risultati evidenziano una situazione compromessa della falda acquifera già a monte dello stabilimento. Su tale componente am-bientale, stante la forte criticità e il proprio senso di re-sponsabilità TIMAC AGRO Italia ha deciso di proporre agli enti competenti l'installazione di un nuovo sistema di trattamento della falda in grado di estrarne le acque a valle dello stabilimento, di depurarle e di re-immetterle a monte, così da introdurre un sistema di ricircolo e risana-mento destinato ad operare a ciclo continuo. Il progetto, già presentato e discusso, è stato dagli enti approvato e ora è in fase di realizzazione, prevedendo anche l'ope-ratività di due piezometri oltre il confine industriale che saranno monitorati dalla Società per verificare l’efficien-za del nuovo sistema e il ritorno dei parametri di inquina-mento entro i livelli di legge.

Altre segnalazioni provenienti dal territorio a cui l’azien-da ha prestato attenzione nel corso degli anni riguarl’azien-da- riguarda-no le emissioni di odori e rumore di entrambi gli stabili-menti. Va detto che fino ad alcuni anni fa questi impatti erano effettivamente di un certo rilievo perché i processi

produttivi dei fertilizzanti generavano emissioni sgrade-voli, ma, a seguito di vari interventi di mitigazione, questi effetti sono andati progressivamente attenuandosi. Nel 2019 in entrambi gli stabilimenti produttivi sono stati in-stallati dei sistemi di abbattimento fumi di nuova conce-zione e sono stati introdotti dei compressori insonorizzati che hanno attenuato ulteriormente gli impatti legati a odori e rumori, portandoli a livelli normali. Per quanto ri-guarda gli odori, in particolare, l’azienda monitora co-stantemente le emissioni prodotte, che negli ultimi anni risultano regolarmente al di sotto delle soglie di legge.

Anche i più recenti sopralluoghi effettuati da parte delle autorità, su sollecitazione di alcuni cittadini in occasio-ne di episodi specifici, hanno evidenziato che gli odori segnalati non provenivano dallo stabilimento di TIMAC AGRO Italia, ma avevano origine altrove.

Questi sforzi compiuti dall’azienda sono apprezzati dalle autorità locali, con le quali TIMAC AGRO Italia è lieta di avere rapporti cordiali e collaborativi. Tutto ciò ha con-sentito il pubblico riconoscimento all’azienda circa l’im-pegno e i risultati ottenuti nel gestire correttamente gli impatti ambientali dei due siti.

Per qualsiasi necessità di ulteriori approfondimenti l’a-zienda è disponibile a fornire informazioni più dettagliate e ad ascoltare la voce della comunità locale.

2.3.2 le iniziative educative

TIMAC AGRO Italia organizza diverse iniziative educative rivolte alle nuove generazioni.

Presso la sede produttiva di Ripalta Arpina, nel 2019, in collaborazione con diversi istituti scolastici e università del territorio, è stata organizzata l’iniziativa “Scuole in vi-sita allo stabilimento”, un programma formativo sul mon-do della nutrizione vegetale. Con una partecipazione di oltre 120 studenti, questo progetto ha permesso all’a-zienda di condividere con i giovani alcune competenze tecniche, la visione del comparto agroalimentare e gli sforzi aziendali per proteggere e salvaguardare il parco naturale dell’Adda, nel quale si trova l’unità produttiva di Ripalta Arpina.

Altre iniziative di carattere educativo sono state orga-nizzate, in continuità con gli anni precedenti, a favore dei ragazzi delle scuole secondarie. Nell’estate del 2019 tre

ragazzi (su 2.000 candidature pervenute) hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero grazie a delle borse di studio assegnate dall’azienda a fine 2018 per un valore complessivo di 14.000 euro. Alla fine del 2019 l’azienda ha assegnato ulteriori borse di studio per l’estate 2020, ma a causa della pandemia da Covid-19 questi viaggi sono stati rinviati di un anno.

Uno stabilimento nel parco naturale

Lo stabilimento di Ripalta Arpina è localizzato all’in-terno del Parco regionale dell’Adda. Tale circostanza prova quanto i processi e i prodotti aziendali siano compatibili con uno sviluppo sostenibile

P

er conoscere gli impatti ambientali legati al ciclo di vita dei propri prodotti, nel 2019 TIMAC AGRO Ita-lia ha commissionato uno studio di Life Cycle As-sessment che ha riguardato 7 prodotti commercializzati nell’anno. Grazie a queste informazioni, è stato possibile modificare alcuni processi per ridurne l’impatto. Tra gli obiettivi futuri dell’azienda vi è quello di estendere il Life Cycle Assessment a tutti i principali prodotti commercia-lizzati.

L’azienda dispone, per entrambi gli stabilimenti produt-tivi, dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, un per-messo della durata di dieci anni subordinato al rispetto di impegni per la prevenzione e la riduzione dell’inquina-mento.

Sono proseguiti anche nel 2019 gli interventi per ridurre le emissioni inquinanti dei processi produttivi (in particolare NOx, PM e emissioni COV), che sono state dimezzate.

Tutti i campionamenti delle emissioni in atmosfera han-no confermato il rispetto delle soglie di legge.

Presso entrambi i siti produttivi sono stati realizzati diversi interventi per evitare lo sversamento accidentale di so-stanze inquinanti nel terreno e per proteggere le acque di falda.

Grazie all’impianto di cogenerazione a gas naturale del-lo stabilimento di Ripalta Arpina, è stato possibile sod-disfare il 75% del fabbisogno elettrico dello stabilimento con energia autoprodotta.

Nel 2019 le emissioni di gas a effetto serra derivanti dal consumo di combustibili sono diminuite del 6%.

CI IMPEGNIAMO A FAVORIRE DINAMICHE DI PRODUZIONE

Nel documento BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ (pagine 26-29)

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