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RIFERIMENTO Riduzione

Nel documento BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ (pagine 36-40)

L'ATTENZIONE PER L'AMBIENTE

RIFERIMENTO Riduzione

di poveri diffuse Installazione di due filtri di polveramento posizio-nati rispettivamente in prossimità della zona do-saggio e trasporto delle materie prime. L’investi-mento sostenuto per questo intervento ammonta a circa 700.000 euro.

Riduzione delle polveri derivanti dalla movi-mentazione di materie prime e prodotti finiti in fase di produzione.

2019

Realizzazione di un sistema di scarico degli auto-mezzi dotato di impianto di aspirazione che, oltre ad aspirare le polveri diffuse che si generano du-rante le operazioni di scarico, premetta di evitare la diffusione delle polveri verso l’ambiente esterno.

Riduzione delle pol-veri diffuse durante le operazioni di carico e scarico delle fosforiti.

2018

Riduzione di odori Sostituzione dello scrubber, un'apparecchiatura che consente di abbattere la concentrazione di so-stanze presenti in una corrente gassosa, e revisione dei flussi di aria, al fine di migliorare l’efficienza di abbattimento e limitare ulteriormente le emissioni in atmosfera. Il progetto ha anche l’obiettivo di mi-gliorare l’efficienza dell’intero sistema di produzione del perfosfato.

Migliorare l'abbatti-mento dei gas pro-lungando i tempi di pulizia dell'impian-to e garantendo una migliore performan-ce nell'abbattimento della parte chimica e odorosa.

2019

Questo approccio ha permesso all’azienda di ridurre di oltre il 50% le emissioni inquinanti totali dei suoi processi produttivi, con particolare riferimento alle emissioni di NOx, di PM e alle emissioni COV. L’aumento delle emissioni di SOx è dovuto principalmente all’utilizzo di metano (Tabella 16).

L’azienda monitora costantemente anche le emissioni odorigene convogliate e prodotte, che, negli ultimi anni, risultano regolarmente al di sotto delle soglie di legge.

Entrambi gli stabilimenti, nel corso del 2019, sono stati sottoposti agli stessi controlli.

Anche i più recenti sopralluoghi effettuati presso lo sta-bilimento di Barletta da parte delle autorità, su sollecita-zione di alcuni cittadini in occasione di episodi specifici, hanno evidenziato che gli odori segnalati non

proveni-vano dallo stabilimento di TIMAC AGRO Italia, ma ave-vano origine altrove.

Presso lo stabilimento di Barletta, nel corso del 2019, sono state eseguite 12 analisi, una per mese, al fine di verifica-re che i valori delle emissioni risultassero inferiori a quelli imposti dalla normativa della Regione Puglia. Il 100% dei campionamenti effettuati ha avuto esito positivo.

Lo stabilimento di Ripalta Arpina nel 2019 non è stato

EMISSIONI SIGNIFICATIVE* (tonnellata/anno) 2019 2018 2017

NOx 3 33 12

SOx 7 0 2

PM 3 1 3

COV 2 12 3

CO 4 0 4

Emissioni totali 20 47 25

*Il dato complessivo annuale è frutto di una media delle analisi semestrali riportate nel Piano AIA e riproporzionato sul totale delle ore lavorate annuali

TABELLA 16 - Emissioni significative* (tonnellata/anno)

TABELLA 15 - Interventi realizzati negli ultimi anni per il contenimento di polveri

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oggetto di segnalazioni all’autorità da parte della co-munità locale. A settembre 2019 ha avuto luogo una ve-rifica ispettiva da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), che si è conclusa positi-vamente.

Questi interventi fanno parte della visione aziendale di “fabbrica pulita”, un progetto promosso dal Gruppo Roullier: l’azienda punta, infatti, a rendere i suoi stabi-limenti dei luoghi di lavoro sicuri per chi ci lavora e per chi vive nei dintorni, anche grazie a sistemi all’avanguar-dia di aspirazione e di abbattimento delle polveri e degli odori.

La tutela del suolo e delle acque sotterranee

Altri interventi ambientali sostenuti nel 2019 hanno ri-guardato la tutela del suolo e delle acque sotterranee.

In particolare, si tratta di azioni volte a impedire che i fertilizzanti o le materie prime utilizzate per la produzione penetrino nel suolo e nel sottosuolo per effetto di sver-samenti accidentali o di interventi finalizzati a impedire l’inquinamento delle acque di falda da parte dell’azien-da. Altri interventi non sono ancora stati completati, ma sono in corso d’opera.

In particolare, va precisato che lo stabilimento di Barlet-ta è classificato come “sito conBarlet-taminato”, per cui sono attualmente in corso diversi interventi di messa in sicu-rezza operativa (“MISO”).

Per quanto riguarda il tema della falda acquifera che scorre nel sottosuolo dello stabilimento di Barletta e che serve l’intera area industriale, si rimanda a quanto già riportato nel par. 2.3.1 Le istanze dei cittadini.

Attualmente in Italia non esiste una normativa na-zionale che prevede dei limiti per la concentrazione di odore in aria ambiente. La regione Puglia a oggi è l’unica dotata di una legge regionale sulle emissioni odorigene, il cui rispetto dei valori presso lo stabili-mento di Barletta viene controllato regolarmente da un ente esterno.

3.2.3 il cambiamento climatico e le emissioni dei gas a effetto serra

TIMAC AGRO Italia adotta sistemi di produzione e consu-mo di energia volti a minimizzare le sue emissioni di gas a effetto serra. Ad esempio, tra i requisiti per selezionare i fornitori di energia vi è quello di poter acquistare energia prodotta da fonti rinnovabili.

Nel 2019 le emissioni dirette di TIMAC AGRO Italia di gas a effetto serra derivanti da consumi di combustibile sono diminuite del 6% rispetto al 2018 e del 12% rispetto al 2017

(Tabella 17).

Nel 2018 in Italia il settore energetico ha prodotto l’80% delle emissioni di gas serra, il settore industriale l’8% e l’agricoltura il 7%. Il restante 4% è stato gene-rato dal settore dei rifiuti.

Il 75% dell’energia elettrica consumata presso lo stabi-limento di Ripalta Arpina è autoprodotta (Tabella 18 e 19), grazie ad un impianto di cogenerazione a gas naturale che permette di soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico del sito, anche durante la fase di essicazione

dei granulati, che è particolarmente energivora (Figura 11, 12 e 13). Tale impianto, realizzato nel 2006, sarà comple-tamente rinnovato nel 2020 sulla base delle migliori tec-nologie attualmente disponibili, per consentire ulteriori risparmi di energia e minori impatti ambientali.

A questo proposito, è utile precisare che l’azienda ha considerato la possibilità di cambiare tipo di combusti-bile per alimentare l’impianto di cogenerazione, passan-do al biometano, ma la valutazione degli impatti com-plessivi ha portato a scartare questa ipotesi, in quanto il biometano avrebbe generato pesanti esternalità nega-tive dovute al trasporto su gomma per lunghe distanze.

EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA (t CO2 equivalente) 2019 2018 2017

Emissioni dirette - scope 1 10.329 11.014 11.681

Emissioni indirette - scope 2 (Location-based) 1,55 1,21 1,98

Emissioni indirette - scope 2 (Market-based) 12.466 11.144 14.417

TABELLA 17 - Emissioni di gas a effetto serra (t CO2 equivalente)

Emissioni scope 1: emissioni dirette dell’azienda, de-rivanti da processi di combustione e quindi dal con-sumo di combustibile

Emissioni scope 2: emissioni indirette, derivanti dal consumo di energia elettrica

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Questo è un esempio di come TIMAC AGRO Italia consi-deri in ogni decisione la sostenibilità in una prospettiva di ciclo di vita, non valutando solo gli impatti immediati o

più visibili, ma analizzando anche quelli meno evidenti, in modo da assumere decisioni realmente ponderate.

TABELLA 18 – Energia consumata e venduta negli stabilimenti (GJ)

Energia consumata e venduta negli stabilimenti (GJ)

2019 2018 2017

Ripalta

Arpina Barletta Totale Ripalta

Arpina Barletta Totale Ripalta

Arpina Barletta Totale a. Consumi di

combustibile da fonti

non rinnovabili 187.785 55.185 242.970 186.537 31.317 217.854 207.327 75.894 283.221

Gasolio 6.435 2.145 8.580 5.577 1.287 6.864 2.574 2.574 5.148

Metano 181.350 53.040 234.390 180.960 30.030 210.990 204.750 73.320 278.070 b. Consumi di

combustibile da fonti

rinnovabili 0 0 0 0 0 0 0 0 0

c. Consumi di

energia acquistata o

autoprodotta 42.087 208.503 250.589 49.138 136.615 185.754 42.042 282.609 324.651

Elettricità 3.619 14.137 17.756 4.225 9.616 13.841 3.615 19.098 22.713

Riscaldamento 0 44.087 44.087 0 24.786 24.786 0 60.499 60.499

Raffrescamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Vapore 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale energia

consumata 229.872 263.688 493.559 235.675 167.932 403.608 249.369 358.503 607.872

d. Energia venduta 1.691 0 1.691 596 0 596 570 0 570

Elettricità 1.691 0 1.691 596 0 596 570 0 570

Riscaldamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Raffrescamento 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Vapore 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Fattore di conversione

Mln m3 di metano 39.000,00

Tep 41,87

Mwh 3,60

kt di gasolio (a basso tenore di zolfo) 42.900,00

Tabella 19– Fattori di conversione applicati per calcolare i consumi in Gj

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242.9702 17.854 283.221

250.589 185.754 324.651

0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000

2019 2018 2017

Energia consumata

Energia elettrica acquistata o autoprodotta

Combustibile da fonti rinnovabili

Combustibile da fonti non rinnovabili

FIGURA 11 - Energia consumata (Gj)

pale gommate 75%

caldaie vapore per granulazione prodotto carrelli elevatori 25%

riscaldamento 5%

essiccazione prodotto granulare 85%

FIGURA 12 - Distribuzione dei consumi di gasolio per tipologia di utilizzo

FIGURA 13 - Distribuzione dei consumi di metano per tipologia di utilizzo

T

IMAC AGRO Italia monitora il contesto in cui opera e gestisce sistematicamente i rischi aziendali, attra-verso un processo che prevede l’identificazione, la pianificazione e l’attuazione di azioni per limitare le mi-nacce e cogliere le opportunità.

Sin dal momento dell’assunzione, le persone dell’azienda sono coinvolte in numerose attività formative, che com-prendono anche la condivisione dell’impegno aziendale verso lo sviluppo sostenibile.

Nel 2019 è proseguito il programma di mobilità trasver-sale del personale, che permette alle persone di TIMAC AGRO Italia di “mettersi nei panni” dei colleghi. Inoltre, ogni dipendente ha svolto in media 30 ore medie di for-mazione e tutti hanno ricevuto una valutazione delle loro prestazioni professionali.

TIMAC AGRO Italia investe costantemente nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti e lo fa anche in sinergia con altri attori della filiera agroalimentare. Nel 2019 sono

stati testati in campo 6 nuovi prodotti liquidi, di cui 3 appartenenti alla gamma di fertilizzanti per l’agricoltura biologica. Fattore comune di tali nutrienti è la capacità di stimolare l’attività microbiologica del terreno, mantenen-do attivo il suolo e il ciclo dell’acqua.

Per definire modelli di coltivazione della barbabietola da zucchero più sostenibili, nel 2019 TIMAC AGRO Italia ha avviato una collaborazione con la Cooperativa Italiana Coltivatori di barbabietole da zucchero (Co.Pro.B).

I tecnici agronomi commerciali hanno supportato quasi 14.000 aziende agricole, visitandone circa 8-10 al giorno.

TIMAC AGRO Italia sta sviluppando un sistema tecnolo-gico che fornisce informazioni meteorologiche georefe-renziate e storicizzate, grazie alle quali i tecnici agronomi commerciali possono offrire agli agricoltori consigli più mirati.

Oltre 600 distributori collaborano con TIMAC AGRO Italia per pianificare e gestire le vendite nel corso dell’anno.

CREDIAMO CHE COSTRUIRE RELAZIONI FORTI E STABILI CON LE

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