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I rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie; 2)

RIFIUTI SANITARI NON PERICOLOSI E ASSIMILATI AGLI URBANI

1) I rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie; 2)

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Tutti i rifiuti sanitari che non presentano caratteristiche di pericolosità.

Una parte dei rifiuti sanitari non pericolosi può essere assimilata ai rifiuti urbani; in questo caso sono assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei medesimi sulla base delle caratteristiche quali-quantitative definite da ciascun Regolamento del servizio pubblico di raccolta (*). Lo stesso art. 2 comma 1 del DPR 254/2003, infatti, alla lettera g) così definisce i rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani: i seguenti rifiuti sanitari, qualora non rientrino tra quelli di cui alle lettere c) e d) (cioè i rifiuti pericolosi) sono assoggettati al regime giuridico e alle modalità di gestione dei rifiuti urbani.

1) I rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle strutture sanitarie; 2) I rifiuti derivanti dall'attività di ristorazione e i residui dei pasti provenienti dai reparti di degenza delle strutture sanitarie, esclusi quelli che provengono da pazienti affetti da malattie infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui;

3) Contenitori svuotati in vetro di farmaci, prodotti ad azione disinfettante, premiscele per alimentazione artificiale, vaccini ad antigene spento, alimenti, bevande, soluzioni per infusione private di cannule o di aghi non contaminati visibilmente da sangue (se conformi alle

caratteristiche di cui all’art. 5 del D.M. n.219 del 26.06.2000). Sono esclusi i contenitori contaminati da sangue o da farmaci antiblastici che devono essere termodistrutti e pertanto conferiti negli appositi contenitori.

Devono essere esclusi, altresì, i contenitori che riportano l’indicazione di tossico/nocivo che vanno conferiti negli appositi contenitori.

4) Carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in

genere, involucri di confezioni farmacologiche vuote, giornali e riviste, residui di attività burocratica e amministrativa, sacchetti di carta, materiali ingombranti da conferire negli ordinari circuiti di raccolta differenziata, nonché altri rifiuti non pericolosi che per qualità e per quantità siano assimilati agli urbani ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera g, del D.Lgs 5 febbraio 1997, n. 22 (sostituito dall’art. 198, comma 2, lettera g del DLgs 152/2006). Sono esclusi i contenitori contaminati da sangue o da farmaci antiblastici che devono essere termodistrutti e pertanto conferiti negli appositi contenitori.

5) La spazzatura;

6) Indumenti e lenzuola monouso e quelli di cui il detentore intende disfarsi;

7) I rifiuti provenienti da attività di giardinaggio effettuata nell'ambito delle strutture sanitarie;

8) I gessi ortopedici e le bende, gli assorbenti igienici anche contaminati da sangue esclusi quelli dei degenti infettivi o contaminati da liquidi biologici in grado di trasmettere patologie (segnalate in cartella clinica dal medico che ha in cura il paziente), i pannolini pediatrici e i pannoloni, i contenitori e le sacche utilizzate per le urine;

9) i rifiuti sanitari a solo rischio infettivo assoggettati a procedimento di sterilizzazione a condizione che lo smaltimento avvenga in impianti di incenerimento per rifiuti urbani;

10) materiale e contenitori di plastica (di bevande, detergenti, e disinfettanti, saponi o altri prodotti per igiene personale, piatti e bicchieri monouso); 11) Lattine, fogli o vaschette di alluminio; 12) Rifiuti metallici non pericolosi.

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(*): Rifiuti sanitari assimilati agli urbani: sono quei rifiuti che non rientrano tra i rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo e tra i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Sono assoggettati al regime giuridico ed alle modalità di gestione dei rifiuti urbani.

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RIFIUTI SANITARI:

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RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI: CONTENITORI, GESTIONE OPERATIVA, TRASPORTO, DEPOSITO TEMPORANEO GENERE

DI RIFIUTO

PROVENIENZA E CARATTERISTICHE

DEL RIFIUTO

TIPOLOGIA DI RIFIUTO (ELENCO ESEMPLIFICATIVO)

CER CONTENITORE GESTIONE OPERATIVA TRASPORTO DEPOSITO

TEMPORANEO

30 piccolo per i cestini

DA PARTE DEL REPARTO - INTRODURRE solo i rifiuti assimilati agli urbani;

- IDENTIFICARE il

LIQUIDO (es. sacca urina) - NON INTRODURRE sacco in modo da evitare che si apra accidentalmente;

- VERIFICARE che non fuoriescano liquidi o altri materiali: in tal caso inserire il

Nel caso in cui sia stata individuata un’area di raccolta comune di tali tipologie di rifiuti, questi devono essere ivi trasferiti, tramite servizio interno (operatori delle UU.OO) o tramite servizio in appalto.

Il deposito temporaneo potrà essere effettuato nell’apposita area dedicata alla raccolta.

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- radioisotopi

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per la

somministrazione -Blister vuoti di farmaci;

-Spazzatura;

Residui di pasti; -Stoviglie e bicchieri in plastica

sacco danneggiato in uno integro;

- RIMUOVERE i sacchi pieni previa verifica;

- CONFERIRE i sacchi CHIUSI nei contenitori carrellati

all’esterno della struttura;

APPROVVIGIONARE i sacchi vuoti.

E’ VIETATA LA GESTIONE NON CUSTODITA DEI SACCHI

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Vetro, plastica, alluminio - Contenitori o imballaggi in plastica,

Carta e cartoncino (*) - Imballaggi in carta 15.01.01 Contenitore da 40 e DA PARTE DEL SERVIZIO

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60 litri in vari colori con etichetta

Pile alcaline Stilo, da torcia, piatte 16.06.04 Negli ingressi alla struttura: bidone da

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Cartone Le scatole di cartone

devono essere:

- PRIVARE la scatola di eventuali parti in plastica, alluminio o altro materiale;

DA PARTE DEL SERVIZIO DI PULIZIA

- TAGLIARE il fondo del cartone e compattare la scatola;

- SISTEMARE ordinatamente la

degli spazi di deposito e dei giri di raccolta

Imballaggi in legno Bancali (non EURO) e arredi

20.01.38 NB. Gli imballaggi delle apparecchiature di nuovo acquisto devono essere rimossi dal fornitore.

Richiesta ritiro beni inventariali alla Direzione Economato e Servizi Alberghieri ai fini della

Ferro, acciaio Metallo 20.01.40

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Rifiuti ingombranti Poltrone, arredi, ecc. 20.03.07 cancellazione dall’inventario e avvio operazioni di smaltimento.

E’ VIETATO L’ABBANDONO DI QUALSIASI ARREDO OBSOLETO

Inerti 17.01.07 Di competenza della Direzione Tecnico Patrimoniale.

Carton gesso

17.08.02

Linoleum 17.02.03

(*)

: N.B.:la carta proveniente da strutture che allettano pazienti infettivi è considerata “Rifiuto sanitario pericoloso a

rischio infettivo”.

(classificazione di pericolosità prevista dal D.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs.

n.205/2010, che riporta all’art.184, rispettivamente al comma 4, 5 e 5 ter, le seguenti diciture:

Sono rifiuti pericolosi quelli che recano le caratteristiche di cui all’allegato I della parte quarta )

a rischio infettivo e a rischio infettivo taglienti e pungenti

tutti i materiali che sono venuti a contatto con qualsiasi liquido biologico, secreto o escreto, di pazienti in isolamento infettivo o contaminati da sangue o altri liquidi biologici, feci o urine.

Sono assimilabili ai rifiuti contaminati con fluidi biologici infetti anche tutti quei rifiuti che derivano da attività di laboratorio o di ricerca chimico-biologica (come ad es. piastre di coltura e materiale monouso) e che siano venuti a contatto con materiale biologico in genere.

non a rischio infettivo prodotti nelle attività di laboratorio e anatomia patologia (reflui apparecchiature di analisi, liquidi di colorazione e fissaggio e reagenti), attività di manutenzione della struttura (filtri delle cappe di aspirazione, neon, batterie, ecc)

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RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI NON A RISCHIO INFETTIVO: CONTENITORI, GESTIONE OPERATIVA, TRASPORTO, DEPOSITO TEMPORANEO GENERE

CONTENITORE GESTIONE OPERATIVA TRASPORTO DEPOSITO TEMPORANEO

18.01.10* Contenitore bianco monouso a bocca produzione presso il deposito temporaneo di rifiuti.

40 e diagnostica (non se ne prevede lo scarico in

Invio a smaltimento appena si raggiunge il quantitativo di 10 m3.

-quantitativi > 10 m3/anno:

deposito temporaneo di durata max. di 2 mesi;

-quantitativi < 10 m3/anno:

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taniche o in cisterne. basici, liquidi di fissaggio e la lettera R di colore nero su sfondo giallo e il simbolo relativo alla

provenienza e della data di conferimento.

-NON MISCELARE

sostanze incompatibili fra loro;

-NON RIEMPIRE oltre i ¾ del volume (per evitare spandimenti e contatti diretti).

-TENERE LA TANICA CHIUSA nel locale di lavoro fino a riempimento;

nell’ idoneo luogo di raccolta.

DA PARTE DEL l’etichetta a rombo indicante il rischio

specifico;

- ALLONTANARE i pieni al deposito temporaneo.

utilizzando i anno (comma 1 lettera m punto 2 dell’art. 6 D.Lgs. n.

22/97).

I bidoni devono essere posti nell’apposita vasca

di raccolta situata nel locale di deposito temporaneo.

Per la consegna di tali rifiuti è preferibile stabilire date ed orari fissi che devono essere comunicati alle strutture interessate.

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DITTA SPECIALIZZATA

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AUTORIZZATA

- ASPORTARE le taniche dal deposito temporaneo.

Etichette indicanti il rischio

specifico:

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Rifiuti generati dalla sostituzione dei filtri esausti delle cappe aspiranti di laboratorio

Assorbenti materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio) stracci,

15.02.02* Confezionare il filtro in doppio involucro sigillato previa

DITTA SPECIALIZZATA AUTORIZZATA

- SOSTITUIRE anche in anticipo su richiesta del

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indumenti contaminati da sostanze pericolose

decontaminazione servizio produttore rispetto alla manutenzione preventiva ordinaria;

- APPLICARE il

contrassegno con la lettera

“R” (R nera su fondo giallo) con indicazione del codice CER, della struttura di provenienza e della data di conferimento.

DA PARTE DEL SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE O DITTA APPALTANTE:

-TRASPORTARE i contenitori al deposito temporaneo.

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Reparti e servizi Imballaggi (bottiglie, flaconi,

15.01.10* Contenitore di plastica rigida

- IDENTIFICARE il sacco e il contenitore (per il vetro) con il contrassegno con la lettera

“R” (R nera su fondo giallo) con indicazione della struttura di provenienza e della data di conferimento.

DA PARTE DEL SERVIZIO PULIZIE

- APPROVVIGIONARE i contenitori vuoti per il vetro, , sostituire i sacchi per la

pericolo. plastica e trasportare i

contenitori (vetro)e i sacchi pieni al deposito temporaneo.

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16.06.01* Contenitore di plastica rigida

20.01.21* Confezionare il filtro da smaltire utilizzando

DA PARTE DIREZIONE TECNICO PATRIMONIALE -SOSTITUIRE anche in

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contenenti mercurio

l’imballo del nuovo e chiuderlo in modo da evitarne la fuoriuscita

anticipo su richiesta da parte del servizio/reparto produttore rispetto alla manutenzione preventiva ordinaria;

-APPLICARE il

contrassegno con la lettera

“R” (R nera su fondo giallo) con indicazione del codice CER, della struttura di provenienza e della data di conferimento..

DA PARTE SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE -TRASPORTARE il materiale al deposito temporaneo.

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20.01.23* Richiesta di smaltimento da

parte dei reparti/servizi alla Direzione Economato previo fuori uso per quanto di competenza (Direzione Servizi

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GENERE

DIREZIONE Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico quali sussiste un rischio di trasmissione biologica IV di cui all’Allegato XI al D.Lgs. 626/1994 e escreto dei pazienti isolati.

Siano contaminati da: - sangue o altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da renderlo visibile; - feci o urine nel caso in formato; • con carrelli e/o sistemi per chiusura del contenitore; -quantitativi < 200 litri e sotto la responsabilità del produttore: durata fino a 30 gg.

In ogni caso, il deposito temporaneo deve essere

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DIREZIONE Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico che ha in cura il paziente una patologia

trasmissibile attraverso tali escreti; - liquido seminale;

- secrezioni vaginali;

- liquido cerebrospinale;

- liquido sinoviale;

- liquido pleurico;

- liquido peritoneale;

- liquido pericardio; - liquido amniotico.

endometriale;

- Fleboclisi contaminate - Set di infusione seguito di caduta) o si fori durante il trasporto l’addetto non deve

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“RIFIUTI

All’interno

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56 pericolosi a rischio infettivo non taglienti e pungenti, anche i contenitori rigidi utilizzati per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti.

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(riempimento da 4 a 7-8 kg di peso).

Il contenitore rigido,

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NON PUNGENTI E 18.01.03* anche che

se non è di tipo monouso, deve essere sottoposto a disinfezione prima di ogni ciclo d'uso (comma 1 dell’art. 8 del D.P.R.

254/2003). Nel caso delle siringhe usate è possibile utilizzare tecnologie innovative che permettano di ottenere un

risparmio di volume e peso di rifiuto da smaltire.

Una volta chiusi ermeticamente vanno inseriti in apposito

imballaggio rigido con le seguenti caratteristiche: • può essere in

plastica I contenitori

correttamente chiusi e

-quantitativi > 200 litri:

durata max. 5 gg.dalla

60 e rotture dei contenitori;

chiusura del contenitore;

quantitativi < 200 litri e sotto la responsabilità del produttore: durata fino a 30 gg.

In ogni caso, il deposito temporaneo deve essere

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62 seguito di caduta) o si fori durante il trasporto l’addetto non deve

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- Speculum

vaginale;

- Gessi e bendaggi; - Denti e piccole parti anatomiche non

gli altri tipi di rifiuto;

che provvederà all’attivazione di

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DIREZIONE Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico vaccini ad antigene vivo;

- Rifiuti di ristorazione;

- Spazzatura; - Piastre, terreni di coltura e altri presidi utilizzati in microbiologia e pericolosi a rischio infettivo non taglienti e pungenti, anche i contenitori rigidi utilizzati per i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti.

E’ inoltre necessario riportare sul contenitore esterno

personale specializzato.

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l’indicazione dell’Unità Operativa

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di provenienza e la data di chiusura.

Per ciò che riguarda le dimensioni,

i contenitori più utilizzati hanno capacità di:

• 40 litri

(riempimento da 3 a 5-6 kg di peso);

• 60 litri

(riempimento da 4 a 7-8 kg di peso). Il contenitore rigido, se non è di tipo monouso, deve essere sottoposto a disinfezione prima di ogni ciclo d'uso (comma 1 dell’art. 8 del D.P.R.

254/2003). Nel caso delle siringhe usate è possibile utilizzare tecnologie innovative che permettano di ottenere un

risparmio di volume

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e peso di rifiuto da smaltire.

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Rifiuti liquidi a rischio infettivo

18.01.03* Contenitore monouso (tanica) della capacità di 5, 10 e 20 l., in plastica rigida (polietilene) per reflui liquidi di apparecchiature di analisi

chimicocliniche e diagnostica di colore blu provvisto di:

chiusura a tenuta; • mezzi di presa e a bocca larga per facilitare le operazioni di raccolta;

etichetta con la lettera R di colore nero su sfondo giallo e il simbolo relativo alla tipologia di pericolo (rischio specifico); • delle seguenti etichette, poste sul contenitore prima dell’utilizzo:

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a. il nome dell’U.O.

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tracciabilità;

b. composizione e codice CER.

c. rischio di pericolo

“R”;

d. numero UN;

e. classe ADR.

(*): GESTIONE SIRINGHE: Le siringhe usate devono essere private degli aghi utilizzando la “Y” dell’ ago box e facendo cadere gli aghi dentro l’ago box.

Le siringhe, senza ago, con tracce di sangue devono essere riposte nei contenitori per i rifiuti infettivi, altrimenti devono essere riposte nel contenitore per il riciclo della plastica.

L’ago box, una volta pieno, dovrà essere inserito, ben chiuso, dentro il contenitore per i rifiuti a rischio infettivo.

Altri taglienti e pungenti, se contaminati da sangue, devono essere riposti dentro l’ago box.

E’ ASSOLUTAMENTE PROIBITO INSERIRE DIRETTAMENTE I TAGLIENTI ED I PUNGENTI DENTRO I CONTENITORI DI