• Non ci sono risultati.

PARTE II IN LABORATORIO

15. RILASCIO ACCIDENTALE DI SOSTANZE PERICOLOSE

 indossare i DPI adeguati alla tossicità del prodotto versato come riportato nella scheda di sicurezza;

 a seconda dell’entità e dell’estensione del versamento, mettere in atto le misure di contenimento più opportune;

Tabella 18.1 – Entità del versamento e misure di contenimento più opportune

 se il versamento è di grossa entità o interessa una sostanza estremamente tossica occorre evacuare il locale, chiudere la porta ed avvisare la portineria richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco;

 contenere il più possibile il versamento. A tal fine esistono in commercio diversi materiali utili a tale scopo ma, in mancanza d’altro, può andar bene anche della comune sabbia a grana sottile;

 quando il prodotto versato è stato assorbito, è necessario raccogliere il materiale adsorbente utilizzando, se necessario, una paletta ed una scopina, e riporlo in un sacco di plastica, se si tratta di un piccolo versamento, o in un fusto nel caso di un versamento più grande. Il contenitore deve comunque essere sempre correttamente etichettato è smaltito;

 decontaminare l’area dove è avvenuto il versamento con detergenti non aggressivi e, se del caso, con acqua;

 riportare sempre al proprio Responsabile ed all’RSPP del Centro quanto accaduto.

Per sviluppare una procedura di controllo dei versamenti specifici per il proprio laboratorio, occorrerà più in dettaglio considerare:

 i quantitativi di sostanza in gioco;

 le caratteristiche chimiche, fisiche e tossicologiche delle sostanze impiegate;

 attingere dalla scheda di sicurezza informazioni sui materiali adatti per contenere i versamenti nonché sugli adeguati dispositivi di protezione individuali necessari;

 acquistare e tenere sempre pronto all’uso un kit di controllo dei versamenti;

 posizionare il kit di controllo dei versamenti in una posizione facilmente accessibile e ben segnalata;

 inserire nella procedura di sicurezza dello specifico laboratorio le norme di comportamento da seguire per contenere, raccogliere, smaltire, decontaminare il versamento.

Figura 15.2 – Kit per il controllo dei versamenti

 il materiale assorbente, in polvere o granuli, deve essere distribuito sull’intera area partendo dall’esterno verso l’interno con movimenti circolari, in modo da ridurre la possibilità di schizzi del versato. Diversi materiali assorbenti per acidi e basi agiscono non solo adsorbendo il materiale ma anche tramite neutralizzazione chimica, spesso essi contengono indicatori che cambiando colore segnalano quando la neutralizzazione è completa. I prodotti di neutralizzazione per solventi agiscono riducendo la formazione di vapori e aumentando il flash-point della miscela;

 distribuire la polvere adsorbente dall’esterno verso l’interno coprendo completamente il liquido versato;

 lasciare agire fino a che non si è sicuri che l’adsorbimento sia completo;

 raccogliere la polvere cominciando sempre dall’esterno verso l’interno;

 riporre il materiale adsorbente in un sacco di plastica;

 pulire con carta adsorbente inumidita e riporla nel sacco di plastica.

 controllare tutte le fonti di calore o di ignizione;

 stendere sul liquido carta o salviette adsorbenti in modo da limitare anche le emissioni di vapori;

 raccogliere la carta adsorbente con le pinze e riporla in un sacchetto di plastica;

 pulire con carta adsorbente inumidita e riporla nel sacco di plastica.

 raccogliere con paletta e spazzola il solido e riporlo nel sacchetto di plastica;

 eseguire questa operazione sempre dall’esterno verso l’interno avendo cura di non sollevare polvere;

 pulire con carta adsorbente inumidita;

 mettere tutto nel sacco di plastica.

 utilizzare pipette aspiranti per le gocce più grosse;

 utilizzare materiali adsorbenti specifici che producono una amalgama con il mercurio;

 lavare più volte la zona.

Figura 15.3 - Kit per il controllo dei versamenti di mercurio

15.1.1 Versamento di liquidi non infiammabili

15.1.2 Versamento di liquidi infiammabili

15.1.3 Versamento di solidi

 tentare di arrestare la fuoriuscita;

 assicurare la ventilazione;

 in caso di gas infiammabili o esplosivi è necessario allontanare eventuali sorgenti di ignizione;

 avvertire la portineria ed evacuare l’area.

 evacuare la zona;

 avvertire la portineria che provvederà a chiamare i VVF al cui arrivo si comunicherà il numero, il contenuto e la dislocazione delle bombole coinvolte;

 se possibile allontanare, dopo aver chiuso le valvole, le bombole in prossimità dell’incendio ma non lambite dalle fiamme;

 iniziare a raffreddare le bombole che non si possono spostare bagnandole su tutta la superficie da un luogo protetto, fino a che il fuoco non sia estinto. Continuare a bagnare le bombole per almeno altri 10 minuti dopo lo spegnimento delle fiamme; Le bombole di acetilene devono essere immerse nell’acqua per almeno 24 ore;

 nel caso siano coinvolti gas tossici e corrosivi è necessario inoltre:  utilizzare gli appositi dispositivi di protezione individuale;

 ventilare il locale o portare le bombole all’aria aperta in posizione non pericolosa, in luogo recintato e segnalato,

 verificare l’assenza di perdite con l’acqua saponata;  contattare il fornitore per le azioni del caso.

 lasciare bruciare il gas raffreddando la bombola e la zona circostante con acqua;

 se si tentasse di spegnere la fiamma, infatti, il gas infiammabile che continuerebbe a fuoriuscire, miscelandosi con l’aria, potrebbe formare un’atmosfera suscettibile di esplosioni. E’ pertanto opportuno tentare di spegnere la fiamma sole se:

 costituisce particolare pericolo;  la fuoriuscita è minima;

 la valvola si può chiudere rapidamente (utilizzare guanti resistenti alle alte temperature);  la bombola può essere portata rapidamente all’esterno,

 non esistono possibili sorgenti di innesco.

15.2 FUORIUSCITE DA CONTENITORI IN PRESSIONE

15.2.1 Perdite dal contenitore

15.2.2 In caso di incendio

 le finestre che si possono aprire devono essere dotate di barriere per gli artropodi, per esempio zanzariere;

 le pareti, i soffitti ed i pavimenti devono essere lisci, facili da pulire, impermeabili ai liquidi e resistenti agli agenti chimici ed ai disinfettanti normalmente usati nei laboratori. I pavimenti devono essere antiscivolo;

 le superfici di lavoro devono essere impermeabili all’acqua e resistenti a disinfettanti, acidi, alcali, solventi organici ed al calore moderato;

 gli spogliatoi e gli armadietti per gli indumento devono essere posizionati al di fuori delle aree di lavoro del laboratorio;

 in ogni stanza del laboratorio devono essere presenti lavandini, se possibile con acqua corrente, per il lavaggio delle mani, posizionati possibilmente vicino alle porte di uscita;

 per il livello di Biosicureza 2 deve essere presente, o disponibile ad una distanza ragionevole dal laboratorio, un’autoclave o un altro mezzo di decontaminazione.

 il personale deve lavarsi le mani anche dopo aver manipolato animali o materiale infetto e prima di lasciare le aree di lavoro del laboratorio;

 occhiali di sicurezza, schermi facciali o latri dispositivi di protezione devono essere indossati quando è necessario proteggere occhi e faccia da spruzzi, urti e sorgenti di radiazione ultravioletta artificiale;

 è proibito indossare gli indumenti protettivi di laboratorio al di fuori del laboratorio quali, ad esempio, la mensa, il bar, l’ufficio, la biblioteca, gli ambienti comuni ed i bagni;

 è proibito indossare calzature aperte;

 è vietato mangiare, bere, fumare, truccarsi e maneggiare lenti a contatto nelle aree del laboratorio;

 è vietato conservare cibi o bevande in qualunque zona delle aree di lavoro del laboratorio;

 gli indumenti protettivi usati nel laboratorio non devono essere conservati negli stessi armadietti o mobiletti usati per gli indumenti personali;