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LA RILEVAZIONE CONDOTTA NELLE MARCHE

LE MALATTIE PROFESSIONALI REGISTRATE SECONDO IL MODELLO MALPROF

8. LA RILEVAZIONE CONDOTTA NELLE MARCHE

8.1 INTRODUZIONE

In Italia il numero delle malattie professionali è in crescita costante, dovuta da un lato alla maggior conoscenza sui fattori di rischio e sulle modalità di esposizione e dall’altra alla maggiore attenzione posta dai lavoratori, dalle parti sociali e dalle istituzioni alla tutela della salute negli ambienti di lavoro.

Nella regione Marche il fenomeno, specie nell’ultimo decennio, ha ricalcato quanto avvenuto in ambito nazionale (Figura 1) triplicando il suo valore; in particolare nel 2014 le malattie lavoro correlate denunciate sono state 4.639, con un incremento nel triennio 2012 - 2014 (+35,2%) più elevato di quanto registrato a livello nazionale (+23,9%).

Figura 1 Trend delle malattie professionali denunciate dal 2000 al 2014 nella regione Marche

(Fonte NFI – Inail/Regioni)

E non poteva essere altrimenti, considerata la sottostima di partenza del fenomeno da una parte e gli sforzi e le azioni messe in atto dall’altra, in questi anni, dalla regione Marche per far emergere i casi di tecnopatie, al pari degli sforzi compiuti per la riduzione del numero degli infortuni mortali e gravi.

È altresì verosimile che la quota di malattie lavoro-correlate ancora sconosciute o semplicemente perdute, per scarsa conoscenza, sia ancora elevata e che quindi ulteriori sforzi dovranno essere fatti per colmare il deficit.

Al riguardo nuovo impulso è dato dal Piano regionale di prevenzione (PRP) 2014 - 2018 che prevede specifiche linee di intervento ed azioni atte ad incrementare l’emersione delle malattie lavoro correlate, sia attraverso il miglioramento e l’implementazione della rete prevenzionistica regionale che attraverso

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un maggiore coinvolgimento dei lavoratori, RLS, medici competenti, medici di medicina generale e rete clinica.

In questo contesto si inserisce il sistema di sorveglianza Malprof, che da oltre dieci anni si propone di incrementare il flusso di segnalazioni e/o denunce che pervengono al servizio e di analizzarne il nesso causale a fini prevenzionistici.

Nonostante ciò nelle Marche il sistema non è ancora a regime, non tutti i servizi partecipano in maniera organica ed omogenea, l’iniziativa è lasciata alla disponibilità di ogni singolo servizio anche per l’assenza di puntuali procedure ed indicazioni regionali.

Tra le criticità più evidenti, la sovrapposizione tra il sistema di sorveglianza Malprof ed i vari sistemi gestionali presenti nei servizi del territorio, che provocano difficoltà organizzative con ripetitività di atti che si traducono in definitiva in perdita di tempo, in un contesto generale di carenza di personale.

Tali aspetti dovranno essere approfonditi in una logica di semplificazione e di efficienza del sistema.

8.2 ANALISI DEI DATI

Per le motivazioni sopra dette, i dati 2013 - 2014 riportati in questo report, rappresentano uno spaccato solo in parte rappresentativo dei danni lavoro correlati nella regione Marche per lo stesso periodo.

Sono dati disomogenei numericamente e rappresentativi di alcune specifiche realtà locali, come per esempio per i dati provenienti dal sud della regione che tengono conto della rappresentatività del settore manifatturiero del cuoio e calzature in questo territorio ed hanno riguardato prevalentemente le patologie muscoloscheletriche e le patologie tumorali.

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Le Tabelle 1 e 2 allegate evidenziano, per il 2013, 551 segnalazioni e, per il 2014, 310 per un totale di 861 casi di cui 639 con valutazione del nesso causale (75%), con un tasso di incidenza ogni 100.000 abitanti rispettivamente del 35,5% nel 2013 e del 20% nel 2014, molto lontano dal dato regionale.

L’analisi delle fonti (Tabella 6) evidenzia come la maggior parte selle segnalazioni provengano dall’Inail e dai patronati, basso è il contributo dei medici competenti (prevalentemente segnalazioni di ipoacusie), dei medici di base e degli specialisti, evidente segno che occorre lavorare ancora su questo versante.

Si richiama in particolare la necessità di sostenere iniziative per migliorare da una parte la qualità della sorveglianza sanitaria effettuata dai medici competenti e dall’altra la promozione della ricerca attiva delle patologie professionali non segnalate.

La distribuzione per classi di età e sesso (Tabella 2) evidenzia un’incidenza maggiore nella classe di età

> 50 anni (tenuto conto della prevalenza di tumori, di patologie del rachide e muscoloscheletriche) con prevalenza del genere maschile (57%) e di nazionalità italiana (83,3 %) (Tabella 5).

La distribuzione per classi di malattia delle segnalazioni valutabili con nesso causale positivo (Tabelle 7 e 8) e riportata nella Figura 3 evidenzia un 28% di patologie tumorali maligne, un 29% di patologie muscoloscheletriche (tendinopatie in genere) un 17% di patologie del rachide, un 10% di sindrome del tunnel carpale e solo un 5% per la sordità da rumore.

Figura 3 Principali classi di malattia (biennio 2013 - 2014)

Tra le patologie tumorali, in aumento negli anni, spiccano i tumori maligni della pleura e peritoneo da esposizione ad amianto con 21 casi, i tumori maligni delle cavità nasali da polvere di legno con 27 casi e 24 tumori polmonari, con una percentuale di nessi positivi intorno al 75%.

Ciò non fa altro che confermare quanto sia difficoltoso stabilire il nesso causale tra la patologia tumorale e l’esposizione lavorativa e quanto sia ancora sottostimato il fenomeno.

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Contrariamente a quanto potremmo aspettarci, le patologie muscoloscheletriche, la sindrome del tunnel carpale e le patologie del rachide hanno un’alta percentuale di nesso causale positivo, superiore all’85%.

Una lettura dei dati per comparto (distribuzione ATECO91) mostra una netta prevalenza dei casi con nesso causale positivo (Tabella 9) nel comparto manifatturiero della lavorazione del cuoio e delle calzature (16,8%), delle costruzioni (15,1%), dell’agricoltura (7,6%) e sanità (6,6%).

La distribuzione per professione (Tabella 10) dei casi con nesso causale positivo mostra una netta prevalenza di artigiani ed operai del settore edile (16,2%) metalmeccanico (10,4%), tessile, abbigliamento, pellami e cuoio (22%).

Si ricorda come un soggetto possa aver trascorso periodi di lavoro in più settori considerati causali della sua malattia.

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8.3 TAVOLE STATISTICHE Tabella 1a Marche (2013) Popolazione residente, segnalazioni ricevute di malattie da lavoro e relativi tassi (per 100.000 abitanti) per Asl e sesso Asl Popolazione Segnalazioni ricevute * Tasso x 100.000 Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale Asur Marche 801.094752.0441.553.138224 3205512842,635,5 * Il totale include i casi in cui il sesso non è specificato. Tabella 1b Marche (2014) Popolazione residente, segnalazioni ricevute di malattie da lavoro e relativi tassi (per 100.000 abitanti) per Asl e sesso Asl Popolazione Segnalazioni ricevute * Tasso x 100.000 Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale Asur Marche 799.921750.8751.550.796132 17631016,523,420 * Il totale include i casi in cui il sesso non è specificato.

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* Il totale include i casi in cui il sesso non è specificato.

Tabella 3

Marche (2013 - 2014) Distribuzione delle segnalazioni valutabili

per classe di malattia e sesso Classi di malattia Femmine Maschi Totale *

N % N % N %