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“Risk management”

Nel documento Atto aziendale (pagine 39-43)

CAPO I – ORGANIGRAMMA E STRUTTURE AZIENDALI

S. “Risk management”

All’ interno dell’azienda viene organizzata una funzione di governo dei rischi costituita da un insieme di valori e risorse presenti volti a limitare i pericoli presenti.

L’approccio alla problematica deve essere globale integrando sia gli aspetti strutturali, organizzativi, che quelli di controllo degli eventi avversi.

La funzione di controllo del rischio è da ricondurre alla Direzione Sanitaria aziendale ed è tipicamente multidisciplinare e deve essere punto di riferimento per tutti gli operatori in relazione a:

- Diffusione delle informazioni

- Elaborazione di proto colli e linee guida - Gestione dei reclami

- Coordinamento delle azioni riguardanti la gestione del rischio

L’espletamento di tali funzioni viene assegnato al da un gruppo multidisciplinare denominato “Unità di gestione del Rischio clinico” costituita da operatori della Medicina legale, del Servizio Legale, Patrimonio, URP, Qualità , Rischio Clinico Direzione Sanitaria di Presidio, Controllo delle Infezioni Ospedaliere.

Altre figure (clinici, farmacisti, ingegneri, infermieri) potranno essere coinvolte in relazione a problemi specifici.

Vista la complessità delle articolazioni dell’azienda la funzione di Gestione del RischioClinico sarà costituita come Struttura Semplice.

Art.49

S.S. Fisica Sanitaria Il servizio svolge i seguenti compiti:

- attività proprie dell’esperto di fisica medica per la radioprotezione del paziente ex D. Lgs. 187/00 e s. m. e i. ( controlli di qualità, dose al paziente, prove di accettazione apparecchiature…);

- attività proprie dell’esperto qualificato per la radioprotezione dei lavoratori e della popolazione ex D. Lgs. 230/95 e s m e i (classificazione lavoratori , sorveglianza fisica, schede dosimetriche);

- la protezione degli agenti fisici campi elettromagnetici e radiazione ottica definiti ai capi IV e V del Titolo VIII del D. Lgs . 81 /08;

- il monitoraggio del Radon ex D. Lgs. 241/00 e s. m. e i. nelle sedi aziendali;

- consulenza e collaborazione sulle radiazioni per le commissioni di vigilanza per l’accreditamento delle strutture sanitarie;

- consulenza e collaborazione per la commissione provinciale per il rilascio dei nulla osta prefettizi del D. Lgs. 230/95;

- consulenza e collaborazione per l’attività di vigilanza contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti a tutela di lavoratori, popolazione e pazienti sull’applicazione del D. Lgs. 187/00, D. Lgs. 230/95 e s m e i , del RD 134/35 (controlli biennali di macchine e sorgenti radiogene, controlli su esposti, incidenti..) nel rispetto delle leggi vigenti;

- consulenza e collaborazione con le strutture interessate, per quanto di competenza, ai fini della predisposizione di capitolati d’appalto.

Art. 50

S.C. Ufficio Qualità con sistema di gestione per la qualita’ integrato tra A.S.L. CN1 ed A.S.O. “S.Croce e Carle” di Cuneo

Il Direttore Generale dell’ ASL CN1, consapevole della necessità di attuare quanto contenuto al cap. IV del PSSR 2007-2010 che fa riferimento all’indispensabile integrazione tra azienda territoriale ed azienda ospedaliera, nel corso dell’anno 2007 ha proposto al Direttore dell’ASO S. Croce e Carle di Cuneo di condividere il Sistema di Gestione per la Qualità come strumento ritenuto necessario alla corretta gestione organizzativa di appropriatezza, efficienza ed efficacia con cui intende dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini.

La proposta è stata ratificata con delibera congiunta n° 165 del 5 marzo 2008.

I Direttori Generali di ASL ed ASO delle aziende sanitarie sunnominate ritengono che l’appropriatezza di una prestazione non dipenda solo dall’appropriatezza dell’atto medico, ma anche da quella del modello organizzativo/gestionale della struttura nella quale il professionista opera.

Ritenuto che nel concetto di efficienza in sanità sia insita una valenza profondamente etica in un contesto in cui le risorse a disposizione non sono infinite, le Direzioni Strategiche delle due aziende desiderano condividere idonei strumenti per la gestione di un comune sistema per il miglioramento della qualità considerato che:

- valutare l’appropriatezza in sanità significa chiedersi se un intervento funziona, in chi funziona e se vale la pena erogarlo, in tempo utile, ad un particolare paziente.

- sia da privilegiare la scelta di prestazioni essenziali sotto il profilo beneficio/rischio - sia assolutamente indispensabile informare/formare non solo operato

- ri ma anche cittadini sull’uso delle risorse disponibili in termini di essenzialità.

L’ASL CN1 e l’ASO S Croce e Carle, nel rispetto dell’autonomia gestionale e delle specificità relative ai differenti contesti nei quali le due aziende operano, l’ASO con specificità prevalentemente legate a risposte a bisogni di salute in acuzie, l’ASL con funzioni di prevenzione della malattia, risposta a bisogni di salute per malattie acute e croniche,di mantenimento dello stato di salute della popolazione e di offerta e risposta efficace a richieste di cure primarie, ma che sono accomunate dal garantire LEA e LETA, condividono ed utilizzano integrandoli gli strumenti per la gestione delle tre dimensioni della qualità.

QUALITÀ ORGANIZZATIVA:

- Accreditamento Istituzionale DPR 14 /1/1997 , DGR 20/2/ 2000 n° 616 e s.m.i. risposta comune e condivisa attraverso percorsi assistenziali che coinvolgano tutti gli attori del processo diagnostico terapeutico per una serie di significative patologie che vedono direttamente coinvolti territorio-ospedale- territorio, che non possono non integrarsi.

- Certificazione ISO 9000 nell’ovvio rispetto del percorso fatto dalle due aziende e che ad oggi vede un differente cammino intrapreso sia in termini di investimento di risorse che di processi pianificati e risultati raggiunti ; tale tipo di integrazione , nel rispetto dei requisiti della norma, intende sperimentare stretta collaborazione tra il pool di verificatori delle due aziende, ivi compresa l’opportunità di valutazione dei processi in cui le due realtà sanitarie sono coinvolte come committenti, fornitori e clienti, attraverso verifiche incrociate di parte seconda ( da parte del cliente nei confronti del fornitore e viceversa).

QUALITA’ TECNICA / PROFESSIONALE:

attraverso l’utilizzo appropriato di tecnologie efficaci e la valorizzazione e la condivisione del know how.

- Formazione: in collaborazione con la S.S. Formazione dell’O.S.R.U. per attività di base e per settori specifici, su metodologie per la gestione di miglioramento della qualità (e strumenti per gestirla relativamente all’ EBM ed EBN), su metodologie di gestione del Clinical Risk management e con la pianificazione e realizzazione di progetti di miglioramento;

Le verifiche di appropriatezza potranno essere uno degli strumenti dell’integrazione della gestione condivisa del Sistema Qualità a vantaggio delle popolazione assistita e della gestione organizzativa delle due aziende.

QUALITA’ RELAZIONALE:

- Indagini di soddisfazione dei cittadini condotte con strumenti e metodi condivisi potranno permettere alle Direzioni Generali di ottenere informazioni di ritorno da parte dei cittadini clienti più complete circa la percezione di quanto i fruitori dei servizi sanitari offerti dalle due realtà hanno nei confronti di un sistema di tutela della salute che collabora integrandosi. I Direttori Generali avranno a disposizione strumenti comuni e condivisi, ancorché legati a report ottenuti da verifiche di qualità percepita, che potranno essere affrontati con strategie sinergiche nelle risposte alla popolazione.

- In applicazione di quanto previsto dal PSSR 2007- 20010, i Direttori Generali di ASL CN1 e di ASO S. Croce e Carle, consapevoli che la gestione comune della funzione qualità potrebbe essere un’opportunità - risorsa all’integrazione tra territorio ed ospedale finalizzata al miglioramento dell’appropriatezza, efficienza ed efficacia dei servizi offerti alla popolazione concordano di avviare una sperimentazione che, utilizzando un unico sistema di gestione per la qualità, sia un segno tangibile della volontà di integrazione delle loro organizzazioni a beneficio dei cittadini, degli operatori e del management.

Art. 51

S.C. Direzione delle professioni sanitarie (già Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica) e Coordinamento Servizio sociale

aziendale

Le finalità del Servizio Direzione delle professioni sanitarie sono le seguenti:

- Garantire un’assistenza infermieristica, ostetrica, tecnico sanitaria, della riabilitazione e della prevenzione efficace, efficiente, di qualità ed adeguata alla globalità dei bisogni dei cittadini.

- Garantire il continuo adeguamento quali - quantitativo dei servizi offerti alla domanda espressa dalla popolazione di riferimento predisponendo forme di organizzazione dei servizi, secondo le modalità ritenute più idonee a massimizzare gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità dei processi assistenziali e del lavoro.

- Concorrere a garantire l’integrazione tra i diversi soggetti deputati all’erogazione delle prestazioni nei percorsi assistenziali.

- Assicurare lo sviluppo professionale delle diverse componenti. Le Funzioni della Direzione dell’Assistenza

La funzione fondamentale del Servizio Direzione delle professioni sanitarie e del Responsabile dello stesso è quella di governo integrato dei processi assistenziali e del sistema professionale ai vari livelli organizzativi dell’Azienda attraverso:

- La partecipazione alla definizione degli obiettivi aziendali e alla loro realizzazione;

- La programmazione, gestione e controllo delle risorse professionali, economiche e tecnologiche di pertinenza, necessarie in relazione ai processi assistenziali ed agli obiettivi aziendali;

- La progettazione, sperimentazione, realizzazione e valutazione di modelli organizzativi assistenziali innovativi ;

- La promozione e partecipazione ai progetti di miglioramento continuo di qualità ed EBN-EBP;

- La partecipazione all’implementazione della gestione e mantenimento di sistemi di valutazione del personale;

Struttura organizzativa

Il Servizio Direzione delle professioni sanitarie è una struttura organizzativa complessa che si costituisce come riferimento trasversale per le funzioni di specifica competenza per tutte le articolazioni organizzative dell’Azienda, così come previste dall’atto aziendale.

Il Servizio Direzione delle professioni sanitarie è la struttura dotata delle risorse professionali, strumentali e finanziarie necessarie a poter svolgere funzioni ad essa assegnate in quanto titolare dell’indirizzo, direzione e coordinamento del personale delle professioni sanitarie delle quattro aree professionali (infermieristica ed ostetrica, tecnico sanitaria, della riabilitazione e della prevenzione) e del personale di supporto alle attività assistenziali.

Il Responsabile interagisce e si raccorda con le Direzioni, Servizi e Strutture poste in staff e/o in line alla Direzione Generale, Sanitaria ed Amministrativa .

Dipendono dal Responsabile,in modo gerarchico o funzionale, le figure che ricoprono posizioni di responsabilità, per specifica competenza, ai vari livelli organizzativi dell’Azienda.

(Area Ospedaliera, Distrettuale e della Prevenzione).

Al fine di assicurare la necessaria integrazione sia interna che esterna al Servizio Direzione delle professioni sanitarie, oltre alla figura del Responsabile saranno istituite altre posizioni organizzative, dotate di autonomia tecnico-operativa, in relazione alla complessità e articolazione organizzativa, in rapporto all’entità delle dotazioni organiche nell’organizzazione delle singole professioni sanitarie.

Il Servizio Sociale aziendale si configura come unità organizzativa afferente alla Direzione sanitaria d’Azienda, che opera in collaborazione con il Servizio Direzione delle professioni sanitarie e si interfaccia con gli organi aziendali.

Si prevede un Coordinamento aziendale con posizione organizzativa quale responsabile dell’organizzazione del servizio.

Art. 52

Nel documento Atto aziendale (pagine 39-43)

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