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3. Il DIARIO DI BORDO

3.4 La risposta, il feedback e la reazione

Nel paragrafo 3.2 ho affermato che l’aspettativa riposta all’inizio dell’indagine si presentava positiva, ma essa, in seguito è mutata in corso d’opera. L’aspettativa faceva capo alla consapevolezza della situazione in cui le singole APS si sarebbero ritrovate in seguito alla Riforma del Terzo Settore e, per tale motivo, la partecipazione all’indagine sarebbe dovuta essere considerata come una preziosa occasione da cogliere così da avere l’opportunità di comprendere al meglio i cambiamenti verso cui si sta procedendo e come questi impatteranno sulla struttura e sulla vita delle stesse associazioni.

62% 38%

Questionari restituiti Questionari non restituiti

82 Infatti, attraverso tale Riforma, le APS dovranno adeguare la propria normativa civilistica e fiscale con quelle degli altri Enti del Terzo Settore privi di scopi lucrativi, sia per via dell’organizzazione di un’unica categoria generale di questi ultimi, sia per l’istituzione di un Registro Unico Nazionale a cui iscriversi. Dunque, partendo dalla considerazione per cui la partecipazione all’indagine sarebbe stata utile e produttiva per le stesse associazioni, ho ritenuto che le APS avrebbero dimostrato maggiore entusiasmo e collaborazione dinanzi la proposta di partecipazione.

Ciò nonostante, la situazione si è rivelata essere parzialmente diversa da quanto previsto. Inoltre, non tutte le APS si sono dimostrate essere a conoscenza di cosa la Riforma avrebbe comportato per loro, manifestando confusione e incertezza circa l’argomento.

Con quanto rilevato, è possibile individuare due categorie opposte nelle quali inserire i soggetti con cui mi sono relazionata in base al comportamento dimostrato. Le due categorie sono le seguenti:

 “Cordialità e disponibilità;  “Distacco e/o indisponibilità”.

Cordialità e disponibilità

Nella prima categoria rientrano i casi relativi alla cordialità e alla disponibilità dimostrata dalle APS rispondenti. Rispetto alla seconda categoria, questa è numericamente inferiore: sul totale di coloro che hanno risposto ai tentativi di chiamata, i casi di cordialità si attestano a 10. Tra questi, però, occorre specificare che rientrano tre situazioni in cui mi è stato comunicato che l’APS di riferimento è stata chiusa.

Il tono, in tutti e tre i casi, si è dimostrato cordiale, tranquillo e anche rammaricato nel caso della cessazione dell’attività dell’associazione, in particolare per motivi legati alla mancanza di finanziamento e, dunque, dovuti a difficoltà di natura economica.

83 Un quarto episodio fa riferimento ad un’APS di cui la presidentessa, sempre con un tono cordiale, ha dichiarato che l’associazione non è stata chiusa, ma si trovava, al momento della telefonata62, in una condizione di momentanea inattività e, nonostante

ciò, ha voluto che il questionario le fosse inviato per email, dimostrando, almeno telefonicamente, un interesse per i fini dell’indagine. Il questionario, però, in seguito non è stato più riconsegnato.

Tra le 10 APS, inoltre, tengo ad evidenziare l’atteggiamento del tutto cordiale, disponibile e interessato all’intervista dimostratomi da tre di esse.

La presidentessa della prima di queste APS, non avendo potuto rispondere alla prima telefonata, ha richiamato sullo stesso numero telefonico con cui ho effettuato la chiamata. La donna, interessata a quanto spiegato sull’indagine, ha offerto la sua immediata disponibilità, sottolineando nel corso dell’intervista l’importanza per la sua associazione di coinvolgere la collettività negli eventi organizzati, comunicando loro la mission dell’APS.

Situazione similare si è verificata con altre due APS, di cui i presidenti, non avendo risposto al numero telefonico, hanno richiamato di loro spontanea volontà. Essi hanno fissato un appuntamento telefonico – uno nel giro di poche ore e l’altro nel giorno successivo – mostrandosi interessati e disponibili e disposti a parlare dell’argomento e a rispondere alle domande del questionario.

Anche quest’ultimi, come nel caso precedente, hanno sottolineato l’importanza nel comunicare la mission della propria associazione attraverso l’organizzazione di eventi volti a coinvolgere la comunità, la quale manifesta la volontà di collaborare attivamente durante le attività poste in essere.

Distacco e/o indisponibilità

La seconda categoria si dimostra essere più complessa rispetto alla prima.

84 Infatti, all’interno di essa si fa riferimento a quelle APS i cui rispondenti si sono dimostrati sia distaccati all’idea di collaborare all’indagine e che, quindi, hanno rifiutato di sottoporsi all’intervista, sia coloro che hanno deciso di partecipare, anche apparentemente, nonostante non sembrassero entusiasti dinanzi al pensiero di sottoporsi all’intervista.

Sette APS hanno affermato di preferire la modalità di compilazione del questionario attraverso il suo invio all’indirizzo di posta elettronica, garantendo, su mia richiesta – spiegando l’importanza dell’indagine –, che questo mi sarebbe stato consegnato entro massimo una settimana dal suo invio. Tuttavia, nonostante anche alcune sollecitazioni, il questionario non è stato più restituito e non ho avuto ulteriori contatti con le associazioni. L’episodio vissuto e appena descritto rientra nella casistica della “partecipazione apparente” dal momento che già telefonicamente i rispondenti si sono mostrati sbrigativi nel voler concludere il discorso senza dare eccessiva importanza alla presentazione dell’indagine.

Successivamente, si riporta il caso riguardante un paio di APS che hanno rimandato il questionario del tutto parziale nelle risposte: sono quelle associazioni che apparivano più disturbate rispetto alle altre durante il contatto telefonico. Ho definito anche tale partecipazione all’indagine “apparente” perché ho avuto la percezione che l’invio del questionario tramite email fosse stata considerata come una scappatoia per non essere più contattati e per non sottoporsi realmente all’intervista.

Procedendo si sono verificati casi in cui si è verificato sia un rifiuto netto e brusco nel prestare la propria collaborazione ai fini della ricerca, sia in quello in cui il rifiuto era netto, ma implicito.

In totale, i rifiuti alla collaborazione si attestano a cinque, di cui, appunto, uno è stato implicito. Per quanto riguarda il rifiuto implicito, durante la telefonata con la presidentessa dell’associazione, il tono avvertito si è presentato più che disturbato, a momenti infastidito. Mi è stato detto, in questo caso, di telefonare successivamente, ma quando ho riprovato a farlo, il numero non dava segnale. Ciò è accaduto più di una volta e ho considerato evidente che il numero telefonico da cui stavo effettuando

85 le chiamate fosse stato inserito nella lista nera dei contatti, cioè ho compreso di essere stata bloccata.

Gli altri quattro casi citati riguardano, invece, un rifiuto esplicito alla partecipazione all’indagine con l’utilizzo di toni impazienti e molto disturbati.

Uno di questi riguarda un’associazione che, inizialmente, non aveva negato la propria disponibilità nel sottoporsi all’intervista telefonica. Dopo i primi due tentativi di chiamata non andati a buon fine, al terzo, sebbene con un tono non del tutto entusiasmante, mi viene richiesto di telefonare l’indomani. Il giorno dopo, richiamando come d’accordo, con un tono impaziente e irritato, il mio interlocutore afferma di non avere interesse e di non volersi sottoporre all’intervista, neanche attraverso la modalità di invio del questionario per email.

Un ulteriore caso di non collaborazione è quello caratterizzato da una risposta brusca da parte dell’interlocutore nel rifiutare la partecipazione alla ricerca. Infatti, avendo iniziato a spiegare la natura dell’indagine, in maniera netta e con un tono poco cortese, il mio discorso è stato troncato e, non lasciandomi il tempo di proferire altre parole, il telefono è stato riagganciato.

Un altro episodio riguardante un rifiuto è quello di un’associazione la cui rispondente, all’inizio, adducendo motivi di impossibilità a rispondere a causa di problemi di salute, con un tono poco cordiale e a tratti annoiato, mi ha richiesto di chiamare l’indomani. Il giorno seguente, esplicitamente, la presidentessa si è rifiutata di sottoporsi all’intervista telefonica e di fissare un ulteriore appuntamento, ribadendo categoricamente la sua mancanza di volontà nel sottoporsi all’intervista in alcun modo, manifestando un palese disinteresse nei confronti dell’argomento. Ultimo caso scortese da segnalare è quello di un’ associazione di cui il presidente, con toni poco garbati, dopo la presentazione del ruolo da me ricoperto nello svolgere la ricerca e la spiegazione delle finalità dell’indagine, ha dichiarato di non avere tempo per “queste cose63” e, pur ribadendo l’importanza dell’indagine, mi ha

chiaramente detto di non trovare un senso nel rispondere al questionario.

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Grafico 3: Rappresentazione grafica della percentuale di APS rispondenti in maniera cordiale e distaccata

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