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Adempimenti successivi a carico delle farmacie

8. RISULTATI PRELIMINAR

Abbiamo quindi elaborato tutti i dati delle Asl regionali (asl2, asl3, ospedale galliera, asl4), analizzando non solo gli indicatori posti quali obiettivi del progetto regionale, ma anche tutti i risultati emersi, in questi primi 3 anni di sperimentazione.

Il grafico rappresenta il numero dei pazienti totali entrati in terapia nei 3 anni, diviso per ASL.

Di tutti questi pazienti è stato possibile notare che il sesso prevalente è femminile in tutte le asl.

L’età media per ciascuna Asl risulta:

Asl2 59 anni

Asl 3 53 anni

Asl 4 62 anni

Galliera 57 anni

Per quanto riguarda gli indicatori inseriti nel progetto regionale, risulta che di questi pazienti coloro che hanno interrotto la terapia per ADR, inefficacia, decesso, trasferimento in hospice, assunzione discontinua, trasferimenti in altre asl, sono:

 l’Asl 2 → 21%  Asl3 → 35%,  Asl 4 → 35%  Galliera → 37%.

In questo grafico viene riportata la causa di interruzione per ciascuna Asl; particolare rilevanza assumono le ADR e l’inefficacia.

In Asl 4 i due pazienti pur facendo un dosaggio relativamente basso di bedrocan cartine, hanno avuto risultati opposti: 1 paziente ha avuto allucinazioni con dosaggio di 50 mg die e l’altro inefficacia con un dosaggio pari a 100 mg.

Considerando l’inefficacia, è possibile conoscere per quali indicazioni si è verificata.

L’inefficacia sul totale dei drop out, rappresenta per

 l’Asl4 il 2,9%, (un solo paziente con dosaggio di 100mg)  Asl3 il 5,9%, (un solo paziente con dosaggio di 100mg)  Galliera il 10%, (tutti pz dosaggio <100mg)

 Asl2 il 7,5% (media 161 mg)

In Asl2 tra le ADR, 9 pazienti hanno presentato High, 1 paziente ustione del cavo orale, 1 allucinazioni; di questi 10 sono usciti dopo il primo mese di erogazione , ma uno ha mantenuto lo stesso dosaggio e proseguito per altri 3 mesi, poi ha interrotto il trattamento (high).

Considerando gli altri indicatori applicabili per il monitoraggio, di seguito i pazienti con beneficio e che quindi hanno proseguito, in relazione al dosaggio:

In Asl4 e Galliera in tutte le indicazioni, i dosaggi utilizzati sono molto bassi rispetto alle altre asl, sia come dosaggio di inizio che come dosaggio di arrivo; le altre ASL hanno per lo più iniziato già con dosaggi superiori ai 100mg.

In Asl2 e Asl3 la maggior dei pazienti in terapia con dosi elevate (oltre i 100 mg), avevano già cominciato con dosaggio elevato e non hanno avuto praticamente alcuna variazione nel tempo, se non i rari pazienti che avevano cominciato con un dosaggio più basso, che hanno quindi poi aumentato.

Il dosaggio è quindi molto variabile, sia tra le diverse Asl, che tra i pazienti di una stessa asl; il dosaggio medio dell’Asl 3 risulta molto elevato, ma dei suoi 17 pazienti, 9 avevano un dosaggio dai 500mg ai 2000mg, portando ad un innalzamento della media e solo 4 pazienti con dosaggio inferiore ai 100 mg. In Asl2: 86 pazienti sono in cura con 500mg die e 52 con 200 mg, tutti gli altri hanno una molteplice varietà di dosaggio a partire da 18 mg in su.

La Cannabis viene prescritta maggiormente per le indicazione 3, 5 e 6, rispettivamente: dolore muscolare da spasticità nei pazienti mielolesi, con patologie neurologiche o con fibromialgia refrattari ad altre terapie in commercio; dolore cronico associato ad altre terapie al fine di ridurne il dosaggio; dolore cronico moderato-severo refrattario a terapie farmacologiche in commercio.

Di seguito il dosaggio medio utilizzato in ciscauna Asl:

In asl4 i dosaggi utilizzati sono mediamente bassi, ma nonostante questo si è verificata una interruzione di terapia per inefficacia .

Degli 14 pazienti della Asl3 in terapia per l’indicazione numero 3, 8 avevano dosaggi molto elevati, portando quindi ad un dosaggio medio relativamente elevato (567mg).

 500 mg (3 pazienti)  800 mg (1 paziente)  1000mg (1 paziente)  2000 mg (3 pazienti)

Un solo paziente per il galliera a 70 mg in indicazione 5 senza che abbia interrotto per inefficacia.

Interessante è osservare i dati riguardanti i dosaggi in relazione alle ADR, inefficacia e rifiuto per ciascuna asl:

Gli 8 pazienti in Asl4 che hanno rifiutato il trattamento, avevano un dosaggio basso e soprattutto hanno interrotto la terapia ancor prima che la cannabis potesse dare i suoi effetti terapeutici, avendo un tempo di insorgenza degli effetti variabile tra individui, da alcune settimane ad un mese circa; l’interruzione precoce può anche essere dovuta a pregiuzi nei confronti della cannabis.

In Asl3 il dosaggio del paziente che ha presentato inefficacia era di 100 mg, ed una durata di terapia di 4 mesi circa.

In asl2 i pazienti con inefficacia, hanno tutti fatto una terapia di massimo un mese, e poi hanno interrotto e il dosaggio era assolutamente variabile, da un minino di 36 mg ad un massimo di 500 mg, considerando un dosaggio medio si avrà un valore pari a 94 mg.

Dei 9 pazienti con high/euforia, 5 pur essendo in trattamento con bediol a dosaggi molto bassi, <100 mg, e quindi con un contenuto di THC molto più basso rispetto al bedrocan (rispettivamente 6%, 19%), hanno comunque avuto tale effetto indesiderato, gli altri 4 erano con bedrocan ad un dosaggio medio di circa 243 mg. 1 paziente in terapia con bediol cartine a 400mg ha avuto allucinazioni.

La variazione di dosaggio in ciascuna asl:

Interessante è la valutazione del dosaggio in relazione alla formulazione

L’olio ha una biodisponibilità maggiore, sia per l’elevata lipofilia, sia per la via di somministrazione sublinguale, quindi si otterrà un’ assorbimento maggiore e più rapido, in relazione al mancato effetto di primo passaggio epatico. Questo spiega i dosaggi più bassi per le formulazioni in olio.

L’arruolamento annuo è in generale in crescita.

Nel tempo in ciascuna ASL, pazienti del 2014 possono essere usciti dal trattamento. Qui sono rappresentati tutti i pazienti entrati e ancora oggi in trattamento, senza che vi sia specificato quanti per anno ne siano usciti.

Ad oggi l’acquisto avviene attraverso un’azienda italiana, che provvede all’importazione del farmaco dall’Olanda. Il costo è attualmente di circa 9,9 € al grammo + IVA al 22%, arrivando ad un costo di circa 60€ a confezione (5G). A questa spesa è poi necessario considerare i costi indiretti, quindi quanto previsto dalle Norme di Buona Prepazione dei preparati galenici magistrali: onorario che prevede una spesa di 5,22euro fino a 10 dieci cartine e per ogni cartina in più 0,129 euro, e l’addizionale pari a 1,55 euro.

All’interno dei dati regionali acquisiti, non vi erano i dati di spesa così dettagliatamente raccolti e specifici per ogni ASL, ho pertanto considerato i dati

dell’ASL4 in cui io lavoro, valori calcolati per ciascuna cartina preparata per ciascun paziente. Il prezzo al grammo risulta essere di circa 13 euro.

Di seguito quanto emerso:

La proiezione a dicembre 2016 risulta di circa 14.525 euro , considerando che in questa previsione di spesa, sono gia inseriti i 3 nuovi pazienti entrati in terapia da fine luglio.

COSTO MEDIO PER PAZIENTE IN ASL4

Il costo è chiaramente il relazione alla posologia che ciascun paziente segue e dal tempo in cui sono in trattamento.

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