11 REGOLAMENTO DEL PRODOTTO
11.3 RISULTATI PRINCIPALI: MECCANISMI DI GOVERNANCE
Prodotto all'interno di enti previdenziali devono riflettere il complessità del prodotto e la portata dei danni che possono essere arrecati ai Titolari di PPP quando i prodotti venduti sono poco sviluppati e testati. In vista di questo futuri requisiti per le pensioni, sia a titolo di direttiva o secondo regime , dovrebbero includere requisiti di governance
122 ll Comitato congiunto delle autorità europee di vigilanza
del prodotto. Tuttavia, nel considerare la governance del prodotto, EIOPA non sta sostenendo i regimi di autorizzazione preventiva per i prodotti.
Standardizzazione di prodotto e la certificazione di prodotto in grado di offrire un meccanismo di fornire convenienti soluzioni previdenziali a molti in situazioni normali. Il ruolo della regolamentazione di questi prodotti avrebbe bisogno di essere attentamente esaminato.
CAPITOLO 4
La previdenza è una questione difficile per molte persone. Allo stesso tempo, risparmio e pianificazione della pensione è uno degli elementi più importanti della pianificazione finanziaria della vita. Con le persone che vivono più a lungo ogni individuo ha bisogno di un adeguato flusso di reddito costante per sostenerli nella vecchiaia. I lunghi tempi lunghi necessari per un investimento in una pensione di successo complicano ulteriormente il quadro, come molti degli assunti ciò può cambiare nel corso della vita.
D'altra parte, vi è una forte necessità di incoraggiare le persone a impegnarsi con la previdenza per assicurarsi che tutti provvedano alla pensione. Infatti, i sistemi di Welfare State possono non essere in grado di fornire un adeguato reddito pensionistico per i cittadini se non sono integrati da regimi pensionistici professionali e personali. Una struttura multi pilastro dei sistemi pensionistici nazionali deve essere incoraggiato e consolidato.
Il presente lavoro ha trattato una proposta di riforma, volta alla realizzazione di un mercato unico Europeo dei PPP. Vengono identificati i problemi e le possibili soluzioni che dovranno essere affrontati per la realizzazione di tale mercato, i vantaggi e gli svantaggi che il mercato può portare.
Le difficoltà che sono state riscontrate nell‟analisi del resoconto EIOPA hanno riguardato:
La mancanza di una definizione univoca di PPP.
Diversità giuridiche con riferimento ai contratti di assicurazione. Diversità nell‟imposizione fiscale.
Necessità di tutela delle informazioni.
Con riferimento alla definizione di PPP sono state prese come base, per la possibile definizione univoca di PPP, di rifermino la definizione:
Definizione OECD “L'accesso a questi piani non deve essere collegato a un rapporto di lavoro. I piani sono stabiliti e gestiti direttamente da un fondo
pensione o un ente finanziario in qualità di fornitore di pensione, senza alcun intervento da parte dei datori di lavoro. Gli individui acquistano autonomamente e selezionano gli aspetti sostanziali del regime. Il datore di lavoro può comunque versare contributi a piani pensionistici personali. Alcuni piani personali può prevedere un diritto di appartenenza.
EIOPA utilizza una definizione diversa “il PPP è un piano pensionistico che ospita solo membri su base individuale”
Il consiglio UE definisce i PPP come “i prodotti che, ai sensi della legislazione nazionale sono riconosciuti come aventi lo scopo primario di fornire all’investitore un reddito da utilizzare dopo il pensionamento e che dà diritto a determinate prestazioni”
Si osserva la necessità di avere una definizione univoca di PPP e, indipendentemente dall‟ intervento legislativo adottato, dovrebbe essere in grado di inglobare la maggior parte di PPP esistenti.
La mancanza di una regolamentazione che regoli in maniera uniforme tutti i contratti di assicurazione in tutti gli stati membri. Se un assicuratore vuole commercializzare i prodotti nei vari stati Comunitari, deve mettere a punto diversi prodotti per assicurarsi che siano conformi alle diverse disposizioni nazionali questo rende quasi impossibile, per le compagni di assicurazione, offrire lo stesso contratto di assicurazione in più di uno stato membro rappresentando un costo molto rilevante per le compagnie di assicurazione che oltre a non poter sfruttare le economie di scala potrebbero impedire l‟offerta di prodotti su base transfrontaliera impedendo la realizzazione del mercato unico. Questa situazione scoraggia anche i potenziali clienti a stipulare contratti, in quanto non possono conoscere i differenti principi assicurativi dei diversi stati membri. La definizione di un contratto assicurativo varia tra i diversi stati membri ed è presente solo un livello minimo di armonizzazione a livello comunitario, la qualità delle informazioni fornite varia da stato a stato e questo comporta una variazione notevole del contratto.
La possibile soluzione è stata esplorata da un gruppo che ha individuato la necessità di una “ristrutturazione giuridica dei contratti assicurativi ”. La versione finale del
progetto è stato presentato alla Commissione nel 2009 e l‟obiettivo è quello di proporre un quadro giuridico comune a tutti i paesi per cercare di sviluppare e vendere prodotti assicurativi in tutta Europa sulla base di un unico regime europeo di diritto contrattuale assicurativo. La proposta PEICL cerca di evitare la necessità di adattare i prodotti assicurativi alle diverse normative presenti e propone di istituire un regime completo di tutti i contratti assicurativi senza il ricorso al diritto nazionale.
La non armonizzazione dell‟imposizione fiscale, rappresenta un problema molto rilevante. Si ritiene l‟armonizzazione fiscale necessaria per la realizzazione di un mercato unico e per garantire che ogni singolo paese possa raccogliere correttamente le tasse nazionali. La diversa tassazione viene considerata anche dagli esperti EIOPA, come un elemento che impedisce l‟emergere di un mercato unico per i PPP. Attualmente non esiste, e non è in programma, una disciplina comunitaria per la tassazione delle pensioni, in quanto questo aspetto è rinviato alle diverse disposizioni nazionali poiché per le tassazioni non è stata prevista alcun livello di armonizzazione a livello comunitario. Seppur questi ostacoli richiedano un armonizzazione fiscale a livello comunitario, tale misura può risultare difficile da realizzare perché, all‟interno dei diversi mercati, l‟importanza dei PPP differisce molto. I paesi con un sistema pensionistico pubblico offrono pochi sgravi fiscali ai PPP e questo è poco propenso a cambiare per un interesse comunitario.
Nella proposta EIOPA contiene anche informazioni destinate a migliorare la trasparenza delle informazioni per garantire che i consumatori dispongano di informazioni sufficienti per prendere le loro decisioni. Questo perché il contesto finanziario è evoluto così tanto che i consumatori sono spesso mal preparati a prendere decisioni in merito a prodotti finanziari al dettaglio sempre più complessi. La comunicazione dovrebbe essere comprensibile, accurato, trasparente, semplice e tempestiva, e dovrebbe essere comunicata per tutta la vita del prodotto cioè fino alla pensione. Dovrebbe riguardare i rischi, costi, trattamento fiscale, reddito atteso in età pensionabile, aliquote contributive e diritti pensionistici. La fornitura di informazioni dovrebbe avvenire a strati e ci dovrebbero essere chiare linee di responsabilità per la divulgazione delle informazioni. Altro punto di vista è che, mentre le norme minime
armonizzate sono necessari per supportare i PPP, è anche importante assicurare che i nuovi requisiti di divulgazione delle informazioni Europei non riducano gli standard minimi di qualità già esistenti.
Un modo per rendere le informazioni più utili per i titolari di PPP sarebbe quella di utilizzare un approccio di stratificazione cui le informazioni più importanti o utili siano presentati in maniera più evidente distinguendole a secondo della fase del rapporto. Molti dei soggetti interessati hanno suggerito, nella fase di accumulo, di includere nel primo strato le performance raggiunto l'anno precedente, il valore di capitale accumulato, le spese e le commissioni pagate durante l'anno, la pensione e una proiezione futura della rendita pensionistica. Nel secondo strato hanno suggerito comprese le informazioni sulla tassazione dei contributi e benefici fiscali connessi, i diritti di commutazione, e una breve descrizione del contesto giuridico nazionale che disciplina il prodotto pensionistico. Il terzo strato informativo dovrebbe stabilire il trend di rendimento degli investimenti, la struttura e il funzionamento del prodotto, e le scelte di assetti individuali. Prima della cessazione (fase pre-pensionamento), i titolari di PPP devono essere informati circa il valore attuale del loro capitale accumulato e le diverse opzioni di pagamento a loro disposizione, tra cui una chiara indicazione dei potenziali costi e questioni fiscali. È necessario che le opzioni di pagamento siano incluse nelle informative di prepensionamento, anche se è solo una scelta tra rendita e prelievo.
Non esiste un consenso su come strutturare i tre livelli informativi in quanto molti sostengono che la stratificazione delle informazioni sia una tecnica forviante per il consumatore. Molte parti interessate sono a favore di un approccio di stratificazione delle informazioni anche se è stato anche espresso la possibilità che questo possa portare alla dispersione di informazioni e di confondere il potenziale sottoscrittore. Nello strato ci deve essere un'ampia varietà di informazioni, compresi i dettagli del prodotto e produttore, le caratteristiche principali, i rischi e le avvertenze, i vari costi, performance passate, aliquote di contribuzione, gli investimenti e le opzioni di commutazione, ecc.. I soggetti interessati suggeriscono di inserire informazioni relative allo sviluppo del mercato UE, le tendenze di rendimento degli investimenti e i
riferimenti incrociati con le fonti di informazione aggiuntive (ad esempio, riferimento al sito web dove si possono trovare ulteriori informazioni).
La soluzione ai problemi di trasparenza e divulgazione delle informazione viene affrontata con l' adozione di una "Chiave del Documento Informativo" (KID) per gli aderenti ad un regime pensionistico e di una dichiarazione annuale per tutta la fase di accumulazione, insieme con le proiezioni pensionistiche. Questo per la necessità di presentare le informazioni giuste in forma facilmente comprensibile al momento giusto rimane un requisito fondamentale per i titolari di PPP.
Sempre nel rispetto della trasparenza e tutela del titolare del PPP, il resoconto espone un focus sulle politiche di vendita. Il canale di distribuzione per i PPP generalmente è fornito: o direttamente ai titolari di PPP da un fornitore di pensioni o attraverso un intermediario (prevalentemente) che fornisce consulenza al titolare PPP su più prodotti adatti alle sue necessità. La distribuzione è regolamentata nelle direttive esistenti come: la direttiva intermediazione assicurativa (IMD) e market in financial instruments directive (MiFID).
Recentemente si è concluso un procedimento di consultazione a livello comunitario che ha portato alla realizzazione di report dal nome “le buone politiche di vigilanza” in tema di conoscenze e capacità per la distribuzione dei prodotti assicurativi dove vengono identificati le conoscenze e le abilità, richieste per i distributori, in materie giuridiche (diritto dei contratti, nello specifico quelli assicurativi), regime fiscale, conoscenza del mercato e dei prodotti, ecc…
Altro aspetto molto importante riguarda la regolamentazione del prodotto. Con la governance del prodotto, le imprese devono avere delle robuste procedure per: la tutela del consumatore; la progettazione di prodotti; istituire un target di mercato per il prodotto; una verifica adeguata dei prodotti potenziali; la selezione di adeguati percorsi di distribuzione; l‟identificazione e gestione dei rischi per il mercato di riferimento; la riesame dei prodotti dopo il lancio effettuando una valutazione sulla sicurezza e che questi non abbiano raggiunto clienti sbagliati. I problemi tendono a verificarsi dopo che un prodotto è stato venduto da tempo sul mercato e quindi,
l‟obiettivo è concentrarsi su una serie di strumenti specifici che possono essere utilizzati per risolvere i problemi con determinati prodotti o tipi di prodotti. Questi interventi possono comprendere divieti di prodotto; vietare o imporre che un certo prodotto abbia determinate caratteristiche; limitando la vendita dei prodotti ad alcuni consumatori; imporre massimali tariffari; l'emissione di avvisi sul prodotto o standardizzazione del prodotto ( in termini di prezzo, rischio di investimento, disponibilità e comprensibilità ).
L‟unico modo per la realizzazione del mercato unico dei PPP è collegato alla standardizzazione dei prodotti che si può realizzare con:
aumentando la visibilità del prodotto, mitigando la complessità e l'onere della scelta, concentrandosi sulla concorrenza, qualità e costi.
Certificazione del prodotto tramite il rispetto di alcuni criteri (prezzo, politiche di investimento, basso rischio, facilità ci comprensione, ecc…)
Alla luce alcune difficoltà sulla governance dei prodotti, si è dato vita a un processo di consultazione affidato al comitato misto AEV volto alla realizzazione di una serie di interventi di vigilanza e sui principi di governance.
Osservando la necessità della standardizzazione dei prodotti si notano i possibili effetti negativi che questo può comportare come la vendita di prodotti poco sviluppati (incidendo negativamente sulle innovazioni) e poco testati.
Per la creazione del Mercato Unico Europeo dei PPP le strade da seguire sono 2 1) La definizione di una direttiva che vada a disciplinare gli attuali e i futuri PPP. 2) Introduzione di un secondo regime.
L‟EIOPA è impegnata ad analizzare due proposte per l‟istituzione di un secondo regime: la proposta della Officially Certified European Retirement (OCERP) e i Piani Pensionistici Europei (PPE). L' OCERP è un progetto teso alla creazione di un marchio Europeo di prodotti pensionistici personali da distribuire su base transfrontaliera, l‟EFR propone la creazione di un regime giuridico paneuropeo per uso personale del risparmio previdenziale coesistente con le strutture nazionali terzo
pilastro e / o prodotti che consentirebbe alle istituzioni finanziarie di fornire e vendere Piani Pensionistici in tutti gli Stati membri. Questo garantirebbe un livello intermedio di regolamentazione, coesistente con le disposizioni nazionali vigenti, in cui potrebbero essere sviluppate prodotti pensionistici Europei
Il piano OCERP prevede la definizione degli standard per la certificazione di un prodotto OCERP, le modalità di amministrazione che il fornitore OCERP deve rispettare per la distribuzione sia a livello nazionale che nel resto dell' Unione. Un prodotto pensionistico che soddisfa questi criteri sarebbero considerati un prodotto OCERP e potrebbero essere distribuiti in tutta Europa con un passaporto Europeo. Qualsiasi fornitore che soddisfi gli standard avrebbe il diritto di distribuire tale prodotti. Per l‟ EFR un prodotto pensionistico dovrebbe, per essere commercializzato in tutta Europa, rispettare determinate caratteristiche.
Osservando le due proposte, riscontriamo molti elementi comuni come la standardizzazione dei prodotti. Ma si rilevano anche le stesse difficoltà come: non aver sviluppato una soluzione relativa all‟ armonizzazione della tassazione, soluzioni agli ostacoli contrattuali e alla divulgazione dei costi.
Gli elementi che suggeriscono la creazione di un mercato unico europeo per i prodotti pensionistici individuali sono da ricercare nella possibilità, riconosciuta al titolare, di: partecipare a diversi regimi in tutta l‟Unione Europea e scegliere in base alle loro esigenze e preferenze; in particolare per le strategie di investimento, trasparenza e tutela del consumatore possono essere migliorate; aumento della trasferibilità del capitale; miglioramenti della mobilità professionale dei dipendenti che potranno scegliere di lavorare in qualsiasi paese UE; stimolare l‟innovazione dei prodotti garantendo pensioni future più adeguate; aumentare le possibili scelte andando cosi ad incidere sulla concorrenza; aumentare la consapevolezza della previdenza individuale e nell‟esigenza di organizzare immediatamente questa forma di previdenza complementare; un mercato unico può consentire una valutazione più facile delle problematiche fiscali connesse ai PPP e favorire una maggiore armonizzazione. Questi sono solo alcuni elementi che possono spiegare i motivi, a livello dei Stakeholder, per la realizzazione del mercato unico.
Possiamo osservare anche i possibili effetti positivi che potranno essere registrati dai fornitori se questo mercato venisse realizzato: la possibilità di realizzare economia di scala; almeno dei prodotti standardizzati autorizzati alla vendita transfrontaliera; prodotti standardizzati che possono essere realizzati con spese moderate e aiuterebbero ad avvicinare i fornitori di PPP ad operare in un mercato con uguali condizione andando ad incidere sulla competitività.
Nel complesso, un mercato unico Europeo dei PPP potrebbe diventare il principale motore per gli investimenti di lungo termine contribuendo alla crescita e all‟occupazione se le risorse raccolte fossero investiti in settori come trasporti, energia e piccole-medie imprese.
L‟aspetto negativo di tale mercato risiede nei costi che dovranno essere sostenuti per la realizzazione del mercato e sulla necessità di tale mercato. Molti sostengono che il sistema di passaporto esiste ed è sufficiente, relativamente ai PPP un mercato unico già esiste (OICVM), alla luce delle diversità di mercato e la grande varietà di prodotti un mercato unico difficilmente può essere realizzato, i prodotti previdenziali sono specializzati a livello nazionale, il gruppo dei destinatari è troppo piccolo e i consumatori non sono realmente interessati ad un mercato che è più grande dello stato di appartenenza, i vantaggi di un mercato unico sono bassi rispetto allo sforzo e gli oneri normativi necessari per realizzarlo.
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