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5. CALOI (2017), UNO STUDIO SULL’USO DEL FOCALIZZATORE ANCHE

5.3 I risultati della ricerca

Pur con le limitazioni dovute all’esiguità del campione e ai metodi di elicitazione, che massimizzano la comparabilità a scapito dell’analisi in contesti d’uso reali, i risultati ottenuti da Caloi mostrano delle regolarità nelle strategie di ordinamento della frase utilizzate da parte degli apprendenti.

Caloi procede dapprima dall’analisi dei dati aggregati per tipologia:

- Portata su SDet soggetto: per questa tipologia di quesito, i soggetti del gruppo di

controllo hanno selezionato la risposta target, ossia quella in cui il focalizzatore precede immediatamente il SDet soggetto, il 100% delle volte.

Di contro i soggetti tedescofoni hanno mostrato una maggiore variabilità. Essi hanno selezionato l’opzione standard soltanto nel 66% dei casi, valore comunque “beyond chance level”49. Le opzioni sub-standard, con anche anteposto all’ausiliario, e

agrammaticali, con anche in posizione interausiliaria, sono state selezionate entrambe nel 17% dei casi.

- Portata su SV: in questo caso anche i soggetti appartenenti al gruppo di controllo

hanno mostrato un certo grado di variabilità. Essi hanno scelto l’opzione standard, ossia quella con il focalizzatore in posizione interausiliaria, da cui il focalizzatore estende la sua portata sull’intero SV, nell’84% dei casi e quella agrammaticale, ossia con il focalizzatore anteposto al verbo ausiliario, nel restante 16%.

I soggetti tedescofoni hanno raggiunto risultati nettamente peggiori, selezionando l’opzione standard soltanto il 45% delle volte, contro il 25% dell’opzione sub-standard e il 30% di quella agrammaticale.

- Portata su Sintagma Determinativo oggetto: i dati relativi a questa tipologia

mostrano per i due gruppi risultati simili a quanto detto circa la tipologia precedente.

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I soggetti nativi hanno selezionato l’opzione standard, ossia quella con il focalizzatore anteposto al SDet soggetto, nell’85% dei casi e quella agrammaticale, ossia quella con anche preposto al verbo ausiliario, nel restante 15%.

Di contro, i soggetti tedescofoni hanno selezionato l’opzione standard soltanto nel 30% dei casi, quella sub-standard, ossia con focalizzatore in posizione interausiliaria, nel 45% dei casi e quella agrammaticale nel restante 30%.

I dati relativi agli enunciati con il focalizzatore anche con portata sul SDet oggetto, i soggetti tedescofoni mostrano in generale una buona padronanza della sintassi della LT.

Questi risultati sono in accordo con quelli riportati da Andorno e Del Turco in uno studio cross-linguistico del 2015 sul posizionamento dei focalizzatori in enunciati con portata su SDet soggetto da parte di apprendenti italofoni di tedesco L2 e apprendenti germanofoni di italiano L2. L’analisi è stata condotta su un corpus di produzioni orali elicitate tramite il retelling di un breve video50.

Il campione tedescofono, costituito da nove soggetti che hanno risieduto in Italia per un massimo di sei mesi, ha dimostrato anch’esso risultati consistenti51 nell’utilizzo

del corretto ordinamento [anche SN SV], dimostrando però di non comprenderne appieno la struttura prosodica: “[…] data also suggest that the acquisition of the target-like positional patterns precedes the acquisition of the prosodic ones. This is true […] for the adjacent initial position in Italian: German learners adopt this position, but they fail to deaccent the particle”52.

50 Andorno-Del Turco (2015:61). 51 Andorno-Del Turco (2015:70).

52 Andorno-Del Turco (2015:75). “i dati suggeriscono anche che l’acquisizione dello schema posizionale target precede quello prosodico. Ciò è vero […] per la posizione iniziale adiacente in italiano: gli apprendenti tedeschi utilizzano questa posizione senza però disaccentare la particella [focale]”.

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La marcata variabilità presente invece nei dati relativi alle altre configurazioni di portata ci fornisce una risposta affermativa alla prima domanda53 posta da Caloi circa la

presenza di asimmetrie nell’uso di anche da parte degli apprendenti tedescofoni in relazione al costituente in portata.

Al fine di approfondire i risultati relativi all’uso di anche con portata su vP e su SDet oggetto, configurazioni non affrontate in Andorno-Del Turco (2015), Caloi procede dunque all’analisi delle prove individuali.

Oltre a quattro soggetti che non hanno alcuna preferenza, dall’analisi individuale emergono due gruppi caratterizzati da una precisa strategia di ordinamento della frase in italiano L254:

- Gruppo 1: si tratta di quattro soggetti che hanno selezionato sistematicamente

l’opzione in cui il focalizzatore precede immediatamente il verbo ausiliario, indipendentemente dal costituente effettivamente in fuoco e dall’effettiva incompatibilità grammaticale con ciascuna delle tipologie di quesito proposte.

(57) ?La mamma ha lavato i piatti e anche ha preparato una torta

(58) ?La mamma ha preparato il pane e anche ha preparato una torta

- Gruppo 2: si tratta di quattro soggetti che hanno scelto sistematicamente, invece,

l’opzione con il focalizzatore in posizione interausiliaria. È una strategia parzialmente efficace, in quanto corrisponde alla varietà target nel caso di portata su SV (59) e alla varietà substandard, ossia accettata dai parlanti nativi, nel caso di portata su SDet oggetto (60).

(59) La mamma ha lavato i piatti e ha anche preparato una torta.

53 Vedi sopra. 54 Caloi (2017:258).

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(60) La mamma ha preparato il pane e ha anche preparato una torta

Nonostante il diverso successo ottenuto dai due gruppi nella selezione di enunciati aderenti alla LT, Caloi nota55 come entrambi i gruppi, pur differenziandosi per la

preferenza per una posizione più arretrata (gruppo 1) o più avanzata (gruppo 2) del focalizzatore secondo lo schema mutuato da Munaro, sono accomunati dalla scelta sistematica del seguito con anche in posizione preverbale indipendentemente dall’effettiva focalizzazione indotta dall’enunciato introduttivo.

Caloi ipotizza dunque che la scelta di una posizione fissa per il focalizzatore anche da parte dei soggetti tedescofoni sia da attribuire a una interferenza della L1.

Come accennato, infatti, in tedesco il focalizzatore auch nel Mittelfeld ha una portata ampia che si può estendere a elementi non contigui, tanto alla destra quanto alla sinistra della particella focale. La scelta sistematica delle opzioni con anche in posizione fissa da parte dei due gruppi sarebbe dunque da attribuirsi all’applicazione della struttura sintattica della L1 alla L2.

Nonostante le differenze relative alle caratteristiche del campione, del corpus e del metodo di elicitazione presenti tra questo studio e il presente lavoro, gli errori commessi dagli apprendenti tedeschi del corpus ICoN verranno discussi anche alla luce dei risultati mostrati da Caloi.

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