La trascrizione del codice si fonda su quanto riconducibile verosimilmente alla mano dell’autore, tralasciando le annotazioni di Baruffaldi96. In essa sono stati peraltro integrati, senza darne segnalazione in apparato, i pochi interventi di lieve entità operati direttamente sul testo e volti semplicemente a modificare la grafia di singole lettere o a correggere banali sviste: interventi individuabili solo per un tratto più marcato, che risulta impossibile attribuire ad una specifica mano. Sono stati ovviamente segnalati, invece, gli interventi autografi che non si configurano come sanature di piccoli errori e sviste, ma implicano una modificazione nella struttura grammaticale del dettato.
Nell'edizione del testo, essendoci esso conservato da un codex unicus considerato a buona ragione autografo, mi sono attenuto in linea generale a criteri strettamente conservativi, limitandomi ad emendare gli errori. A prescindere da quelli dovuti senza alcun dubbio a distrazione (come, ad esempio, l'omissione del segno di abbreviazione per la desinenza –m), i pochi altri consistono nella errata formazione del futuro indicativo e del presente congiuntivo di alcuni verbi della 3a e della 4a coniugazione: si trovano infatti amplectetur per amplectatur, reperier per reperiar, anger per angar. Quasi certamente a distrazione andrà poi imputato l'uso della forma verbale peragerunt per peregerunt.
Non ho riconosciuto come errore – e ho dunque conservato – la forma anomala del nominativo singolare sirenis anziché siren; per la medesima ragione ho mantenuto le inusuali denominazioni del fiume dell’oblio Amelete, per il quale l’autore, anziché
Amelita, utilizza al nominativo Ameles, calco del greco µελ ς, e all’accusativo Ameliam, latinizzazione dell’accusativo greco µελ αν, dove µελ α è forma poetica
per µ λεια.
Per quanto concerne infine la sintassi, oltre a qualche costrutto azzardato, non ho potuto fare a meno di mantenere l'uso di ne + congiuntivo con valore consecutivo, che, sicuramente molto discosto dall'uso classico, per non dire errato, sembra però rientrare nelle abitudini dell'autore.
A) GRAFIA
Pur essendomi attenuto a criteri di sostanziale conservazione, sono intervenuto sul testo con le seguenti operazioni:
- ho sciolto le abbreviazioni per contrazione in presenza di nasale e le comuni abbreviazioni per troncamento. Al riguardo, segnalo di avere mantenuto l’oscillazione che si riscontra tra m ed n nei casi in cui esse non sono abbreviate, sciogliendole però, nelle abbreviazioni, secondo l’uso classico Ho segnalato come integrazioni le nasali contratte o troncate in assenza del relativo segno di abbreviazione;
- ho distinto la u dalla v;
- ho uniformato la j in i, e analogamente ij in ii;
- nelle parole in cui l’uso della maiuscola è oscillante, sono intervenuto uniformandole alla lezione attestata dalla maggioranza delle ricorrenze (tranne laddove l’autore abbia operato una distinzione tra un concetto e la sua personificazione97), usando però sempre la maiuscola per i nomi propri, e per gli aggettivi da essi derivati;
- ho normalizzato secondo l’uso classico le grafie a volte separate di alcuni verbi composti;
- ho uniformato secondo i criteri attuali il sistema accentuativo del greco, riportando però in apparato la grafia utilizzata dall’autore.
Ho puntualmente conservato:
- la sistematica diversificazione di alcune dittongazioni rispetto all’uso classico98, oltre ai frequenti ipercorrettismi99, monottongazioni100, oscillazioni101, nonché l’occasionale riduzione della desinenza –ae in –e in sostantivi102, aggettivi103 e pronomi104;
97 È il caso frequente di amor e Amor, coelum e Coelum, necessitas e Necessitas, veritas e Veritas,
felicitas e Felicitas, ecc.
98 Come coelum per caelum.
99 Cetae per cete, haereditas per hereditas, foecunditas per fecunditas, infoecundus -a -um per infecundus
-a -um, coeterus -a -um per ceterus -a -um.
100 Corypheus per coryphaeus, egritudo per aegritudo, Grecus per Graecus, pene per paene, presto per
- gli scambi vocalici e-i105/ i-e106, e il meno frequente u-o107; - lo scambio i-y108, e il meno frequente y-i109;
- la caduta o l’introduzione indebita di h110; - lo scambio frequente di t-c e c-t111; - lo scambio, anche se molto raro, ph-f112;
- l’uso estremamente vario delle doppie, caratterizzato da fenomeni di caduta o di introduzione indebita113. Ho ritenuto però necessario intervenire laddove tali fenomeni producessero grafie assumibili diverso valore semantico114, o in presenza di errori palesi115;
- la trasformazione del nesso sc in s, e viceversa di s in sc116; - la grafia separata delle particelle enclitiche –ne e –ve.
101 Proteus – Protaeus, Typheus – Typhoeus, Timeus – Timaeus, enigma – aenigma, demon – daemon,
aequinoctialis – equinoctialis, felicitas – foelicitas, Hebraeus – Haebreus, felix – foelix, praeter – preter, praetereo – pretereo, praebeo – prebeo.
102 Machine per machinae.
103 Illustrissime per illustrissimae, due per duae, aurate per auratae. 104 Que per quae, queque per quaequae o quaeque.
105 Virgilius per Vergilius, septinginta per septingenta, quinginta per quingenta. 106 Polycletus per Polyclitus.
107 Troncat per truncat.
108 Synciput per sinciput, sydus per sidus, hyems per hiems, synceritas per sinceritas, syncerus -a -um per
sincerus -a -um, Neapolytanus -a -um per Neapolitanus -a -um, hyemo per hiemo, concyno per concino.
109 Tirannus per tyrannus.
110 Throni – Troni, ametystus per amethystus, cyatus per cyathus, fathisco per fatisco.
111 Officium – offitium, iudicium – iuditium, condicio – conditio, concio – contio, cicius – citius, conspicio
– conspitio; pertinatia per pertinacia, audatia per audacia, delitiae per deliciae, ditio per dicio, glaties per glaciem, nuntius per nuncius, concionor per contionor.
112 Fiala per phiala.
113 Tyrannus – tyranus, Iuppiter – Iupiter, quotidie – quottidie, dirigo – dirrigo, egredior – eggredior;
Peloponnessus per Peloponnesus, palium per pallium, subselium per subsellium, numus per nummus, quatuor per quattuor, illico per ilico, abhoreo per abhorreo, efloresco per effloresco, similimus -a -um per simillimus -a -um, ecc.
114 Collum per colum. 115 Transfere per transferre.
B)PUNTEGGIATURA
Nel rispetto del testo, ho ritenuto necessario modernizzare la punteggiatura per facilitare la lettura:
- ho ridotto il numero delle virgole, eliminando in particolare quelle poste prima delle congiunzioni copulative, e in generale in tutti i casi in cui esse avrebbero appesantito la lettura;
- ho introdotto il punto e virgola per segnalare pause più forti di quelle comunemente associate alla virgola;
- ho introdotto i due punti;
- nelle parentetiche ho sostituito i trattini alle parentesi tonde, già utilizzate per gli scioglimenti di abbreviazioni;
- ho segnalato i discorsi diretti con virgolette a sergente;
Ho infine mantenuto l’uso, proprio dell’autore, delle virgolette a doppio apice per segnalare le citazioni dirette di versi, introducendole però anche per segnalare le citazioni dirette di testi in prosa.
C)PARAGRAFATURA
Dal punto di vista della disposizione grafica del testo, il manoscritto non presenta alcuna suddivisione, se non un’evidenziazione delle citazioni dei testi poetici, e in due casi di testi in prosa, collocate sempre in posizione centrata.
Al fine di facilitare la lettura e rendere più semplice il reperimento degli argomenti, ho suddiviso il testo in capitoli, proponendo una partizione che evidenziasse, per ciascuno di essi, uno dei gradi dell’ascesa spirituale descritta nell’opera. All’interno dei diversi capitoli, i capoversi distinguono unità narrative minori.
D)ABBREVIAZIONI DELL’APPARATUS FONTIUM
Per gli autori greci sono state adottate le abbreviazioni del Liddel-Scott-Jones; per gli autori latini quelle del Thesaurus Linguae Latinae. Sono inoltre presenti i rimandi alle seguenti opere:
D. K. = H. Diels, W. Kranz, Die Fragmente der Vorsokratiker:
Griechish und Deutch, von Hermann Diels; neunte auflage
herausgegeben von Walther Kranz, Berlin, Weidmannsche, 1934-1937.
Catull. P. = Catullus, Tibullus, Propertius, Parisiis, ex officina Simonis
Colinaci, 1543.
Peurb. = Novae theoricae planetarum Georgii Peurbachii astronomi
celeberrimi: temporis importunitate & hominum iniuria locis compluribus conspurcatae, a Petro Apiano... iam ad omnem veritatem redactae, & eruditis figuris illustratae,
Venetiis, per Melchiorem Sessa, 1534.
Fic. de amore = M. Ficini, In Convivium Platonis de amore commentarium, in M. Ficini Florentini Opera, Basileae, ex officina Henricpetrina, 1576 (= Torino, Bottega d’Erasmo, 1983), II, pp. 316-359.
Gir. de re nautica = L. G. Giraldi Ferrariensis, De re nautica libellus, Basileae, apud Mich. Insingrinium – Johann Bebel , 1540.
BREVIATA
a. c. = ante correctionem
m. = in margine
s. v. = supra versum
- ( a ) = a legatur, nota soluta - < a > = a addatur
- [ a ] = a secludatur
[1r]